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Racconti Gay

Eccitato da mio fratello

By 21 Giugno 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Non so perché scrivo in questo blog, qual è il vero istinto che mi spinge a farlo, forse la vergogna, forse la voglia di esorcizzare quel che mi sta accadendo, non so ‘
Chi sono? Sono un ragazzo normale, sono Alex, un ragazzo come gli altri, Calabrese, trasferito ad Ancona.
Ho ventiquattro anni, biondo, alto 1,80, penso di avere un bel fisico, fidanzato con Serena.
Oltre a mia madre e mio padre, ho una sorella e tre fratelli,uno di loro è Stefano’
Stefano’la persona che da due anni ha cambiato la mia vita, persa tra giochi di sensualità e gesti erotici più o meno espliciti.
eccitato da mio fratello – racconto erotico
Quei giorni in Sicilia sono difficili da dimenticare, tutto accadde due anni fa, quando andammo in vacanza dai miei zii, fu li che ebbi modo di scoprire le sue perversioni.
Arrivammo da Ancona dopo un estenuante viaggio nella calda e assolata autostrada Italiana.
La casa di mio zio era molto accogliente, rustica con un giardino molto grande che si affacciava direttamente sul mar Tirreno con un grande cancello in ferro battuto e tanti mobili antichi.
Appena la vidi, ebbi un colpo al cuore, tanto mi sembrava una casa da rivista, da sogno, molto lontana dalle tristi palazzine di Ancona.
L’ entusiasmo mi si smorzò quando capì che dovevo dividere la camera con Stefano, mio fratello:
ha cinque anni più di me e ha un carattere totalmente differente dal mio, è il classico spaccone, che pensa solo a bere birra, andare in palestra, scopare e giocare a calcio.
Io ero più introverso,amavo avere i miei spazi, anche perché da buon adolescente ‘sempre incazzato con tutti’, pretendevo un pò di intimità.
Non sopportavo questa cosa, ma ahimè non c’ era altro da fare, e dicendo addio alla mia privacy mi dovetti adeguare alla situazione.
Già dalla prima sera capì che non sarebbe stata una vacanza come le altre, ad Ancona ho una camera tutta mia e per questo non conoscevo le abitudini ‘notturne’ di mio fratello.
La prima sera, me ne andai a letto alle 23.00 ma non essendo abituato al caldo Siculo, mi giravo e rigiravo nel letto. Stefano venne a letto un ora dopo ed io feci finta di dormire, perché non avevo nessuna voglia di parlare.
La finestra della stanza si affacciava direttamente sulla campagna, Il chiarore della luna entrava nella camera illuminando tutto, compreso il suo corpo. Riuscivo perfettamente a vedere quel che combinava. Come immaginavo se ne fregò della mia presenza, e facendo un rumore assordante aprì l’armadio cercando non so cosa. Ero pronto a urlargli contro, incitandolo a non fare rumore quando lo vidi levarsi la maglietta e il jeans. Non credevo che la cosa potesse suscitare un emozione cosi intensa, ma alla vista del suo fisico scultoreo, il mio respiro divenne più veloce.
Stefano si girò dandomi le spalle e continuò a cercare dentro l’ armadio.
Avevo le sue gambe e il suo sedere in primo piano , ricoperto solamente dallo slip e dall’ atmosfera notturna e, questo mi destò molta curiosità. Continuai a spiare i suoi movimenti sempre respirando velocemente, finché Stefano non si coricò e cominciò a dormire.
Quella notte non presi subito sonno, ma alla fine cedetti e Morfeo si impossessò dei miei pensieri.

Continua…

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