I crini di corallo
erano lunghi lunghi
e dolci, come il miele.
Erano edera,
teneramente avvolti
nella tenebra
stellata,
baciata d’aurora,
oblio
e venustà
di donna.
E tu sorridi lieta
di tutto ciò che ti circonda.
Oh, i crini di corallo,
il piacere, di smeraldo,
di quando in quando un solo affanno
offusca il nostro istante,
è solo un dolce inganno.
I crini di corallo sono pianto,
di voluttà e felicità suadenti,
languide, silenti.
E tu non più
t’offendi,
dopo tanto,
un solo abbraccio,
poi via, ti lascio,
un bel pupazzo accanto,
morbido, di panno.
Nient’altro.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono