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Racconti Gay

Incontro al buio

By 27 Settembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Voglio raccontarvi quello che mi è accaduto ‘ e che veramente mi sono cercato – una settimana fa. Era una serata d’agosto molto calda, chattavo un po’ per passare il tempo e po’ perché avevo una discreta voglia di divertirmi. Premetto che, sono un ragazzo di 38anni, alto 1,70, moretto, con un bel corpo magro e un culetto sodo che piace molto. Spesso lo mostro in foto e vengo caricato di messaggi di gente che vuole giocarci!! Quella sera vengo contattato da un tipo sui 45anni, di un paese di montagna vicino a dove vivo io, che mi dice che è insieme ad un amico (anche lui più o meno della stessa età) e hanno le mogli al mare. Vogliono divertirsi un po’ ma le mignotte costano un po’ troppo per le loro tasche (mi dice che sono colleghi, entrambi operai) e così pur essendo etero si accontentano di un frocetto per scaricarsi. La cosa francamente mi eccita e così gli mando le foto del mio culetto. Sono entusiasti ma quando chiedo io le loro foto mi dicono che non ne hanno. Replico un po’ ‘ poco convinto ‘ dicendo che non incontro al buio ma loro rilanciano dicendo che hanno due bei cazzi, grossi e che se sono un vero frocio questo mi deve bastare! Esito, ma sempre con meno convinzione, e alla fine accetto. L’idea di due maschi mi eccita troppo.
Mi danno appuntamento dopo mezz’ora in un pesino a pochi chilometri, dietro ad una casa cantoniera abbandonata che conosco bene. Però pongono una condizione. Devo spogliarmi, appoggiare i vestiti sulla mia macchina parcheggiata davanti all’aia e aspettarli completamente nudo. Cazzo! Non rispondo. Sono assalito da dubbi. E se fossero due malintenzionati? Se vogliono malmenarmi? Cazzo non è prudente’…ma la situazione nella mia mente mi eccita’nudo davanti a due sconosciuti!! Cazzo!! Che faccio? Sullo schermo compare la loro richiesta. ‘allora? Vieni o no?’ Esito ancora poi rispondo di getto”si’. Ho troppa voglia. ‘Bene, sei proprio il frocetto che cercavamo. A dopo e ricordati se non metti i vestiti in vista sopra la macchina andiamo via’. Rispondo un secco ‘ok’.
Dopo 15 minuti sono già sul posto convenuto, nudo, con solo le scarpe da ginnastica ai piedi, davanti a questa casa abbandonata e ho lasciato la mia macchina lungo il vialetto con i vestiti sopra. L’aria fresca mi solletica il corpo ma sono assalito dalla paura. Ho fatto bene, non sarà rischioso? E se non mi piacciono questi due? Sono ancora in tempo per andarmene”ma appena penso questo vedo i fari di un’auto venire sul vialetto. Cazzo, il cuore mi batte a mille’..ora è troppo tardi, devo stare al gioco. La macchina si ferma vicino alla mia. Sento gli sportelli e poi vedo due figure venire verso di me. Sono entrambi piuttosto grandi e più si avvicinano e meno mi piacciono, sono più vecchi di quello che avevano detto, almeno 50/55 anni e sono un po’ sovrappeso. Uno è pure mezzo pelato. Ora come mi levo da quell’impiccio? Ma non riesco adire una parola che mi sono vicino e allungano subito tutti e due le mani sul mio culo. ‘Che troia che sei! Cazzo non pensavamo che accettasi, ora ci divertiamo’ iniziano a insultarmi e a fare apprezzamenti sul mio corpo, soprattutto sul mio culo e intanto uno ci infila un dito dentro commentandone il calore. L’altro mi mette due dita in bocca intimandomi di succhiarle. Che devo fare? Sono nudo in mezzo a due uomini vestiti. Effettivamente sono una troia e la situazione comincia a eccitarmi anche se loro non mi piacciono. Le mani sul culo fanno il loro effetto e decido di collaborare. In fondo ho voglia di essere trattato come una troia. Non passano due minuti che sono piegato a 90′ gradi appoggiato ad uno dei due mentre l’altro da dietro, dopo aver infilato il preservativo, mi incula. Il cazzo non è particolarmente grosso e entra bene. Inizio a godere anche io e loro se ne accorgono e iniziano a deridermi e a insultarmi ancora dio più. Ma questo non fa che aumentare la mia eccitazione. La monta continua mentre mi aggrappo a quello davanti per non cadere sotto le spinte del mio inculatore. Dopo un po’ quello davanti inizia a fremere e dice all’amico di spicciarsi a sborrare che vuole incularmi anche lui perché non resiste più. L’amico gli dice che lo accontenta subito, che il mio culo lo sta svuotando e con un paio di colpi viene urlando ”sborroooo”sborrooooooo’. Appena esce dal mio culo faccio per rimettermi in piedi perché ho la schiena un po’ indolenzita ma l’amico mi mette una mano sulla testa obbligandomi a piegarmi ancora in avanti e urlando ‘che cazzo fai stronzo, adesso tocca a me incularti’. Io rispondo un po’ intimidito dalla reazione ‘va bene va bene’ e mi ripiego offrendogli il mio culo. Soddisfatto non fiata più. Si infila il preservativo e me lo mette dentro senza troppi complimenti, anche perché oramai il mio culo era bello aperto. Solo quando entra tutto e percepisco le sue palle appoggiate al mio sedere sento un lungo sospiro di soddisfazione e, prendendomi per i fianchi, inizia a montarmi con ritmo regolare. Come l’altro non parla, si limita a darmi colpi sempre più forti tenendomi per i fianchi. Visto che barcollo sotto i colpi e rischia di farmi cadere in avanti quello che mi aveva inculato prima gli viene in aiuto e mi si piazza davanti così che io posso appoggiarmi a lui. Solo adesso vedo il suo cazzo, un bel cazzo anche se a riposo che sbuca fuori dai pantaloni. E solo ora mi accorgo che loro hanno tirato fuori solo i cazzi mentre io sono completamente nudo. Penso che faccio proprio la figura della troia. L’inculata continua senza sosta e io mi attacco con la mano al cazzo che ho difronte che’cresce ancora dentro la mia mano’vado in estasi e inizio ad agitare il culo. Cosa che manda in estasi anche quello dietro che non resiste più ‘cazzo! Cazzo ! cazzo! Che culooooo ”.sborroooooooo’. Anche il secondo viene dentro il mio culo. Fortuna che hanno il preservativo, penso, altrimenti mi riempivano di sborra questi due!! Dopo essersi scaricato esce dal mio culo anche dal secondo e mi posso rialzare. Ho le gambe che mi tremano un po’ per lo sforzo di stare in quella posizione. I due si fanno qualche commento sul mio culo e il primo mi fa vedere il suo cazzo che era diventato di nuovo duro tra le mie mani ‘ora devi farmi sborrare di nuovo, frocetto’. Io non rispondo ma continuo a tenergli in mano il cazzo. La risposta era chiara. L’amico così mi propone di andare nella loro macchina e di fare un pompino a tutti e due. Non aspetta neppure la risposta e mi prend eper un braccio portandomi verso l’auto. Io sono sempre nudo e loro vestiti con solo il cazzo di fuori. Entriamo sui sedili dietro, io seduto in mezzo; è una vecchia opel ma almeno noto che è pulita. Non ho tempo di pensare altro che subito il primo mi prende la testa e me la porta sul suo cazzo. ‘Succhia’ è l’uncia cosa che mi dice e dopo non lo sento più. Come prima, mentre mi inculava. Io inizio a fargli un pompino e sento solo ogni tanto dei mugolii di piacere. Nulla più. Pompo a lungo e la cosa mi piace a dire il vero, lui non è certo un bell’uomo ma il cazzo mi piace, ha una bella cappella grossa e lucida e ogni volta che succhio forte lo sento che si gonfia ancora di più. Continuo a lungo in silenzio, aveva già sborrato e quindi me lo aspettavo che fosse resistente. Si sentivano solo i risucchi della mia bocca, finchè non sento che si muove scompostamente, in modo convulso, ansima forte e capisco che è arrivato..e infatti mi fa sentire la sua voce rotta ‘sborroooo”.sborrooooooooooo’. Faccio appena in tempo a togliere la bocca che i suoi schizzi colpiscono in parte il viso in parte lo schienale del sedile anteriore. Almeno 5 o 6 schizzi densi. Cavolo, penso tra me e me, per essere la seconda sborrata é un mucchio di roba’. Non faccio in tempo a finire il pensiero che mi sento afferrare per i capelli dall’altro, incazzato nero che urla ‘che cazzo fai stronzo, mi hai sporcato la macchina di sborra, che schifo, vaffanculo’ e vola pure un ceffone in pieno viso. Resto allibito ma non ho il tempo di replicare ‘leccala tutta stronzo! Leccalaaaaa!!!’ spaventato mi piego sul sedile e lecco la sborra che nel frattempo colava giù. Mi tiene la nuca con la mano e me la schiaccia sul sedile. Lecco paralizzato fino all’ultima goccia. L’amico che aveva sborrato nel frattempo non dice niente. Resto immobile, impaurito, nudo, con la mano sulla guancia dove avevo ricevuto lo schiaffo e aspetto’ ma la loro prossima mossa che non si fa attendere. Quello che ancora non aveva ricevuto il pompino spinge in avanti il sedile anteriore facendomi spazio tra le sue gambe e con un cenno della testa mi invita a inginocchiarmi sul tappetino in mezzo alle sue gambe. Obbedisco e mi accovaccio. Così ho il suo cazzo proprio davanti al viso. Non dice niente ‘esito’.ma so cosa vuole. Prendo il suo cazzo in mano e mi piego in avanti facendo scivolare la cappella in bocca e iniziando a succhiare. Allora sento un lungo sospiro di piacere e sento la sua voce ‘che troia! Guai a te se smetti di succhiare’ Lo succhio a lungo mentre mugola di piacere e anche per lui sento che arriva il momento del non ritorno. Continuo a succhiare’cosa faccio? Mi ricordo di quanto si è incazzato prima, non posos togliere il cazzo dalla bocca, dove lo faccio sborrare’.mentre penso tutto questo senza avere il coraggio di interrompere il pompino mi viene in aiuto lui, quasi avesse capito la mia indecisione ‘sborro’ sborro e guai a te se sporchi, ecco sto per sborrare, continua,’.. sborroooooooo!’ Memore di quello che era successo ho tenuto la cappella in bocca per accogliere tutti i sui schizzi e’.cazzo, avevo la bocca piena!!! Ma quanto sborrano questi due? Appena la cappella ha smesso di pulsare l’ho tolto dalla bocca ancora piena di sperma. Sentivo lo sperma del tipo denso e appiccicoso sulla lingua. Che schifo..pensavo!L’ho guardato e ho visto la sua espressione soddisfatta. Così ho cercato la maniglia alla mia destra per aprire lo sportello e sputare fuori dall’auto la sua sborra. Ma, è stato più veloce di me, non me l’ha aspettavo, ha allungato il braccio ed ha messo la sicura alle portiere. L’ho guardato con la bocca piena di sborra con l’aria interrogativa ma lui si è messo a ridere divertito dalla situazione- Allora ho guardato l’amico sperando mi venisse in aiuto. ‘ingoia’ è stato tutto quello che mi ha detto. Ho riguardato il tipo che mi aveva appena sborrato in bocca ‘ non vorrai mica sporcarmi la macchina di sborra? Ingoia troia’. Che potevo fare. Avevo anche un po’ paura delle conseguenze così ho deglutito tutta la sborra davanti a loro due che mi guardavano ‘Bravo, visto che non era così difficile troia?’ Allora mi hanno aperto la portiera e mi hanno fatto uscire. Sono usciti pure loro e, sempre senza dire una parola, sono saliti davanti e sono partiti.

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