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Orgia

Le storie di Chiara

By 21 Febbraio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

A me e Chiara qualche volta piace andare in un parco in una città vicina alla nostra. Scoprimmo quel posto dopo che un nostro amico ci disse cosa accadesse in quel luogo durante la notte. &egrave un parco pubblico con tante radure illuminate debolmente e molti vialetti tortuosi.

Chiara ed io prendemmo una camera in un hotel in fondo alla strada del parco. Era sera tardi e noi andammo a prendere qualcosa da bere al bar dell’hotel. Chiara indossava un vestito da sera bianco con la schiena completamente scoperta, con una profonda scollatura davanti e l’orlo della gonna molto sopra al ginocchio. Si tirò su in uno chignon i suoi lunghi capelli biondi e si mise le scarpe con i tacchi a spillo che mettevano in mostra le sue lunghe gambe.

Lasciai Chiara al tavolo ad ordinare qualcosa da bere per noi e quando tornai trovai un uomo d’affari in giacca e cravatta che si era unito a lei. Chiara stava chiacchierando con quel uomo così mi sedetti e mi presentai.

‘Questo &egrave Filippo’ disse Chiara facendomi l’occhiolino ‘&egrave in città per affari e voleva offrirmi un drink.’

‘Oh, ciao’ disse Filippo non sapendo assolutamente cosa fare adesso che era evidente che Chiara fosse insieme al marito.

‘Tu puoi offrire il prossimo giro, Filippo’ disse Chiara e poi mi chiese di andare a prendere una birra per lui.

Quando tornai al tavolo per la seconda volta, Filippo sembrava un po’ più rilassato e notai che aveva addirittura la sua mano sulle ginocchia di Chiara sotto al tavolo. Chiara aveva finito il suo drink e stava ridacchiando scioccamente a qualcosa che Filippo le stava dicendo.

Filippo si tirò indietro un poco in modo gentile quando io mi sedetti e Chiara mi lanciò un’occhiata che significava ‘lascia stare questo tizio.’ Io annuì e le chiesi se non dovessimo andare.

‘Stiamo andando in questo parco in fondo alla strada’ disse Chiara.

‘Uh, di quale parco si tratta?’ chiese Filippo.

‘Le persone vanno là e’ si stendono’ disse Chiara con un sorriso. ‘Comunque si sta facendo tardi così &egrave meglio se andiamo. Forse ci vedremo più tardi.’

Filippo sembrava deluso e un po’ confuso dai diversi messaggi di Chiara. Lui era in piedi al bar quando noi ci alzammo e ce ne andammo. Chiara mi spiegò che Filippo si era presentato piuttosto goffamente e che mentre lui era carino, lei era ansiosa di attraversare il parco. Chiara mi accarezzò il cazzo sopra ai pantaloni e mi sorrise mentre camminavamo lungo la strada.

‘Dobbiamo tornare indietro e portare Filippo in camera nostra?’ mi chiese ‘O preferiresti guardarmi mentre mi spompino qualche sconosciuto nel parco?’

Entrammo nel parco attraverso uno dei sentieri e passammo accanto ad alcune coppie ed ad un gruppo di ragazzini. Facemmo la nostra strada fino ad una piccola radura vicina al centro del parco. C’era una panchina da una parte della radura e le distanti luci stradali provvedevano a mala pena a distinguere i lineamenti delle persone fino a che non erano vicini.

Il vestito bianco di Chiara e la sua pallida pelle si stagliavano piuttosto bene nell’oscurità. Quando ci sedemmo guardai attorno alla radura e Chiara iniziò a strusciarsi contro di me.

‘Io sto per essere una cattiva bambina questa notte.’ Mi sussurrò e mi baciò sulla guancia.

Non dovemmo aspettare molto. Quasi subito un tizio dalla corporatura robusta con un cappuccio in testa, camminò fino a noi, uscendo dall’oscurità. Era un po’ instabile sui suoi piedi e puzzava di alcol.

Chiara gli sorrise e gli fece un cenno con la mano di venire più vicino. Lui si mise in piedi in mezzo alle gambe di Chiara e mise la sua inforcatura dei pantaloni di fronte al suo viso, senza dire una parola. Chiara aprì i suoi pantaloni con cura e tirò fuori il suo grosso pezzo di carne.

Essendo seduto accanto a Chiara, avevo una veduta sensazionale quando Chiara amabilmente spompinò il cazzo del tizio facendolo diventare duro come il marmo. Chiara iniziò a succhiarlo come una qualsiasi da quattro soldi. Mi guardai attorno nella radura, sentendo alcuni rumori vicini, ma non vedevo nessuno nella penombra. Se qualcuno fosse stato abbastanza vicino sarebbe stato ovvio che la sensuale bionda seduta sulla panchina stava facendo un pompino al grosso tizio mentre io guardavo.

Il tizio incappucciato allungò una mano e slacciò le spalline del vestito di Chiara così che potesse palpargli il seno. Potevo vedere che i suoi capezzoli stavano spiccando alla luce per la brezza serale. Il tizio borbottò i suoi apprezzamenti quando cominciò a massaggiargli le pocce mentre lei continuava a succhiargli il cazzo.

Allungai la mano e sollevai l’orlo del vestito dell’abito di Chiara e lei mi lanciò una rapida occhiata di eccitazione con la sua bocca ancora piena del cazzo dello sconosciuto. Feci scivolare un dito sul davanti del suo tanga e lei cominciò a gemere lievemente quando riuscì a trovare il suo clitoride umido. Questo a sua volta provocò il nostro nuovo amico che cominciò a sborrare in bocca a Chiara.

Chiara afferrò rapidamente il suo cazzo alla base per tenerlo fermo. Succhiò e ingoiò finché lui non ebbe finito e poi fece un sorrisetto verso di lui mentre lasciò scivolare il suo cazzo rammollito dalle sue labbra. Il tizio si allontanò senza dire una parola così come era venuto, chiudendosi la cerniera lampo.

Chiara mi guardò in maniera sensuale mentre si leccava le labbra. Il suo vestito era attorcigliato sulla vita e le sue fantastiche tette erano alla vista di chiunque avesse voluto dare un’occhiata. Allora afferrò il suo tanga sotto il vestito e se lo tolse, quindi si alzò e fece un passo fuori dal suo vestito che era caduto a terra.

Chiara quindi si mise in piedi di fronte a me e si piegò, mostrando il suo sedere nudo verso la radura mentre apriva la mia cerniera lampo e prendeva il mio cazzo dolorante dentro alla sua bocca.

Un altro tizio uscì fuori rapidamente dall’oscurità e cominciò a tastarla.

‘Va bene se scopo questa fichetta?’ chiese, e Chiara si sollevò e gli annuì rapidamente.

In men che non si dica il tizio stava già pompandola da dietro. Ero seduto sulla panchina con Chiara piegata sopra di me. Il tizio afferrò i fianchi di Chiara mentre spingeva dentro di lei e Chiara mi sorrideva mentre lei spingeva indietro verso di lui.

Poi lei sollevò lo sguardo ed io sentii un secondo tizio che si stava avvicinando alla panchina dal dietro.

‘Vieni qui’ disse lei al secondo tizio ‘Che ti succhio il cazzo”

Il secondo tizio si stava avvicinando da dietro alla panchina dove io non potevo vederlo, ma Chiara si spostò un pochino in avanti per poterlo raggiungere. Si appoggiò sulla mia spalla con una mano per raggiungere la sua cintura e la cerniera lampo. Poiché Chiara si stava appoggiando alla mia spalla non potevo voltarmi per guardare ma potei presto sentire Chiara che gli leccava e succhiava il cazzo.

In quel momento Chiara era troppo distratta per notare il mio cazzo, e così mi tirai su a comincia ad accarezzarle il seno mentre i due tizi la stavano pompando. Mi abbassai e cominciai a strusciare il clitoride gonfio di Chiara e lei gemeva per la sua consenso. Il tizio dietro di lei adesso stava martellandola in modo abbastanza duro e poiché io continuavo a tenere il mio ritmo, Chiara sussultò in un potente orgasmo.

Gli spasmi della fica di Chiara erano forti quando lei veniva e io sapevo che il tizio che la stava martellando doveva sentire le sue contrazioni. Improvvisamente lo tirò fuori e sparò il suo sperma sulla parte più bassa della schiena di Chiara con un gemito di soddisfazione.

Pensai che avrei dovuto scivolare fuori da sotto Chiara e prendermi il mio turno nella sua fica, ma prima che potessi muovermi, il secondo tizio lo tirò via dalla bocca di Chiara e si spostò dietro di lei.

Questa era la prima volta che potevo veramente vederlo, ed era un ragazzo giovane che indossava jeans larghi e una felpa. Chiara allungò una mano in mezzo alle sue gambe e lo aiutò a far scivolare il suo cazzo duro dentro di lei.

Lui raggiunse presto un buon ritmo e continuò ad andare avanti così come il primo tizio, che si chiuse da solo la cerniera lampo e sparì nella notte.

Chiara mise la sua mano sul mio cazzo e mi diede un po’ di colpi, ma poi sollevò lo sguardo quando un altro tizio ancora si avvicinò da dietro alla panchina. Ancora una volta non potei girarmi per vedere chi fosse ma potei capire dai rumori che Chiara gli stava succhiando il cazzo.

Ero rimasto a tenera Chiara ferma mentre i due tizi la stavano pompando da entrambe le sue estremità.

Il tizio dietro di me che stava avendo il pompino disse qualcosa che non potei sentire e Chiara gli fece una specie di cenno con il capo. Lei si alzò in piedi e il tizio che la stava scopando sembrò un po’ incazzato perché non aveva ancora finito, ma Chiara gli sussurrò rapidamente qualcosa nell’orecchio e lui sogghignò.

Nel frattempo, il tizio dietro di me, mi aveva girato attorno e si sedette sulla panchina accanto a me. Rimasi un po’ sorpreso nel vedere che si trattava di un tizio nero dal fisico robusto con un enorme cazzo nero che sporgeva dai suoi fianchi.

Chiara mi diede una gomitata su un fianco quando montò rapidamente a cavallo del tizio di colore. Io mi alzai in piedi e l’atro tizio mi diede una pacca sulla spalla mentre guardavamo entrambi l’enorme asta del tizio nero, scomparire dentro alla fica bagnata e ben disposta di Chiara.

Quindi l’altro tizio si spostò dietro a Chiara ed io realizzai per quale motivo era stato ben felice di lasciare il suo posto nella fica di Chiara. Stava per fotterla nel culo.

Mi spostai da una parte della panchina e guardai affascinato come i due tizi stavano infilando Chiara. La stavano pigiando piuttosto bene. Il tizio dietro di lei le stava afferrando le tette e il tizio di colore la stava baciando con la lingua mentre la stava riempendola pompando dentro di lei. Chiara urlò forte mentre rimbalzava tra la doppia penetrazione dei due tizi.

Dopo quello che era sembrata una eternità, il tizio dentro al culo di Chiara grugnì e quasi cadde in avanti mentre le riempiva il culo con il suo sperma. Pigiò un altro paio di volte, e Chiara si rigirò su se stessa per dargli un profondo bacio quando lui lentamente si ammorbidì e lo tirò fuori da lei.

Io realizzai improvvisamente che c’era qualcuno in piedi accanto a me. Era Filippo, il tipo dell’hotel, e stava masturbando il suo cazzo sorprendentemente lungo e grosso mentre guardava i due tizi collaborare nella doppia penetrazione di mia moglie. Filippo si avvicinò per prendere il posto del secondo tizio che lo aveva appena tirato fuori dal culo di Chiara.

Chiara era completamente assorbita nello scopare l’uomo di colore ma si rigirò su se stessa per vedere chi fosse che le stava toccando il culo. Lei sorrise quando vide che era Filippo e lo tirò verso di sé per un bacio sdolcinato prima di ritornare con le sua attenzioni al tizio di colore.

Filippo durò solo pochi minuti prima che grugnisse e aggiungesse un secondo carico di sperma nel culo di Chiara. Lui indietreggio e io mi immaginai che finalmente fosse venuto il mio turno con Chiara ma lei mi mise una mano sul petto non appena mi avvicinai.

‘Lasciami scopare questo tizio’ sussurrò lei.

Il tizio di colore aveva avvolto Chiara con le sue grandi braccia e le succhiava il seno quando lei lo sbatteva con forza. Io rimasi stupito di come le labbra della fica di Chiara si fossero allargate attorno alla sua asta. L’immagine della sua pallida pelle che avvolgeva il suo grosso palo scuro era incredibilmente erotica.

‘Sborrami dentro, piccolo!’ lo pregò lei ‘Riempimi con la tua sborra calda.’

Chiara ed il tizio di colore scoparono per quella che sembrò essere una eternità. Alla fine il tizio di colore trattenne Chiara ancora più forte mentre lui spingeva il suo cazzo su per la fica di Chiara con forza. Le labbra della sua fica si allargarono completamente mentre lei in qualche modo si prendeva tutto il suo cazzo dentro di lei.

Chiara urlò forte quando venne io guardai attorno alla radura nervosamente. Chiunque fosse stato vicino avrebbe sentito quello che stava accadendo.

Alla fine gli spasmi della fica di Chiara fecero quasi impazzire il ragazzo di colore. Lei lo baciò profondamente sulla bocca mentre venivano insieme. Chiara più tardi mi disse che lei aveva avuto un secondo orgasmo quando sentì la calda fuoriuscita del tizio salire dentro di lei.

Filippo stava ancora gironzolando intorno quando Chiara si sedette esausta sulla panchina. Lui ed io ci sedemmo ai suoi fianchi.

Il tizio di colore aveva cominciato a rinfilarsi i suoi jeans e Chiara si piegò in avanti e gli baciò il cazzo prima che si tirasse su la cerniera dei pantaloni. Lei gli sorrise e lo ringraziò per la fantastica scopata.

‘Voi ragazzi siete incredibili,’ disse Filippo quando il tizio di colore sparì in uno dei sentieri ‘Non mi era mai accaduto questo genere di cose.’

Chiara mi guardò e roteò i suoi occhi, ma ciononostante si rigirò e cominciò a strofinare il cazzo di Filippo con la sua mano.

Filippo divenne presto duro e afferrò i seni di Chiara quando loro cominciarono a baciarsi. Poi mise la sua mano sulla testa di Chiara e sistemò gentilmente la sua bocca in basso sul suo cazzo.

Chiara si girò verso Filippo sulla panchina e si appoggiò sopra così che potesse prendere in bocca tutta la sua asta e spompinarlo ancora. Filippo gettò indietro la sua testa e cominciò a spingere la testa di Chiara giù sul suo cazzo. I guardavo come la testa bionda di Chiara andasse su e giù sul grembo di Filippo, e io lentamente cominciai a masturbarmi.

Potrei dire che Chiara stesse provando a far sborrare Filippo rapidamente, ma lui in qualche modo resistette mentre Chiara lo succhiava con perizia. Alla fine Chiara sollevò la bocca dal cazzo di Filippo e si alzò in piedi. Gli girò intorno con la schiena e si impalò sul suo grosso cazzo duro.

Una volta che lui era dentro di lei, Chiara cominciò a rimbalzare su e giù delicatamente. Filippo allora allungò le mani in avanti ed afferrò di nuovo le pocce di Chiara quando cominciò a spingere i suoi fianchi velocemente in avanti.

Chiara mi studiò, i suoi occhi erano semichiusi, e Filippo cominciò a sbatterlo veramente dentro di lei da dietro. Chiara cominciò a fottersi il suo clitoride e dopo alcuni minuti, la vidi
rabbrividire per un altro orgasmo ancora. Filippo continuò a sgobbare su di lei senza smettere e mi meravigliai del suo vigore.

Alla fine, si sono alzati in piedi e si sono girati. Chiara si protese in avanti sulla panchina per appoggiarsi e quindi allungò una mano in basso fra le sue gambe per sistemarsi il cazzo di Filippo. Stava mettendolo di nuovo nel suo culo.
Chiara gemette mentre il cazzo di Filippo scivolava ancora dentro al suo stretto culo. Lui cominciò a pompare e Chiara resistette con tutte le proprie forze quando lui la presso con forza.

Con una spinta conclusiva, Filippo alla fine gemette che stava per venire. Fece un passo indietro tirandolo fuori dal culo di Chiara, e Chiara si girò su se stessa rapidamente e si inginocchiò di fronte a lui.

Chiara baciò la cappella del cazzo di Filippo e pompò il manico saldamente mentre lui sparò una enorme quantità di sperma sulle sue labbra. Lo sperma di Filippo scivolava giù per il suo mento, collo e sulle sue tette e Chiara mi cercò con gli occhi e mi fece un sorrisetto malizioso. Filippo continuò a schizzare per diversi secondi.

‘Andiamo!’ disse Chiara a Filippo ‘Vestiamoci e torniamo nella nostra stanza.’ Chiara ed io eravamo in strada per andare in un locale da ballo dove trascorrere la notte fuori. Il vestito trasparente di Chiara, lasciava ben poco alla immaginazione. Arrivava abbondantemente sopra al ginocchio ed era allacciato in modo lascivo attorno al collo, lasciando scoperta tutta la sua schiena il décolleté e parte del suo seno. Ammiravo Chiara ancheggiare quando camminava di fronte a me così come qualsiasi altra persona ci passasse accanto.

Potrei dire che Chiara fosse eccitata e il mio cazzo si stava drizzando dentro ai miei pantaloni di fronte alla prospettiva di un’altra notte bollente fuori città con la mia meteoritica mogliettina. Chiara mi lanciò una occhiata peccaminosa sopra alla spalla e si incamminò a grandi passi davanti alla lunga fila di fronte al locale.

Camminò fino al buttafuori, un enorme tizio di colore vestito di nero. Il buttafuori diede un’occhiata a Chiara e ci fece un segno con un sorriso smagliante. Mentre stavamo entrando potei sentirlo comunicare via radio il suo collega buttafuori dentro al locale che Chiara era arrivata.

Il locale era veramente pulsante, e Chiara andò subito in mezzo alla pista da ballo. La persi presto di vista in mezzo alla folla così andai al bar per prenderci qualcosa da bere.

Mi sedetti in uno dei séparé e scrutai la pista da ballo con poca luce per cercare i lunghi capelli biondi di Chiara. Quel locale non era particolarmente di classe, ma sicuramente non era malvagio e non c’era niente di simile nelle vicinanze.
La direzione faceva suonare la musica forte, e non si preoccupavano di quello che facevi purché non provocassi la polizia.

Sapevo che Chiara non avrebbe perso tempo una volta a ballare e piuttosto presto la scorsi insieme ad un ragazzo in mezzo alla pista da ballo. Sorseggiai la mia bevanda e guardai come le mani del giovane si muovessero su tutto il favoloso corpo di Chiara.

Chiara mi lanciò un’occhiata portò il tizio fuori dalla pista da ballo tenendolo per la mano. Si sedettero nel séparé di fronte a me e Chiara sussurrò qualcosa nell’orecchio del tizio. Lui annuì e in un attimo Chiara gli aveva già tirato giù i pantaloni e stava massaggiando il suo cazzo duro sotto il tavolo. Chiara lo baciò appassionatamente sulla bocca per un momento e alla fine lui interruppe il bacio e sistemò delicatamente la testa di Chiara in basso sul suo ventre.

Potevo vedere la parte superiore della testa di Chiara quando lei andava su e giù lungo il suo cazzo. Chiara piega la testa in maniera meravigliosa e io sapevo che il tizio non sarebbe durato a lungo. Il tizio gemette piuttosto rapidamente e tenne la testa di Chiara ferma saldamente in quella posizione mentre gli riempiva la bocca di sperma. Chiara si sistemò a sedere con un sorrisetto malizioso e continuò a stropicciare il cazzo molle del suo novo amico, mentre lui aveva un sorriso da orecchio ad orecchio.

‘Grazie amore’ gli disse lei quando gli richiuse di nuovo la cerniera. ‘Allora dove possiamo procurarci la roba?’

‘Vai al bagno degli uomini e cerca Mohamed,’ disse il giovane ragazzo. ‘Lo riconoscerai.’

Chiara lo baciò di nuovo, ci alzammo e ci incamminammo verso il bagno degli uomini. Chiara ed io avevamo già provato l’ecstasy un paio di volte ma mai durante le nostre piccole avventure. Mi meravigliai di cosa lei fosse disposta a fare, ma immaginai che sarebbe stato veramente eccitante qualunque cosa fosse accaduta.

Il bagno degli uomini era abbastanza grande con un uomo di colore di mezza età come custode che sedeva vicino ai lavandini. C’erano anche un paio di tizi che si stavano lavando le mani. Il custode non sembrava particolarmente sorpreso di vedere Chiara lì e quando gli chiese dove potesse trovare Mohamed, fece cenno verso un posto in fondo al bagno degli uomini.

Quando ci avvicinammo alcuni un tizio uscì fuori da lì, sorrise e guardò Chiara dalla testa ai piedi poi se ne andò. Chiara raggiunse la prima toilette e quando guardai sopra alla sua spalla, potei vedere che aveva trovato Mohamed. Era un tipo grasso e pelato e indossava una canottiera sporca color cachi.

‘Sei tu Mohamed?’ chiese Chiara.

‘Hey bambola,’ disse Mohamed sedendosi sulla tavoletta del cesso e appoggiandosi sulla schiena con un sorriso sornione. ‘Cosa posso fare per te?’

‘Vogliamo un po’ di roba’ disse Chiara.

Chiara si spostò un po’ più vicino alla toilette e io mi guardai intorno nel bagno degli uomini per vedere se nessuno avesse notato che cosa stava accadendo. Chiara stava ridacchiando scioccamente per qualcosa che Mohamed le stava dicendo, e io avevo una sorta di speranza che Chiara prendesse solo la roba e andassimo fuori di là.

‘Come posso sapere che non siete poliziotti?’ chiese Mohamed ‘Devo controllare per essere sicuro, giusto?’

Chiara fece una piroetta di fronte a lui e gli sorrise. Mohamed allungò una mano e cominciò a palparla. Ero nervoso di lasciare Chiara nei guai con uno spacciatore, ma vedere un altro uomo che ha rapporti intimi con la mia sexy moglie, riesce sempre ad eccitarmi.

Mohamed sciolse le cinghie delle spalline del vestito di Chiara e il sottile tessuto cadde sul pavimento. Chiara gli si mise a cavalcioni e cominciò a pigiargli il seno in faccia.

Mohamed era un tizio così grosso che le gambe di Chiara erano ampiamente divaricate e aveva dovuto mettere le sue braccia attorno al grosso e muscoloso collo per tenersi in equilibrio. Mohamed leccava e succhiava i capezzoli di Chiara mentre massaggiava le sue natiche con le sue grandi mani ruvide.

‘Okay’ disse Mohamed ‘Non sei decisamente un poliziotto.’

Chiara aveva una mano sul cavallo di Mohamed e gli stava accarezzando il cazzo attraverso i pantaloni.

‘Fai qualche sconto per i clienti speciali?’ chiese Chiara maliziosamente.

Mohamed grugnì e disse: ‘Bambola, io non faccio mai affari con il cazzo duro.’

Chiara si protese verso di lui e gli sussurrò qualcosa all’orecchio e lui annuì. Si alzarono e Chiara allungò una mano e iniziò a slacciare la sua cintola. Mohamed lasciò cadere i suoi pantaloni sul pavimento e si sedette sulla tavoletta del cesso. Il suo enorme cazzo sembrava duro soltanto a metà ma sporgeva fuori dalle sue mutande e Chiara, rapidamente, lo aiutò ad uscire fuori per bene.

Chiara si rigirò lentamente e Mohamed allungò la mano tra le sue gambe. Chiara sospirò quando lui la accarezzò, e lei si chinò per dargli una veduta in primo piano del suo voluttuoso culetto. Mohamed tolse lentamente il tanga di Chiara e potei vedere presto che lui aveva un paio di dita spinte in profondità dentro alla fica di mia moglie.

Chiara indietreggiò e si sedette sul ventre di Mohamed. Dalla fine della toilette avevo una fantastica vista della fica spalancata di Chiara. Mohamed allungò la mano attorno al suo petto e afferrò le sue tette con una mano mentre continuava a scoparla con le dita dell’altra mano. Chiara si spostò leggermente e si rigirò.

Cominciò a baciarlo con la lingua profondamente e ancora una volta ero sbalordito di come la mia focosa e giovane moglie fosse eccitata dal sesso violento e pericoloso.

Il cazzo di Mohamed era adesso completamente duro e la sua enorme asta scura stava premendo contro il Monte di Venere di Chiara bagnato fradicio. Lei allungò una mano sotto le gambe e iniziò ad accarezzarlo. Lei poteva tenere a mala pena le sue mani intorno a quell’asta e gemeva quando strusciava la cappella contro il suo clitoride.

‘Sborra per me, amore’ lo pregò lei ‘Sborrami tutto sopra la fica.’

Mohamed gemette, ma in qualche modo riuscì a resistere. Alla fine Mohamed aiutò Chiara ad alzarsi da lui e la fece inginocchiare tra le sue gambe. Mohamed afferrò una manciata dei suoi capelli biondi e gli spinse la faccia in basso sul suo cazzo. Chiara raramente aveva bisogno di un incoraggiamento per abbassarsi su di un cazzo, ma sembrava un po’ esitante nel prendere la grossa arma di Mohamed in bocca.

‘Andiamo bambola,’ disse con voce roca ‘Devo sborrare, mi fa veramente male!’

Mohamed tenne la testa di Chiara saldamente in quel posto mentre gli scopava la faccia rapidamente. Ero incredibilmente eccitato dalla vista della mia focosa mogliettina spompinare questo spacciatore dentro ad una toilette, e notai che Chiara aveva allungato una mano tra le gambe e si stava sfregando furiosamente il suo clitoride mentre Mohamed rimaneva infilato dentro alla sua bocca.

Alla fine Mohamed sprofondò all’indietro sul cesso con un gemito. Tirò Chiara giù insieme a lui e lei andò su e giù sul suo cazzo ancora un po’ di volte finché lui ovviamente non cominciò a sborrare.

Più tardi Chiara mi disse che ingoiò diverse volte prima che finalmente le lasciasse andare i capelli. Chiara sollevò la sua faccia dal cazzo di Mohamed e quando si girò per sorridermi potevo vedere lo sperma colare giù dal suo mento.

Improvvisamente mi resi conto che Chiara non stava sorridendo a me, ma al custode che era in piedi vicino alla porta del gabinetto. Chiara stava fissando avidamente l’enorme cazzo nero duro che lui si stava accarezzando.

Chiara era ancora sulle ginocchia e gli fece un cenno di entrare nel gabinetto. Si appoggiò al muro del gabinetto mentre Chiara gli prese il cazzo in bocca. Chiara lo spompinò con una mano mentre accarezzava le sue enormi palle con l’altra, e aveva ancora tre / quattro centimetri abbondanti del suo cazzo che la pompavano dentro e fuori dalla sua bocca.

Il custode durò solo pochi minuti prima di gemere ed iniziare a sborrare. Chiara gli svuotò completamente le palle così che potei vedere la sua sborra cremosa schizzare fuori sulle labbra e sulla lingua di Chiara.

‘Questo &egrave tutto, tesoro,’ tubò Chiara ‘Dammi tutto.’

Chiara aveva fatto venire due tizi nello spazio nello spazio di cinque minuti e stava sgocciolando di sperma. C’erano un altro po’ di ragazzi adesso nel bagno degli uomini, e il custode, in maniera riluttante, si ritirò su i pantaloni e tornò al suo lavoro. Nel frattempo Mohamed stava dando a Chiara alcune pasticche. Lui mise le pasticche in su di un dito, tirò su un po’ del suo sperma dalla faccia di Chiara e lo fece succhiare completamente a mia moglie e succhiare cose che lei fece con piacere.

‘Dammi il tuo numero di cellulare, bambola!’ disse Mohamed. ‘Ho alcuni amici che voglio che tu incontri qualche volta.’

All’insistenza di Chiara diedi a il numero del cellulare di mia moglie, mentre Chiara si rivestiva e si ripuliva un po’ sul lavandino. Si ridiede il rossetto, tirò un bacio al custode che le stava sorridendo e si assicurò che gli lasciassi una discreta mancia.

Chiara tornò immediatamente alla pista da ballo e io trascorsi alcune ore seduto nei divanetti a guardare Chiara fare due salti con molti uomini differenti. Stava piroettando, muovendosi ritmicamente e girandosi al rumore della musica e così facendo stava attirando molte attenzioni maschili.

Ad un certo punto la vidi ballare su un cubo tra due tipi molto grossi. Lei stava volteggiando con la musica e loro gli stavano mettendo le mani dappertutto. Poco dopo vidi che un altro tizio ancora le aveva infilato la mano sotto al vestito sditalinandole la fica in maniera sfacciata.

Intorno alle due mi accorsi che nel frattempo non avevo più visto Chiara così mi alzai e cominciai a cercarla dentro alla discoteca. Alla fine la trovai in un angolo buio. Era stata sollevata contro un muro da un giovane ragazzo molto alto che stava pompando dentro di lei. Chiara si teneva a lui con le braccia e aveva arrotolato una gamba sulla sua vita e mi accorsi che la stava effettivamente scopando. Muovendomi sul fianco potei perfettamente distinguere la sua lunga asta che sporgeva dai suoi pantaloni e si infilava su dentro alla fica fradicia di Chiara.

Un paio di tipi erano in piedi accanto a loro e stavano guardandoli scopare ma Chiara era ignara di ciò. Non avevo mai visto Chiara sembrare tanto bella. La sua pallida pelle brillava per la lucentezza del sudore e lei ondeggiava languidamente mentre lo sconosciuto la scopava. Lei gemette quando lui accelerò il ritmo, spingendo con forza su dentro di lei e portandola rapidamente fino all’orgasmo.

Quando Chiara scese, si tenne al giovane ragazzo e lo baciò profondamente. Lui continuò a scoparla e io dovetti ammirare la sua capacità di resistenza. Chiara era sbattuta contro il muro mentre lui la stava sbattendo con forza.

Potevo vedere che Chiara adorava ogni minuto di quello che stava accadendo e uno dei tizi che stavano guardando, si girò verso di me e mi disse: ‘Adoro le pollastrelle in ecstasy, ragazzo. Ho già visto questa zoccola farsi sbattere da un paio di tizi diversi stanotte.’

Non dissi niente mentre il tipo che continuava a scoparsi Chiara si irrigidì e crollo in avanti quando pompò tutto il suo sperma in fondo alla fica di mia moglie. Lo tirò fuori e Chiara cominciò ad accarezzare teneramente il suo cazzo ormai floscio mentre lo baciava. Chiara si accorse che aveva degli spettatori e ci sorrise a tutti mentre il suo amico si tirava su la cerniera e se la svignava.

A quel punto i due buttafuori vestiti di nero si avvicinarono. Chiara aveva scherzato con alcuni dei buttafuori prima così tutti loro sembravano conoscerla. Questi erano due grossi tizi di colore. Uno era alto quasi due metri e con i muscoli gonfi e l’altro che era più basso ma ancora più largo e voluminoso.

Il buttafuori più alto cominciò a parlare con Chiara in modo sommesso e lei annuì un paio di volte. A quel punto la raggiunse e prese Chiara per la mano. La guidò sul suo cavallo e Chiara accarezzò la sagoma del suo cazzo attraverso i suoi pantaloni che ovviamente era enorme.

I due tizi presero Chiara per le braccia e la portarono attraverso una porta dove c’era scritto ‘staff only’ nel retro della discoteca. Io li seguì attraverso la porta, ma il tizio più basso mi notò e mi bloccò. Chiara spiegò rapidamente chi fossi e chiese se potevo accodarmi a loro.

‘Stiamo per farci una bella cavalcata’ disse quello alto ‘puoi venire, ma non intrometterti, OK?’

I acconsentii e il buttafuori più basso ridacchiò mentre afferrava il culo di mia moglie.

Andammo fuori nel parcheggio delle auto e ci accalcammo dentro a un grosso SUV nero. Il tipo più alto guidava, io ero sul sedile del passeggero accanto a lui. Chiara e quello più basso erano nei sedili posteriori, e li guardavo pomiciare mentre ci allontanavamo.

Palpò le pocce di Chiara in maniera rude e succhiò in maniera forte sui suoi sensibili capezzoli. Chiara era ancora profondamente immersa nell’ecstasy, gemeva e oscillava mentre il buttafuori faceva tutto quello che desiderava con lei.

Dove per aver guidato per un po’ arrivammo ad una grande casa in periferia. Adesso Chiara era completamente nuda fatta eccezione per le sua scarpe con il tacco e i due tipi ammiravano il suo corpo mentre la accompagnavano dentro casa. Ci condussero attraverso la casa fino a una enorme vasca da bagno bollente nella parte posteriore della casa.

I due tizi si spogliarono rapidamente e Chiara rimase a guardare intimorita quando vide che erano entrambi molto ben dotati. Entrambi erano molto muscolosi cosa che Chiara adora, ma Chiara adora un grosso cazzo nero ancora di più e questi due dovevano avere avuto 25 centimetri di carne almeno, tra tutti e due.

Quello più basso che se l’era spassata con Chiara nei sedili posteriori del SUV aveva già una bella erezione. Il suo grasso cazzo doveva essere lungo almeno 25 centimetri e grosso all’incirca come il braccio di Chiara.

Quello più alto si sedette sull’orlo della vasca bollente, afferro la testa di Chiara per i capelli e la tirò in basso sul suo grosso cazzo. Il suo cazzo era un po’ più sottile di quello del suo amico ma rapidamente si trasformò mentre Chiara lo leccava e lo accarezzava, in un impressionante cazzo di 35 centimetri! Potevo vedere che Chiara stava provando a prenderlo quanto più possibile potesse in bocca, ma rimanevano comunque una decina di centimetri di quell’asta nella sua mano.

Quando Chiara spompinò quel cazzo mostruoso con la bocca notai i suoi anelli di fidanzamento e la sua fede nuziale scintillare al chiaro di luna e io mi incantai di quanto fossi fortunato ad avere una così totale zoccola per moglie.

Il tipo più basso si infilò nella vasca e si spostò dietro alla schiena di Chiara. Ficcò rozzamente il suo cazzo su per la fica di Chiara e iniziò a pomparla. Mantenne un fiume costante di parole sconce. Le schiaffeggiò il culo leggermente mentre la chiamava ‘puttana’ e ‘zoccola’ ogni volta che Chiara urlava forte per la ovvia goduria.

Si cambiarono posizione un numero innumerevole di volte e più tardi Chiara mi disse che aveva perso il conto di quanti orgasmi avesse avuto mentre veniva pompata completamente da quei cazzi neri nelle successive quattro ore.

Ero stanco morto e mi addormentai in una seggiola. Di tanto in tanto mi svegliavo e ogni volta che alzavo gli occhi vedevo Chiara venire disossata da uno dei due buttafuori molto ben dotati, dentro la vasca bollente o su un asciugamano sul pavimento.

Ad un certo punto le urla di Chiara mi risvegliarono e vidi che le stavano facendo un sandwich tra loro due. Quello più basso era disteso sulla schiena con Chiara che stava a gambe divaricate sopra di lui mentre quello alto con il cazzo di 35 centimetri era accovacciato sopra di lei introducendo in qualche modo la sua asta per la sua completa lunghezza dentro al culo di Chiara.

Chiara mugolava quando la pompavano dentro e fuori entrambi i suoi buchi implacabilmente. I suoi occhi erano mezzi chiusi e il suo corpo era fradicio di sudore. Alla fine entrambi gli uomini grugnirono e simultaneamente riempirono i buchi di Chiara con il loro sperma.

Tirarono fuori le loro mazze e rimasi scioccato nel vedere che erano entrambi ancora belli duri. Puntarono i loro cazzoni verso la faccia di Chiara e lei li afferrò con entusiasmo e iniziò a leccarli e succhiarli. Chiara era una completa maniaca sessuale.

Chiara mi risvegliò intorno alle sette del mattino. Non aveva idea di dove fossero i suoi vestiti, così prese in prestito un leggero accappatoio bianco che era lì per terra. Entrambi i buttafuori stavano dormendo nella casa così chiamammo un taxi. Non avevo ancora sborrato in tutta la notte, ma Chiara era troppo stanca per fare qualcosa mentre aspettavamo che il taxi arrivasse, così iniziai a masturbarmi mentre lei mi guardava.

Stavo quasi per venire, pensando a come la mia focosa mogliettina avesse trascorso la notte, riempita da due enormi cazzi neri, quando il tassista si fermò e suonò il clacson. Chiara si rianimò e mi fece un sorrisetto malizioso quando si alzò e corse verso il sedile anteriore del taxi. L’autista era un grosso tizio di colore’ Chiara ed io viviamo solitamente le nostre avventure insieme. A Chiara piace che io stia là a tenerla d’occhio e a lei piace anche vedere quanto mi eccito a guardarla succhiare o scopare con gli altri uomini. Comunque, un giorno, un amico di Chiara, Francesco, la invitò ad andare con lui nella sua suite del Grand Hotel de Paris di Montecarlo, proprio di fronte al casinò.

Francesco &egrave un gentiluomo estremamente ricco, molto più anziano di Chiara con i suoi sessant’anni e un giorno riuscì a sedurre Chiara dopo averla notata in un costosissimo negozio di abbigliamento. Francesco rimase sbalordito quando lei acconsentì prontamente a farsi scopare da lui e adesso loro si vedono con regolarità.

Francesco aveva promesso a Chiara una settimana di sesso lurido ed osceno in un lussuoso hotel a cinque stelle e lei si vendette per questo. Io non scoprì che Chiara se ne era andata finché non ricevetti più tardi quella notte una telefonata dal numero di Chiara sul mio cellulare.

Non c’era nessuno in linea e stavo quasi per riattaccare quando sentì un rumore flebile ma familiare. Era un sospiro di piacere di Chiara. Ascoltai attentamente i gemiti crescere di intensità e capì che Chiara veniva scopata da qualcuno vicino al telefono. I gemiti di Chiara divennero più insistenti e io riuscì a distinguere un uomo che grugniva ritmicamente nel sottofondo mentre stava penetrando la mia stupenda mogliettina.

Chiara stava quasi urlando adesso e l’uomo doveva averla presa molto bene ed in modo intenso. I loro rumori sessuali divennero sempre più forti finché alla fine vennero entrambi, nello stesso istante, in un perfetto orgasmo reciproco.

La linea divenne silenziosa per un momento, e io stavo quasi per chiamare Chiara quando sentii che il telefono fu raccattato.

‘Hey tesoro!’ disse la mia mogliettina appena ripassata per benino ‘Sono io. Sto solo ripulendo il cazzo di Francesco con la lingua. Siamo a Montecarlo, va bene? Tornerò tra qualche giorno.’

‘Va bene piccola’ dissi ‘Divertiti e non dimenticare di chiamarmi.’

‘Devo andare tesoro’ disse Chiara in modo distratto ‘Il cazzo di Francesco sta diventando di nuovo duro”

Cadde la linea e io mi stesi tenendomi in mano il mio cazzo dolorante immaginandomi quello che Chiara stava facendo con il suo vecchio amico.

Chiara mi inviò tre foto nella mia e-mail dell’ufficio qualche giorno dopo. Sapeva che non le potevo aprire là perché c’era il rischio che qualcuno potesse vedermi e lei si divertiva spesso a stuzzicarmi in quel modo. Potevo concentrarmi a mala pena e alle cinque in punto del pomeriggio scaapi via dalla porta dell’ufficio e corsi a casa per poter vedere le foto sul nostro computer di casa.

La prima foto mostrava Chiara completamente nuda inginocchiata in mezzo a due giovani ragazzi ben dotati. Aveva la bocca spalancata e i due ragazzi stavano strusciando i loro cazzi sulla sua faccia. Non avevo alcun dubbio sul fatto che Chiara avesse trascorso un sacco di tempo molto piacevole per lei a spompinarsi quei due ragazzi facendoglieli diventare duri.

La foto successiva mostrava Chiara a carponi sul letto. Uno dei due ragazzi la stava scopando da dietro mentre lei stava succhiando il cazzo dell’altro. Chiara adorava essere presa da entrambe le sue estremità e aveva una espressione di puro arrapamento libidinoso sulla sua faccia che me lo fece diventare immediatamente duro come il marmo.

Mi smanettai per un po’ guardando le prime due foto e quando aprì la terza dovetti stringere forte il mio cazzo per evitare di sborrare immediatamente. Chiara era nuovamente inginocchiata tra i due ragazzi e il fotografo era riuscito a catturare il momento esatto in cui i due ragazzi stavano sparando il loro sperma sul viso di Chiara.

C’era sperma schizzato dappertutto, sulle labbra e sul mento di Chiara e io mi immaginai Chiara afferrare quei due cazzi sgorganti e strusciarseli sopra tutta la sua faccia viscida. A Chiara solitamente piacciono gli uomini che le sborrano dentro di lei così che possa sentire quando eiaculano dentro alla sua fica. Lei sa anche che a me piace vederla ingoiare un carico di sperma e spesso inghiotte i cazzi in bocca un attimo prima che comincino a sparare, per farmi contento.

Mi immaginavo Chiara che succhiava e leccava quei due cazzi enormi, mentre si ammorbidivano, pulendoli con la lingua e facendoli tornare duri per un altro giro.

Non sentii niente altro da Chiara per una settimana e io mi ridussi a masturbarmi sopra tre foto e il ricordo della telefonata di Chiara la prima notte a Montecarlo. La mia immaginazione stava correndo selvaggiamente immaginandomi che cosa stesse organizzando Chiara con quel vecchio pervertito di Francesco.

Quindi il Lunedì mattina arrivò una consegna espressa dal Grand Hotel de Paris di Montecarlo. Trascorsi un’altra giornata distratta a pensare cosa contenesse quel pacco, quindi nel tardo pomeriggio corsi a casa con il cuore in gola.

Strappai il pacco per aprirlo e trovai un DVD amatoriale. Sul disco c’era scritto: ‘Francesco e Chiara’ e con la data della loro seconda notte a Montecarlo. Misi il disco nel lettore con le mani tremanti e partì.

I filmato cominciò con Chiara che giocava da sola sul divano. Era completamente nuda fatta eccezione per un paio di scarpe con il tacco alto e lei che si strusciava la sua passerina rosa in modo sensuale e sospirando come se stesse avendo un piccolo e rapido orgasmo.

Poi lei alzò lo sguardo verso il cameraman mentre lui posizionava la telecamera in un punto stabile e si univa a lei sul divano. Era Francesco ed era completamente nudo, con un fisico sportivo e con una erezione impressionante. Chiara si piegò verso di lui e lo baciò sulla bocca in modo appassionato.

Il mio cazzo stava pulsando dentro ai miei pantaloni mentre guardavo mia moglie avere rapporti intimi con il suo vecchi amante. Chiara allungò una mano e prese il cazzo di Francesco completamente eretto in mano mentre si baciavano. Lei iniziò a smanettarlo lentamente e lui fece un grugnito di apprezzamento.

Dopo un po’, mentre Francesco spingeva con delicatezza la testa di Chiara giù verso il suo cazzo, Chiara fece un sorrisetto malizioso e iniziò velocemente a leccarlo e succhiarlo come se fosse un ghiacciolo. Lei ne prese sempre di più dentro alla sua bocca finché alla fine se ne era preso in bocca un quindici centimetri buoni mentre lei continuava ad andare su e giù rapidamente sul suo cazzo.

Francesco tirò fuori il suo cazzo di mala voglia e le disse che voleva scoparsela. Chiara non aveva mai avuto bisogno di farselo dire due volte e si mise velocemente a cavalcioni sopra di lui, prendendo la sua grossa asta dentro alla sua fichetta vogliosa.

Chiara si tenne aggrappata a Francesco teneramente quando lui le afferrò la vita e lo ficcò dentro di lei con forza. L’angolo della telecamera era perfetto e potei vedere le labbra delle fica di Chiara allargarsi per accogliere la grossa asta di Francesco.

Chiara rimbalzava su e giù sul grembo di Francesco, armonizzandosi ai suoi colpi per poter ricevere dei colpi ancora più forti. Francesco si aggrappò a Chiara e grugniva fortemente mentre scopava mia moglie a fondo.

Francesco sussurrò qualcosa nell’orecchio di Chiara e lei annuì. Si sollevò leggermente così che il cazzo di Francesco scivolasse fuori dalla sua fica. Poi spalancò le gambe ancora di più e si spostò in avanti. Francesco le girò intorno e puntò il suo cazzo diritto allo stretto buchetto del culo di Chiara.

Mosse i suoi fianchi un paio di volte e strusciò la sua asta intorno al bordo del buco. Chiara era eccitata come il diavolo, si girò su se stessa e guidò il suo cazzo diritto dentro al suo buco del culo. Lei si lasciò sprofondare su questo e io guardavo come centimetro dopo centimetro quel cazzo grosso e massiccio scompariva dentro al culo di mia moglie.

Francesco sconquasso il culo di Chiara in questa posizione per qualche minuto, quindi la piegò sul divano e la prese dal dietro. Chiara iniziò a strillare deliziata mentre Francesco le riempiva il culo con il suo cazzo.

Chiara supplicò Francesco di pomparla ancora più forte e così lui cominciò a conficcarlo dentro rapidamente con ancora più forza. Per essere un tizio di quell’età aveva una resistenza incredibile e Chiara mi aveva detto che riusciva a mantenerlo duro per ore qualche volta.

Francesco lo stava spingendo sfrenatamente e spinse lentamente Chiara sul pavimento mentre lui continuava a fotterle il culo. Si spostarono leggermente fuori dalla portata della telecamera e tutto quello che potevo vedere era il sedere di Francesco che si muoveva su e giù.

Tuttavia potevo sentire i gemiti di Chiara. Cominciò a parlare in maniera sconcia, pregando Francesco di riempirle il culo con il suo sperma. Lui aveva altri progetti e quando lui era sul punto di venire rigirò Chiara e gli schizzò le tette con il suo carico cremoso.

Chiara sorrise quando Francesco grugnì e si spalmò fino all’ultima goccia del suo sperma sul suo corpo delizioso. Lei allungò una mano per prendergli il cazzo e lo massaggiò con fermezza per un poco, poi si sollevò e lo ripulì con la sua lingua.

‘Adoro sborrarti addosso, Chiara’ disse alla fine Francesco ‘Non c’&egrave donna che sembra più sensuale di quando sgocciola di sperma.’

Chiara gli fece un sorrisetto malizioso mentre il suo cazzo che alla fine si era ammosciato le cadde dalla bocca.

‘Potrei abituarmici’ disse lei dolcemente mentre Francesco schiacciava il pulsante di spegnimento della telecamera.

Guardai il DVD di Francesco e Chiara diverse volte durante la settimana, memorizzando ogni colpo ed ogni gemito. Era incredibilmente eccitante guardare un porno in cui la protagonista &egrave mia moglie che viene inculata e ricoperta di sperma.

Alla fine Chiara tornò a casa una sera tardi. Mi passò in mano un altro DVD con un sorrisetto sensuale. Su questo non c’era nessuna etichetta sopra, così lo infilai immediatamente nel lettore mentre Chiara andò a dormire. Con mia grande sorpresa non si trattava di un altro filmato amatoriale, ma di un lungometraggio porno con titoli di testa professionali e colonna sonora.

L’argomento del film era una semplice gangbang interrazziale e la seconda stellina nella sequeza di apertura del film era niente meno che la mia sexy e zoccola moglie accreditata con un nome falso.

Saltai la prima scena e andai con l’indice direttamente alla seconda, dove la protagonista era mia moglie, che iniziava con Chiara completamente nuda che veniva intervistata da Francesco. Lui le chiedeva che cosa la facesse eccitare particolarmente e lei disse che impazziva per i cazzi di colore e voleva essere ricoperta dal loro sperma.

Francesco poi aprì la porta e almeno quattro grossi tizi di colore entrarono nella stanza. Erano tutti nudi e i loro cazzi giganteschi erano già completamente eretti. Li spinsero dentro alla faccia di Chiara senza alcuna formalità e lei cominciò a spompinarli uno per uno, compreso Francesco.

Non potevo crederci! C’era la mia stupenda moglie sul piccolo schermo e succhiava e si faceva scopare in uno dei film porno più hard che avessi mai visto.

I cinque tizi si scoparono Chiara in un numero imprecisato di differenti posizioni. Si scambiavano il posto velocemente e Chiara adorava ogni minuto di quello che stava accadendo.

In una scena Chiara spompinava un tizio di colore mentre stava a calcioni di un altro e nello stesso momento mentre un terzo gli stava piantando il cazzo nel culo dal dietro. Il tipo che stava spompinando gli teneva la testa con le mani e scopava la faccia di Chiara brutalmente finché non venne.

Lui sparò così tanto sperma che Chiara non riuscì a ingoiarlo tutto e gli sgorgò fuori dalla bocca e gli cadde nel mento. Una volta che il primo tizio aveva sborrato decisero che dovevano infradiciare Chiara di sperma tutti insieme.

Così fecero stendere Chiara sul letto sulla sua schiena e la circondarono. Chiara afferrò due cazzi e il resto di loro cominciò a masturbarsi. Chiara cominciò a gemere quando il primo tizio sparò il suo sperma sul suo petto. Era un grosso carico e il suo cazzo continuò a sputare per diversi secondi, ricoprendo le tette di Chiara con uno strato di sperma caldo e appiccicoso.

Un altro tipo cominciò a grugnire mentre stava venendo e buttò fuori diverse grosse cordate di sperma verso la faccia di Chiara. Diversi spruzzi gli atterrarono sul mento e il resto sgocciolò nel suo décolleté per unirsi allo sperma dell’altro.

Quindi anche tutti gli altri cominciarono a sborrare nello stesso istante e io quasi venni da solo senza toccarmi alla sola vista di due enormi cazzi neri che vomitavano sperma cremoso tutto sopra alla mia focosa e zoccola mogliettina. Le ricoprirono completamente il collo e il petto e Chiara cominciò a venire e sbrodolare fuori tutto il suo liquido senza nemmeno toccarsi.

Dopo arrivò Francesco, avanzando per ficcare la cappella del suo cazzo pulsante dentro alla bocca di Chiara. Lui spalmò sul mento di Chiara tutto il denso sperma raccolto sulle sue labbra con il suo cazzo.

Tutti e cinque i cazzi che circondavano Chiara erano ancora duri e Chiara cominciò a succhiarne uno di quelli neri e a pomparne altri due con le sua mani. Il corpo di Chiara stava sgocciolando di sperma mentre i tizi continuavano a mantenere delle manfali duri. Le vennero nei capelli e un tipo gli sputò un carico di sperma perfino sui piedi.

Ogni pochi secondi uno di loro si intrometteva e si masturbava sopra a Chiara finché tutti quanti non erano venuti per una seconda volta e forse perfino una terza su di lei.

La scena finì quando Chiara si alzò e la telecamera zumò sulle montagnole di sperma che lentamente sgocciolavano giù dal busto di Chiara. Chiara ed io stavamo andando in auto lungo una superstrada con una macchina cabrio presa a noleggio con la cappotta abbassata. Era un caldo ed assolato pomeriggio estivo e Chiara sembrava sensuale con i suoi occhiali da sole, un toppino molto corto, calze a rete e scarpe con i tacchi a spillo. Lasciò i suoi lunghi capelli biondi a svolazzare nel vento e noi stavamo ricevendo un abbondanza di colpi di clacson dai motociclisti che passavano.

Chiara si stese nel sedile e si allungò. Aveva messo una delle sue lunghe gambe sensuali sopra al cruscotto e lasciò il piede a penzolare fuori dalla portiera dell’auto. Ogni tanto allungava una mano verso di me e mi toccava la gamba o mi sfiorava l’inguine, ma come al solito era focalizzata di più sugli altri tizi che passavano in lontananza.

Inutile dire che avevo un cazzo duro come il marmo al solo pensiero della mia dissoluta mogliettina che stuzzicava e si ostentava con i camionisti che passavano. Sapevo che Chiara avrebbe voluto fare qualcosa di più che non una semplice ostentazione con loro se solo ne avesse avuto l’opportunità.

Un enorme semi rimorchio si affiancò accanto a noi sulla nostra destra e io feci sapere a Chiara che avevamo del pubblico. Chiara si girò sul sedile per poter avere una vista migliore del suo nuovo ammiratore. Io diedi una occhiata e vidi che il camionista nell’abitacolo stava guardando in basso verso di noi ed era un uomo di mezza età con una grande pancia da bevitore di birra.

Stava parlando con il suo baracchino e io sapevo che stava facendo sapere a tutti i suoi compagni nella zona che cosa stesse guardando.

Chiara si stava accarezzando i suoi seni attraverso il suo sottile toppino mentre gli sorrideva verso l’alto. I suoi capezzoli turgidi erano chiaramente visibili attraverso il sottile materiale del suo toppino. Io la guardavo tanto quanto osavo mentre provavo a tenere i miei occhi sulla strada, e ogni volta io buttavo l’occhio il mio cazzo diventava sempre più duro.

Chiara si sollevò il toppino e lasciò che le sue tette uscissero fuori alla luce del sole. Lei si strofinò uno dei suoi capezzoli tra le dita mentre si accarezzava l’inguine attraverso i suoi audaci pantaloncini.

Il camionista cominciò a suonare il clacson in segno di apprezzamento, e Chiara cominciò a gemere sul sedile accanto al mio.

‘Sto per togliermi il toppino, tesoro.’ Sussurrò lei, ed io annuì con la testa in modo entusiastico. Il toppino di Chiara atterrò sulle mie ginocchia e io lanciai una occhiata per guardare lo stupendo petto di Chiara in bella vista per chiunque ci fosse passato accanto. Una macchina o due ci sorpassarono sulla sinistra, ma l’attenzione di Chiara era focalizzata sul grosso camionista accanto a lei.

Con la coda dell’occhio vidi Chiara infilarsi una mano dentro ai pantaloncini. Quando la sentii gemere capì che stava giocando con la sua fichetta. Il camionista suonò di nuovo il clacson e io arrischiai una rapida occhiata verso Chiara.

Vidi che si era tirata giù i pantaloncini e che si stava sditalinando apertamente a bella vista di quel camionista.

Continuammo in questo modo per diversi minuti. Finché alla fine Chiara mandò un bacio al suo nuovo amico e mi disse di allontanarmi. Il camionista suonò ancora il suo clacson in segno di apprezzamento mentre noi ci stavamo allontanando a gran velocità.

Chiara poi mi chiese se avessimo finito la benzina. Avevamo ancora mezzo serbatoio, ma Chiara mi suggerì di fermarci di fare comunque il pieno.

‘Non si sa mai, tesoro.’ Disse lei ‘Non possiamo essere troppo cauti.’

Lei cominciò ad accarezzarmi il mio cazzo dolorante mentre lo diceva, e io sapevo che aveva qualcosa di arrapante in mente.

Presi la prima uscita e passai di fronte ad un certo numero di stazioni di rifornimento e di posti dove si fermavano i camionisti. Stavo cercando una piccola stazione di servizio con poche persone, uno di quelli con solo un paio di pompe di rifornimento perché mi immaginavo che Chiara volesse fare qualcosa e non volevo che la situazione potesse degenerare.

Dopo qualche isolato trovai quello che stavo cercando: una piccola stazione di rifornimento fuori dalla strada principale con solo un paio di pompe di rifornimento di fuori, di fronte ad un piccolo chiosco.

Mi infilai dentro e un burino che sembrava allampanato con una tuta da lavoro completamente unta di grasso di motore, uscì fuori dal chiosco senza alcuna fretta pulendosi le mani su di uno straccio sporco. Sembrava che gli girassero i coglioni che qualcuno lo avesse infastidito ma poi cambiò subito umore non appena vide Chiara. Chiara si stava allungando nel sedile della macchina con le sue lunghe gambe che penzolavano sopra alla portiera dell’auto.

‘La devo riempire?’ mi chiese lui, e io annuì.

‘Grazie’ dissi ‘c’&egrave un gabinetto qua fuori da qualche parte?’

Lui indicò verso il retro della stazione di servizio e mi diede una chiava con una catenella. Mi allontanai verso il retro del chiosco e trovai un bagno che sembrava veramente lurido.

Entri dentro e mi gettai un po’ di acqua in faccia per calmarmi. Ero ancora eccitato dall’aver visto la mia sensuale mogliettina masturbarsi in pubblico e mi stavo chiedendo che cosa avrebbe potuto fare adesso con il benzinaio.

Gli lasciai cinque minuti buoni mentre io cercavo di tenere sotto controllo la mia furiosa erezione e tutto quello che potevo fare era di evitare di toccarmi. Richiusi a chiave il gabinetto e ritornai di fronte al chiosco. Non appena girai l’angolo stavo quasi per venire nei pantaloni.

Chiara era inginocchiata di fronte al benzinaio che aveva ancora indosso la sua sporca tuta da lavoro. Lui aveva la schiena rivolta verso di me ma potevo vedere il movimento della testa di Chiara che andava avanti e indietro freneticamente e io capì che lui doveva avere aperto la lampo della sua tuta da lavoro e che lei lo stava spompinando. Chiara rimaneva aggrappata ai suoi fianchi per tenersi in equilibrio e lui l’aveva afferrata per i capelli e stabiliva il ritmo in modo rude.

Io rimasi dov’ero e guardavo come Chiara si stava concedendo a questo completo sconosciuto. Loro erano parzialmente coperti dalla nostra auto e la stazione di servizio non era sulla strada principale, ma se qualcuno fosse passato di lì, sarebbe stato più che ovvio quello che stava accadendo.

Anche Chiara doveva aver capito questa cosa, perché, tra le gambe aperte del benzinaio, vidi che lei aveva una mano infilata nei suoi pantaloncini e si stava sgrillettando freneticamente il clitoride, cosa che lei fa solamente quando &egrave veramente eccitata.

Chiara stava accarezzando il culo del benzinaio e le palle con l’altra mano, succhiandole fino in fondo alla sua bocca come solo lei sa fare. Il benzinaio stava muovendo leggermente i suoi fianchi, quasi come a voler scopare la gola di mia moglie. Speravo che sarebbe venuto presto prima che qualcun altro avesse potuto notarli. Anche io ero incredibilmente eccitato da quella situazione.

Il benzinaio cominciò a grugnire fragorosamente e Chiara si bloccò immediatamente mentre lui gli pompava dentro alla bocca un enorme carico di sperma. Lei continuò ad accarezzargli il culo, attraverso la sua tuta da lavoro e sapevo che era il solito stratagemma di Chiara per ingoiare fino all’ultima goccia di sperma che poteva succhiare e forse lasciarne sgocciolare un poco fuori da un lato della sua bocca.

Proprio in quel mentre un SUV con due tipi si infilò dentro alla stazione di servizio. Potevo vedere dai loro sguardi stupiti sulle loro facce che potevano vedere la mia sensuale mogliettina andare su e giù sui fianchi del meccanico proprio di fronte al garage.

Ci fu un momento di imbarazzante silenzio e gli occhi di tutti noi erano su Chiara, la quale non perse un colpo e continuò a succhiare per qualche istante prima di lasciar cadere il cazzo molle del meccanico dalla sua bocca. Si alzò come se niente fosse e si tirò su la lampo dei suoi pantaloncini.

A quel punto uscì di corsa e mi infilai nell’auto, mentre Chiara scivolò dentro in modo sensuale dallo sportello e fece un cenno di saluto, sventolando la mano, verso i due tipi dentro al SUV.

Io accesi la macchina e sfrecciai via quanto più velocemente possibile, immaginandomi che non ci fosse bisogno di pagare il benzinaio per la benzina dopo quello che la mia mogliettina aveva fatto per lui.

Ritornammo alla superstrada e guidammo per un poco mentre Chiara mi raccontava cosa fosse successo. Mi disse che stava guardando il benzinaio riempire il serbatoio e quindi lei molto semplicemente aveva iniziato ad accarezzargli il cazzo attraverso la sua tuta da lavoro, senza dire una parola.

Non esiste uomo al mondo che possa rifiutare un bel pompino da una bionda sensuale e passionale e quando Chiara &egrave uscita dall’auto e si &egrave messa in ginocchio di fronte a lui, lui ha sbattuto fuori il suo cazzo e ha lasciato che Chiara cominciasse il suo lavoro. Mia moglie mi ha detto che lo ha preso così in fondo alla sua bocca che le sue palle gli sbattevano sul mento e questa cosa l’aveva spinta oltre il limite di un potentissimo orgasmo.

In quel momento di stava facendo notte e Chiara mi suggerì di trovare un posto dove fermarci e prendere qualcosa da bere. Circa dieci chilometri dopo scorsi una tavola calda, così lasciai rapidamente la superstrada e mi infilai dentro al parcheggio.

Il posteggio non era molto ben illuminato, ma era piuttosto grande. C’era un bagno pubblico dal lato opposto del parcheggio, lontano dalla tavola calda, così io parcheggiai la macchina vicino al bagno ed andai a comprare una aranciata per Chiara.

Quando ritornai con le bibite, riconobbi immediatamente il SUV che avevamo incontrato poco prima nella piccola stazione di servizio, parcheggiato proprio accanto alla nostra auto ed io ebbi immediatamente una erezione dentro ai miei pantaloni.

Non appena mi avvicinai vidi che i due tipi si erano già presentati a Chiara e tutti e tre erano seduti sul cofano della nostra auto facendo gli sciocchi. Chiara era in mezzo e si stava facendo uno di loro, mentre l’altro aveva messo le mani sul top di Chiara e le stava palpando i seni. Chiara aveva tirato fuori entrambi i loro cazzi e li stava masturbando entrambi lentamente.

I due tizi sembravano come due normalissimi ‘colletti bianchi’ e dovevano sentirsi come se avessero vinto il primo premio della lotteria con Chiara. Mia moglie in seguito mi disse che aveva dovuto fare tutto lei altrimenti loro probabilmente erano troppo spaventati per fare qualcosa.

Dopo un po’ di tempo Chiara si spogliò completamente fatta eccezione per le scarpe con il tacco e diresse gli uomini in due diverse posizioni.

Lei si chinò sopra al bordo del bagagliaio della macchina e uno di loro cominciò a scoparla dal dietro mentre il suo amico ficcò il suo cazzo dentro alla bocca di mia moglie con eccitazione.

Nessuno dei due riuscì a durare molto a lungo, il tizio con il cazzo dentro alla bocca di Chiara fu il primo a sborrare. Sorprendentemente sputò fuori una marea di sperma che traboccò di fuori dalla bocca di Chiara e schizzò sul suo mento varie volte prima che lo tirasse fuori.

Pensai che a quel punto avrei dovuto essere coinvolto e mi sbottonai i pantaloni e mi tirai fuori il cazzo. Ma non appena mi presentai di fronte alla mia amorevole mogliettina succhia-cazzi, lei mi mise una mano sullo stomaco e mi fece un sorrisetto.

Il tipo che se la stava spolpando dal dietro stava aumentando il ritmo e Chiara mi guardò profondamente negli occhi mentre lui cominciava a grugnire e a svuotarsi le palle dentro alla sua fica.

Quando anche lui finì, Chiara scivolò sopra alla auto verso di lui e si mise in ginocchio di fronte e lui, ripulendolo tutti le loro secrezioni con la bocca e provando a farlo diventare di nuovo duro.

Intanto il suo amico girò intorno a Chiara e lei si alternava usando la sua bocca con entrambi fino a che non furono di nuovo entrambi belli duri.

A quel punto fecero stendere Chiara sul bagagliaio della macchina e quello che aveva sborrato nella bocca si Chiara iniziò a sbatterla. Il suo amico era contento farsi una sega mentre guardava e quando Chiara lo notò, allungò una mano per poterlo aiutare.

Il tipo che stava scopando Chiara venne piuttosto velocemente e lei lo trattenne mentre continuava a masturbare il suo amico. Quando lui alla fine uscì fuori da lei, lei esortò l’altro tizio a scoparla nuovamente cosa che lui fece senza alcuna esitazione.

Questa volta lui riuscì a mantenere maggiormente il controllo e la scopò profondamente ed in modo massiccio. Chiara avvolse le sue gambe intorno a lui e lui gli afferrò le tette e la fece urlare di piacere.

L’orgasmo di Chiara arrivò velocemente e dopo che lei spinse il tipo fuori da lei, lo spinse contro l’auto e cominciò ad usare d nuovo la bocca con lui.

‘Anche il tuo amico mi &egrave venuto in bocca’ disse lei ‘così sono imparziale.’

Il tizio non ci badò minimamente e si appoggiò con la schiena godendosi il piacere di sentire la soffice ed premurosa bocca di Chiara sul suo cazzo. Chiara gli accarezzava l’asta con le mani mentre andava su e giù con la testa, e dopo cinque minuti buoni il tipo alla fine grugnì e cominciò a sborrare.

Chiara si tirò un pochino indietro e ci fece vedere a tutti noi il suo sperma che gli schizzava in faccia, e poi abbassò di nuovo la testa su di lui, leccandogli fino all’ultima goccia del suo sperma.

Quando ebbe finito, Chiara si diresse verso il bagno pubblico per ripulirsi un poco e i due tipi si rivestirono.

Facevano fatica entrambi a credere a quello che gli era appena accaduto e mi ringraziarono goffamente prima di risalire nel loro SUV e andare via.

Chiara uscì fuori dal bagno e dopo qualche minuto sembrava di nuovo tutta sensuale ed innocente come se niente fosse accaduto e se sedette in auto per risistemarsi il top e riprendere fiato.

Chiara cominciò ad accarezzarmi un poco il mio cazzo dolorante tra un sorso e l’altro della sua aranciata.

‘Non sborrare ancora tesoro,’ mi stuzzicò lei ‘sono sicura che troveremo presto qualche camionista solitario che passa di qui.’

Lei continuò a parlare in quel modo per qualche minuto mentre continuava ad accarezzarmi ma niente sembrava dovesse accadere in quel parcheggio. Chiara appoggiò la sua aranciata e stava quasi per abbassarsi sul mio cazzo quando qualcuno bussò al suo finestrino.

Chiara abbassò il suo finestrino per guardare meglio un camionista di mezza età. Il cavallo del camionista era all’altezza della faccia di Chiara ed era abbastanza ovvio dal gonfiore dei suoi pantaloni che aveva un grosso attrezzo. Il camionista aveva visto Chiara abbassarsi su di me e voleva sapere se poteva partecipare anche lui oppure no.

‘Ti ho vista dall’altra parte del parcheggio con quei due tizi’ disse lui ‘così ho pensato che avrei potuto venire a controllare.’

Chiara gli sorrise allegramente ed annuì. Trangugiò l’ultima sorsata di aranciata in modo rumoroso con la sua cannuccia.

‘Tira fuori il cazzo ragazzone,’ tubò lei. ‘Ho bisogno di qualcosa per mandare giù questa roba.’

Il tipo non se lo fece ripetere due volte. Si avvicinò e si aprì i pantaloni. Aveva un’asta lunga e grossa e la spinse in modo sfacciato verso la faccia di Chiara mentre si piegava sopra al tettuccio della macchina.

Chiara cominciò a leccarlo e a succhiarlo con entusiasmo. Alle spalle del fortunato camionista scorsi un paio di altri tipi che si stavano mettendo in coda ed io mi preparai per un’altra calda notte con la mia vulcanica mogliettina ninfomane.

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