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Racconti di DominazioneRacconti Gay

depilazione

By 26 Gennaio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Era passata una settimana ed ancora non mi aveva richiamato, ero stato al cinema dove ero andato con lui ma non l’avevo incontrato cominciavo a pensare che tutto era finito che forse l’avevo stufato.
Finalmente la domenica mattina mi chiamò e mi disse di raggiungerlo subito, con una scusa dissi ai miei che sarei andato fuori città per una gita con amici e così uscii.
Come ordinato prima di uscire mi infilai un assorbente interno e uscii di casa per prendere l’autobus .
Un po’ lo sfregamento mi procurava bruciore ma nello stesso tempo provavo piacere. Raggiunsi la sua casa citofonai e mi fece entrare.
Subito volle accertarsi che avevo rispettato la sua richiesta, mi fece spogliare e mi ispezionò il buchetta, mi disse : brava la mia putrella che esegue sempre gli ordini ora cominciamo la trasformazione vedrai che sarai contenta.
Non capivo in cosa consisteva la trasformazione che aveva in mente ma eccitata lo seguii.
mi fece sdraiare nuda su un asciugamano disteso in bagno, cominciò ad insaponarmi intorno al mio cazzo e poco dopo mi depilò tutta dicendomi che le puttane lui le preferiva depilate lisce e morbide.
Io lo lasciai fare dentro di me capivo che mi stava trasformando e questa cosa mi piaceva tantissimo, quando fini mi guardò con soddisfazione , mi fece i complimenti disse che sarei diventata la sua puttana , sempre a sua disposizione per ogni richiesta e per darmene una dimostrazione mi infilò in bocca il suo cazzo ancora pieno degli odori dell’ultima pisciata, mi prese la testa e spinse fino a farmi sentire il cazzo in gola, io succhiavo baciavo volevo che mi riempisse, continuai fino a che mi riempi tutta la bocca della sua crema, glielo continuai a succhiare lo pulii profumava ora di sperma e l’odorami inebriava.
Giorgio mi fece alzare, lo seguii in camera , trovai sul letto perizoma, calze a rete e babydoll, mi disse di indossarli mi diede un rossetto e lo mise sulla bocca, lui si avvicinò e mi baciò sulla bocca. Sentire la sua lingua dentro la mia bocca fu una cosa bellissima, mi sentivo sua volevo essere sua, poi mi chiamo Mara, mi disse che questo era il nome che aveva scelto per me che d’ora in avanti quando ero con lui ero Mara solo Mara la sua puttana.

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