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OrgiaRacconti Cuckold

Zia Mirella ed il viaggio in Sudafrica parte 2: l’escursione in barca

By 16 Febbraio 2022No Comments

Il giorno dopo era prevista una escursione in barca, si erano iscritti come anche Ingrid e Ralf, la barca raccolse una trentina di ospiti. Il programma prevedeva una prima sosta di circa un’ora davanti ad una cala dalla sabbia rosata bellissima con la possibilità di scendere ma solo a nuoto quindi mezzora di navigazione fino ad un porto su un’isola vicina dove avrebbero pranzato (compreso nel costo della gita) quindi, dopo un paio d’ore altro pezzo di navigazione e ancora sosta con trasbordo a terra in gommone in una spiaggia un po’ più grande, due ore e ritorno.
Ingrid e Mirella una volta a bordo presero a chiacchierare fitto.
“Faccio l’escursione tutti gli anni, alla fine della giornata so che mi sarò fatta un paio di marinai, il cuoco del ristorante e, se non sono già impegnati, sulla spiaggia dove sosteremo al pomeriggio, ci sono sempre un certo numero di ragazzi disponibili a darmi piacere (ed io a loro naturalmente)”.
Zia Mirella le rispose: “certo che fai il pieno in questa vacanza, hai mai contato quanti te ne sei fatta gli altri anni?”
“Una media di 30 ogni anno alcuni anche più di una volta. Pensa che ad uno particolarmente dotato ho lasciato la mia mail dicendo che se fosse venuto a Minneapolis sarebbe potuto passare e ci saremmo divertiti, lo ha fatto ed ho ospitato lui ed i suoi due amici con cui viaggiava. Ero felice perché, come ti dicevo, è sempre un po’ problematico cercare cazzi in città senza sputtanarsi”.
Arrivati alla prima spiaggia Ingrid si tolse il pareo, sotto indossava un costume intero giallo evidenziatore che era tale di nome ma non di fatto. Uno string unico che passava in mezzo alle chiappe, risaliva sulle anche incrociandosi sui capezzoli dove c’erano un paio di cm a coprirli (ma solo se stava ferma) e scendeva sempre con un incrocio di fili per attaccarsi iin un triangolino per di più trasparente.
“Faresti prima a stare nuda” disse zia Mirella
“Beh così è più stuzzicante” le rispose Ingrid chiedendo conferma al marinaio che stava mettendo la scala per chi non voleva tuffarsi dal bordo della barca. Il giovane confermò con la testa quindi si tolse la maglietta attillata che lasciava vedere un fisico scultoreo e si tuffò per primo. Ingrid lo segui calandosi dalla scaletta ondeggiano il culo. Se si fosse tuffata avrebbe perso il costume. Il giovane con poche bracciate arrivò alla spiaggia e si godette lo spettacolo di Ingrid e zia Mirella che uscivano dall’acqua. Zia Mirella era molto più casta, indossava un costume bianco che però con l’acqua era diventato completamente trasparente. Ingrid si avvicinò al ragazzo poi fece cenno a zia Mirella di seguirli ed insieme si immersero nella vegetazione lussureggiante, dopo pochi metri Ingrid fermò il ragazzo, gli abbassò gli slip da cui uscì un cazzo che seppure barzotto era di dimensioni ragguardevoli. Cominciò a succhiarlo e col dito fece segno a zia Mirella di avvicinarsi. Zia pur alla prima volta per questo tipo di situazioni, capì al volo ed insieme ad Ingrid iniziarono un pompino che avrebbe fatto resuscitare un morto. Poi di colpo Ingrid smise di leccare. “Togliti il costume” disse mentre si sfilava il suo. Disse a Mirella di sdraiarsi quindi si pose sopra di lei a 69, quindi rivolgendosi a mia zia “ti faccio un regalone, ti faccio usare per prima questo bel bastone”.
Il ragazzo si mise alle spalle di zia Mirella e mentre Ingrid le leccava la passera ricambiata da mia zia, infilò il suo bel cazzone nella figa di mia zia. Ci mise un attimo e fu dentro fino in fondo ed iniziò a pompare con un ritmo lento ma regolare. Dopo un paio di minuti di questo trattamento uniti alla lingua di Ingrid, Mirella venne gemendo. Il ragazzo assicuratosi che zia aveva finito si portò dall’altra parte ed infilò, senza sforzo, anche Ingrid. La scopò per bene ed anche Ingrid venne quindi estrasse il suo pisello dalla passera. Ingrid si inginocchiò davanti a lui facendo segno a Mirella di fare lo stesso quindi cominciò a segarlo ed a leccarlo fino a che il suo cazzo esplose in una sborrata corposa che finì fra le labbra e le tette delle due donne. Una volta finita Ingrid cominciò a ripulire dalla sborra Mirella quindi la baciò profondamente ed ognuna ingoiò parte del seme dell’uomo.
“Scambiamoci i costumi” disse Ingrid. Mirella era più abbondante di seno di Ingrid, quarta contro seconda ed il costume string copriva anche meno di quello che copriva Ingrid ma accettò.
Tornarono in riva mentre gli altri sbarcati stavano per rientrare in acqua e dirigersi verso la barca. C’erano Ralf e mio zio Ugo che si avvicinarono ognuno alla propria compagna da cui vennero baciati per far sentire il sapore dell’uomo che era venuto sui loro volti.
Entrarono in acqua approfittando per pulirsi. Arrivati alla barca Mirella si sentiva nuda con quel costume mentre il suo, pur ridotto e trasparente copriva perfettamente Ingrid. Mirella chiese al marito di darle una maglietta che si mise. Erano a prua e l’aria della navigazione fece drizzare i capezzoli a zia Mirella, la maglietta era sottilissima ed il costume minimal e bagnato fece sì che risaltassero perfettamente.
“Ti è piaciuto il primo round?” chiese Ingrid.
Ugo rispose “siete state fantastiche, quando siete entrati nella vegetazione vi abbiamo seguite e guardato la vostra performance facendoci una sega. Spero lo rifacciate presto, vedervi baciarvi mi ha eccitato moltissimo e nonostante sia già venuto ho il cazzo dritto al ricordo. Zia Mirella sorrise e baciò di muovo zio Ugo. La scoperta di questa vena da vacca e la accettazione da suo marito erano una sorpresa che non si aspettava e sapeva che non aveva ancora raggiunto il limite. Con una compagna come Ingrid le sorprese erano dietro l’angolo.
La giornata trascorse in modo piacevole e normale, Ingrid, come anticipato si fece il cuoco mentre Mirella si faceva sbattere a pecorina appoggiata ad un bancone della cucina.
Arrivò il pomeriggio e la spiaggia in cui andare. Scesero tutti e 54 con la barca. Mirella nel frattempo, avendo impiastricciato di sborra tutto il costume di Ingrid, se ne era messo uno molto sobrio di un bel azzurro pervinca, un due pezzi sgambato a freccia che però copriva anche il sedere.
“Ti sei fatta monaca” le disse Ingrid ridendo quando la vide con il nuovo costume indosso.
Arrivati alla spiaggia notarono che c’erano parecchie coppie tutte formate da giovani ragazzi dalla pelle scura e meno giovani signore bianche. La spiaggia era divisa in due parti nudisti da un lato e “tessili dall’altro”. Ingrid disse a Ralf ed Ugo, andate dal lato dei “tessili”, su quegli scogli si vede un ottimo panorama e noi velo renderemo migliore quindi diede la borsa al compagno e gli disse che c’era il binocolo per consentirgli di apprezzare meglio le loro performaces. Appena sbarcata lei e zia Mirella si tolsero i costumi, li diedero ai compagni e si avviarono verso la parte dei nudisti.
4 ragazzi andarono loro incontro. “ciao Tom” disse Ingrid ad uno di loro.
“Che piacere rivederti Ingrid, vedo che hai portato una amica ed io, come mi avevi chiesto, ho portato due amici in più. I quattro uomini presero per mano le due donne e si incamminarono un po’ verso l’interno della spiaggia.
“Abbiamo solo un’ora, non perdiamo tempo” disse Ingrid liberando le sue mani e strusciandole sul pube di Tom e di un suo amico. Gli altri due si misero ai lati di Mirella cominciando a baciarla sul collo e facendo viaggiare le mani per tutto il suo corpo. Mirella si lasciò andare consentendo loro di fare quel che volevano. Dopo un paio di minuti di questo trattamento i due la fecero inginocchiare, i loro cazzi semi molli quando erano arrivati, nel frattempo si erano completamente induriti e svettavano. Mirella, senza capire come, si trovò a succhiarli con gran foga. Li strofinava uno sull’altro quando fu presa di peso da uno dei due che se la mise sul cazzo penetrandola in un colpo solo restando in piedi. L’altro si mise alle sue spalle, insalivò due dita e le forzò l’ano. Entrarono come un coltello nel burro quindi il secondo appoggiò la cappella e diede un colpo che la fece infilare tutto strappandole un grido di dolore ben presto superato dal piacere che le dava il cazzo in figa. Ben preso il dolore lasciò il passo ad una ondata di calore. Il ragazzo prese coraggio ed affondò facendo scivolare il cazzo nelle sue viscere. Mirella si sentiva piena i due andarono avanti per una decina di minuti e sebbene la posizione non fosse delle più comode, facendo tutto loro, Mirella poté avere un orgasmo molto strano. Le doleva un po’ il sedere ma il piacera aveva il sopravvento. Ogni tanto vedeva un riflesso come di specchio e capì che suo marito Ugo o Ralf la stavano guardando. Si era completamente dimenticata di Ingrid. Quando i due cazzoni le scaricarono nei buchi una copiosa dose di sperma e si ritrassero lasciandola spossata si girò verso la sua amica che era ancora intenta. La vide sdraiata di schiena su uno dei due ragazzi con il cazzo ben piantato nel culo proprio mentre l’altro, a cui lo stava succhiando, si metteva davanti a lei e cercava di forzare ulteriormente il suo forellino posteriore. Per quanto a Mirella sembrasse incredibile ci riuscì e nel giro di pochi minuti vide i due uomini inarcarsi e scaricare il oro carico di sborra nel culo di Ingrid. Tornarono alla spiaggia e si buttarono in acqua. Ingrid faceva le bollicine e i residui di sperma venivano a galla. Mentre lo faceva rideva come una stupida e diceva a Mirella di fare lo stesso dato che era molto divertente. Quando uscirono dall’acqua i due compagni le accolsero con due teli per asciugarsi, porsero loro i costumi asciutti e si diressero verso la barca per il rientro all’hotel. Il viaggio di rientro durò circa un’ora e Mirella molto stanca si appoggiò alla spalla di Ugo e si addormentò. Arrivati al pontile scesero ed andarono alle proprie stanze dopo essersi dati appuntamento per cena. Una volta in stanza Mirella si fece una doccia calda quindi si riempì di crema doposole e crollò esausta sul letto completamente nuda. Ugo si fece una sega guardandola e ripensando a quello che aveva fatto mentre osservava il filmino dell’ultima performance per quando fatto abbastanza da lontano la sua telecamera con uno zoom ottico 100x era riuscita ad immortalare perfettamente la zoccolaggine della moglie.
Passarono due ore e fu il momento di scendere per la cena. Quindici minuti prima di andare al tavolo Ingrid bussò alla loro porta con un pacchettino.
“Ti va di fare le gemelle?” disse la donna americana.
“Cioè” le rispose Mirella.
“Ho comprato due vestiti identici alla boutique dell’albergo con relativi sandaletti, ti va di vestirci uguali stasera?
“Va bene”
“Mi raccomando, niente intimo e strizzò l’occhio a zia Mirella”
Mia zia capì che la sera sarebbe stata movimentata ma le due ore di sonno la avevano riposata bene quindi era pronta alle nuove sorprese che Ingrid le avrebbe propinato. Ma la serata ed il suo andazzo saranno oggetto di un racconto dedicato.

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