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Orgia

La mia lingua ha voglia di te.

By 9 Ottobre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Io e Carla ci eravamo conosciute in chat. Subito ci fu feeling molto buono tra di noi. Qualche volta siamo uscite, alla ricerca di qualche posto carino dove sederci ad un tavolo, parlando e bevendo qualche cocktail. E ci era bastato poco per capire che a tutte e due piaceva parlare di sesso. Carla fa la segretaria. è più grande di me di due anni. Una volta abbiamo bevuto un pò troppo, e Carla mi aveva confessato che le piacevo. Che avrebbe fatto l’amore con me per tutta la notte. La cosa mi eccitava, ma… io sono fidanzata. Eppure ci pensai per dei giorni a quella sua confessione, non riuscivo a dormire. Ma forse ci sarebbe di meglio da fare, intatti appena so di una certa festa, la chiamo subito. Le spiego che si tratta di una festa molto particolare. Festa in piscina, all’interno di una casa faraonica. Cinque uomini e una quindicina di ragazze, tra cui io e Carla. Tutti nudi, qualcuna porta solo un pareo, o il pezzo di sotto del costume. C’è della musica, e tanti drink.
E’ la festa di un calciatore, che per festeggiare la vittoria dello scudetto della squadra ha invitato quattro amici e più una quindicina di tope.
– O mamma Dani!! Mi sembra di aver bevuto troppo… qui vedo tutti nudi. Ma come facevi a sapere di questa festa?
– Carla, lo sanno tutti che il proprietario di casa è un calciatore, e che quando vince il campionato si chiude in casa con tutte queste tope, in un’orgia bestiale. Ma è una festa! Dai spogliamoci anche noi!
– Ma no daiii lo sai che ho un pò vergogna…
– E allora comincio io a spogliarmi.
Indosso un vestitino marrone, molto corto, ma con le maniche lunghe e il girocollo. Lo sfilo tutto d’un colpo, restando con il tanga nero e i tacchi a spillo. Non porto il reggiseno.
– Dai, adesso tocca a te. Non vedi come si stanno divertendo le altre ragazze?
– Ma Dani sei pazza?? – mi guarda, è affascinata e sorpresa. – Copriti dai…
– Ma no, dai. Guarda che se non ti spogli, quella strana sei tu. Sono tutti nudi.
Si avvicinano a noi due dei cinque uomini, sono nudi, hanno gli arnesi dritti.
– Benvenute, belle tope.
– Ciao maschioni – rispondo.
– Ma quanto vi ci vuole per unirvi alla nostra festa?
– Ma che festa? Non esiste! – un pò brilla Carla resta a guardare gli arnesi dei due.
Poi solleva lo sguardo e guarda le tope correre nel giardino con i seni chemorbidi ondeggiano.
– Ma dai, guarda che comitato d’accoglienza – dico accarezzando i due cazzi eretti. – Vuoi perderti tutto questo?
– Beh no… non lo so Dani.
Finalmente Carla si convince, la sua l’eccitazione nel vedermi accarezzare quei due cazzi è arrivata alle stelle. Sorride guardandomi e si sfila la minigonna rimanendo in tanga. Poi si sbottona la camicetta, mettendo fuori il suo reggiseno e le sue tette belle tonde. Carla è magnifica. Il tatuaggio sull’inguine risalta.
– Dai, sbrigati – le accarezzo il culetto morbido, e la prendo per mano, lasciando stare momentaneamente i due arnesi.
Adesso che siamo mano nella mano, raggiungiamo gli spalti della piscina, e ci sediamo insieme alle altre ragazze. Carla non sa che fare. I cinque uomini sono impegnati a scoparsi cinque meravigliose ragazze, le altre o sono in acqua oppure si toccano, si accarezzano. Mi sfilo il tanga, liberando la mia passerina nera, è caldissima.
– Bella festa – le dico, guardando come in un film tutti quegli uomini e quelle donne che fanno l’amore.
– Beh sì, tutto sommato l’atmosfera è intrigante…
Carla inizia a guardarmi come una gattona. Si slaccia il reggiseno mostrando la sua terza, i suoi bei seni tondi, morbidi. Mi viene voglia di succhiarglieli.
– Sei bellissima amore – mi dice.
– Ma che dici? – abbasso lo sguardo.
Lenta si avvicina a me. Capisco cosa vuole. Lo voglio anche io. Sono tua, fammi tutto ciò che vuoi. Allargo le cosce, per mostrarle la mia passera. Carla la desidera, la guarda e con la mano inizia ad accarezzarmela mentre mii bacia delicatamente il collo. Si avvicina un uomo a noi, con il pene durissimo, lo punta contro il mio viso.
– Vi serve compagnia, ragazze?
Carla continua a baciarmi il collo e poi si volta come attendendo una mia risposta.
– Siamo già impegnate. Anche se mi dispiace, perchè vedo che hai un bell’arnese.
– Vi va di entrare in piscina?
– Amore, a te ti va? – chiedo a Carla.
– Sì tesoro, andiamo…
Entriamo tutti e tre in piscina. Carla si sfila il tanga prima di entrare in piscina, e lo lancia sulla punta di una pianta che sta su un tavolino di vetro. L’acqua ci arriva fino alla pancia, Carla mi abbraccia, mi bacia. L’uomo mi si mette dietro. Sento tra Carla e un uomo sconosciuto, sento il calore dei loro corpi. Sento il cazzo di quell’uomo contro il mio culetto. Mi bacia le spalle. Carla mi accarezza la passera e io la sua. L’uomo è dietro di me, ecco che sento il suo arnese infoiato, mi penetra. Mi avvicino di più a Carla e le bacio le labbra, cercando la sua lingua. Voglio il suo affetto, mentre un estraneo mi entra dentro. Voglio l’amore di una ragazza.
Carla decide di mettersi seduta sulla sponda della piscina, con le cosce aperte, e io affondo la lingua nella sua passera. L’uomo dietro di me ha iniziato a penetrarmi in modo pesante. Carla allarga le cosce oscenamente e mi guida col volto sul suo sesso. Carla mi sente sussultare ad ogni affondo di quell’estraneo che continuava a cavalcarmi, da dietro, quasi con furia.
– Sei una splendida cavalla! – urla l’uomo mentre mi fotte.
Un altro uomo si è avvicinato a Carla, con il pene bello dritto, si volta e lo nota.
– Ciao… – gli dice ansimando, e con una mano glielo afferra segandolo.
La festa continua, chi nell’acqua chi fuori, e io continuo a tenere il mio viso tra le gambe profumate, lisce e ben in forma di Carla.
– Hmmm Dani, siiii – Carla sente l’ecitazione crescere ed istintiva inizia a muovere il bacino.
Con la mano destra stringe la cappella dell’uomo e lo sega veloce fino a farlo venire. I fiotti sono violenti, alcuni finiscono per terra, alcuni sul suo braccio. Anche l’uomo dietro di me sta pervenire, me lo dice, lo sento urlare: sborro! Faccio venir fuori il suo arnese, lui lo prende in mano e si smanetta. I suoi getti mi finiscono sulla schiena, scivolando giù, nell’acqua. Carla ha il braccio sporco di sperma ed ancora continua a segarlo per svuotargli le palle.
– Dani siiiii, che adesso vango anche io – mi incita a leccarla.
L’uomo dietro di me è andato via, ora siamo solo io e lei. Esco dalla piscina, la raggiungo, mi metto sopra di lei, però con il viso rivolto verso la sua passera pelosa. Con le dita apro le sue labbra, facendomi largo con la lingua tra la sua peluria castana. Un 69 perfetto. Carla solleva la testa ed inizio a leccare il mio sesso, è fradicio di umori e puzza dell’arnese eccitato e animalesco di quell’uomo che mi ha trombata. Le accarezzo le cosce mentre la lecco,
– Che sapore fantastico che hai – le dico.
Carla mugola agitando il bacino ormai prossima all’orgasmo. Con la lingua stuzzico il suo clitoride.
La mia lingua ha voglia di lei. La penetra, ecco che sta arrivando, con un urlo di stanchezza e di goia immensa. Ma continua a leccarmi, per farmi provare la sua stessa sensazione. Un altro uomo si è avvicinato a noi, ci sta guardando e si masturba.
– Ooooh amoreee siiii siii siiii! – urlo eccitata e vengo sotto i tocchi della sua lingua.
Con le mani continuo a percorrere le sue cosce, che mi fanno impazzire. Ci stendiamo aterra, esauste, mentre intorno continuano a scopare o a toccarsi.
– Daniela, piccola mia… – sussurra languida.
Questa grande stanza con piscina è diventata un amplesso di urla di piacere. La prendo per mano,
mi fermo a fissare tre donne che lo succhiano ad un uomo con un cazzone dalle enormi proporzioni. Ci alziamo, e mi porta su un divano, ci stendiamo romanticamente insieme, pelle su pelle, ad accarezzarci, e a guardare questo spettacolo singolare. Io sono sopra di lei, e mi lascio accarezzare dalle sue mani. Carla è più grande di corporatura. E più alta, ma di pochissimo. Le mie dita indugiano sui suoi seni. Invece lei mi accarezza il culetto. Mi bacia, un bacio dolcissimo,
mi abbandono al suo bacio e socchiudo gli occhi.
Ma poi, i cinque uomini, non è che possono continuare per sempre. Hanno finito tutto lo sperma, mi sa che è finita la festa.
– Che peccato amore… – mi dice Carla. – Iniziavo a divertirmi davvero.
– Gli uomini sono così, vengono e poi… niente più – le rispondo.
Ma io e lei continuamo ad accarezzarci, come due cucciole che si amano, pelle su pelle, mi piace sentire la mia passera contro il calore della sua. Strofino il mio ventre sul suo e continuo a baciarla. Lingua e lingua, saliva e saliva. Poi mi stacco dalle sue labbra ed inizio a baciarle i seni leccadoli e succhiandoli. Che belle tette che ha Carla, le ho sempre desiderate così.
La stanza inizia a sfollarsi, vanno tutti in giardino, ma noi ce ne freghiamo, e rimaniamoa coccolarci, qui sul divano. Continuo a baciarle i seni, e lei socchiude gli occhi. Le mani di Carla corrono sulle mie belle gambe e poi risalgono sulla mia schiena. Ci alziamo dal divano, adesso siamo in piedi, e ci accarezziamo, le braccia, poi le nostre mani scendono fino ai nostri culi. Poi mi dice che forse è meglio andar via, la festa è quasi finita.
– Forse è meglio che ci rivestiamo – mi dice ancora.
Quindi ci rivestiamo, e mano nella mano andiamo via.

Note: questo racconto è stato scritto con la collaborazione della mia calorosa amica Carla. Ciao amore.
Per contattarmi: nynfetta@tiscali.it

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