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Orgia

Rivedendo le amiche

By 19 Marzo 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Sto aspettando che Giulia, la mia vecchia compagna di scuola, mi venga a prendere per la rimpatriata della classe quinta B femminile.
Mi ha incontrato per strada e non mi ha lasciato andare se non le promettevo d’essere anch’io della partita.
Alla fine ho ceduto, anche perché sono curiosa di vedere che fine hanno fatto le mie compagne e soprattutto Giulia.
Mio marito è d’accordo: è contento che mi svaghi un poco.
– Ci penso io a Federica – mi dice quando sente suonare il campanello – divertiti! –
Giulia saluta con un fondo di malizia.
– Grazie d’averla lasciata venire. Te la riporterò sana e salva, fidati! –
Rabbrividisco: non conosce la mia compagna di scuola ed io me ne sono ben guardata dal metterlo al corrente…
A scuola era considerata una testa matta e spesso ci sbalordiva raccontandoci le sue avventure piccanti!
Più volte aveva tentato di coinvolgermi ma mi ero sempre rifiutata. Con la madre che mi ritrovavo sarebbe stato un suicidio chiedere di andare di sera ad una festa privata!
Ma ora che ero sposata e libera, mi volevo togliere la curiosità di vedere di persona se quello che raccontava era vero o frutto della sua fantasia.
– Giulia che cosa hai in mente per questa sera? –
– Stai tranquilla! Ci siamo noi, del gruppo e sarà una cosa divertente. Bisogna che vediate un poco di mondo, ragazze! –
Passiamo dal centro e carichiamo le altre tre amiche del gruppo: Ilaria, Gloria e Luisa.
Salgono in auto e mi accolgono affettuosamente.
– Finalmente ci sei anche tu! Adesso sì che il gruppo c’è! Allora Giulia, dove ci porti? –
Giulia sorride enigmatica.
– Ragazze, è la prima volta che ci rivediamo e vi farò una sorpresa! Niente ristoranti o cose del genere. Si va a casa mia! –
Ci guardiamo meravigliate ed eccitate nello stesso tempo. Durante il tragitto ci raccontiamo  gli avvenimenti degli ultimi anni. Io, Ilaria e Gloria siamo sposate, Luisa è rimasta single, per vocazione dice lei, e Giulia? Non riusciamo a sapere nulla.
Intanto l’auto sale verso i colli di Bologna, nella zona residenziale.
Accidenti! Giulia deve avere trovato un ottimo partito!
– Scommetto che volete sapere chi ho sposato? – dice ridendo e indovinando i nostri pensieri.
– Nessuno mie care! Ho semplicemente ereditato la casa di mio padre! Nessun legame, sono libera! –
Ci fermiamo davanti ad un cancello. Giulia apre col telecomando ed entriamo.
Scendiamo davanti alla porta che si apre ed esce un uomo vestito da cameriere.
Lo guardiamo esterrefatte: è un gran bel giovane, scuro di carnagione, con due occhi di fuoco!
– Ragazze questo è Roland, il mio cameriere particolare. Venite entriamo! –
Dentro la casa è molto bella: mobili antichi, tappeti, lampadari di cristallo e quadri di gusto. Si capisce che chi l’abita non ha problemi di denaro.
Roland prende i nostri soprabiti e nel farlo accarezza leggermente le spalle ad ognuna.
Siamo meravigliate ed io mi sento eccitata. Quel tocco maschile è particolare!
Giulia intanto guarda e sorride.
Mentre Roland sistema le nostre cose e si allontana, la padrona di casa si rivolge a noi.
– Cosa ne dite di Roland? E’ di vostro gradimento? Ma aspettate, ci sono altre sorprese! Mettetevi comode –
Mentre sediamo nelle poltrone, un poco intimorite, Giulia suona un campanello e compare poco dopo, una bellissima ragazza di colore, alta e slanciata come una gazzella.
Porta un gonnellino cortissimo su due splendide gambe e una pettorina che trattiene a stento un seno stupendo.
– Avanti ragazze! Beviamo qualcosa. Jll servici un aperitivo –
Mentre la giovane, in silenzio prepara le bevande, noto che Luisa non stacca gli occhi dal corpo della bella cameriera: forse intuisco il motivo per cui è rimasta single…
Non sono abituata agli alcolici ma questo è veramente delizioso: fresco e  invitante per cui lo bevo tranquilla.
Mi gira un poco la testa dopo, ma mi sento euforica.
– Ragazze – esordisce Giulia – ho pensato di farvi passare una sera diversa dalle solite. Mangeremo più tardi. Ora comincia lo spettacolo. Sedete e rilassatevi –
Mi sento strana: ho la testa leggera e i sensi tesi. Cosa mi succede? Guardo le altre e vedo che anche loro sono eccitate.
Le luci si spengono e rimaniamo al buio.
– Qualsiasi cosa succeda ragazze, state calme, è tutto sotto controllo! – la voce di Giulia rompe il silenzio.
La stanza ora è in leggera penombra ed una musica gradevole si sparge nell’aria.
Si accende un faretto che taglia l’oscurità con una lama di luce. Al centro compare il cameriere di Giulia che tiene per mano la ragazza di colore.
Sotto i nostri occhi attenti i due si lanciano in una danza sensuale che mima un rapporto sessuale. I due corpi si prendono e si lasciano con movenze talmente espressive che mi sento a disagio.
Poi, senza una parola, entrambi i danzatori si tolgono un indumento che dopo aver fatto girare lanciano a due di noi.
Ora sono senza camicia e mentre il cameriere mostra un torace muscoloso e leggermente sudato, la ragazza porta un leggerissimo reggiseno che le  sostiene le bellissime coppe dei seni.
L’atmosfera si sta surriscaldando e anch’io osservo la scena sentendo crescere una strana eccitazione.
Con una rapida mossa ora si sono tolti lui i pantaloni e lei la gonna: lui è coperto da un ridottissimo perizoma e lei da un minuscolo tanga.
Si avvicinano alle nostre poltrone ostentando i loro sessi e si sentono piccoli colpi di tosse di imbarazzo.
Poi, la musica cessa all’improvviso e subentra un leggero rullo di tamburi. Col fiato sospeso vediamo i due afferrare i rimanenti indumenti e rimanere immobili in attesa.
Il rullo cessa e i due danzatori rimangono completamente nudi, sotto il riflettore.Sono completamente depilati nelle parti intime. Il silenzio è totale.
Non so come reagire, tanta è la sorpresa!
Poi la voce di Giulia
– Chi vuole esibirsi di voi ragazze? –
Silenzio. Nessuna fiata. I minuti passano lenti mentre mi chiedo come andrà a finire, poi…
– Va bene – la voce di Giulia – avete bisogno di un incoraggiamento –
Giulia compare nella luce del faro: è completamente nuda!
Un coro di ohh fa eco alla sua uscita.
– Coraggio! Una volontaria! –
Risolini di nervosismo  poi sento la voce di Ilaria.
– Dai prova! –
Compare Ilaria nella luce trascinando Gloria. Erano due amiche inseparabili a scuola e anche un poco chiacchierate. L’atmosfera particolare ha risvegliato  sopiti desideri.
Gloria resiste un poco ma si vede che è disposta a cedere. Ilaria comincia a spogliarla lentamente facendola girare su se stessa.
Mi sento a disagio: guardo i corpi delle mie compagne e mi rendo conto di essere attratta da quelle nudità così ostentate!
Penso con imbarazzo alle mie forme abbondanti, rispetto alle altre.
Intanto Luisa si è avvicinata alla mia poltrona e si appoggia sullo schienale.
Sento la sua mano scorrere sulla mia schiena e provo un brivido. Vorrei reagire ma il mio corpo è come privo di volontà. Devono avermi messo qualcosa nell’aperitivo!
Giulia ha cominciato a ballare con la cameriera mentre Ilaria e Gloria si abbracciano.
Luisa ora mi bacia sul collo ed io non riesco a fermarla. Le sue mani s’intrufolano sotto la camicetta alla ricerca del mio petto generoso. Mi accorgo che la luce ora si è spostata sulla nostra poltrona mettendo in ombra il resto della stanza. Siamo noi a dare spettacolo o meglio Luisa.
Mi ha aperto la camicia e sollevato il reggiseno. Ha in mano le mie coppe bianche e sta baciando i capezzoli che si stanno indurendo. La sento sospirare
– E’ tanto che desidero accarezzarti, sei sempre stata la mia passione a scuola! Così bianca e morbida! – 
Passa davanti e mi alza la sottana  scoprendo le gambe coperte dalle calze autoreggenti di nailon color carne.
La guardo senza riuscire a muovermi. Il mio corpo giunonico viene lentamente
messo a nudo. Le mani di Luisa sono sulle mie mutande bianche. Non indosso biancheria sexi ma normali indumenti. Eppure la mia pinguedine eccita la mia compagna che affonda le dita nelle mie cosce e passa sotto la striscia fra le gambe per mettere a nudo la mia fessura.
Ho le gambe completamente scoperte e Luisa contempla il mio cespuglio castano che nasconde il grosso rigonfiamento delle labbra vaginali.
Mi passa le mani sotto le cosce e mi abbassa le mutande scoprendo il mio bianco ventre.
Siamo attorniate anche dalle altre, al centro dell’attenzione generale.
Arrossisco vistosamente ma non ho le forze per reagire. Vedo e sento come attraverso una parete trasparente.
– Nuda – sospira Giulia – nuda la voglio, spogliala completamente –
Mi sento afferrata da diverse mani e mi ritrovo senza un indumento addosso, alla completa mercé di mani avide che mi palpeggiano ovunque.
– Sei stupenda ! – mormora Luisa passando le mani sui miei grandi seni mentre Giulia mi apre le gambe.
– Sei la reginetta della festa – sussurra Giulia chiamando con un cenno il cameriere – ed hai diritto ad un trattamento privilegiato, vero Roland?  –
Guardo terrorizzata il giovane avvicinarsi  con la sua maestosa verga in posizione di attacco.
Le sue mani scure  sulle mie bianche mammelle formano un contrasto cromatico apprezzato.
Mi accarezza i capezzoli e si china a suggerli con le sua labbra carnose.
Vedo il suo membro avvicinarsi alla mia fessura e appoggiarsi sul mio ponticello setoso.
Rabbrividisco al pensiero che mi possa penetrare: è troppo grosso!
Attorno il silenzio è totale: tutti gli sguardi sono puntati sui due corpi, il mio candido e burroso e quello muscoloso e possente del giovane.
Ora scende colla bocca verso le mie gambe e lascia un sottile filo di saliva sul suo cammino.
Dovrebbe farmi senso ed invece sto cominciando a sentire un forte desiderio di essere presa e penetrata da quel membro enorme, anche se questo mi farà male, molto male!
E’ arrivato alla mia fessura con la lingua. L’apre delicatamente con le dita e cerca il clito che sento rigido dal desiderio.
Lo avvolge con le sue labbra ed io spingo ormai presa dai sensi.
Apro le gambe in segno di resa e spingo col bacino offrendogli la mia vagina pulsante.
Le sue dita affondano nel canale e ungono le pareti coll’umore che inonda il mio sesso.
Sto quasi impazzendo nell’attesa. Inarco nuovamente il bacino e reclamo con la voce
– Prendimi ti prego! Non resisto! –
Apro gli occhi e vedo il suo viso a pochi centimetri dal mio. Sorride il maledetto!
Vorrei prenderlo a pugni, dalla rabbia e faccio per muovermi quando sento un dolore lancinante fra le gambe.
Grido mentre l’enorme membro scardina la mia apertura, penetrando a forza all’interno.
Un secondo colpo e me lo trovo tutto dentro. Lo sento quasi in gola.
Poi comincia a muoversi lentamente, rifluendo e ritornando come la marea.
Non riesco a stare ferma. Il dolore si sta attenuando e un godimento incredibile mi sta travolgendo.
Priva di ogni freno comincio a mugolare e gemere senza ritegno, mentre il sangue affluisce al mio viso e mi sto ricoprendo di sudore.
Non avrei mai pensato che si potesse godere tanto in un amplesso.
Forse perché non l’ho mai fatto!

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