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Orgia

La storia della zoccola con gli zoccoli – parte 7

By 2 Aprile 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

L’anno scolastico 1994/95 segnò notevolmente il mio cammino di zoccola! Quello era l’anno del 5′ superiore e dopo la mia prima gang a casa di Lucio, ero diventata una gran puttana! Era veramente raro che passassi un giorno senza avere a che fare con almeno un cazzo!
Con Lucio e i suoi due coinquilini poi continuavo a far sesso di gruppo, ed ogni tanto invitavano anche qualche altro amico. Ero riuscita a scopare anche con 5 uomini contemporaneamente.
Quell’anno successero diversi episodi che mi resero più puttana e che ricordo ancora benissimo.

Il primo accadde la notte del capodanno 1994/95: lo passai insieme a Lucio ed andammo al Red Zone di Perugia. Mi vestii molto sexy, con un pantalone lungo rosso trasperente e dorato nei bordi, un perizoma a vista dorato molto sexy e un corpetto rosso sopra senza reggiseno che faceva quasi esplodere le mie tette, ai piedi un paio di zoccoli clogs di vernice rossi senza calze. Era la prima volta che mettevo gli zoccoli d’inverno (ora lo faccio sempre, con delle calze colorate e di lana quando fà freddo) e devo dire che ero veramente una bella fica arrapante, anche perch&egrave a quel tempo portavo i capelli lunghi e mossi.
Entrammo nel locale che era molto affollato ed iniziammo a ballare in pista, dove mi scatenai un pò facendo la troia con vari ragazzi, ma uno mi spaventò: era un ragazzo di colore e strusciandomi addosso a lui sentii il suo cazzo gigantesco che mi strusciava tra le natiche! Mi spaventai e pensai che doveva essere un palo di almeno 25 cm e molto largo! Non avevo mai preso ancora un cazzo così grosso e, soprattutto, non avevo ancora mai scopato con un nero, cosa che da qualche mesetto era diventata la mia ossessione!
Dopo un pò io e Lucio andammo a prendere un drink al bar e ci raggiunse questo ragazzo con altri 2 suoi amici di colore ed uno bianco; si presentarono (non ricordo i nomi ovviamente) e fecero apprezzamenti e complimenti su di me, poi ci chiesero di sederci con loro al priv&egrave e bere un pò, cosa che accettammo. Bevemmo molto, sia prima che dopo la mezzanotte, oltre al classico brindisi. L’alcool mi aveva portato fuori di testa, davo i numeri e dicevo cose sconce!
A quel punto il negrone superdotato mi chiese di dedicargli un ballo sexy lì sul tavolino, ed io accettai! Mi alzai sul tavolino e incominciai ad ondeggiare muovendo come una pazza il culo, mi sentivo palpare toccare le tette, ma non protestavo di questo, anzi dicevo frasi del tipo “Vi piace porci?” oppure “Sono una bella troia vero?” e loro erano sempre piu arrapati!
Si fecero le 4,30 e io e Lucio avevamo prenotato una stanza d’albergo vicino alla discoteca; il portiere di notte non c’era ed il proprietario ci aveva lasciato la chiave del portone per rientrare. Potevamo far salire in camera chiunque quindi, senza nasconderci, e così invitammo i 4 ragazzi a salire in stanza con noi per divertirci tutti insieme. In macchina dissi a Lucio che ero arrapatissima e che volevo esser un gran troia quella sera, ed iniziai a fargli una pompa nel breve tragitto dalla discoteca all’albergo.
Parcheggiammo le auto sotto l’albergo ed entrammo, salendo nella nostra stanza: come Lucio chiuse la porta, mi gettai addosso al negrone, baciandolo in bocca ed infilandogli la lingua dentro, mentre un altro dei neri mi tolse il pantalone trasparente e rimasi con gli zoccoli rossi, corpetto e perizoma. A quel punto mi saltarono tutti addosso e io gemendo come una vacca incominciai a ciucciare i primi cazzi; sentivo che mi leccavano le tette, il culo e la fica, poi il superdotato mi fece alzare mi mise al centro del letto in ginocchio e loro si misero tutti e 5, Lucio compreso, intorno e li spompinai tutti a turno, ciucciando tutte quelle bellissime aste, leccando le cappelle e le palle. Quella notte mi fecero di tutto: mi incularono a turno, mi scoparono sbattendomi come una troia e provai numerose doppie penetrazioni. Per la prima volta in vita mia quella notte provai due cazzi nella fica ed iniziai a gridare: “Siiiiiii! Spacattemi tutta maiali!!!”
Mi scoparono ed incularono per più di un’ora, poi mi fecero inginocchiare a terra per succhiargli i cazzi di nuovo e mi vennero in bocca, in faccia e sulle tette! Tutta piena di sperma, i due neri amici del superdotato si rimisero il preservativo e ripresero ad incularmi e scoparmi in un’altra doppia penetrazione!
Raggiunsi l’orgasmo altre 3 volte e loro vennero ancora sul mio corpo; non avevo mai goduto così, ero tutto piena di sperma e mi avevano spaccata fica e culo!
Se ne andarono dalla nostra stanza poco prima delle 7 del mattino, e non ho più rivisto quei ragazzi. Ricordo che rimasi sul letto a gambe aperte e piena di sperma, mi addormentai e mi risvegliai alle 13. Feci una doccia e Lucio sentendo il rumore dell’acqua si svegliò e mi raggiunse sotto la doccia, e ricominciammo a scopare furiosamente sotto lo scroscio dell’acqua! Ricordo che pur essendo in piedi e sotto l’acqua, il suo cazzo mi entrò nel culo con una facilità spaventosa, ancora rotto dal cazzone del superdotato nero!

Il secondo episodio di quell’anno che ricordo &egrave successo ad aprile, quando con la mia classe del quinto andai in gita a Praga. Eravamo 3 classi, 3 quinti, ed io avevo tra la fama della zoccola della scuola.
Le stanze erano tutte da 3, o tutti ragazzi o tutte ragazze, ma un modo per scopare lo trovavo sempre: sulle scale dell’hotel, nel parcheggio dell’hotel, una volta perfino nell’ascensore! Poi una sera, mi invitarono in una stanza 3 ragazzi di una delle altre due classi, e mi fecerono trovare lì anche un altro ragazzo, più uno dei camerieri dell’hotel, che era un nero nigeriano.
Dopo pochi minuti in quella stanza ero già completamente nuda con solo gli zoccoli ai piedi. Le dita dei ragazzi mi frugavano e toccavano ovunque. Il ragazzo di colore ( il più spigliato) fu il primo che si abbassò i pantaloni e mi diede il suo cazzo da succhiare. A questo punto anche gli altri presero coraggio e mi ritrovai sul letto circondata da 5 mazze dure pronte a fottermi!
Il resto della serata fù veramente di una goduria notevole: il nigeriano nero fù il primo ad infilarsi un profilattico ed impalarmi! Poi fu il turno degli altri 4 e poi iniziarono anche ad incularmi, infine arrivarono diverse doppie penetrazioni con gli altri 3 davanti a me a farsi sbocchinare.
Mi dicevano che sembravo una vera pornostar (tranne il nigeriano che non parlava un soldo di italiano!!!), mi davano della puttana e mi dicevano che avevo bisogno di essere sfondata a dovere!
Poi ordinai a tutti e 5 di sborrarmi in faccia e mi ritrovai completamente imbrattata di sperma!

Il terzo episodio di quell’anno accadde a luglio, subito dopo gli esami di maturità, dove presi un bel 54/60.
Per festeggiare, venni invitata a casa di uno dei ragazzi di un altro quinto, che aveva partecipato alla gang a Praga.
Questo ragazzo aveva una villa a Fregene, e invitò me e altri 8 ragazzi. In pratica ero la sola ragazza con 9 ragazzi! Mi presentai vestita con una mini gonna di jeans nera, clogs neri senza calze, camicietta nera di pizzo annodata in vita e senza reggiseno.
Ricordo che dopo una cena in piedi dove comunque le palpatine si sprecarono,
il padrone di casa invitò tutti a salire in camera da letto quando io avevo iniziato a pomiciare con tutti i ragazzi, toccando a tutti il pacco!
Nella stanza, in pochi secondi i nove ragazzi erano completamente nudi! Mi accomodai sul letto e, mettendomi carponi, uno di loro mi tolse il tanga, l’unico indumento oltre ai clogs che indossavo, perch&egrave la minigonna e la camicetta volarono via mentre salivamo in stanza! Un altro ragazzo mi mise la sua mano dietro alla nuca e mi invitò a prenderglielo in bocca, cosa che feci con molto gusto! Mentre gustavo l’asta di quel ragazzo, un altro da dietro mi penetrò ed iniziò a scoparmi sbattendomi. Capii in questo momento che non sarei stata più padrona della situazione. Se lo fossi stata, mi sarei gustata con la bocca ad uno ad uno quei cazzi, poi mi sarei fatta scopare ed inculare nell’ordine che avrei deciso io per farli sborrare quando avrei deciso io. Invece in quel momento ero solo una puttana che era lì per soddisfare quei nove maschi arrapati, ed in fondo, la cosa mi eccitava un casino! Il ragazzo che mi scopava mi sbatt&egrave per un paio di minuti ad un ritmo incessante, facendomi provare un piacere intenso, mentre l’altro mi imponeva con la mano il suo ritmo della pompa che gli stavo facendo. Quello che mi scopava mi schizzò il suo seme sulla chiappa sinistra, e, mentre il suo sperma mi colava giù per la gamba, un altro gli diede il cambio sbattendomi subito. Mi sbatt&egrave per poco tempo; la sua eccitazione era quasi al culmine già quando iniziò a scoparmi, quindi mi schizzò il suo sperma sulla schiena. A quel punto, il ragazzo che stavo spompinando dall’inizio, mi invitò a farmi avanti ed a cavalcarlo. Teneva la sua asta pulsante in mano, ben dritta, che aspettava soltanto che la mia fica ci si impalasse sopra. Cominciai a cavalcarlo, e ben presto sentii che due mani mi stavano preparando il buchino dietro. Un altro dei nove stava bagnando con la saliva il mio posteriore e la sua asta. Mi penetrò nel culo pian piano, facendolo entrare un po’ per volta.
Un piacere intenso mi invase immediatamente. Presa dal piacere della doppia penetrazione, ebbi un nuovo orgasmo, che non potei sfogare con i miei urli di goduria perché un altro mi mise la sua asta in bocca. Mentre venivo sbattuta davanti e dietro, ebbi un altro orgasmo ancora, questa volta più intenso, tanto che sentii i miei umori colare sul ragazzo su cui ero impalata nella fica. Il ragazzo che mi stava inculando si tolse dal mio culetto per scaricarmi sulle chiappe il suo sperma, e subito dopo quello che avevo in bocca me la riempì del suo sperma, che io lasciai uscire facendolo colare sul mento.
Anche quello che stavo cavalcando mi avvisò che sta per venire, quindi mi alzai da sopra di lui, gli sfilai il preservativo e, prendendoglielo in mano, lo feci schizzare sulle mie tette. Subito dopo, uno di quelli rimasti fino a quel momento inoperoso, mi prese per i fianchi e mi invitò a cavalcarlo. Presi la sua asta dura in mano e mi ci siedetti sopra. Cominciai a scoparlo, ma subito un altro mi fermò e mi penetrò dietro. Avevo di nuovo due piselli che mi sfondavano in una doppia penetrazione e che diventarono subito tre quando un altro ragazzo mi mise il suo in bocca. Tre orgasmi a poca distanza uno dall’altro, mi sconvolsero la mente, tanto che ancora pisciai i miei umori su quello che cavalcavo. Quello che stavo pompando con la bocca mi disse che voleva schizzarmi in bocca, ed io smanettai la sua asta fino a farla venire sulla mia lingua che aspettava frenetica il suo seme.
Gli altri due mi sbatterono insieme un altro po’, poi uno mi schizzò il suo sperma sulla schiena, e subito dopo l’altro mi fece togliere da sopra di lui ed accolsi il suo sperma in bocca.
Ne mancava all’appello solo uno dei nove, il quale mi fece sdraiare, mi sollevò e spalancò le gambe, per poi iniziare a scoparmi. Mentre mi sbatteva, mi trovai il pisello di uno degli otto che avevano già sborrato di nuovo duro in bocca. Cominciai a succhiare il pisello, mentre venivo sbattuta dall’ultimo che ancora doveva venire, ma ogni tanto dovevo lasciare fuori dalla bocca l’asta che stavo pompando per godere appieno dell’altro pisello che mi stantuffava in mezzo alle gambe. Anche quell’ultimo ragazzo mi riversò il suo sperma sul ventre e sulle tette, e subito dopo, quello che stavo pompando con la bocca gli diede il cambio ricominciando a scoparmi. Pochi attimi e mi trovai un altro pisello di nuovo duro in bocca, e ricominciai a pompare anche questo. Dopo quel punto, ricordo poco di quello che avvenne. Ricordo solo che chiusi gli occhi e mi concentrai nel godermi ancora di più quei magnifici cazzi che erano lì solo per me!
A turno mi risbatterono tutti, lasciandomi in quella posizione dove mi tenevano le gambe alzate ed aperte, facendomi tenere sempre un altro pisello in bocca. Tutti e nove mi schizzarono una seconda volta il loro sperma sul ventre e sulle tette, tranne uno che mi schizzò in uno zoccolo e su un piede, visto che afferrò il mio clogs nero ed infilò il suo cazzo tra la pianta del piede e lo zoccolo e, tenendo piede e zoccolo premuti sulla sua mazza, mi schizzò il suo sperma lì dentro. Era la prima volta che mi sborravano in uno zoccolo e che i miei zoccoli erano diventati un feticcio erotico ed un oggetto per un gioco di sesso!
Quella sera venni trattata come una puttana e la cosa, mi piacque molto!

Quell’estate comunque, quella del 1995, mi rese sempre più puttana! A quasi 19 anni avevo accumulato molte orge dove io ero stata sempre l’unica protagonista femminile, ed inoltre, insieme al mio amico Lucio, che a quel tempo frequentavo, ed ai suoi due amici, a fine luglio partii per la mia prima vacanza senza genitori, come premio per il diploma! Andai in Inghilterra, a Londra, e lì raggiunsi una dimensione di grande troia!

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