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Racconti Gay

Il nuovo padrone 3

By 15 Giugno 2023One Comment

Con Claudio nonostante la tensione per essere in esterno non è andata proprio male, ha fatto molto “padrone” molte limitazioni anche superflue, magari se potevo parlare le cose sarebbero state più piacevoli per entrambi.

Io mi sono limitatato a fare ciò che Fred ed il Padron Claudio desideravano, ora aspetto le nuove direttive di nuovo Padron Claudio e spero che arrivino presto.

Le ultime frasi fatte dal Padron Fred mi avevano messo un po’ in imbarazzo, ma se lui voleva proprio questo vedrò di accontentarlo, se mi volevo dedicare solo a lui non era perché non mi piacciono altre esperienze ma solo ritenevo questo comportamento riguardoso nei confronti di Padron Fred.

Così non è stao, pazienza, vorrà dire che mi darò da fare.

Ancora in attesa che Padron Claudio si decida a contattarmi, la mattina di buon ora, come sempre sono andato al mare, per la mia solita lunga passeggiata, sono amante del Nordic-walking e i miei 10km un giorno si è uno no me li faccio sempre, la spiaggia dove desidero camminare è spiaggia libera e li trovo sempre qualcuno o qualche coppia che si esibisce, sempre ignorate da me, ma ora…… visto quello che vuole Padron Fred le cose cambieranno.

Vado sempre di buonora e su quella spiaggia, pescatori a parte, non c’è mai quasi nessuno.

Avevo fatto già alcuni km quando a distanza ho visto un uomo seduto su un tronco spiaggiato vicino alla pineta, tutto normale, ma quando mi sono avvicinato questo signore si è alzato, era completamente nudo ed ha iniziato a spardersi con un unguentò solare, inevitabile che il mio sguardo si rivolgesse a lui, mi succedeva anche prima di cercare avventure, ma tiravo sempre di lungo.

Le cose ora però erano cambiate, Padron Fred mi voleva più intraprendente, non gli importava niente del riguardo che avevo per lui e così ho pensato subito di come fare.

Non avendolo mai fatto, proprio non sapevo come comportarmi, comunque mi avvicinavo a passo svelto guardandolo e lui, visto il mio palese interesse ha iniziato a spalmarsi questo liquido solare proprio sul suo ragguardevole cazzo, lo aveva turgido, se lo ungeva impugnandolo bene con la mano facendola scorrere su di esso tirandolo verso il basso e dalla mano destra passava alla sinistra e così via.

Ero al suo traverso e quindi a solo una ventina di metri, a forza di massaggiarselo da condizione di turgido era passato a una vera e propria erezione, ormai non riusciva più a massaggiarselo tirandolo verso il basso, sembrava quasi si segasse, anche se le movenze delle mani facevano intendere che ancora non lo faceva.

Non sapevo casa fare, per questo ho continuato a camminare, ogni poco mi giravano per vedere cosa stasse facendo, fino a che l’ho visto sedersi di nuovo.

I miei pensieri erano rivolti a lui, tant’è che ho deciso di tornare in dietro, quando ha visto che stavo tornando si è alzato nuovamente, si è messo di profilo in modo che potessi veder bene quello che voleva che vedessi.

Proprio non sapevo come comportarmi è passato nuovamente davanti a lui, dopo pochi metri mi sono seduto anch’io su un ceppo spiaggiato, mi sono messo a fingere di consultatore il cellulare, ma con la coda dell’occhi continuavo a guardarlo.

Ormai lo aveva eretto al massimo ed avevo visto bene che lo aveva ragguardevole, si segava guardandomi, facendo finta di niente mi sono alzato e sono andato verso la pineta senza girarmi e pensavo:-una volta in pineta mi sposterò all’interno per allontanarmi da lui per poi riprendere la passeggiata.

Ho scansato i primi rami delle tamerici e sono entrato all’interno, dentro di me mi ripetevo:- facile a dire “devi essere più disinvolto”, ma era un casino farlo, pensavo questo quando mi sono sentito mettere una mano sulla spalla destra, non aspettandomelo mi sono spaventato, mi sono giurato ed era proprio lui che con l’altra mano si stava segando.

Sono diventato rosso come un peperone e non sapevo far altro che degluire, non avevo parole, ma lui sicuramente esperto non ha detto niente ma mettendomi entrambe le mani sulle spalle mi ha invitato a mettermi in ginocchio.

Era chiaro quello che voleva e inginocchiandomi mi sono trovato quel magnifico cazzo “senza esagerare” all’altezza giusta, sempre con il timore per quello che stavo per fare ho aperto la bocca e così lui mi ha penetrato, non ha aspettato che lo facessi io, mi ha appoggiato le mani sulla testa ed ha iniziato a scoparmi.

Lui che era rimasto con la testa fuori dal cespuglio mi ha rassicurato che non c’era nessuno in vista, ormai era un po’ che lo stavo succhiando quando lui mi ha chiesto di prendergli i testicoli in mano e di massaggiarli, ben depilato e profumato era piacevole averlo a disposizione.

Ma ha parlato nuovamente : “hai un preservativo?”

Io per rispondere sono stato costretto a togliermi il cazzo di bocca e…-:”no, non li portò dietro”

Il tono di voce era di uno del nord, sembrava Veneto e -:”aspetta un attimo che vado al tronco che li ne ho sempre a portata di mano,non si sa mai.”

Correndo è andato ed è tornato o in mano anche un asciugamano, mi ha preso per mano e tirandomi ancora più all’interno della pineta, i una piazzola pulita ha steso l’asciugamano, poi ha preso il preservativo e allargando con le dita lo ha indossato.

Io mi ero seduto sul l’asciugamano e lui -:”dai! Che fai? Togliti il costume e sdraiati a pancia sotto.”

Non avevo parole, ma ho fatto quanto mi ha chiesto, sentivo la sua gambe insinuarsi tra le mia facendomele allargare, ho fatto passivamente tutto quanto mi ha chiesto, capivo benissimo che era molto esperto, adagiandosi su di me ho sentito il suo cazzo dilatarmi le chiappe e fermarsi al buchetto, ha spinto pochissimo, tanto da farmi abituare con calma alla dilatazione, era molto riguardoso, entrava piano piano chiedendomi se poteva aumentare la penetrazione.

Con qualche minuto è riuscito a metterlo tutto dentro, ma prima di muoversi ha aspettato qualche minuto. Quasi dal piacere che stavo provando per tutta la situazione è con quel palo di carne piantato a fondo su di me per poco non raggiungevo l’orgasmo.

Come detto dopo un po’ ha iniziato a scoparmi ed i miei gemiti gli permettevano di capire come muoversi, le sue spinte diventavano sempre più decise ed a me piaceva sempre di più, tanto che mi sono permesso come non avevo mai fatto di incitarlo a fare più forte.

Così è stato, era bellissimo, sarà che era la prima volta che mi capitava una cosa del genere, sarà perché lui era veramente bravo, sarà che io iniziavo a desiderare di essere più disinvolto e voglioso ma stavo entrando in uno stato di Nirvana, sentivo lui sbattermi sempre più forte, tanto che ogni volta che me lo spingeva in profondità mi spostava di peso sul l’asciugamano, mi aveva quasi spinto quasi fuori dello stesso.

Dal piacere ero come pietrificato, non riuscivo nemmeno a muovermi e contrastare le sue spinte, mi ha messo le mani sotto le ascelle facendomi allargare le braccia, e senza nessuna reazione mi sono talmente rilassato sotto quei colpi che tutt’oggi lo ricordo.

Stupendo, finalmente ha raggiunto, eravamo molto sudati io sono rimasto a pancia sotto con le braccia aperte e lui appoggiando la testa sul mio braccio aperto mi palpava il culo, con l’altra si é tolto il preservativo, solo a quel punto mi sono girato,non avevo più il cazzo duro, e il suo stava perdendo di potenza, ho avuto il desiderio di tenerglielo in mano per per tutto il tempo che siamo stati lì, dopo una mezz’ora ci siamo alzati e siamo andati in spiaggia, ci siamo fatti un bel bagno e vicino a lui mi sono messo a prendere il sole.

Lui-:”credo ti sia piaciuta questa scopata.”

Io-:”moltissimo. La più piacevole che ho avuto.”

Lui-:”lo hai capito, non sei il primo che scopo, ho capito anche che tu non hai esperienze di questo genere e che hai un bel culo, già usato ma un bel culo, dovremo rivederci.”

Io-:”tornerò dopodomani e se ci sei cercherò di trattenermi di più.”

Lui era seduto sulla sabbia con le braccia spostate in dietro per sostenersi il busto, stava a gambe larghe e non potevo fare a meno di guardare il suo cazzo, cazzo che nuovamente si stava indurendo, e rimanendo così, mi sono piegato su di lui e gli ho fatto un pompino.
Mette lui guarda in lontananza per vedere che non arrivasse nessuno

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