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Orgia

La vendetta di Greta

By 24 Febbraio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ il classico sabato pomeriggio in cui una non ha niente da fare e si dedica all’ozio totale.
Una di quelle situazioni che si sognano per tutta la settimana e che si concretizzano però di raro.
E quindi il solo sentire lo squillare del cellulare già mette un po’ d’apprensione,anche se &egrave quello privato e Valeria non ha il numero.
Visto che non smette di suonare lo prendo e rispondo.
E’ Greta e di sicuro &egrave nei paraggi.
“Pronto Greta dimmi.”
“Laura non sai che &egrave successo.”
Parla mentre piange e mi fa chiudere il cuore.
“Senti sali che ne parliamo.”
Non passano che pochi minuti e sento suonare alla porta.
E’ lei,con la faccia stravolta entra di corsa e chiudo subito la porta.
“Greta che &egrave successo ?”
“Il poco,quel porco di mio marito mi tradisce con una ragazzina.”
Una persona di buon senso le risponderebbe che anche lei viene a letto con me e col marito fa la santarellina,ma le amiche non servono sempre per sentire la verità.
Così la stringo a me e la faccio sfogare col pianto.
Quando si &egrave calmata la porto sul divano e mi faccio spiegare tutto.
“Il maiale se la fa con una studentessa,l’ho beccato in centro mentre la caricava e se ne andavano in un alberghetto di periferia,potrebbe quasi essere sua figlia,lo odio.”
“Va bene,ma ora calmati,che cosa vuoi fare,vuoi il divorzio ?”
“Si lo voglio rovinare,ingaggerò un investigatore per avere le prove per il tribunale e poi lo caccerò di casa,quel lurido essere.”
Non l’ho mai sentita così sicura di se,lei così timida e impacciata.
“Senti &egrave la tua vita e non voglio darti consigli,solo che anche tu da adesso dovrai essere una santa fino alla sentenza del tribunale.”
“Non m’importa di niente,lo odio troppo.”
Non faccio in tempo a risponderle che suona di nuovo il cellulare.
E’ Carlo,un mio grande amico e non posso non rispondere.
“Ciao Carlo che mi dici di bello ?”
“Ciao Laura,hai programmi per la serata ?”
In quel momento vedo Greta e ho come una folgorazione.
“Senti ti richiamo fra cinque minuti,il tempo di vedere una cosetta,ma tu non prendere impegni.”
“Attendo con ansia,mi piacciono sempre le tue idee,a dopo.”
Poso il cellulare e mi risiedo vicino a lei.
“Greta,io avrei un’idea,perch&egrave non lo ripaghi con la stessa moneta,anzi con gli interessi e poi ci pensi bene su quello che vuoi.”
“Cos’hai in mente,tu a volte sei diabolica.”
“Quello che mi ha chiamata &egrave un amico molto speciale,di certo non basta per entrambe,però si può organizzare un qualcosa di diverso,diciamo con più partecipanti.”
“Vuoi dire un’orgia ?”
“Si,hai capito,devi solo dirmi quanti cazzi vuoi prendere.”
Lei mi guarda perplessa,di certo non ho usato mezze misure,ma poi con la massima naturalezza, come si trattasse di scegliere un fazzoletto mi risponde.
“Per me almeno due,e anche belli grossi.”
“Sei sicura,guarda che poi mica mi puoi lasciare da sola.”
“Sicurissima,stasera voglio essere la più troia delle puttane.”
Prendo il cellulare e richiamo Carlo.
Mentre gli spiego la situazione lo sento ridacchiare,di certo per lui &egrave un invito a nozze,ma alla fine mi dice che verrà da me con due amici fidati verso le nove.
Ora non ci resta che prepararci per la serata.
Per prima cosa la faccio chiamare casa per dire che tornerà tardi,il figlio che le risponde &egrave un po’ interdetto,ma alla fine non fa troppe storie.
Poi la ficco sotto la doccia tanto per farle sbollentare ancora un po’ la rabbia.
Infine inizio a prepararla a dovere,se vuole fare la puttana deve averne anche l’aspetto.
La trucco in maniera pesante e volgare,tinte forti in viso e un rossetto rosso fuoco comprato in un momento di follia e mai usato.
Del reggiseno non ha bisogno,&egrave solo una cosa inutile,le faccio invece mettere delle autoreggenti a rete larga nera e un microtanga dello stesso colore.
Per le scarpe non ho dubbi,un paio di sandali trasparenti,con allacciatura alla schiava con zeppole e tacco assurdo.
Infine il vestito.
Gliene faccio provare diversi,ma nessuno mi soddisfa fino a quando non trovo un miniabito elasticizzato in lam&egrave dorato,con quello &egrave perfetta.
Quando si guarda allo specchio non crede ai suoi occhi,la Greta tranquilla madre di famiglia &egrave diventata almeno nell’aspetto un’affamata mangiatrice di uomini.
Ordiniamo una pizza che divoriamo in fretta,io mi devo ancora preparare.
Mi trucco più o meno come lei,solo dopo scelgo calze e perizoma bianchi,sabot neri con tacchi vertiginosi e un vestitino molto corto in tulle viola trasparente quasi sino all’indecenza.
Solo il suono del campanello ci impedisce di saltarci addosso a vicenda.
E’ Carlo con i suoi due amici che si presenta con abbondante anticipo.
“Ciao Carlo,vedo che proprio non potevi aspettare ?”
“Laura stasera sei uno schianto assoluto,ti presento Mauro e Stefano due miei cari amici.”
Entrambi sono molto carini e molto simili,solo Mauro &egrave biondo mentre l’altro &egrave di un nero corvino.
Però hanno due bei fisici fasciati a dovere con magliette molto attillate e conoscendo Carlo,saranno anche molto ben dotati.
Ci diamo un bacio sulla guancia e li faccio accomodare in sala dove Greta aspetta in piedi.
Come la vedono parte un fischio modello Trapattoni,i due le si fanno incontro riempendola di complimenti e la fanno subito sedere in mezzo a loro sul divano.
Carlo si mette sulla poltrona e io subito mi siedo sulle sue gambe.
Senza bisogno di preliminari i due cominciano a toccarla,Greta &egrave un po’ rigida,ma una mano sulla coscia le fa perdere subito la bussola.
Anche Carlo allunga le mani,ma gli dico di aspettare un pochino,non voglio certo perdermi lo spettacolo.
Mentre Stefano le tocca la il tanga,Mauro fa scivolare in basso l’elastico del vestito liberandole il seno che inizia subito a palpare con foga.
Poi Stefano si libera il cazzo e prende la testa di Greta per farselo prendere in bocca.
“Dai fammi vedere come sei brava di bocca.”
Lei si sposta mettendo il culo in faccia a Mauro che dopo averle spostato il tango inizia a giocare coi suoi buchetti.
Come l’asta le scivola fra le labbra,queste la ricoprono di rossetto,ma Stefano non ci fa troppo caso impegnato com’&egrave a darle il tempo giusto.
“Succhialo bene piccola troia,deve diventare bello duro prima che ti sfondi.”
“Ehi Stefano come li fa i pompini questa zoccola ?” gli chiede l’amico.
“Non c’&egrave male solo con la lingua &egrave un po’ carente,ma adesso s’impegna di più,vero bel troione.”
Greta non può rispondere,impegnata com’&egrave in quel rapporto orale,ma dai gemiti del ragazzo sta rispondendo bene alle sue richieste.
Mauro si alza per spogliarsi mettendo in mostra un cazzo leggermente più grande se possibile,e si mette di fronte a lei.
“Succhia anche il mio,non vorrai che t’inculi a secco.”
Lei ormai non capisce più nulla,lascia il cazzo di Stefano per prendere in bocca l’altro,ma con una mano continua a occuparsi del primo.
Anche il bastone di Mauro diventa presto rosso rossetto,fra le battute volgari dei due.
“Ti ce lo faccio lasciare tutto quel rossetto da puttana,succhialo o ti rompo in due i buchi.”
Oramai la sta scopando in bocca senza alcun riguardo,ma lei in fondo non vuole latro,anzi con gesto di sfida si offre ai due.
“Allora chi &egrave il primo che mi vuole scopare ?”
Stefano &egrave il più veloce,la prende di forza e la porta sopra di se.
“Fatti calare sto cazzo.”
Greta non ha nessuna esitazione e preso il pene in mano,lo fa entrare nella sua passera con una velocità incredibile,si vede proprio che &egrave un lago.
Però nello stesso tempo non smette di prendere in bocca quello di Mauro,anzi aumenta il ritmo.
Avevo parlato a Carlo di lei,ma siamo entrambi stupiti di quello che stiamo vedendo,e anche se con me si &egrave concessa in tutti i modi,vederla in mezzo a due uomini intenta a soddisfarli in tutte le maniere possibili,mi sconvolge.
Anche se il meglio,o il peggio a seconda dei punti di vista,deve ancora venire.
Ad un certo punto si stacca da Mauro e con una faccia da porca,tenendogli il cazzo in mano,inizia a chiedergli se la vuole.
“Ma tu non avevi fatto una promessa ?”
“E quale,sentiamo un po.’”
“Non dovevi rompermi il culo ?”
“Ma con vero piacere,basta che mi ci fai arrivare.”
“Questo cazzo non lo mollo di certo,vediamo se ti va bene così.”
Si alza e si gira dandogli le spalle,poi si rinfila l’asta di Stefano nella fica e con le mani si allarga le chiappe.
“Così pensi di farcela ?”
“Ora te lo rompo,brutta puttana.”
Mauro gli si piazza dietro e l’incula nella maniera più brutale possibile,lei urla di dolore,ma &egrave solo un attimo,poi lo incita a darglielo sempre più forte.
Intanto il cazzo di Carlo &egrave davvero duro,lo sento sotto la coscia che sta per esplodere,ma anch’io non sono certo asciutta fra le cosce.
Senza neanche spogliarmi,gli apro la patta,mi sposto il perizoma e inizio a cavalcarlo.
Però entrambi abbiamo la testa girata verso loro tre,i due ragazzi sembrano fare a gara a chi la sbatte più forte,mentre lei geme di puro piacere. Loro la insultano in tutti i modi e Greta non solo subisce passivamente,ma chiede a gran voce che facciano con ancora più vigore.
Penso che neanche nei suoi sogni più perversi sia mai arrivata a tanto,essere sbattuta da due uomini che si cambiano posizione solo per ritardare i loro orgasmi,mentre lei ne ha in continuazione.
Alla fine la fanno inginocchiare in mezzo a loro due che,in piedi,le sborrano in bocca a turno.
Anche Carlo &egrave arrivato al capolinea,l’eccitazione gli ha giocato un brutto scherzo,diminuendo la sua solita resistenza,quindi mi metto il suo cazzo in bocca e mi masturbo per venire.
Non faccio in tempo a ingoiare tutto il suo sperma,cosa che mi &egrave sempre piaciuta,che Greta riparte all’attacco.
“Senti Laura,perch&egrave non facciamo un cambio,tu mi dai Carlo e ti prendi uno di loro,scegli pure tu chi.”
Ma guarda un po’ questa maiala !
Vuole continuare a prenderne due alla volta !
Però voglio proprio vedere dove vuole arrivare,mi avvicino a Stefano e lo porto sulla poltrona da dove Carlo si &egrave già alzato.
Lei lo accoglie leccandolo dalle palle alla cappella,mentre con una mano giocherella coi testicoli di Mauro.
Solo che adesso voglio pensare un po’ a me,ne avrò pur il diritto.
Faccio sdraiare Stefano sul tappeto e mi metto sopra di lui nel più classico dei sessantanove.
Lui &egrave molto bravo a capire che non voglio lo stesso trattamento di Greta,e me la lecca con cura,io per ripagarlo mi dedico prima ai testicoli prendendoli in bocca e succhiandoli dolcemente,poi mi lancio in un pompino che glielo fa tornare in erezione rapidamente.
Carlo e Mauro si stanno scopando insieme Greta mettendola di fianco per poterla sbattere meglio.
Stefano invece mi mette sotto di lui e inizia a scoparmi con molta calma.
Se il rapporto precedente con Carlo &egrave stato un antipasto,questo &egrave un primo abbondante.
Ogni volta che entra tutto sento le palle sbattermi contro il buchetto,ma non ho voglia di cambiare,ho troppa voglia di cazzo nella maniera più classica.
Lui del resto accelera e rallenta con perizia,quando sente che sta per venire si ferma dentro di me che lo lascio fare,in fondo anch’io voglio godermelo a lungo.
Alla fine mi chiede dove vuole che riceva il suo piacere,lo faccio rimettere sotto di me e arriviamo insieme all’orgasmo l’uno nella bocca dell’altro.
Poco dopo anche Greta si trova i due cazzi che le sborrano di nuovo in bocca,e lei come prima,beve tutto,senza farne cadere neanche una goccia.
Come se si fossero messi d’accordo,Stefano e Mauro si danno il cambio appena si sono ripresi dall’orgasmo.
Come si avvicina Mauro inizia a strusciarci dietro di me.
“Lo sai che hai un bel culo,cara Laura.”
“Ti piace tanto ?”
“Si.”
“Allora dagli un bacino.”
“Non mi fermerò solo a quello,stanne certa.”
Mentre con una mano mi afferra un seno con l’altra comincia a giocare col solco del mio culo,fino a girare intorno al buchetto. Gli prendo la mano e mi porto un dito in bocca,facendolo scivolare dentro e fuori per bagnarlo al meglio. Poi lui lo riporta da dove l’ho presa e inizia a farlo entrare.
Mi porto subito una mano sulla passera per masturbarmi,i miei umori scivolano sulle cosce,lui li raccoglie con le dita e li porta dentro lo sfintere.
Di quello che combina Greta non m’importa nulla,mi metto a carponi sulla poltrona e aspetto che lui mi prenda.
Mauro si abbassa per lasciare un po’ di saliva sull’apertura posteriore,poi lo fa entrare con colpi secchi e decisi.
Mi fa male,ma non riesco a dirgli niente,anche se doloroso &egrave come io lo voglio nel culo.
Mi masturbo come un’ossessa,non conto più le dita che mi metto dentro,ma il suo martellarmi mi fa godere senza bisogno d’altro.
Le tette mi ballano come impazzite fino a farmi male,lui mi prende per i capelli per sbattermi con ancora più forza,ma mentre io gemo e urlo di piacere,Mauro non riesce a dire nulla.
Per un momento vedo Greta con due cazzi nella fica,ma &egrave solo un attimo.
Il folle piacere che mi sta dando Mauro non mi lascia il tempo per interessarmi a lei,gli orgasmi mi arrivano uno dopo l’altro fino a quando non mi viene dentro.
Gli ultimi colpi sono i migliori,il cazzo ricoperto di sperma caldo scivola come meglio non potrebbe,fino a fermarsi dentro e cominciare a perdere di consistenza.
Siamo tutti sfiniti,ma Greta &egrave quella con la faccia più sconvolta,resa quasi comica dal trucco che si sta sciogliendo. Deve aver pianto,ma di gioia più che di dolore,in fondo a reso al marito le corna con gli interessi.
I tre uomini ci lasciano e subito dopo essersi lavata e struccata per bene anche Greta torna a casa sua.
Mi stendo nel letto esausta,ma felice e non posso non pensare a lei.
Domani la chiamerò per invitarla da me,ma questa volta senza nessun altro,ho una pazza voglia di farmela come non ho mai fatto,certa che non avrà problemi a concedersi alle mie attenzioni.

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