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Orgia

Problemi con la casa

By 25 Settembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

LZ spingeva per bene: quando trovò un ritmo costante M si avvicinò alle mie
labbra e mi porse il suo cazzo da succhiare.A fatica lo presi tra le labbra ma
poi fu sufficiente
lasciare le labbra socchiuse per succhiarlo e riceverlo fino
in fondo. Nel frattempo qualcosa di bagnato ,forse rivoli di saliva o qualche
crema, si infilava tra i miei grossi globi posteriori.Un leggero fastidio mi
dava invece lo sfregamento dei capezzoli contro il tessuto del divano, ma era
dopotutto sopportabile. Le unghie di LZ affondarono nelle mie carni molli
facendomi aprire la bocca per urlare, ma solo diversi Arghhhhh uscirono dalla
gola mentre di certo i segni sarebbero rimasti per un po’. Un lungo Ahhhhh di
sollievo fu pronunciato da LZ e ,contemporaneamente una serie di getti potenti
invase la mia figa. Quasi mi accasciai sul bracciolo quando M mi tenne ferma la
testa e gridando mi scaricò nella gola ,e un po’ anche nel viso,il suo piacere.
Ero stremata,tossivo per non ingoiare ,il mio peso gravava sulle mie gambe ma
sopratutto sulle braccia. Ero riversa di lato ,quasi riposandomi, quando mi si
avvicinò MP che,masturbandosi con una mano mi riempì di sperma i grossi seni e
il ventre.
LZ- “Ora ci riposiamo un po’, ci sediamo sul divano e tu ci succhi i
cazzi a turno, un po’ all’uno e un po’ all’altro. Va bene?”
Io feci segno di sì
con la testa. Loro si sedettero a gambe larghe, i loro cazzi erano a riposo
afflosciati chi da un lato chi dall’altro. Videro il mio corpo un po’
gelatinoso e burroso avviarsi verso di loro.Io che mi inginocchiavo, mostravo
il mio davanzale una quarta abbondante quasi una quinta, i cui capezzoli
toccavano le loro ginocchia, e più indietro la mia groppa ,larga e forse
accogliente e piacevole alla loro vista. Cominciai da LZ che,seduto al centro
ricevette le mie attenzioni labiali per primo, mentre gli altri due cazzi
venivano stretti,dolcemente, dalle mie morbide mani. Il mio grosso seno ballava
una danza accompagnano dal movimento dei miei lunghi capelli rossi. Le dita
circondavano i cazzi la cui circonferenza aumentava di momento in momento :
cresciuti di dimensione, ormai stentavo a contenerli tra le mie dita. LZ mi
fece terminare il pompino, mi fece alzare, ,girare, raccolse un po’ di umori e
sperma dalla mia figa e dalle mie cosce, lo spalmò sul suo cazzone e mi invitò
a impalarmi ma…per l’altro canale.
Io- “Vi prego , &egrave tanto che non lo prendo
lì!”
Intanto ,tremante,venivo fatta sedere ,piano piano e tenuta per le
braccia da M e da MP.
Io- “L’ho fatto solo una volta e …Ahhhh” gridai mentre
sentii la grossa cappella di LZ a contatto con il mio pertugio ,grinzito e
chiuso.
LZ mi allargava i globi carnosi e un po’ flaccidi ,e cercava di
spingere la cappella all’interno del buchino quasi vergine. Ora i due
“aiutanti” mi poggiarono una mano
ciascuna su una spalla e mi spinsero verso il
basso, verso il supplizio .
Io- “Ahhhhhh Ahhhhhi Noooo Vi prego ”
Ma non era ancora entrato!
Monica
fine seconda parte Sentivo il cazzo di LZ che cercava di farsi strada attraverso le grosse natiche
e ancora ripensavo alla mia
prima volta ,quando il ragioner Colombo mi prese da
quella parte: sentivo cedere qualcosa, le spinte verso
il basso di MP ed M
stavano avendo effetto. Ero rigida e cercavo con le punte dei piedi di opporre
un po’ di
resistenza se non per ritardare, quanto meno per rendere meno veloce
l’imminente penetrazione anale.
I pensieri più disparati si affacciavano nella
mia mente: perch&egrave io? Perch&egrave avranno scelto me? Non sono
una bella donna a meno
di amare i culi grossi e le tette abbondanti.C’&egrave, lo so, la persona cui piace
un po’
di abbondanza, ma a parte il viso e gli occhi, non mi sentivo n&egrave mi
sento una bella donna. Le lacrime stavano
portandosi via il trucco del mio
viso, che seppure leggero e non “modello puttana” era comunque presente .
Ma
bastò un attimo di mio rilassamento che sentii un suono ,come un trac, e mi
ritrovai impalata e aperta
su quel “trono di carne”: mi divincolavo, o cercavo
di farlo.Le mie gambe si muovevano da ogni parte come
cercando la fuga.I due
uomini che mi avevano spinto verso questo supplizio si dedicarono uno al seno e

l’altro alla mia figa pelosa.
Io- “Bastardi! Liberatemi vi prego…ahahahhah
ahi”
Presi i capelli di M e li tirai con forza mentre con l’altra mano
conficcai le unghie nella coscia di LZ.
M- “Ahhh maledetta lasciami , lasciami

LZ- ” Porca schifosa !Non stai ai patti! Hai bisogno di una lezione! Mario
(MP) legale i polsi e,per evitare
rischi, imbavagliala.
Ormai eravamo tutti,
tranne M, fermi: io con il culone deflorato e con qualche capello di MP in
mano, cercavo
di capire la situazione.
Io- “Ehi aspettate, che cosa volete fare?
Lasciatemi andare via: non dirò niente a nessuno e non voglio nemmeno i soldi…
ok?”
LZ- “Ne riparleremo, ma ora finiamo il pomeriggio come avevamo in mente e
siccome sta facendo la difficile,
prendiamo le dovute precauzioni.Avanti lega
e imbavaglia la signora Piacentini.”
Mentre venivo immobilizzata nei polsi sentii che LZ parlava
LZ- “Vuol dire che
le piace essere usata, se no non avrebbe fatto la difficile”
Fui fatta alzare e
una volta liberata dal cazzone sentii il buchino allargato e qualcosa di
bagnato che ,lentamente,
scendeva lungo una coscia: doveva essere sangue o
saliva mista a sangue e sperma ma non mi accertai della
cosa in quanto venni
scaraventata sul divano a pancia sotto.
MP- ” Ha voluto rendere le cose
difficili e si &egrave resa antipatica signora Piacentini. E questo &egrave il trattamento
che di
solito riserviamo alle persone come lei. ”
Un sibilo e una cinghiata
colpì il mio culone che,data la posizione in cui mi avevano messa, era in bella
esposizione e
indifeso. Poi avvertii come un rumore secco e un calore
improvviso, prima su una chiappa e poi subito anche sull’altra e
poi diversi
suoni in rapida sequenza: mi stavano sculacciando di santa ragione.
Non potevo
parlare ma solo disperarmi e agitarmi e tanto bastava loro per mantenere
costante l’erezione dei loro cazzi che
immaginavo lucidi di desiderio.
M-“Vede
signora Piacentini (e lo disse lentamente e accompagnando con forza e lentezza
la mano sul mio culone oramai
rosso) lei forse non riceverà nemmeno un euro,
ma noi dobbiamo divertirci e finire ciò che avevamo di fare con lei (e anche

questa frase fu pronunciata con lentezza e con lo stesso risultato di prima).
Lei perderà la casa e finirà chissà dove e solo
(e anche questa parola mi
procurò gli stessi risultati sul culone) perch&egrave non voleva un cazzo nel culo.
Le dò un’altra possibilità
signora Piacentini: accetti tutto quello che abbiamo
ancora in mente per lei e dimenticheremo tutti quanto &egrave successo.Mi basta
un
cenno con la testa . Allora? (e anche questa volta fui sculacciata a dovere)”

Mossi un poco la testa per far capire che avrei accettato.
LZ-“Aspettate a
liberarla, vorrei che capisse per bene come stanno le cose. ”
Mi si piazzò
davanti, mi rigirò di lato perch&egrave lo vedessi: vedevo infatti l’uomo nudo che
agitava la mano, ma sopratutto vidi il suo
cazzone sporco delle mie “cose” .

LZ-” Ora che lei ha deciso di venire a più miti consigli, sappia che le cose
non saranno proprio come prima.Avrà i soldi, certo, ma
lei dovrà restare a
nostra disposizione per un mese in più e ,come aveva intuito non solo per noi:
diciamo che ci serviremo di lei
per alcune cose nostre interne. Ci dispiace
averla dovuta sculacciare ma ci ha costretto lei.Se &egrave ancora d’accordo dica di
sì con la
testa.”
Feci di sì e LZ mi si avvicinò, prese la mia folta chioma e
si ripulì il cazzone.
LZ- “Io per me ho finito, mi rivesto e me ne vado. Datele
i soldi e fate quello che volete. E lei si tenga a disposizione &egrave chiaro?”

Mentre l’uomo si rivestiva, fui presa da M che mi fece riposizionare a pancia
sotto , mi allargò i grossi glutei, fece cadere un po’ di
saliva nel buchino
ormai allargato, e messo il glande tra i glutei introdusse il suo cazzo nel mio
ano.
Io muovevo la testa come per dire no e solo dei Mmmmmhh uscivano
attraverso il fazzoletto che mi imbavagliava.
Sentii delle spinte più forti e
decise, il suo cazzo pulsare, e avvertii il liquido che mi riempiva .
Spossata
e ferma subii l’attacco di MP che volle anche lui approfittare del mio culone,
ormai allargato per bene: mi prese per i
fianchi, per la ciccia , divaricò
ancora un po’ le gambe che in un inutile tentativo di rifiuto avevo cercato di
chiudere mostrando,
per la gioia dei suoi occhi un mappamondo con un foro
centrale largo: uno scossone mi risvegliò e per alcuni minuti fui sodomizzata.

Mentre si rivestivano vidi che si allontanavano verso la porta e che questa
veniva richiusa:non avevo la forza di alzarmi e restai ferma sul divano, con il
culone per
aria, quando vidi con la coda dell’occhio la porta che si riapriva.

fine terza parte La porta si stava riaprendo e due erano le cose, o era stata chiusa male ed era
difettosa,
oppure qualcuno stava entrando o rientrando.
Mentre queste cose
accadevano ebbi modo di ripensare alla situazione che vivevo: a tanti
risulta
difficile comprendere che alcuni momenti li viviamo davvero e non sono sogni.

Pensavo che alla fine era un colpo di fortuna aver incontrato quei tre, ma poi
al momento,
non avevo ancora ricevuto il denaro: cercai con la mano un pezzo di
carta o dei pezzi di
carta,magari trattenuti da un elastico o da una
graffetta, ma niente, solo tessuto e forse
anche sporco di umori e sperma.

Certo che se non avessi recuperato il denaro ero proprio una scema,un’ingenua.

Una figura femminile e una maschile si presentarono ai miei occhi,stanchi, e la
donna
disse : – “Ma guarda guarda come &egrave conciata la signora! ”
Notai che
aveva lo sguardo divertito e indicando il mio posteriore largo e aperto, disse

ancora,tra il serio e il divertito: “Certo che non si sono risparmiati,eh?”

L’uomo,che finora non avevo inquadrato, ma di cui riconobbi la voce, disse :
“Beh, &egrave
normale quando si fanno certe cose,no? A te , Rosangela, non lo hanno
mai messo
lì vero?” e rise di gusto con un’espressione tipo “aha aha ahha”

Rosangela:” No di certo, io certe cose lì non me le faccio mettere! E lei,
(disse rivolgendosi
a me) ha intenzione di restare così ancora a lungo? Aspetta
per caso altri cazzi?Perch&egrave
quì, (e indicò il collega) se vuole c’&egrave quello di
Antonio che pulsa…mi pare!
Mi alzai di scatto e cercai di coprirmi ,
inutilmente,con le mani le nudità: le mie ampie
forme erano visibili e
godibili, visto il rilievo dei pantaloni di Antonio.
Rosangela : “Senta
signora…Piacentini, così si chiama lei,esatto? ”
Feci di sì con la testa.

Rosangela:” Uno dei signori che era quì poco fa con lei,e che si deve essere
pure divertito
stando ai commenti, ci ha detto di darle questi (e aprì una
busta mostrandomi i soldi).
Solo che ci piacerebbe divertirci un po’ anche noi:
sa sono solo le 4 del pomeriggio e
abbiamo pure finito il turno di lavoro e,
dipende anche da lei,se proprio vuole i soldi
dovrebbe farci qualche
giochettino…dovrebbe essere pratica,ma se non lo fosse penso
che Antonio le
potrebbe rinfrescare la memoria”
Antonio: “Vede signora, ho sentito prima
qualcosa,sa come fanno i camerieri che non
sentono gli ordinativi ma per il
resto ci sentono bene:so diverse cosette e ,noi i soldi
glieli diamo, ma prima
,almeno io, voglio qualcosa in cambio.Lei vedo che &egrave già pronta
e (si iniziò ad
abbassare i pantaloni) io pure.”
Vidi che era ben messo, quasi in completa
erezione, ma ero preoccupato per la donna
dato che non ero mai stata con una
donna, per cui dissi:
” Va bene,ormai ci siamo, farò ciò che chiederete,ma
voglio i soldi,adesso, e li metterò
nella mia borsetta, poi per un’ora starò
con voi: che cosa ne dite?”
Rosangela, che vidi ora mentre si spogliava era
simile a me nel fisico, solo un po’ tarchiata,
diciamo più larga di me di
bacino, con il culone più largo ma piatto rispetto al mio che &egrave più
pieno, e
con un seno cascante marchiato da larghe areole e una pancia che scese quando

si tolse la fascia (una pancerina) e che coprì quasi una figa depilata…disse
subito di sì e
si avvicinò a me dicendo: “Ora fai da brava e rimettiti come
prima…giù (e uno sculaccione
mi arrivò a tutta forza colpendo entrambi i
glutei,di certo ancora arrossati).Li vedi questi?
Ecco la busta con dentro
diecimila, li ho contati (e li mise dentro la borsetta):Non siamo
dei ladri,ma
ora ci vogliamo divertire e non capita tutti i giorni di trovare una bella
vaccona
come te… eh signora Piacentini?”
Mentre Antonio si piazzava dietro di
me,lei mi mise una mano per schiacciarmi verso il
basso ,verso il bracciolo, il
ventre e rialzare il culone verso l’alto, e mi passò velocemente
ma con forza
la mano aperta dalla figa verso l’apertura anale, facendomi emettere un lungo

Ahhhhhhi di dolore e sorpresa.
Rosangela:”Sai ,non mi piacciono le donne e non
mi piace prenderlo nel culo. Se questo
poi &egrave il risultato (e mi slargò ancora
di più i glutei per agevolare l’ingresso del cazzo del
collega) si vedrà per
settimane che ti hanno sodomizzata. ” E rise di gusto mentre si portava
una
mano nella figa depilata.
Antonio da dietro spinse la cappella nel buchino
ormai violato e ancora semichiuso e lo riaprì
come un lampo. Gridai
ahhahhahahha ahahahi: ad ogni affondo mi lamentavo e vedevo la
mano di lei che
accompagnava il massaggio quasi in sintonia con la mia sodomizzazione.
Mentre
mi possedeva Antonio sospirava ma ebbe modo di dirle: “Perch&egrave non ti fai
toccare o
leccare poi?Non deve essere brutto e non vuol dire che sei lesbica”

Lei disse che ci avrebbe pensato e di sfondarmi per bene il culone.
Appena
Antonio terminò inondandomi per bene le viscere del suo liquido, lei si
avvicinò per
vedere, controllare e verificare.Lui allora le disse: “Se non ti
fa schifo,leccala ! Del resto il
mio sperma lo conosci già e ti piace eh
Cocca?”
Lei: “No mi fa schifo,leccarle il culo, però provo a farmi leccare la
passera.Dai alzati e vieni
quì (e si sedette a gambe larghe sull’altro divano).
Ora da brava,in ginocchio e lecca,ma fai
piano che &egrave la prima volta che mi
faccio leccare da una donna”
A malincuore ,dato che anche per me era la prima
volta, mi inginocchiai ai suoi piedi che emanavano
un certo odore, al pari
della figa , e stavo per avvicinarmi ma con una certa diffidenza e timore,

quando fui presa da Antonio per i capelli e obbligata a ripulrgli il cazzo.

Antonio, quando fu soddisfatto della pulizia ,disse:”Ora puoi leccargliela e
fai un bel lavoro!”
Mi adoperai alla meglio, non sapevo come fare,o meglio lo
sapevo meglio di un uomo che cosa
desidera una donna e dovevo solo vincere la
resistenza all’odore e al sapore.
Infatti non tardai molto a lasciarmi andare
ma lei, diffidente forse più di me, e dominante,
mi pestò le mani quandi provai
a palparle i grossi seni e cercai ,ma solo per un attimo, di torcerle
i
capezzoli.
Mi gridò di stare ferma e di usare la lingua e aggiunse: “Al massimo
puoi poggiare le mani sulle cosce
e sulla figa, ma non fare altro e non
toccarmi sopratutto il culo”
Antonio:”Dai Rosy, toccala un po’ così mi eccito
di nuovo…suvvia fallo per me.Nessuno lo verrà a sapere
vero signora
Piacentini?”
Vidi come una luce e un calcio,leggero ma umiliante,mi colpì il
sedere già dolorante per le sodomizzazioni.
Rosangela mi allargò ancora i globi
e curvandosi in avanti mi tirava verso il basso i grossi seni.
Rosangela: “La
continuo a toccare e le leccherò anche il buchino scuro già allargato,anzi farò
di più, ma mi
devi promettere Antò, che glielo alalrgherai ancora.Ok?”
Lui
disse: “Certo lo farò con piacere e lei si ricorderà di te e di me,vedrai”

Rosangela lo chiamò a se e con due sculaccioni fermò il cunnilungus,la mia
leccata, e disse a me e a lui: “Ora
si cambia e dirigo io il gioco: Tu smetti
di leccare e succhiagli il cazzo per bene,ma rimani carponi…faglielo tornare

grande che servirà ,fra poco”
E con sorpresa ,per la prima volta , mi sentii
leccare il buchino ormai diventato largo, &egrave vero, ma con piacere anzi
con più
piacere mi dedicai al cazzo di Antonio. Ogni tanto avvertivo un po’ di fastidio,
allorch&egrave lei mi allargava i grossi
glutei e introduceva la lingua all’interno
del pertugio, girando e rigirando la lingua quasi a ripulire lo sperma che i

miei sodomizzatori avevano scaricato all’interno.Le sorprese non erano finite,
perch&egrave lei ,Rosangela si fermò e disse
“E’ pronta,Antò,vieni e vai ma prima
guardami” E lei,a fatica data la sua mole, si inginocchiò, vidi la flaccidità
della sua
carne e con sorpresa mi baciò facendomi sentire il sapore del mio
culo, dei miei umori e dello sperma degli uomini
che mi avevano posseduto,dopo
tanto tempo, nel posteriore.
Rosangela “Dai inculala che così andiamo via tutti
quanti”
Io: “Faccia piano per favore aahhahah ahahhahah aahhahah”
Nonostante mi
avesse leccato per bene e allargato, sentii che l’eccitazione aveva fatto
aumentare la circonferenza
del cazzo del cameriere che con rabbia e decisione
affondava il suo arnese nelle mie viscere.Forse la posizione
facilitava
l’affondo: mi sentivo presa con più vigore, sentivo il suo sesso che entrava
più in profondità,avvertivo che
ci metteva più soddisfazione, sopratutto
quando mi teneva per i grossi fianchi.
Venne dopo alcuni minuti, e quando
pensavo stesse per finire usò una tecnica che ,in futuro avrei provato più e
più
volte: usciva del tutto e riaffondava con maggiore forza il cazzo nel
buchino.Lei,Rosangela, per eccitarlo mi picchiò
il seno ,cascante data la mia
posizione. Non venne ,lei, almeno non rumoreggiò o non emise suoni o voci
particolari,
al contrario di Antonio che dopo essere venuto, chiamò la donna
per mostrarle il trofeo.
Antonio”Visto come &egrave largo ora?Va bene così?”

Rosangela:”Hai fatto un buon lavoro Antò: la riconosceranno da dietro di sicuro
per almeno una settimana buona.Ora
capisci perch&egrave sono ancora vergine di
dietro io?

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