Fa freddo.
La mano bianca dell’inverno
carezza labbra vermiglie
di fanciulla,
i cigni del lago
hanno cantato alle tortore
le nostre illusioni d’immenso,
ci diremo addio,
lo sento.
Scriverò lettere dorate,
le firmerò con orchidee
o parole di bambola,
un paradiso di malinconia
mi sboccerà intorno,
sarà come addormentarsi
nei tuoi sguardi
per poi riaprire gli occhi un giorno.
Parlerò alle magnolie tristi,
narrerò loro la fiaba
degli istanti perduti,
dei tuoi pensieri di fata,
pieni di Parigi
e dei silenzi smarriti
in cui galoppavano cavalli bianchi
e svaniva il ricordo
dei nostri sogni infranti.
Ed è come se il vento
ti portasse via con sé.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono