Skip to main content
Racconti Gay

Il Vicino del piano di sopra

By 3 Gennaio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Fabio e vivo in un paesino del sud. Io e la mia famiglia viviamo in una palazzo bifamiliare formao da 2 appartamenti, uno nostro e uno in affitto.
Conosco questa famiglia da quando ero piccolo e i nostri buoni rapporti me la fanno apparire come componenti della mia stessa famiglia.
Questi son 4 persone, un padre, la madre e 2 bambini. Io sono alto 1,70, sono sui 60 kg, bel tipetto, magro, poco peloso e poco muscoloso ma in compenso ho un bel cazzo sui 19cm in erezione e un bel culetto..
Il padre è sordomuto ma ci capiamo sempre quelle volte che ci incontriamo per la scala, si chiama Alberto, 40enne è alto, con un bel paio di spalle, un pò muscoloso, glabro e ha quell’aria da porco che mi fa fare strani pensieri… Già, strani pensieri perchè io fino a poco tempo fà ero un etero convinto fino a quando…
Un giorno, di domenica, mentre ero solo a casa, dopo pranzo sento salire qualcuno per le scale, ed era lui che come ogni pomeriggio andava a fare un sonnellino pomeridiano. Prima però era solito fermarsi in un balcone il qualse si accedeva dalle scale, per fumarsi una sigaretta..
allora, mentre saliva non mi feci scappare l’occasionee presi le mie sigarette e mi feci trovare già nel balcone. Indossavo solo un paio di boxer a strisce nere e bianche e un pantaloncino corto..faceva caldo..
Lui arrivò e si fermò a fissarmi…non sentendolo arrivare mi voltai e lo vidi fermo immobile a guardarmi. Gli feci un cenno di saluto e un gesto come ad indicare l’accendino. Lui si riprende e sventolandosi con la mano mi fa capire che sente caldo e io gli faccio il segno di togliersi quella polo pesante…
Lui capisce e toglie tutto, anche i pantaloncini e resta in costume..WOW che bel pacco!! non l’avevo mai visto così..e poi era bello abbronzato con quei bellissimi pettorali e capezzoloni da mordicchiare e leccare..
Alberto vede che resto immobile con la sigaretta in bocca a fissere il suo corpo,alchè lui si da una aggiustata al pacco e poi mi porge l’accendino…e accendo e poi accende lui, ci fumiamo la sigaretta e poi è giunto il momento di andare a dormire.

Sta per andare via, guardandomi con un espressione, come a dire: che cazzo fai? sbrigati che me ne vado… io lo fermo per un braccio…lo guardo..poi guardo il suo pacco abbastanza gonfio e poi ritorno a guardare i suoi occhi, allungo l’altra mano e passo il mio palmo sul suo cazzo barzotto…Alberto mi guarda e sorride…mi afferra e mi porta su, in un locale con funzione di magazzino, però abbastanza grande. In men che non
si dica mi ritrovo in ginocchio su una vecchia coperta a sniffare il suo cazzo. Le mie mani sono afferrate alle sua cosce possenti e con la bocca e con i denti sto li a far finta di morderlo.
Ogni tanto esco la lingua e do delle profonde leccate…Alberto è lì che mugola e sbuffa tutta la sua voglia, finchè non si abbassa l’attillatissimo costume nero e fà sbucare fuori un bellissimo esemplare di cazzo meridionale..grosso di circonferenza, lungo all’incirca sui 22 cm, nerboruto, e spalmato di sesso all’infinito!
Dalla sua cappella al suo costume si è formato un legamento di liquido pre-spermatico che io accolgo nella mia bocca, accogliendo la sua cappella…non mi passava niente per la testa, il mio cervello era andato in ferie temporanee. cominciai così a lappare il suo cazzone mentre con le mani non stavo fermo. Toccavo, spalmavo, accarezzavo, afferravo tutto quello che mi passava sotto il palmo.
Alberto mugolava come un toro, visto che l’intero palazzetto era completamente vuoto e con la mano dietro la mia nuca, dettava il pompino…all’inizio trova un pò di difficoltà, ma poi cominciai ad andare su e giù, come una pompa! dopo un bel quarto d’ora di succhi e risucchi, lappate e succhiotti lui mi prese con entrambe le mani la mia nuca e grugnendo come un porco se ne venne dentro la mia bocca e gola…
io non ero pronto, volevo sputare tutto ma mi era impossibile..allora inghiottì tutto, chiudendo gli occhi! Poi Alberto ancora col cazzo eretto mi sborrò gli ultimi suoi fiotti tra la bocca e il petto e dopo fece tornare il cazzo barzotto davanti la mia bocca…
Nel frattempo mi ero segato abbastanza tantè che sborrai dopo i primi pochissimi minuti del pompino e poi non mi si rizzò più.
Solo allora cominciai a pensare, a riflettere a cosa avevo fatto..mi ero spompinato Alberto, il mio vicino di casa, come sarebbe andata a finire? la mia vità è finita quà? o ne comincia una nuova? fatta di nuovi piaceri e di nuovi orizzonti?
Pensando a queste cose mi sedetti per terra, sulla coperta, e Alberto mi accarezzava la testa segandosi il cazzo ormai moscio..ma bastò un occhiata per capire entrambi che volevamo andare avanti..proseguire con la mia prima volta… Proprio un attimo e mi ritrovai di nuovo con il suo cazzo in erezione che cresceva dentro la mia bocca…
Alberto allora mi alzò e mi fece mettere a 90 gradi su un vecchio tavolino cigolante, pieno di polvere e giornali..buttati tutto a terra e prima di piegarmi d nuovo presi la coperta e la sistemai in modo da n farmi male…
Alberto era dietro di me, che con le sue dita lunghe e affusolate, piene di saliva sborra cominciava a torturarmi il buchetto. All’inizio non mi piaceva tanto ma dopo poco tempo cominciai a gemere come una cagna affamata e che voleva il suo osso preferito…
Alberto alternava la lingua alle dita,e poi di nuovo la lingue e poi la cappella, la sua enorme cappella che comincio a sfregare sul mio buchetto e lungo tutto il mio culo…afferratosi bene ai miei fianchi comincio uno sfregamento abbastanza violento…mi faceva morire..sentivo lungo tutto il mio tagio del culo, la sua cappella, tutti i suoi cm pieni di venature e infine le palle enormi, ripiene di sborra calda…
continuava a fare questo movimento finchè non venne un altra volta allagandomi la schiena il culo e i capelli…si il suo getto fu talmente violento che mi schizzò fino a i capelli…dopo di che, prese il mio cazzo in mano, sempre dietro di me, in quella posizione, e facendomi una sega abbastanza violenta, mi infilò il suo cannone dentro al culo che era ormai allagato dal suo seme e rilassato dallo sfregamento,
poi avevo una vogli di sentirlo dentro che mi sarei fatto una tribù di negri in astinenza da mesi!
Io neanche sentì il cazzo dentro di me a causa della sega che mi stava facendo..eravamo li a fottere come ricci…tutti sudati…ecco che…che VENGOOO!!! e me ne venni nella sua mano che prontamente mi portò davanti alla boccae che io succhiai con gusto..
La sua cavalcata pazza continuava ininterrotamente da 20 minuti, cambiando diverse posizioni. Infine sborrò dentro il mio culo per la terza volta…ero stanchissimo, sudatissi moe pieno di sborrà…Alberto si alzò, uscendo dal mio culo mi prese il viso tra le mani e, baciandomi con passione, mi sillabò: grazie! ;)

fabio.unico.boy87@live.it

Leave a Reply