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Racconti Gay

incontro in campagna

By 30 Aprile 2023One Comment

era una sera di fine maggio e l’aria era leggera e profumata . Camminavo con la mia auto per una strada alberata in campagna dove ero solito trovare compagnia occasionale. mi fermai in una piazzola in attesa che dal via vai di auto qualcuno si avvicinasse. non passò molto tempo e un bel suv, si accostò attaccando bottone. era una persona sulla cinquantina, di aspetto gradevole. Iniziammo a parlare e dopo poco l’argomento cadde sul sesso. subito gli dissi che ero passivo e mi piaceva essere scopato. lui annuì mi disse che era attivo e dominante, che non gli interessava la semplice scopata ma desidera di più. lo guardai con aria complice e gli chiesi se aveva un posto tranquillo dove andare . mi disse di seguirlo e dopo circa 15 minuti, arrivammo presso un parco con villette a schiera, mi fece parcheggiare ed entrammo in una di queste che mi disse che era casa sua. location accogliente e calda. mi offrì da bere e iniziò subito a toccarmi. io non posi resistenza anzi, iniziai a toccargli il cazzo da sopra i pantaloni . mi ordinò di spogliarmi ed io eseguii immediatamente, il suo fu un ordine perentorio che mi eccitò molto, mi osservò tutto nudo e mi fece inginocchiare sul divano facendo mettere in bella vista il mio buco . iniziò a toccarmi e palpeggiarmi e lubrificandosi con la saliva, inizio a penetrarmi con le dita. la penetrazione a me è sempre piaciuta con ogni cosa, e quelle dita che entravano aumentavano il mio desiderio. si stacco da me e si spogliò completamente, mi prese per i capelli mi fece inginocchiare a terra mettendomi il suo cazzo in faccia. Io d’istinto , dopo averlo ammirato lo presi in bocca e inizia a succhiarlo con gusto. quel cazzo si induriva sempre di più ed io con la lingua cercavo di cogliere i primi umori per poi farmelo sprofondare nella gola. il profumo di quel cazzo mi inebriava e iniziavo a godere . con violenza mi stacco dal suo gioiello , si sedette sul divano alzando le gambe aprendole bene e sempre con voce perentoria, mi ordinò di leccargli il culo. io obbedii immediatamente, e con la mia lingua cercavo di penetrarlo il più possibile fino a che si stacco e mi fece sedere sul divano , si inginocchio e mise la sua cappella sul mio buco. ansimando aspettavo che mi penetrasse , si staccò nuovamente e mi sputò nel culo , e rimise la cappella in posizione e in un solo colpo mi penetrò. sentii un dolore lancinante che sfociò in un urlo. iniziò a sbattermi con veemenza e il dolore iniziale si trasformò in sublime piacere. mi scopava alla grande, sentivo i suoi colpi fino al cervello e le sue palle che mi urtavano. si stacco di scatto , con una mano si manteneva il cazzo e con l’altra mi prese per i capelli e mi trascinò verso di lui . aprii la bocca e cominciai a succhiarlo ancora fino a che il caldo seme mi inondò. ingoiai tutto come un assetato e continuai fino ad assorbire l’ultima goccia. lui esausto si abbandonò sul divano dove mi stesi anche io. qualche minuto dopo, si alzò, mi prese per un braccio e mi accompagno nel suo bagno, mi fece accovacciare nella doccia mi fece aprire la bocca mettendomi il suo cazzo moscio nvicino , inizio lentamente a pisciarmi in faccia e poi diresse il getto in bocca che io volontariamente avevo aperto. godevo di quel liquido caldo e profumato che ingoiavo avidamente fino a che anche le ultime gocce si esaurirono. si allontano dicendo che se volevo potevo docciarmi e rivestirmi. così feci tornai in camera per rivestirmi mentre lui stava sul divano riposando. quando mi fui ricomposto si alzò avvicinandosi a me e mi chiese se ci saremmo potuti rivedere ancora. gli diedi il mio n di telefono e lo invitai a telefonarmi quando voleva. Mi chiese pure se io avessi avuto problemi ad incontrarlo con altri due suoi amici. gli strizzai l’occhio e gli sussurrai che sarebbe stato per me una gioia. ci salutammo con la promessa di rivederci e godere ancora insieme.

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