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Orgia

La storia della zoccola con gli zoccoli – parte 3

By 25 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Durante l’anno della terza media, tra il 1989 ed il 1990, iniziai a conoscere altri cazzi diversi da quelli di mio fratello, che nel frattempo si era fidanzato e mi dava meno attenzioni, anche se poi ogni tanto capitava ancora che io lo segavo e lui mi masturbava.
Iniziai a far seghe a diversi miei compagni di scuola, delle altre classi di terza media e della mia classe, finch&egrave poi un giorno, nei bagni della scuola, un ragazzo ripetente, che aveva 15 anni, mi chiese di fargli un pompino. Quel giorno, iniziò la mia arte di pompinara! Presi confidenza con quel cazzo nella mia bocca, ed iniziai a leccarlo e succhiarlo, gentilmente però, guidata dal ritmo che lui mi dava prendendomi la testa con le sue mani. Lo sentì improvvisamente fremere nella mia bocca, poi un caldo getto denso e salato mi arrivò in gola. Per non fare la figura della sprovveduta, bevvi tutto, ma devo confessare che mi piacque subito quel sapore!!! Quello era l’inizio della mia passione di bevitrice di sperma!
Quel giorno feci il mio primo pompino, a scuola, ma ero ancora vergine, e lo sarei rimasta ancora per un pò.
Ero però considerata la troia della scuola! Pomiciavo con molti ragazzi, non dicevo di no praticamente quasi a nessuno, e dopo una bella pomiciata, mi ritrovavo sempre a far seghe ed a far pompini, con ingoio! Raramente però trovavo qualche ragazzetto che sapeva masturbarmi come faceva mio fratello, così finiva quasi sempre che dopo aver fatto seghe o pompini, andavo a casa eccitatissima a sditalinarmi.
A giugno del 1990, arrivò il momento degli esami di terza media. Nonostante la mia giovane età, ero ritenuta da tutti i miei compagni di scuola una gran zoccola; avevo poche amiche infatti, perch&egrave mi ritenevano una cattiva compagnia!
Gli esami orali venivano fatti ogni giorno per 5 studenti ed il giorno che toccò a me, ero l’unica ragazza del gruppo dei 5. Gli esami orali si facevano al secondo piano della scuola, dove c’erano solo le terze medie, il primo piano ed il piano terra erano deserti quindi.
Mi ricordo ancora che mi presentai vestita con una gonnellina di jeans a pieghe plissettata, abbastanza corta, una camicetta bianca e gli zoccoli blu. Ricordo anche lo sguardo del professore di inglese e del membro esterno, che quasi mi mangiarono con gli occhi!
I 4 ragazzi che facevano l’esame con me erano tutti e 4 ragazzi che avevo già spompinato, o nei bagni della scuola, o in qualche casa a qualche festicciola, o in qualche parco.
L’esame andò bene per tutti ed i 4 ragazzi mi proposero di festeggiare! Andammo nel bagno del piano di sotto e ci chiudemmo lì dentro: io ero seduta su un water (era pulitissimo perch&egrave non era usato quel piano) e loro 4 erano di fronte a me con i cazzi di fuori e duri! Li spompinai tutti e quattro, uno dopo l’altro. Mentre ne pompavo uno ne smanettavo un altro con una mano, a volte anche due con tutte e due le mani, ma non alternavo ancora la bocca da un cazzo all’altro per poi ricominciare. La mia inesperienza di allora, ed anche la loro, mi portò ad iniziare un pompino e staccarmi dal cazzo solo dopo averlo fatto godere nella mia bocca! Festeggiai così la mia terza media, con 4 sborrate bevute fino all’ultima goccia!!!
Qualche giorno dopo ricordo che c’era Italia-Argentina dei mondiali del 90 ed uno di quei 4 ragazzi mi invitò a vedere la partita a casa sua, visto che i genitori erano nella loro casa al mare. Lui era quasi un anno più grande di me poich&egrave era di gennaio ed io di settembre del 76, e quella sera persi la mia verginità!
Andai a casa sua vestita con un paio di pantaloncini di jeans corti fino a sotto il sedere ed una camicettina corta, fino a sotto il seno, ed ovviamente, un paio di zoccoli ai piedi (i clogs bianchi del Dr. Scholls).
Lui rimase senza fiato quando mi vide ed io devo dire che quella sera andai a casa sua con la chiara intenzione di perdere la verginità. Della partita non ce ne fregò un granch&egrave, infatti dopo 5 minuti che ero in casa, iniziammo a pomiciare sul divano ed a toccarci! In breve rimanemmo nudi sul divano, io a segare il suo cazzo e lui a sditalinarmi, sempre mentre pomiciavamo!
Mi sentivo terribilmente calda, eccitata, volevo quel cazzo e godevo delle sue attenzioni.
Il divano cominciava a starci stretto, così ci siamo trasferiti sul letto matrimoniale dei suoi genitori. Durante il tragitto non abbiamo smesso un attimo di baciarci e di sentire il caldo contatto dei nostri corpi nudi. Ci siamo sdraiati uno di fianco all’altro e mentre pomiciavamo sentivo il suo cazzo pulsare contro il mio ventre, mentre lo baciavo mi sono voltata lentamente e mi sono messa in ginocchio a cavalcioni sopra di lui ed ho iniziato a spompinarlo, a sua detta magnificamente, anche se non avevo la maestria che ho oggi nel fare i pompini!
Ormai ero bagnatissima e lui non faceva che peggiorare la situazione accarezzandomi le tette e stuzzicando i miei capezzoli diventati sensibilissimi ad ogni piccolo movimento.
‘Lo sai com’&egrave il tuo sapore?’ mi disse, ed io mi bloccai improvvisamente: “Che vuol dire?” chiesi ingenuamente.
Lui mi sorrise, ed io mi rilassai, poi mi fece sdraiare e baciandomi, iniziò a sditalinarmi, infilandomi anche prima un dito poi due, nella passerina, fermandosi solo dopo che fossi venuta! Dopodich&egrave mi infilò le sue due dita che prima erano nella mia fichetta, in bocca, da succhiare.
‘Allora? E’ buono? Questo &egrave il tuo sapore!’
Non ho risposto, non a parole almeno. Stavo scoprendo delle cose nuove del sesso e volevo andare oltre. Avevo il suo cazzo duro tra le mani e ripresi a spompinarlo. Ho scoperto che si fa presto a diventare brava nelle cose che ti piacciono, l’ho sentito gemere e chiamare il mio nome! Stavolta era lui a chiedermi di non fermarmi ed io mi sono sentita donna, nonostante la mia giovane età di allora. Ogni tanto mi fermavo, continuavo a spompinarlo, a leccare e succhiare quel cazzo duro, lo sentivo quasi gridare dal piacere e ho sentito che era giunto il momento.
Mi sono alzata, stavo in ginocchio sul letto e lo fissavo negli occhi; lui ancora eccitato, fremente, si &egrave alzato, &egrave sceso dal letto, mi ha fatto cenno di girarmi in modo da voltargli le spalle.
Io ho obbedito, mi sentivo totalmente in balia sua. Me ne stavo così, inginocchiata sul letto con i gomiti appoggiati sul materasso a sostenere le gambe che quasi tremavano! Lo aspettavo, lo volevo, ne avevo quasi paura!
L’ho sentito avvicinarsi lentamente, l’ho sentito forzare con delicatezza per entrare dentro di me, ho sentito un colpo deciso che mi ha quasi stordita, stringevo le lenzuola nei pugni, avevo voglia di piangere e non capivo perché.
Mi cavalcava con foga, stringeva i miei fianchi forte, e mi faceva male, ma &egrave stato il dolore più piacevole che avessi mai provato fino a quel momento della mia vita. Riuscivo a vedere le mie tette scuotersi al ritmo del suo sbattermi, a volte mi voltavo per osservarlo, per godere del suo viso dalle mille espressioni di piacere.
Non ricordo se provai un orgasmo vero o forse solamente un insieme di ondate di piacere, quello che ricordo per certo &egrave che quando l’ho sentito aumentare in velocità ed intensità, quando ha stretto ancora di più i miei fianchi con le unghie, quando ho sentito il suo cazzo pulsare ritmicamente mentre riempiva il preservativo nella mia fichetta del suo orgasmo, lì ho pensato che avevo appena provato una cosa stupenda!
Subito dopo si &egrave piegato su di me e mi ha baciato la schiena seguendo la linea della spina dorsale, raggiungendo dolcemente il mio sedere e mordicchiandolo appena per farmi dispetto; abbiamo riso entrambi, esausti e ansimanti, poi lui &egrave uscito dal mio corpo e si &egrave alzato in piedi mettendosi un pò di paura perch&egrave il preservativo era sporco del mio sangue.
Avevo perso la verginità!
Da quel momento sarei diventata sempre più troia!

zoccolimania@yahoo.it

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