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OrgiaRacconti Cuckold

Sabina, le avventure del mio amore – PARTE III Martedi 13 agosto

By 5 Ottobre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Nelle settimane successive Ernesto ci aveva più volte sollecitato ad andare a trovarlo nella sua palestra. Evidentemente gli eri piaciuta molto e voleva rivederti. Infine ci accordiamo con lui per andarci martedi 13 agosto in serata, intorno alle 19; seduta in palestra e poi a cena tutti insieme. Andiamo insieme a comprarti una bella e provocante tuta da palestra: celeste, aderentissima sul tuo corpo esplosivo sembra più una tuta da sexyshop che una tuta da palestra, già mi immagino l’effetto sconvolgente che provocherai.
Arriva finalmente il martedi e ti inizi a preparare. Ti fai bella, ti depili la fica, ti trucchi in modo molto appariscente, soprattutto occhi e labbra. Decidi di indossare subito la tuta per arrivare la già pronta. Sotto di essa non metti assolutamente nulla. Quando ti muovi si vedono le tue tettone oscillare libere e tendere all’estremo il tessuto elasticizzato della tuta. Sei semplicemente fantastica. Nella borsa ti metti i ricambi, stiamo per partire quando mi squilla il cellulare. Ho una emergenza di lavoro e non posso venire. Decidiamo che tu vai lo stesso e in caso se riesco a liberarmi vi raggiungo dopo. Sculettando mi saluti e parti per la palestra.
Bene, sono sicuro che Ernesto apprezzerà molto. Gli telefono per preannunciargli il tuo arrivo e spiegare che non ci sarò, che forse arriverò più tardi:
– “Ciao Ernesto, è appena partita per venire li. Purtroppo io ho una emergenza di lavoro e se riesco vi raggiungo più tardi. Vedrai come è eccitante, si è messa una tuta aderentissima con niente sotto…fa un sesso che neanche ti immagini sinchè non la vedrai…dice che aveva bisogno di una tuta così aderente senza niente sotto per sudare di più durante gli esercizi e quindi dimagrire…ma cazzo se fa sesso… spero tu non abbia la palestra affollatissima perchè altrimenti ti crea una rivoluzione
Risponde Ernesto:
– “non ti preoccupare, in previsione del suo arrivo ho chiuso la palestra, ho messo un cartello -oggi pomeriggio chiuso per motivi personali -. Ci sono solo io insieme ad alcuni miei amici, da me selezionati, che frequentano la palestra e sono decisamente interessati alla tua femmina. Conoscendo i tuoi gusti li ho scelti tra quelli che vanno matti per le tettone ben in carne. Sono già qui tutti che si stanno allenando sui vari attrezzi
E io:
– “azz…. mi dispiace non esserci, cercherò di fare in fretta, quanti siete?
Ernesto ridendo:
– “non correre, in ogni caso poi ti racconto tutto se non riesci ad arrivare in tempo. Sono io e 5 miei clienti cui ho parlato di quanto è sexy e porca la tua donna. Sono tutti palestrati come puoi immaginare, tutti over 30, con esperienza amatoria non indifferente, e con una grandissima voglia di fottersi la tua vacca solo sulla base dei miei racconti, figurati quando la vedranno!!!… Beh il più vecchio lo conosci perchè è Romeo che c’era anche nella festa che le abbiamo fatto alla Villa di Bruno qualche settimana fa. Hanno tutti dei bei cazzi ma due di loro hanno dei nerchioni da paura, soprattutto per grossezza. E non vedono l’ora di strizzare quelle tettone da vacca con le loro manacce. Penso che rimarrà molto soddisfatta.
Io sorridendo:
– “Cazzo fatemela godere ma restituitemela intera, sono tutte persone fidate?
Ernesto:
– “si, non ti preoccupare, tutte fidate, sane, pulite e valgono le solite regole. Se lei vuole smettere o non ha voglia basta che dica la solita parola. Nessun problema e i limiti, se limiti ci saranno, li fisserà lei….così come immagino lei toglierà ogni limite!!! non vedo l’ora che arrivi. La scorsa volta alla Villa di Bruno lei mi ha sconvolto e non vedo l’ora di possederla di nuovo.
Io:
– “Ottimo, spero di arrivare il prima possibile. Fottetela a più non posso, anche per me. A dopo, ciao
Ernesto:
– “La fotteremo totalmente senza ritegno e sarà un miracolo se lei riuscirà a reggere tutte le nostre voglie. A presto, ciao

In palestra io non sono stato presente, vi raggiunsi in pizzeria più tardi. Ho quindi il tuo racconto di cio’ che è avvenuto, che mi facesti quella notte stessa quando tornammo a casa, e quello di Ernesto che mi fece qualche giorno dopo.

14.1 La palestra: il racconto di Ernesto a me.
Ero rimasto colpito da lei alla Villa di Bruno. Non avevo mai visto una donna così realmente eccitante. Sai, a me piacciono da morire le tettone, le tettone vere, naturali. Lei ha i capezzoli che puntano un po’ verso il basso segno che le sue zinne sono vere e pesanti. E mi eccitano da impazzire; poi ha le tette belle sode e i capezzoli molto sensibili che si inturgidiscono quando lei si eccita… ecco tutto questo mi fa impazzire. Poi ha un viso da porca che solo a guardarla negli occhi mi fa tirare l’uccello. Per non parlare di tutto il resto! Insomma da quella volta non sono riuscito a non pensare a lei. Così ho pensato di organizzarle una bella festa nella mia palestra. Tra i miei amici che frequentano regolarmente la palestra ve ne erano alcuni che sapevo amanti delle tettone formose. A questi gli ho descritto un po’ la tua troia e si sono resi subito disponibili a partecipare ad una bella gang con lei al centro. Abbiamo passato le giornate a fantasticare di cosa le avremmo fatto, facendo crescere in noi sempre di più la voglia.
Quella sera l’aspettavamo quasi con impazienza, alcuni di noi facendo esercizi sulle varie macchine per sfogare l’eccitazione nell’attesa. C’era Marco che correva sul tapis-roulant, lui è anche andato a fare la maratona di New York l’anno scorso, ed era tutto sudato così come Paolo che disteso sulla schiena faceva sollevamento pesi. Ezio invece era seduto su un attrezzo e con le braccia tirava le molle per fare pettorali. Tutti e tre erano vestiti in pantaloncini e canottiera sportiva. Gli altri due, Romeo che avevi già conosciuto e Roberto, attendevano con me sui divanetti il suo arrivo fantasticando su di lei e bevendo delle bibite. Dopo la tua telefonata gli ho descritto come sarebbe arrivata e c’è stato un ululato generale di approvazione. Avevamo tutti i cazzoni già ben in tiro per l’eccitazione. Dopo circa 30 minuti è arrivata! Che gran pezzo di fica. Non l’avevo più vista dalla notte alla Villa di Bruno ma dal vivo era ancora più fica che nei miei ricordi. E che tettone! Sarà stata la tuta aderentissima ma parevano ancora più grandi di quanto mi ricordavo. Si vedevano mentre entrava i rotolini di ciccia sui fianchi e sulla pancia oscillare ad ogni passo insieme alle sue tettone pur costrette dal tessuto della tuta…che eccitazione! Poi i pantaloni della tuta erano così aderenti che si sarebbero detti più una seconda pelle che dei pantaloni. E che culo fenomenale che ha la tua donna…uno spettacolo…rimanemmo tutti a bocca aperta. Aveva suonato il campanello, perchè per l’evento avevo chiuso la palestra, ed era andato ad aprire Romeo mentre io e Roberto eravamo rimasti sui divanetti e gli altri tre continuavano a fare esercizi.
Lei, accompagnata da Romeo, si avvicinò a me, che ero senza parole, mi sorrise, mi baciò sulla guancia e disse qualcosa del tipo
– “ciao Ernesto, finalmente ci si rivede. Che bella palestra che hai. Ho proprio bisogno di un po’ di esercizio per dimagrire un po’. Che attrezzo mi consigli per iniziare?
Le consigliai di iniziare con la cyclette non particolarmente impegnativa così potevamo anche chiacchierare durante i suoi esercizi. Il sedile era un po’ alto rispetto al manubrio così che lei metteva ben in mostra le sue meravigliose tettone. La cyclette era posizionata di fronte agli altri attrezzi e Marco, Paolo e Ezio mentre facevano i loro esercizi non potevano non vedere le generose forme della tua procace femmina esposte ai loro sguardi; per di più lei pedalando faceva oscillare quelle sue tettone da sogno dinnanzi ai loro occhi. Penso che lei poteva chiaramente vedere i rigonfiamenti che emergevano dai loro pantaloncini; li stava eccitando come maiali. Per godere anche noi dello spettacolo, con la scusa di chiacchierare con lei, spostammo un divanetto di fronte alla cyclette e ci sedemmo sopra. Tutti gli sguardi erano su di lei; vedevamo le gocce di sudore scenderle lungo il corpo … era straordinariamente eccitante …
Fu Roberto il primo a rompere il ghiaccio dicendole
– “sai che sei proprio figa?
e lei rispose
– “beh anche voi siete ben messi; mentre son qui che pedalo vedo i muscoli tesi, madidi di sudore, di quei tre li davanti che fanno esercizi e … mi sento i loro sguardi addosso e ne vedo l’effetto in mezzo alle loro gambe. Mi piace sentirmi desiderata.
Marco, che aveva intanto smesso di correre sul tapis-roulant e si era appoggiato ad una cavallina, guardandola con desiderio intervenne dicendo:
– “hai delle forme decisamente provocanti e, lasciatelo dire, sei molto sexy
Nel frattempo mi ero avvicinato a lei e le avevo da dietro cinto i fianchi con le mie mani; lei continuava a pedalare lentamente e sentivo attraverso i palmi la sua carne che si muoveva: ciccia ma soda allo stesso tempo, un po’ umida per il sudore mentre le mie dita penetravano leggermente nelle sue carni rotonde… iniziai a massaggiarla su e giù lungo i fianchi mentre lei rallentava sempre più la pedalata.
Intervenne Ezio che era proprio di fronte a lei e stava ancora facendo esercizi per i pettorali dicendole:
– “Ernesto mi aveva parlato di te e mi aveva preso, ma mo’ che ti vedo dal vivo, devo dire che sei molto più eccitante di quanto pensassi. E lo puoi notare dal rigonfiamento che mi stai provocando li sotto. Penso che oggi ti sistemiamo per le feste
Io intanto continuavo a massaggiarle i fianchi, spingendola anche un po’ avanti e indietro sul sellino della cyclette che si strofinava quindi sulla sua fica, separato solo dal sottilissimo tessuto della tuta. Lei ormai pedalava lentissimamente e si sentiva il salire della sua eccitazione dal respiro che diventava più affannoso.
Lei alle parole di Ezio non rispose ma si chinò tutta sul manubrio con un leggero movimento delle spalle facendogli sballonzolare davanti le sue enormi tettone.
Paolo interruppe il sollevamento pesi, si mise seduto osservandola con concupiscenza, e:
– “minchia, guarda un po’ sta vaccona, stasera ti apriamo in due, sai! Ti fotteremo anche il cervello puttana, minchia quanto ce l’ho duro“,
disse toccandosi sulla patta dei pantaloncini.
Nel frattempo le mie mani erano risalite lungo i fianchi e avevano iniziato a sfiorargli le tette, al che lei ebbe un sobbalzo; cazzo quanto si eccitava con le tette, era sensibilissima. Continuai massaggiandole le tette prima con delicatezza e poi sempre più brutalmente sino a che lei, ansimando, disse
– “più piano che mi fai male“,
ma io continuai ancor di più, strizzandole anche i capezzoli che emergevano inturgiditi attraverso la tela della tuta facendole emettere un grido soffocato di dolore, sorpresa e piacere. Sempre pastrugnandole da dietro le tettone la feci alzare, le feci sentire il mio cazzone duro sul suo culo e la spinsi verso Ezio che la aspettava seduto sul suo attrezzo di lavoro. Lui la afferrò per le braccia. la trasse a se facendola piegare verso il basso e la baciò, iniziando a limonarla voluttuosamente mentre io le accarezzavo il suo culo meraviglioso. Dopo un po’ lei si stacco’ dalla bocca di lui e iniziò a scendere baciandolo lungo il mento, il collo, il petto sudato e possente, la pancia sino ad arrivare a baciare i suoi pantaloncini deformati dal suo cazzone. Lei sentiva l’odore del maschio, del maschio sudato e voglioso mentre con la bocca afferrava il suo cazzone attraverso la tela dei pantalocini…poi smise e inizio’ a leccargli le cosce per poi risalire, con la bocca aderente alla sua carne spingendo in la’ il tessuto, sino ad arrivare alle sue palle. Vedevo Ezio estasiato con la testa rivolta all’insu’ appoggiata sullo schienale e gli occhi socchiusi che sospirava gemiti di piacere. E lei faceva tutto questo molto molto lentamente con un aria porca che non hai idea. Mentre lei continuava a leccarlo io le tirai giù i pantaloni della tuta…era totalmente nuda sotto ed era fradicia di suoi umori, la troia era eccitata, e di sudore. Eccitantissimo, non aspettai un secondo che, inginocchiandomi dietro di lei, mi infilai a capofitto con la mia bocca tra le sue gambe a succhiare tutto quel ben di dio…ricordo che sentii il suo gemito di piacere quando la mia bocca giunse a contatto con la sua fica bagnata.
Mentre leccavo voracemente la sentivo fremere di piacere. Lei nel frattempo aveva tirato giù i pantaloncini a Ezio e aveva iniziato a ciucciare il suo cazzone già umido e bagnato di voglia.
I mugolii di piacere che le mie labbra e la mia lingua le provocavano risuonavano attorno al cazzo di Ezio che a sua volta mugolava di piacere muovendosi su e giù nella sua bocca. E tutt’intorno a noi frasi oscene di incitamento dagli altri maschi presenti.
Avevo il cazzo che mi esplodeva dalla voglia di penetrarla; mi alzai, mi tirai giù i pantaloni, ce lo avevo enorme, e glielo infilai tutto d’un pezzo in fica. Sentii che le manco’ il fiato per quanto l’avevo riempita e per un attimo si stacco’ dal cazzo di Ezio, mentre la pompavo, per riprendere fiato dicendo
– “siii fottimi, riempimi tuttaaaaa…..più forteeee….sfondamiiiii….siiii…daiiiii….”
Ezio tutto eccitato la prese per i capelli e la spinse nuovamente sul suo cazzo bollente scopandola in bocca. Io avevo aumentato il ritmo e la stantuffavo alla pecorina con foga sentendo il rumore
“sciafff, sciafff, sciaff”
del mio corpo che sbatteva sul suo bellissimo culo tornito. Anche io spingevo con le mie mani la sua testa sul cazzone di Ezio mentre sentivo lei che godeva sempre più: si muoveva in controtempo ai miei movimenti per avere penetrazioni ancora più violente e profonde, sentivo le contrazioni della sua fica stretta attorno al mio cazzo, sentivo i suoi mugolii sempre più affannati e intensi, la vedevo e sentivo tremare sempre più profondamente…sino a che lei iniziò a venire urlando a più non posso il suo piacere sul cazzone di Ezio che, eccitato, le regalo’ una sborrata colossale in bocca quasi soffocandola mentre anche io la inondavo del mio sperma in fica … che spettacolo ragazzi!
Lei, sfatta di piacere, rimase inginocchiata con la testa appoggiata sulla pancia sudata e ancora sussultante di Ezio, con rivoli di sperma che le colavano dall’angolo della bocca e dalla fica mentre io mi sgrullavo l’uccello facendole cadere addosso sul culo le ultime gocce di sperma ed Ezio con una mano le accarezzava la testa dicendole dolcemente
– “quanto sei vacca, tettona magnifica
mentre con l’altra mano finiva di sgrullarsi il cazzo asciugandosi le ultime gocce di sperma sul mento della tua donna.
Paolo aveva tirato fuori dai pantaloncini il suo enorme arnese, enorme soprattutto per larghezza, e se lo stava menando, assistendo alla scena. E Paolo disse:
– “minchia che vacca che è quella li, ho voglia di sfondarla senza pietà, portatemela qua
e si distese sul lettino dove stava facendo sollevamento pesi. All’unisono Romeo e Roberto la raggiunsero  di fianco, la presero per le braccia e di peso la sollevarono con forza, in fondo sono due energumeni, e la trascinarono poco più avanti da Paolo posizionandogliela sopra. Il suo cazzo enorme faceva difficoltà ad entrare nonostante la fica della tua femmina fosse già stata dilatata da me e fosse abbondantemente lubrificata dai suoi umori e dal mio sperma. Ricordo che lei diceva
– “piano, piano, che questo coso è enorme …
ma Romeo e Roberto la spinsero giù vigorosamente premendola per le spalle e di colpo sentii il suono del cazzone di Paolo che la penetrava. Lei rimase a bocca aperta incapace di emettere un qualsiasi suono, quasi senza respiro per quanto si sentiva piena ma non ebbe un attimo di tregua. Paolo era così infoiato che iniziò immediatamente a fotterla bestialmente spingendo dal basso verso l’alto il suo bacino. La tua donna sussultava pazzescamenta e le sue tettone oscillavano su e giù facendo anche loro “sciack, sciack, sciack”
ad ogni colpo. All’inizio Paolo arpionò con le sue manone le zinne strizzandole a dovere facendo mugolare la tua troia, poi dopo un po’ la tiro’ a se tenendola per le spalle e premendole le tettone sul suo petto possente, sudato e sussultante, e, continuando a fotterla da sotto animalescamente, inizio’ a limonarla selvaggiamente e passionalmente. Era impressionante vedere da dietro quanto era dilatata la sua fica impalata senza ritegno dal cazzone enorme di Paolo. Marco si avvicino’ alle sue spalle e con le dita iniziò a raccogliere tutti i liquidi che erano fuoriusciti dalla sua fica e le colavano sulle cosce nonchè lo sperma mio che ancora era sulle sue chiappe e con essi iniziò a lubrificarle il buco del culo, infilandoci un po’ alla volta un dito dentro. Sentivo Marco che le diceva:
– “uhh, quanto sei piena, adesso ti facciamo anche il culo…
Lei tentava di rispondere
– “noooo, il culo no, è già troppo grosso quello che ho in fica….
ma era continuamente interrotta dalle limonate di Paolo. Si vedeva però che lei stava iniziando a godere di nuovo. Ormai era qualche minuto che Paolo la fotteva furiosamente con il suo cazzone enorme e lei tremava, fremeva, mugolava sempre di più. Intanto Marco le aveva infilato due dita nel culo mentre con l’altra mano si stava masturbando e diceva
– “mmmm qui è pronto per ricevere anche il mio cazzone….quanto è calda questa vacca….senti quanto è strettoooo….
Tolse le sue dita dal culo della tua donna, avvicino il suo cazzone e iniziò a spingere…Lei diceva
– “nooooo
ma si vedeva che ne aveva voglia… Paolo alleggerì il ritmo della sua scopata per permettere a Marco di incularla. Con grossa fatica e lentezza Marco riuscì a penetrarla analmente e lentamente prese il ritmo sincronizzandosi con Paolo. Marco diceva
– “mmmmhhh quanto è stretta, Paolo col tuo cazzone le dilati cosi’ tanto la fica che mi lasci poco spazio anche nel culo
e Paolo rispondeva
– “mmmmmhhhhh quanto è calda mi sta facendo impazzire…. sento anche il tuo cazzo enorme nel suo culo che comprime il mio in fica….dai fottiamocela senza ritegno…
e inizio’ ad alzare di nuovo il ritmo assieme a Marco. Lei era letteralmente impazzita e aveva perso ogni controllo, raramente ho visto una femmina così animalescamente vacca…. lei urlava
– “siiiii sfondatemi, siiiii godooooo….ahhhhahhhhaaaahhhhh, più forte più forte….siiii….sfondatemi….aghhhhhh godooooo….voglio cazziiiii cazziiiii siiiiiiii….ahhhhaaaaaahhhhhh, inculamiiiiii più forteeee daiiiiiiiiii….
sino a perdere il controllo e mormorare solo frasi sconnesse in mezzo a urla e gemiti di piacere…. Vedevo uno spettacolo abbagliante: lei a sandwich in mezzo ai due maschi completamente fottuta e stritolata dalle loro carni…tre corpi sudati, eccitati, frementi che vibravano all’unisono quasi fossero fusi in un corpo solo….vennero tutti e tre contemporaneamente in mezzo a urla e grida di piacere parossistiche. Nuovamente lei fu inondata di sperma ovunque e continuava a godere. Eravamo tutti eccitati come bestie. Romeo a forza sposto’ via Marco che aveva appena finito di sborrarle in culo e lo sostitui’ nell’inculata. Paolo era rimasto sotto con ancora il suo cazzone che stava finendo di inondarle la fica, lei era schiacciata addosso a lui da Romeo che appoggiato sulle spalle della tua femmina la inculava selvaggiamente urlandole frasi infoiate … davanti a lei si era posizionato Roberto, anche lui con un cazzone enorme simile a quello di Paolo, e cercava di infilarglielo, con difficoltà a causa delle dimensioni, in bocca. Lei continuava a godere avendo ormai raggiunto lo stadio dell’orgasmo continuo. Romeo continuava ad incularla e, ad essere sincero, non avevo mai visto una inculata così furiosa… Paolo da sotto aveva iniziato a morderle le tettone e i capezzoli…lei godeva selvaggiamente… Dopo un po’ anche Romeo le sborro’, irrigidendosi tutto nell’apice del piacere, in culo… A questo punto Romeo e Paolo si sfilarono, la ruotarono posizionandola sul lettino sulla schiena e Roberto le prese le gambe, le poggiò sulle sue spalle e le infilo il suo enorme cazzone in fica e inizio’ a fotterla. Lei era totalmente aperta alla merce’ del suo enorme cazzo che la penetrava sfondandola completamente e lasciandola senza fiato. Penso che non si sia mai sentita cosi’ riempita. E Roberto mentre la fotteva con le sue manone si aggrappo’ alle grandi mammelle e strizzandole con forza, facendola sussultare, le usava come punto di presa per spingere ancora più a fondo la scopata selvaggia. Roberto le diceva, mentre la pompava senza ritegno avvinghiato alle sue tettone:
– “quanto sei fica, ahhhhhh, ahhhhh, quanto ce la hai stretta…che voglia che ho di te….senti come ti sfondo, troiona…. cazzo quanto sei calda e eccitante…cazzo che tettone sode che hai…mai scopato con una vacca eccitante come te…
e si sentiva il rumore dei colpi possenti della trombata con il bacino di Roberto che sbatteva su quello di lei; lei totalmente alla sua mercè. Intanto alcuni di noi, la scena era così eccitante, erano di nuovo il cazzo duro e, me compreso, ci eravamo messi tutt’attorno a lei e ci masturbavamo. Le sue tettone da vacca da monta erano così selvaggiamente manipolate da Roberto, che ormai aveva perso ogni controllo e se la stava scopando veramente bestialmente, che pensavo che non sarebbero più tornate normali. Lei godeva, godeva, godeva…così tanto che temevo svenisse da un momento all’altro per l’estremo piacere. Vidi Roberto irrigidirsi, e iniziare a urlare il proprio piacere mentre le sborrava ettolitri di sperma in fica…non so’ dove fosse rimasto spazio per tutto quello sperma data l’enormità del cazzone che la riempiva. Lei urlava
– “siiiii riempimi tuttaaaa, sfondami….inondamiiiii….godoooooo….che cazzo meraviglioso che haiiiiii…..siiiiiiiiiiii
e intanto noi tutt’attorno le sborravamo addosso, sul viso, sui capelli, sulle tette, sulla pancia….ovunque….
E’ indescrivibile…alla fine c’era lei totalmente ricoperta di sperma, dentro e fuori, completamente esausta con tutt’attorno noi, esausti e increduli di tanta selvaggia eccitazione.
Dopo un po’ lei ebbe la forza di dire
– “ueì ragazzi, mi avete fatto proprio godere e non mi sono mai sentita riempita cosi’. Avete dei gran bei cazzi che non dimentichero’. Grazie…
Come risposta ci fu un grandissimo applauso da parte di tutti noi.
Poi andammo tutti a farci una doccia, io assieme a lei; durante la doccia la baciai, l’abbracciai e facemmo l’amore sotto la doccia…è una femmina stupenda, il suo odore, il suo sapore, la sua carne, le sue forme…fantastica…inebriante, da perdere il controllo. Sapessi come mi ciucciava il cazzo inginocchiata tra le mie gambe sotto la doccia! Ero già venuto due volte ma me lo faceva ridiventare durissimo. Quando poi la scopai da dietro, lei appoggiata con le sue tettone al vetro della doccia, le venni in fica quasi dolorosamente dall’intensità del piacere…avevo il cazzo in fiamme…

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