Conformarmi alla tua onanistica azione,
cercare all’unisono il prolungato
intimo istante di estremo godimento,
prolungare l’intenso momento, ritardando
l’evento, il ripetuto rigurgito
del lattiginoso emergente spasmo
che sfibra il condotto, per esplodere
in un denso, burroso, vischioso magma
incandescente dalle viscere fluente.
Vibrare…Trepidare, mentre la dura
convulsa cappella traslucida diventa,
di viola, quasi blu, si tinge
prima che sfugga l’orgasmico frutto
del tuo e del mio… Piacere!
Quanto invidio Sabina
Perché no, dimmi come fare
Complimenti aspetto il prossimo capitolo. Magari possiamo scriverci in privato
grazie.
ahahaha vero. che figuraccia. Grazie per la segnalazione