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Orgia

Praga galeotta

By 2 Settembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Praga galeotta

Chi non c’&egrave mai stato non può capire come vi si senta un’aria ‘diversa’ , un’aria che spinge al desiderio più selvaggio, alla passione sfrenata, alla più pura carnalità . Per sfogare tutto questo impeto le occasioni non mancano , come noi ragazzi di una piccolo liceo calabrese in procinto di partire per la gita di quinto ben sapevamo : mai , però , ci saremmo aspettati di scaricare tutto questo fuoco su una persona che ben conoscevamo da cinque anni ”. Come spesso succede , nella classe c’era un gruppo di amici più affiatati , di cui facevo parte , composto da 5 ragazzi e 5 ragazze , ed era da tempo che progettavamo qualcosina di ‘dirty’ per la gita di Praga senza che nessuno dei soci svelasse le carte in anticipo ‘.. Giunti nella capitale ceca , ci rendemmo conto subito che c’erano tentazioni e perdizioni che non attendevamo altro che giovani arrapati alla ricerca di avventura , così passammo praticamente il 90 % della gita fra discoteche , night club e cabaret : le tentazioni delle nostre compagne di classe erano sinceramente l’ultima cosa che ci passava per la testa , d’altronde anche loro avevano il loro bel da fare nelle calde notti praghesi’. L’ultima giorno , con i miei 4 compagni , eravamo determinati a chiudere in bellezza la gita con delle bionde polacche appassionate d’italiani conosciute un paio di giorni prima , nonostante ci fossimo ricordati che la gita era in chiusura e che le girls non ci avevano fatto il regalino che ci aspettavamo ( il che non ci disturbava data la lauta alternativa ‘..) Il pomeriggio Giovanni , il biondo della compagnia , torna euforico in camera :’ Ragazzi , Ylenia stasera viene a scopare con me !!!!! Dato che non si &egrave fatto niente dei progetti pre-gita mi ha confessato che &egrave da tempo che vuole scopare con me e non vuole lasciarsi il desiderio insoddisfatto prima di finire la scuola ‘.. Mi ha lasciato un simpatico ‘biglietto da visita’ ‘.’ Concluse sventolando un perizoma . Ylenia &egrave una della ragazze del gruppo , alta quasi 1,90 , lunghi capelli castani come gli occhi , una seconda piena e soda di seno e un gran culo da pallavolista , solita a provocare senza dare poi soddisfazione : era da tempo che sospettavamo un suo interesse per qualcuno di noi ed era da tempo che si rincorrevano voci su una sua ‘vocazione’ alla troiaggine da fonti abbastanza attendibili , inoltre era fidanzata da un paio di mesi con un ragazzo nostro coetaneo che ci sta letteralmente sui coglioni ed &egrave da un po’ che volevamo fargliela pagare per un paio di scherzetti antipatici . Dopo un paio di secondi di ragionamento proposi :’ Facciamogliela noi la sorpresa : lei viene per scopare con te , ma noi ci nascondiamo e ce la sbattiamo in gruppo così gliela facciamo pagare di tutte le volte che si divertiva a fare la troia e gliela mettiamo in culo a quello stronzo del suo fidanzato . Che ne dite ????’ Le grida di approvazione risuonarono nella stanza . Preparammo un accurato piano d’azione quindi ci mettemmo in tiro per la serata . L appuntamento era alle 10 , dopo cena , così ci recammo a mangiare e lì trasalimmo la prima volta : Ylenia era vestita da gran zoccola con abito da sera nero cortissimo , praticamente nullo , che lasciava scorgere un mini-perizoma bianco da urlo ,scarpe con 15 cm di tacco , una scollatura che metteva in risalto le tette con i capezzoli che premevamo sulla sottile stoffa ; il trucco da troia completava l’opera . Dopo una ardua cena ci fiondammo in camera in attesa del suo arrivo che fu puntualissimo . Ci nascondemmo nel bagno adiacente alla camera da letto e osservavamo il tutto tramite un piccolo spiraglio : appena entrata si fiondò subito a baciarlo con la lingua appassionatamente . Giovanni si lasciò coinvolgere dal bacio iniziando a palparle il culo e stringendola al suo cazzo già durissimo . Lei si lasciava andare sempre di più iniziando ad ansimare e aprendogli la camicia . Giovanni abbassò la mano fra le gambe e la trovò bagnatissima così si staccò e la fece coricare a gambe aperte apostrofandola :’ Brutta zoccola , guarda come sei bagnata ! Lo desideri il mio cazzo in questa lurida figa , vero !?’ ‘ ‘Sì , ti prego , sfondammi sono anni che lo voglio , farò tutto quello che vuoi , stasera sarò la tua troia fedele , la tua schiava affamata di cazzo ” . A queste parole si tolse il vestito e rimase a gambe aperte mentre Giovanni iniziava a lavorarla di lingua infilando facilmente fino a 4 dita tanto era bagnata . L’eccitazione iniziò a travolgerla tanto che si divincolava come una matta sotto sapienti colpi di lingua e restava con gli occhi chiusi a pregustare l’imminente (secondo lei) penetrazione : improvvisamente il primo orgasmo la travolse . Giovanni continuava incurante il suo lavoro mentre lei gemeva e chiedeva un cazzo in figa , così uscimmo di silenziosi dal bagno disponendoci intorno a lei pian piano appoggiavamo le mani sul suo corpo in particolare sui capezzoli durissimi . Inizialmente , sconvolta dall’eccitazione , non si rese conto di nulla , ma dopo pochi secondi capì che le mani sul suo corpo erano un po’ troppe e aprì gli occhi . ‘Bastardi che volete ???? Che state facendo ??? Lasciatemi stare ‘. Un mio schiaffo le serrò la bocca e le fece scendere dei lacrimoni dagli occhi mentre gli altri le immobilizzavano le gambe e le braccia . ‘ Brutta troia che non sei altra , &egrave cinque anni che ti comporti come la maiala che sei , ma non ne traiamo giovamento . Adesso la pagherai per tutto quello che ci hai fatti passare e faremo di te una macchina per cazzi : ti assicuro che godrai come mai in vita tua e non potrai più fare a meno della tua dose di 5 cazzi giornaliera ‘.. ‘ Detto questo le mollai un altro schiaffone che incrementò le lacrime . ‘Maledetti , non potete farlo !!!! Vi denuncerò bastardi , non la passerete liscia ‘. No ‘ Smettetela ‘.. Ah’.’ L’ultimo era un rantolo di piacere perché Giovanni stava continuando il lavoro alla sua figa e diede il colpo di grazia alle sue difese psicologiche e fisiche . Le liberammo le braccia e tirammo fuori i nostri arnesi , assolutamente non indifferenti visto che il più piccolo &egrave quello di Carlo che misura 21 cm”. Ylenia si asciugò le lacrime e ne uscì uno sguardo da lupa affamata che si avventò sui nostri cazzi tesi . Ci disponemmo in cerchio attorno a lei facilitandole il modo di avventarsi sui nostri randelli che leccava ,mostrando notevole esperienza , e succhiandoli fino alle palle . In questo ci mettevamo del nostro nel prenderla dalle orecchie e spingendo fino in fondo alla gola , tanto che non riusciva a respirare bene e il suo viso era tutto rosso dallo sforzo . La maiala , dopo diversi minuti di pompini a rotazione , non dava segni di voler cedere il boccone , sperando probabilmente che ci saremmo accontentati di un bel pompino così decidemmo di scoparla in maniera seria . La sistemammo a quattro zampe e , due alla volta , le riempivamo figa e bocca . Le penetrazioni erano violente , senza alcun riguardo e Ylenia emetteva rantoli di dolore , soffocati solo dal cazzo che aveva in bocca : i bastoni di carne si susseguivano nella sua vagina senza sosta e andavano tutti a cozzare , puntualmente ad ogni colpo , con l’utero dandole scariche di dolore e di eccitazione fuori da ogni logica , come dimostrato dagli orgasmi che la travolgevano lasciandola letteralmente aggrappata ai nostri cazzi . Finalmente dopo circa un’ora di scopata a giro venimmo tutti dentro la sua figa (eravamo tranquilli di non metterla incinta , perché ha confessato di prendere la pillola ) : la lasciammo sfinita sul pavimento , ansimante e con rivoli di sperma che le colavano dalla figa sul pavimento . Ma , eccitati com’eravamo , una sola sborrata non bastava a placarci e avevo già un’ideuzza su come sollazzarci ancora un po”. Mi alzai dal letto e la risistemai con il sedere all’aria e faccia a terra mentre i miei compagni già tornavano in tiro avendo intuito tutto ‘ Il mio indice solcò la linea delle chiappe e si soffermò sul buchetto inviolato del culo : mi avvicinai con la lingua e inziai a lavorarle quest’altro orifizio . Ylenia alzò di colpo la testa non appena capito il pericolo , ma i miei compagni la tirarono giù di forza per i capelli e si avvicinarono chi a visionare , chi a titillarle la figa . Dopo qualche secondo di masturbazione anale con un dito e la lignua mi resi conto che l’amica era fin troppo elastica dietro per essere ‘novizia’ così mi alzai e le strinsi la testa sul pavimento urlandole :’ Brutta troia chi ti ha già aperto questo culo merdoso ???? Non dirmi che &egrave stato quel finocchio del tuo ragazzo ‘.’ . ‘No ‘ rispose riprendendo a singhiozzare ‘ la verità &egrave’ecco’ sono stata io : fra qualche giorno Giuseppe (il cornuto ,ndr) fa il compleanno e volevo dargli il culo cosi mi sono allenata un po’ con penne e dita per non sentire troppo dolore ‘.’ E giù di nuovo a piangere . Quindi ripresi : ‘Allora facciamogli trovare il pranzo servito !!! Adesso ti sfondiamo il culo e ti lasciamo una bella galleria : vedrai come sarà contento il cornutone ‘ . Antonio prese a lavorale il culo al posto mio mentre andai a recuperare un po’ di sapone in bagno per lubrificarla bene , ma allo stesso tempo facendola soffrire per il bruciore . Dopo una decina di minuti tre dita entravano agevolmente nel suo deretano e decidemmo di dare il via alla festa : il primo cazzo (di Carlo) fu di un dolore notevole ma , complice la continua masturbazione vaginale , sparì in fretta lasciandole solo un enorme goduria . Ormai aveva perso ogni freno inibitore urlava cose del tipo ‘Spaccatemi in due ‘, ‘Aprite il culo alla troia ‘ , ‘Datemi ancora cazzo’ ecc. ecc. . Quando fu il mio turno di incularla le presi il cellulare e chiamai il suo ragazzo , senza proferire parola e glielo misi davanti alla faccia e inziai a pompare . La voce risuonava nella stanza fra i gemiti ‘Yle , che succede ? Yle sei tu ?’?’ . La troia , ormai irriconoscibile , rispose :’Mi stanno spaccando il culo come non farai mai , ahhhhh’ . E così si chiuse la chiamata . Ero sul punto di venire ed lo tirai fuori di colpo lasciando il buco dilatato all’inverosimile e pulsante . Giovanni prese la videocamera e fece un bel primo piano poi , in fila indiana , le riempimmo il culo di sborra facendo attenzione che non ne uscisse neanche un goccio . ‘Questa con il tuo buco spalancato e ripieno di sborra sarà il biglietto d’auguri !!!’ . Quindi le avvicinammo un bicchiere e la facemmo svuotare lì dentro . Riempito un bicchiere e mezzo di sborra la costringemmo a ingoiare tutto d’un fiato poi si accasciò addormentata . L’indomani mattina era sconvolta , ma non proferì parola a nessuno e , tornati in Italia , le promettemmo che presto avrebbe avuto il bis . Rispose con uno sguardo di pura lussuria”.

CONTINUA”.

Aspetto suggerimenti e giudizi
Seconda parte

Rientrati in patria , ci rivelammo degli aguzzini molto più abili del previsto’. Il primo ordine che le impartimmo fu quasi banale : non avrebbe più dovuto indossare mutandine di alcun tipo sotto i vestiti . L’idea non parve scuoterla più di tanto ‘. Di comune accordo decidemmo di spassarcela con Ylenia fino alla festa del suo ragazzo, quindici giorni dopo circa , quando avremmo tirato fuori il meglio ( o peggio , dipende dai punti di vista ) di noi sulla ragazza . Nei primi giorni , contrariamente alle sue aspettative , mantenemmo un’indifferenza ferrea nei suoi confronti , ma aveva voglia , e ne aveva tanta : lo vedevo dal modo quasi supplicante con cui provava ad incrociare i nostri sguardi , sbavando come un cagnolino per un’occhiata che avesse significato anche solo ‘ti vedo , so che ci sei’ . Nonostante tutto , la cara compagna continuò ad eseguire l’ordine di non indossare biancheria intima e la cosa fu ben notata da compagni e non , assolutamente ignari degli eventi di Praga , con conseguenti e prevedibili catene di commenti ‘.. Al sesto giorno di indifferenza capitò l’inatteso : Yle si presentò a scuole con un paio di mutandine celesti come la maglia attillatissima . Ci guardammo negli occhi come se un lampo ci avesse trapassato : ci stava sfidando e dalla nostra risposta sarebbe dipesa in tutto e per tutto la continuazione di questo sadico gioco ; una sola mossa sbagliata e saremmo diventati solo strumenti per soddisfare la sua troiaggine . Con uno sguardo di fuoco la fissammo in maniera ossessiva per tutte le prime due ore e lei era divertita del fatto che si stesse ripagando di giorni di trascuratezza ed era convinta di aver fatto scacco matto ma”
Alla terza ora avevamo due ore di educazione fisica , ottimo per trascinarla nel bagno della palestra e punirla come si deve . Appena entrati in palestra le strappammo subito il suo sorriso furbo e soddisfatto afferrandola per i capelli in maniera cruenta e trascinandola in bagno : la riempimmo di schiaffi fino a farle sanguinare il naso e le strappammo i vestiti di dosso buttandola nello spogliatoio deserto della squadra di pallavolo . Il pavimento era sudicio e la costringemmo a faccia a terra . ‘Brutta troia che non sei altra , adesso ci faccio vedere come trattiamo le troie che non rispettano gli ordini !!!’ le urlammo nelle orecchie . Le sputammo addosso ogni frammento di catarro che avevamo in gola e la costringemmo a strisciare a terra . Dopo qualche minuto di questo trattamento , tirammo fuori i nostri randelli e glieli porgemmo davanti alla faccia : il suo viso passò da una posa di sofferenza ad una di golosità in maniera quasi comica , come un bambino che piange per ottenere qualcosa e inizia a ridere fra le lacrime non appena la ottiene . Si avventò sui nostri cazzi con una foga anomala , assaporandoli dallo scroto alla punta e mordicchiandoli quel tanto che basta per trasmettere eccitanti vibrazioni . La sua maestria nel ingoiare cazzi di dimensioni più che discrete stava venendo fuori dopo la forzatura della notte di Praga e la soddisfazione riecheggiava sui nostri volti oltre che dai liquidi di piacere che colavano lungo le sue gambe . Ma , su questa strada , avremmo fallito nel nostro intento : stavamo passando da sfruttatori a strumenti del suo piacere ‘ Conscio di questo , la staccai forzatamente dal suo ciuccio ripieno di sborra e la buttai a terra : Giovanni mi capì al volo e prese un bilanciere senza pesi e lo infilò , fin dove la profondità lo permetteva , nella sua figa . Nonostante fosse oltremodo bagnata , lanciò un urlo disumano per la violenta e insolita intrusione , fredda e poco ‘scivolosa’ ‘. Le tappammo la bocca con una mano e iniziammo a offenderla pesantemente e a spingere avanti e dietro l’asta metallica ; le sue urla le trattenevamo a fatica e , nonostante la provassimo a stimolare dal clitoride , soffriva terribilmente per l’intrusine . Improvvisamente sentimmo una mugolio da dietro la porta , Filippo si alzò ad aprire e c’era il vecchio custode della palestra che si segava osservando la scena da dietro il buco della serratura !!!! L’imbarazzo di quei dieci secondi si poteva tagliare con il coltello : restammo tutti immobili nelle stesse posizioni per un tempo che sembrava interminabile . Ma leggevamo la lussuria negli occhi di un povero vecchio che saranno passati anni dall’ultima scopata quindi lo invitiamo a prendere parte alla festa ‘ ‘Vieni , c’&egrave questa bella signorina che siamo convinti abbia tanta voglia di un cazzo bello maturo’ . A questa affermazione trattenemmo a stento le risate e il perché era ben visibile : il vecchio Carmelo aveva un cazzo orrendo tutto raggrinzito e l’odore non era dei più promettenti in fatto di pulizia’. Si avvicinò come un lupo affamato . Ylenia prese a dimenarsi come una pazza , schifata dal cazzo del bidello e urlava che non voleva assolutamente : le bloccammo braccia e testa . ‘Vieni Carmelo , la ragazza vuole la tua sborra sulla faccia ‘ e prese a segarsi come un forsennato strusciandoglielo sulla faccia . Nonostante facesse la scontrosa , on un paio di ceffoni ben assestati convincemmo Ylenia ad aprire la bocca e a collaborare . Iniziò a leccare con colpi rapidi il cazzo semi-moscio del bidello , sperando di riuscire a farlo venire il prima possibile . In effetti la sua strategia ebbe effetto e poco dopo il vecchio le venne sulla faccia , liberando inaspettatamente una mostruosa quantità di sborra tutta sul suo viso . Yle chiuse la bocca per non ingoiare niente e chiuse gli occhi in un espressione disgustata . Il vecchio , in assetto pre-infarto , rimase ingoiato abbastanza da spalmarle tutta la sborra con il cazzo tramortito sul viso come fosse crema idratante lasciandoglielo lucido , appiccicoso e puzzolente . Fatto tutto , lo cacciammo in malo modo e ci ricomponemmo lasciando Yle a terra a cercare di riprendersi . Le impartimmo un ultimo ordine : ‘Non ti azzardare a lavarti quello schifo di dosso prima di essere arrivata a casa e , prima di lavarti , vai a dai un bacio sia a tua madre che a tua sorella ” . Rimase pietrificata , ma eravamo certi che non avrebbe disubbidito anche se la punizione era più che imbarazzante : avrebbe dovuto stare in quelle condizioni all’uscita di scuola (&egrave un ragazza parecchio popolare) e fare 20 minuti di viaggio nella calca dell’autobus , oltre ad affrontare la sua famiglia ‘ Noi eravamo soddisfatti , perché l’avevamo punita senza darle piacere e avevamo avuto la prova definitiva che avrebbe soddisfatto qualunque nostro desiderio senza più discutere : ottima notizia , in vista della festa del suo caro cornutone’.

Attendo consigli , commenti e critiche di qualunque genere . oscure.draco@yahoo.it

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