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Orgia

La storia della zoccola con gli zoccoli – parte 12

By 8 Aprile 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

L’estate del 1997 fù una delle diverse estati in cui io ed il mio amico Luca facevamo delle doppie vacanze. Il bello del mio lavoro era che l’avvocato ad agosto (tutto agosto) e da 22-23 dicembre fino al 7 gennaio, non vedeva nessuno e se ne andava in ferie, ed io di conseguenza anche. Se poi, in estate, chiedevo di poter andar in ferie qualche giorno prima di inizio agosto, l’avvocato me lo concedeva poich&egrave non c’era molto lavoro a fine luglio ed anche perch&egrave ero sempre la sua troia personale!!!
Verso gli ultimi giorni di luglio quindi, io e luglio partimmo per un viaggio in Nord Europa, per una vacanza dedicata agli…. zoccoli! Si, agli zoccoli! Avevo scoperto su internet che in Germania ed in Svezia c’erano molti punti vendita di zoccoli e che in Svezia i clogs si trovavano quasi ovunque, al contrario dell’italia dove non andavano più di moda. Andammo con un volo a Berlino quindi ed affittammo una macchina. Poi, ci recammo a comprare zoccoli da Berlin Clogs a Berlino, poi prendemmo la nave per la Svezia da Rostock ed andammo da Tessa Clogs a Malmoe, per poi recarci a Stoccolma dove acquistai clogs in tantissimi negozi di scarpe e perfino ai supermercati ed ai mercatini, dove si trovavano banchi che vendevano solamente clogs. Scoprii che i Svezia i clogs, essendo di origine svedese, erano una delle calzature preferite dalla gente, addirittura erano, e sono tutt’ora, un vanto. Loro li portavano, e li portano anche oggi, in estate ed anche in inverno con dei calzini di lana colorati, sia gli uomini che le donne; molte donne poi li indossano in inverno con delle calze di lana coloratissime. Fù da quel momento, che indossai sempre i clogs, anche in inverno, con calze e calzini di lana. Anche Luca ne comprò diversi paia ed anche lui divenne un estimatore dei clogs.
Quella vacanza svedese non fù una vacanza di sesso estremo, anche se ovviamente, io e Luca scopavamo come dei ricci come ci ritrovavamo da soli nelle stanze dei vari alberghi dove dormivamo la sera.
A metà agosto invece, partimmo per Ibiza, sempre io e Luca, e 7 suoi amici, tutti ragazzi. Io ero sempre, ovviamente, la zoccola del gruppo! Il mio bagaglio quando andavo a Ibiza, era studiato apposta per non lasciarmi dubbi. Microspopici perizomi e tanga, microminigonne e microshorts, magliettine scollate, top e altre cose trasparenti o in rete componevano il resto del bagaglio!
Ad Ibiza era tutto come l’anno prima, trasgressione ovunque! Ci si svegliava il pomeriggio, si andava in spiaggia per poche ore, dove io ero sempre in topless con un minuscolo tanga, poi si andava a cena, poi in giro per bar sulla spiaggia fino a mezzanotte ed anche più tardi, dopodich&egrave si andava o al Ku o all’Amnesia fino all’alba. Poi colazione e nei nostri appartamenti dove sistematicamente, mi facevo sfondare fica e culo come minimo dai 7 miei compagni di viaggio, ma spesso e volentieri, invitavamo altri ragazzi ad unirsi al gruppo. Prima delle 8 del mattino, non si andava mai a dormire!
Ricordo che una sera, avevo il ciclo (il mio ciclo &egrave molto breve e dura 3 giorni) e quindi avevo il Tampax, riuscii a farmi inculare da 8 diversi ragazzi dentro l’Amnesia, e poi quando andammo a casa all’alba, tutti i miei compagni di viaggio più altri 5 ospiti mi incularono senza tregua! Quando alle 9 di mattina uscii dalla doccia prima di mettermi a letto, Luca mi fece notare che avevo il culo larghissimo e mi mise di nuovo il suo cazzo nel culo, che entrò con la stessa facilità che entrava nella fica!
Una sera, verso le 10, andammo in un disco-bar sulla spiaggia, dove facevano musica latino-americana e dove in genere, si andava a bere qualcosa prima di andare in discoteca.
Io chiaramente, ero vestita per poi andare al Ku, e quindi ero seminuda, come al solito! Avevo un vestitino nero cortissimo e trasparentissimo tutto cosparso di paillettes, era cosi sottile che ogni volta che mi sbatteva addosso un po’ di luce sembrava che non lo avessi neppure; naturalmente sotto non c’era niente, ne reggiseno ne mutandine, e quindi io sembravo praticamente nuda in mezzo al locale. Ai piedi avevo dei clogs neri di vernice con delle paillettes simili a quelle del vestito, che sul dorso del piede formavano la scritta SEXY.
Tutto questo non passò inosservato ad un gruppo di cinque giovani francesi, i quali presero a starmi sempre più vicini ballando, poi mi invitarono a seguirli sulla spiaggia; andai da sola, senza nessuno del mio gruppo, ed appena arrivati in spiaggia i 5 ragazzi mi furono addosso all’istante e mi ritrovai in pochi secondi con uno dei loro grossi cazzi nella fica ed uno in bocca.
Mentre mi sentivo stantufare con gran forza e mi davo da fare a spompinare quei grossi randelli che mi si alternavano in bocca, mi sentii entrare anche nel culo un grosso uccello, che immediatamente senza tanti preamboli mi venne infilato tutto dentro.
Tutti e 5 mi spaccarono senza sosta, sbattendomi in ogni buco, fino a ricoprirmi di sborra in faccia e sulle tette!
Così, dopo non potevo lavarmi, non ne avevo i mezzi, mi pulii alla meglio con dei fazzoletti, ma poi andai al Ku con i capelli sporchi di sperma e con un pò di sperma secco sul collo che mi era sfuggito!
In discoteca feci poi sesso con una decina, o almeno credo, di ragazzi! Scopavo sui divanetti o nei bagni, da un tipo addirittura mi feci scopare (non ricordo se fosse quella sera o un’altra sera della vacanza) in piedi, appoggiata ad una colonna, in una zona semibuia del locale. Neanche ci parlavo con chi mi scopava di solito. Ballavo, mi strusciavo, sentivo il loro cazzo duro da sopra i pantaloni quando ci strusciavo sopra il culo, e se sentivo che la consistenza era “interessante”, prendevo il tipo per la mano e lo portavo su un divanetto, mi mettevo sopra di lui a cavalcioni ed iniziavo a pomiciarci, slacciandogli i pantaloni e tirandoglielo fuori, e in breve mi impalavo sul cazzo di turno!
Ricordo che una mattina, rientrati dalla discoteca, mi ero fatta appena sbattere in uno dei 2 appartamenti che avevamo noi, da tutti quanti i miei compagni di viaggio. Non ricordo se ci fosse anche qualche altro ospite. Comunque, ricordo che poi uscii dalla stanza nuda per andare nel nostro appartamento. Quell’estate non ci avevano dato gli appartamenti comunicanti, ma erano distanti una cinquantina di metri uno dall’altro. Ero sola, perch&egrave Luca e gli altri 2 ragazzi miei compagni di stanza erano già andati a dormire mentre io ero rimasta nell’altro appartamento del residence a farmi una doccia per togliermi tutta la sborra di dosso. Uscii dalla stanza dei nostri amici nuda, solo con i clogs ai piedi, a quell’ora non c’era mai nessuno in giro, perch&egrave a Ibiza alle 8 del mattino dormono tutti! Nel corridoio invece beccai un facchino, il quale vedendomi arrivare tutta nuda rimase impalato nel mezzo al corridoio, restò a guardarmi per alcuni istanti poi mi prese per un braccio e mi trascinò in uno sgabuzzino, dove subito estrasse dai pantaloni un cazzone di notevoli dimensioni e senza tanti complimenti mi appoggiò al muro e me lo schiaffò nella fica. Per una decina di minuti mi sbatt&egrave anzimando come una locomotiva e poi venne copiosamente sulle chiappe, tanto che la sua sborra mi colava lungo le cosce fino ai tallonii. Dopo mi guardò un po’ intimorito, forse temendo che volessi denunciarlo, ma io per tranquillizzarlo presi in mano il suo bel cazzo e me lo portai alla bocca, e gli feci un bel pompino, visto che si rianimò subito. Pompai quel cazzo fino a farmelo sborrare in gola, e bevvi tutto fino all’ultima goccia! Dopo di che raggiunsi la mia camera e mi gettai sul letto, dove Luca già dormiva!

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