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Poesia Erotica

Dolce di luna, di Pommèry e di te

By 25 Maggio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Ah, il profumo di quella calda sera
dolce di luna, di Pomm&egravery e di te…

All’improvviso la tua voce al citofono
ero al telefono con quella che piangeva
e mi voleva ancora, mi voleva e piangeva,
non capiva d’avermi perso perch&egrave aveva
voluto perdermi tutto era inutile ora
-complicato per un buono e pigro essere conteso-
cercai di confortarla poi dovetti lasciarla…)

“Ho del Pomm&egravery in fresco, nell’auto
mi chiedo perch&egrave non berlo insieme
(organizzata! Logico,stavi vincendo tu)
dopo aver trovato una vista notturna
sul mare, tu hai la fortuna di viverci…”

Eri al posto di guida, abbronzata,
un po’ misteriosa, mi prese una voglia pazza
di sentirmi rapito,legato e questo immaginai
grazie alla cintura di sicurezza
mentre occhi e capelli scuri,
Aromatic, olio solare, labbra,lingua,
puro alito e saliva (quel tanto
d’aspro che migliora, come il limone
su quelle fragole ch’eran le tue labbra,
mia soave,elegante carceriera!)
tutto di te mi stregava:
“Zitto, per favore…” muovesti la bocca
bagnata, irresistibile, a un soffio dal mio volto
“Stasera faccio tutto io”. Mentre guidavi
allungasti la mano,sentivo coi polsi
il contatto con la cinghia, mi pensavo
bloccato di fronte al tuo volere
che era anche il mio. Le vie illuminate,
i fari e la tua mano curiosa,splendida,
impertinente a cercare ogni nascosto
angolo del mio piacere (fino al membro
da te reso forte quanto fragile
perch&egrave gentilmente tormentato nell’attesa,
prono alla tua mano…)

Finalmente fermi,
l’eco di onde scure come il cielo,
calde come l’aria. Con un lampo
astuto di gatta negli occhi
guardasti prima i seni protesi
poi me…

Ora sì, potevo muovere le mani
anzi dovevo toccarti lentamente
passarti con le dita lo champagne
sui capezzoli e dove tu volevi,
sentirti fremere. Brindammo,
bevemmo piano, facemmo reciproco dono
con le bocche ai nostri sessi
dell’ebbrezza di quel vino…
(…quella perdeva, tu vincevi perch&egrave mi volevi
e sapevi di volermi, così di solito si vince…)

E quella stessa notte a casa mia
fummo tu sopra di me, io in te,
legati come mare e sabbia, sabbia e mare
finch&egrave non si placò il moto dell’onda
e un sonno abbracciato e sereno ci vinse.

Ah, il profumo di quella calda sera,
dolce di luna, di Pomm&egravery e di te…

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