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Orgia

Storia di Luana 3

By 23 Febbraio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Era una bella notte d’estate, Luana stava guidava piano, stava tornando da una festa dove era stata invitata, bella festa, ma lei non si era divertita molto, gli uomini non accompagnati non erano interessanti, quindi non aveva perso tempo con loro, e dire che si era preparata con cura proprio nel caso avesse incontrato qualcuno con cui valeva la pena di passare la serata, i lunghi capelli mori erano stati raccolti in un morbido chignon, il tubino nero che aveva indossato lasciava le sue spalle nude e metteva in risalto il suo splendido collo impreziosito da due semplici pendenti a goccia alle orecchie, la scollatura faticava a contenere il suo seno rigoglioso, non aveva avuto certo bisogno di ricorre ad artifici per farlo stare su la sua terza misura era piena e soda, le lunghe gambe erano fasciate da due leggere calze nere autoreggenti, e le scarpe con i tacchi a spillo la rendevano ancora più slanciata, e tutto questo per niente, non un uomo interessante in tutta la serata, oddio, uno ci sarebbe stato, ma era il marito della sua migliore amica, non le era sembrato il caso di sacrificare un amicizia per una scopata.
La strada era sgombra, scorreva diritta lungo una strada di campagna, la festa infatti si era tenuta in una villetta molto fuori città, Luana guidava immersa nei suoi pensieri, i campi coltivati scivolavano via nella notte, all’improvviso la macchina ebbe uno sbandamento sulla destra, repentinamente controllò la vettura, che dopo una decina di metri si fermò, impiegò qualche secondo per rimettersi, fece un lungo respiro e scese a controllare cosa fosse successo.
La gomma anteriore destra era completamente squarciata, il cerchione toccava per terra e aveva lasciato una lunga scia sull’asfalto, si guardò intorno, nessuna macchina stava passando, apri il cofano per prendere la ruota di scorta, ma ebbe la brutta sorpresa di trovarla sgonfia, si diede della stupida per non averla controllata più spesso, prese il telefono per chiamare qualcuno dei suoi amici o un carro attrezzi, scoprì così di essere in un punto cieco, dove i ripetitori non davano alcuna copertura, risalì in macchina sperando che passasse qualcuno, dopo mezzora non era ancora passato nessuno, la prospettiva di passare la notte in macchina non le sorrideva, aguzzando lo sguardo vide una luce in lontananza, non l’aveva notata prima, evidentemente era qualche casolare abitato dove qualcuno aveva acceso la luce, adesso la scelta era tra il restare ad aspettare qualcuno su quella strada secondaria, o rischiare e andare a chiedere aiuto, aspettò ancora in macchina per un altro po, poi si decise, scese dalla macchina e si avviò verso dove aveva visto la luce.
Camminare fino alla casolare con i tacchi a spillo non fu un esperienza brillante, il terreno accidentato rischiava di farla cadere a ogni passo, impiegò quasi mezzora per arrivare al casolare.
l’edificio era ripiombato nel buio, quando Luana arrivò fù colta per un attimo da timore, prese coraggio e busso.
Venne ad aprire un marcantonio di quasi 2 metri con lo sguardo assonnato, doveva essere un senegalese o keniano, Luana si ricordò che in quella stagione molti venivano assunti come braccianti occasionali, l’uomo era a torso nudo per meglio sopportare il caldo della notte, le braccia muscolose risaltavano nella penombra.
-Mi scusi, ma ho bucato più avanti, e mi sono ritrovata con la ruota di scorta sgonfia, non cè campo per il cellulare, volevo chiedere se voi avevate un telefono per chiamare il carro attrezzi..-
l’uomo la invito ad entrare con un cenno, la stanza era afosa, Luana vide che c’erano altri letti, quindi l’uomo non era solo, un senso di preoccupazione colse Luana, era in una zona dove se avesse chiesto aiuto nessuno l’avrebbe sentita, adesso si trovò a pensare a come era vestita, in una festa era elegante e sexy, in quel casolare doveva sembrare una troia in cerca di cazzo.
L’uomo le disse qualcosa nella sua lingua, Luana non capi cosa le avesse detto, senza volerlo si ritrovò ad arretrare verso l’uscita, era appena uscita fuori che l’uomo che le aveva aperto la raggiunse e la prese per una spalla facendola girare, adesso aveva paura, cosi da vicino si ritrovò a fissare i pettorali dell’uomo, sentiva le sue mani che premevano forte sulle sue spalle, la paura la spinse a cercare di divincolarsi, l’uomo le diede un manrovescio, cosi senza eccessiva forza e senza cattiveria, voleva solo mostrarle chi comandava, premette ancora le mani sulle sue spalle facendola chinare.
Luana si inginocchiò trovandosi con la faccia all’altezza del sesso dell’uomo, questi con gesto lento abbasso i pantaloni rivelando il cazzo più grosso che Luana avesse visto, e si che ne aveva visto parecchi, almeno 25 cm, l’uomo le prese una mano portandola sopra il suo sesso, Luana lo strinse e si accorse che faticava a stringerlo tanto era grosso, l’uomo le spinse la testa su quel sesso enorme costringendola ad aprire la bocca, Luana fece fatica a prenderlo in bocca, l’uomo iniziò a muovere la testa di Luana facendole scorrere in bocca quel cazzo enorme, ad ogni spinta Luana credeva di soffocare, l’odore acre di sudore le riempiva le narici, la tortura durò poco, l’uomo usci dalla sua bocca e la fece chinare in avanti facendola appoggiare alla parete, le sfilò il micro slip che aveva indossato e iniziò a leccarle il sesso con la sua lingua rasposa, adesso la natura di Luana si faceva strada, la paura di poco prima cominciava a lasciare strada ad un eccitazione crescente, stava per accogliere nella sua fica il cazzo più grosso che avesse mai visto, l’uomo si accorse che Luana si stava eccitando dagli umori che cominciavano a colarle dalla fica, infilò dentro due dita girandole come a saggiare l’elasticità di quel sesso, quindi punto il suo arnese sull’apertura, lo strusciò un paio di volte, e iniziò a farlo entrare, lo faceva scorrere piano, come a gustarsi quell’introduzione, Luana sentiva quel palo di carne entrarle dentro facendosi strada a fatica, sentì un po di dolore, ben presto soppiantato da una ondata crescente di piacere, l’uomo adesso era tutto dentro, sentiva le sue palle toccare il suo sesso, iniziò a pomparla, dapprima piano poi sempre più forte ad a ogni colpo Luana sentiva quel palo toccarle il collo dell’utero, era una sensazione che non aveva mai provato, un orgasmo le montò dentro come una marea, le gambe le cedettero, l’uomo la tenne per i fianchi senza sforzo apparente continuando a pomparla, doveva essere eccitatissimo perché dopo pochi colpi le scaricò nella vagina una quantità incredibile di sperma, quando quel palo usci da dentro di lei si accasciò per terra.
Doveva aver gridato quando aveva avuto l’orgasmo, adesso altri 5 uomini erano usciti dalla casa e guardavano il loro amico con il cazzo penzoloni e Luana che ansimava, fecero un sorriso lascivo guardando quella donna per terra, senza dire una parola la presero di peso e la portarono dentro.
Mani frenetiche si accanirono sul corpo della donna, il vestitino in un attimo fu tolto e buttato in un angolo, i capelli fino a poco prima ordinati le scendevano sul viso e sulle spalle, rimase al centro di quel gruppo di uomini in piedi, vestita solo delle sue autoreggenti, cerco di coprirsi, adesso era veramente spaventata, cosa le avrebbero fatto?
I cinque si liberarono dei loro vestiti mettendo in mostra le loro verghe tese, Luana fù impressionata, erano tutti enormi come quello di poco prima, uno colpi la sua attenzione, era più lungo e grosso degli altri, una vera bestia, cercò di arretrare verso la porta, gli uomini si strinsero attorno a lei, le loro mani iniziarono a toccare tutto il suo corpo, due dita le entrarono nella vagina, altre mani le palpavano i seni, la fecero inginocchiare in mezzo a loro e le porsero i loro cazzi, Luana capì che non poteva ribellarsi, iniziò a passare la sua lingua su quei cazzi enormi che le porgevano, gli uomini si spintonavano per porgerle i loro attrezzi, il calore della stanza, l’odore di sesso che emanavano, il sapore acre dei loro sessi fece, eccitare nuovamente Luana, Si trovò a pensare che non avrebbe mai più avuto occasione di assaggiare dei cazzi così grossi, iniziò a forzare il ritmo di quel pompino multiplo, apriva la sua bocca cercando di ingoiare quelle mazze nere che le si paravano davanti, quello con l’uccello più grosso si stacco dal gruppo e si portò dietro di lei, facendola mettere a quattro zampe, la fica di Luana aveva cominciato a secernere umori dall’eccitazione, lei continuava a leccare e succhiare quei cazzi che le stavano davanti, sentì quel palo enorme farsi strada nella sua vagina, ebbe la sensazione di essere aperta in due, la sua vagina era molto elastica, eppure quel palo faticava ad entrare, per il dolore strinse le labbra sul cazzo che aveva in bocca, adesso lo aveva tutto dentro, l’uomo ebbe l’accortezza di non muoversi lasciandole il tempo di abituarsi a quella misura, iniziò a muoversi piano tirandolo fuori poco per volta e rientrandolo, evidentemente era abituato, Luana senti la sua vagina farsi più calda, adesso quel palo non le dava più fastidio, anzi iniziava a procurarle molto piacere, quasi a ringraziare si dedico a succhiare con più veemenza i cazzi che aveva davanti, erano tutti molto eccitati, doveva essere da parecchio che non scopavano, uno degli uomini se ne venne con lunghi schizzi che colpirono la faccia di Luana, lei era occupata a succhiare il cazzo di un altro uomo e non pote fare nulla per pararsi, l’uomo dentro di lei non resse ancora a lungo e anche lui se ne venne dentro di lei, Luana senti caldi schizzi colpirla dentro, e subito dopo senti lo sperma colarle dalla vagina non avendo trovato spazio dentro, quando l’uomo usci Luana ebbe la sensazione di essere svuotata e di avere una galleria al posto della vagina, durò poco già un altro uomo aveva preso posto nella sua vagina, dopo quel palo enorme che aveva accolto il cazzo dell’uomo entrò dentro senza nessuno sforzo, lo sperma lasciato dai primi due faceva da lubrificante, l’uomo procedeva quindi con grandi spinte incurante della donna, Luana dovette aggrapparsi al cazzo che aveva davanti per non cadere, ogni spinta la spingeva avanti con forza, ormai era un turbinio di sesso, Un orgasmo colse Luana facendola staccare dal palo che stava succhiando, trascinato dai suoi spasimi anche l’umo dentro di lei se ne venne aggiungendo il suo sperma a quello dei suoi amici, anche quelli che ancora si facevano succhiare se ne vennero spruzzando sulla faccia di Luana, adesso era interamente coperta di sperma, si tocco il corpo lo sperma era dappertutto, la sua faccia doveva essere uno spettacolo, gli uomini la guardarono con sguardi lubrici, non avevano certo intenzione di far finire la cosa lì.
La portarono fuori di peso, presero un tubo e le spruzzarono addosso dell’acqua, il getto d’acqua le lavò lo sperma che aveva addosso e nel contempo la rinfrescò, pensò che adesso che erano soddisfatti la avrebbero lasciata in pace, tolse le calze ormai inservibili, esi alzo, i sei la spinsero di nuovo dentro, avevano ancora voglia.
Luana si sentiva a pezzi, ma era ancora eccitata, la situazione stava evolvendo verso un altra scopata multipla, degluti assaporando le sensazioni appena provate e pregustandone altre, i sei la fecero sdraiare su uno dei letti, uno di loro si chinò verso la sua fica iniziando a leccare con la lingua rasposa, adesso leccava con più attenzione spostandosi verso il suo buchino che fremeva ogni volta che veniva toccato dalla lingua, gli altri non persero tempo due di loro porsero i loro arnesi a Luana che iniziò a leccare preparandoli per un altra penetrazione, non si avvide che uno dei tre che erano esclusi si era avvicinato al frigo e aveva preso qualcosa, se ne accorse quando sentì che le spalmavano qualcosa di freddo e unto sul buchino, la paura la invase, non era la prima volta che accoglieva un uccello nel suo culetto, ma quegli uomini avevano attrezzi fuori misura, cercò di alzarsi dal letto, i due che si facevano spompinare la tennero ferma, altri due le tennero ferme le gambe in modo che l’ultimo potesse spalmare per bene il burro, sentiva che continuavano a spalmare e fare entrare le dita per assicurarsi che il percorso fosse ben lubrificato, adesso Luana stava tremando, quello con il cazzo più grosso, forse era il capo, si sdraiò per terra, il suo sesso svettava terribile verso l’alto, disse qualcosa agli altri che sollevarono Luana di peso tenendola ai lati, lei provava a divincolarsi ma non c’era verso, la posizionarono sull’uomo, il cazzo fu indirizzato verso il suo culo, e iniziarono a calarla piano su quell’attrezzo, Luana urlo quando senti la punta allargarle il buco posteriore, si agitò tutta, si sentiva aprire in due, gli uomini che la tenevano non si fecero intenerire, la calarono lentamente ma inesorabilmente, senza sapere come si ritrovò seduta sull’uomo sdraiato, quel palo mostruoso le era entrato tutto dentro, si sentiva spaccare, gli uomini cominciarono a farle fare su e giù, quanto durò? Ad un certo punto Luana si accorse di avere i piedi per terra era lei che faceva su e giù su quel cazzo enorme, la sua natura prendeva il sopravvento, passato quel dolore iniziale aveva cominciato a godere di quel palo, si accorse di riuscire ad accoglierlo sempre meglio, il dolore aveva lasciato spazio ad un piacere strano, non era il piacere solito che lei ben conosceva, era un misto di voglia e dolore gettò uno sguardo intorno, gli altri cinque si menavano i loro uccelli puntandoli verso di lei, aspettavano il proprio turno, non dovettero aspettare molto, l’uomo che la inculava se ne venne emettendo grugniti di piacere, Luana senti un liquido caldo invaderle l’intestino, e proruppe in un orgasmo anche lei, gli uomini si avvicinarono, meccanicamente si lasciò spostare, un altro di quei cazzi enormi le era entrato in culo, aperta per quello che aveva accolto poco prima quasi non se ne avvide, l’uomo iniziò a pomparla con forza sentiva il suo bacino sbatterle sulle natiche, gli altri non avevano più pazienza, uno degli uomini si portò davanti a lei allargandole le gambe, l’uomo che la inculava la tenne ferma impalata sul suo cazzo, l’uomo puntò il suo attrezzo verso la sua vagina spingendolo dentro, adesso si trovava chiusa in una doppia penetrazione che la stava spaccando, dolore e piacere si mischiavano tra loro in continuazione, se non l’avessero tenuta loro sarebbe crollata per terra, perse la cognizione del tempo, gli orgasmi suoi e degli uomini ormai erano qualcosa di sfumato e indefinito per Luana, sentiva lo sperma degli uomini colarle sulle gambe, ma non capiva chi le stesse dentro e chi no, gli uomini si alternarono dentro di lei ancora a lungo.
Ad un certo punto Luana si rese conto di essere a terra senza nessuno che la stesse fottendo cercò di focalizzare le figure intorno a lei e vide quegli uomini che si menavano i loro cazzi, penso che volessero ricominciare, un primo schizzo la colpì in faccia si girò e altri schizzi le arrivarono addosso, volevano finire sborrandole addosso, si ritrovò investita dagli schizzi di quei sei uomini, quando finirono era piena di sperma dalla testa ai piedi, si portò una mano al culo dolorante, e scopri che due dita le entravano dentro senza che lei se ne accorgesse, la testa le girava, faticava a mettersi in piedi, gli uomini la portarono nuovamente fuori pulendola un altra volta con il tubo di gomma, stette sotto quel getto d’acqua a lungo lavandosi via tutto lo sperma di quella notte, quando si fu ripulita uno degli uomini le porse il vestitino che le avevano sfilato, Quando? Sembrava che fosse passata una eternità.
Quando si fu rivestita vide la sua macchina che arrivava, mentre lei si ripuliva due degli uomini erano andati a ripararle la gomma e adesso poteva andarsene, montò in macchina e partì mentre quei sei la guardavano sorridendo, Luana scosse la testa era stata una notte incredibile, dove aveva avuto paura, ma soprattutto aveva avuto un piacere senza confronti.

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