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Racconti Gay

londra

By 18 Febbraio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Era agosto ed io mi stavo godendo una vacanza studio a Londra dopo che avevo superato con il massimo dei voti l’esame di maturità. Era un pomeriggio abbastanza caldo ed entrai in una sala giochi per passare un po’ di tempo e buttare qualche penny. Giocavo, vincevo, perdevo, passavo il tempo in modo spensierato. Mentre giocavo, si avvicinò alla macchinetta su cui giocavo un signore sui 50 anni molto distinto che guardava interessato l’andamento del mio gioco. Mi sorrise e iniziò a parlarmi consigliandomi alcune mosse. Passammo circa 20 minuti insieme poi mi finirono i soldi che avevo destinato a questo gioco e stavo per andarmene quando questo signore mi invitò a rimanere perché avrebbe voluto giocare in coppia con me ad un altro gioco. Ci divertimmo abbastanza e finito di giocare mi invitò a bere una birra in un pub vicino. Accettai di buon grado anche perché non conoscevo nessuno a Londra e forse quello era il miglior modo per poter migliorare il mio inglese scolastico.
Io non ero assolutamente abituato a bere ma per darmi un tono mi presi una pinta di birra scura e iniziai a parlare con questa persona. Era una persona molto affabile colta, parlava un inglese semplice con un ottima pronuncia. Parlammo del più e del meno per circa un ora. Poi lui mi disse che si era fatto tardi che voleva andare a casa per cena e mi chiese con molto garbo se volevo essere suo gradito ospite quella sera a casa sua così avremmo continuato la piacevole conversazione. Io ero molto imbarazzato della richiesta ma lui insistette con tanto garbo che mi fu impossibile rifiutare. Dopo poche stazioni di metropolitana arrivammo a casa sua, un flat molto carino in una zona elegante della città con due stanze un bagnetto e una cucina, ben curata, ordinata e pulita. Lo aiutai a preparare la tavola cenammo e continuammo a bere birre durante tutta la cena. Infine ci sedemmo sul divano dove rimanemmo in silenzio per qualche secondo. La birra aveva fatto il suo effetto, infatti mi sentivo un po’ allegro e disinibito, lui se ne accorse e mi chiese se avevo mai fatto sesso con un uomo. L domanda così a bruciapelo mi prese di sorpresa, ma risposi sinceramente che non solo non avevo mai avuto rapporti con uomini ma il massimo che avevo fatto con una ragazza erano stai dei teneri baci. Lui mi sorrise e mi disse che in fin dei conti non c’era nulla di male e che mi voleva far provare delle sensazioni nuove. E mentre parlava iniziò a mettermi una mano tra le gambe ed iniziò a toccarmi. Io ero imbarazzato e rimasi impietrito non mi muovevo ma il mio uccello al suo contatto iniziò a indurirsi. Allora rendendosi conto del mio stato prese una mia mano ed iniziò a farsi toccare. La cosa cominciò ad intrigarmi ed io anche se inesperto, non mi tirai indietro. Trascorsero quasi 15 minuti con questi palpeggiamenti quando lui si alzo si mise davanti a me e mi disse che voleva che pigliassi il suo cazzo in bocca. Ebbi un sussulto ma lui immediatamente prese la mia testa e delicatamente la spinse a se e mi trovai il suo cazzo sulla mia bocca. Chiusi gli occhi e timidamente aprii la bocca, sentii la sua cappella che mi penetrava urtava la mia lingua e si introduceva sempre di più. Io ero frastornato ma la cosa mi piaceva iniziavo a sentire il suo odore un po’ agre ma bello i peli del suo pube mi urtavano il naso e le sue belle palle mi sbattevano sul mento. Stavo facendo un pompino a un uomo maturo e iniziava a piacermi da morire. Leccavo quel bel cazzo e iniziai a segarlo con le mie labbra. Dopo un po’ sentii il suo respiro sempre più ansimante e un movimento sempre più rapido. Ad un tratto sentii un urlo e un caldo liquido iniziò ad invadere la mia bocca. Mi staccai istintivamente e sputai parte di quel liquido che mi invase.
Lui fu molto carino, mi fece tanti complimenti e mi disse che gli era piaciuto molto e sperava che anche io ero stato. bene con lui. Ci rivestimmo lo salutai e ringrazia avviandomi alla porta. Lui mi salutò teneramente e mi invitò il giorno dopo a casa sua per mangiare insieme qualcosa. Io lo ringrazia accettando l’invito.
Uscito da casa, mi sentii più sollevato, non capivo bene cosa era successo ma una cosa mi era chiara: prendere quel cazzo in bocca mi era piaciuto moltissimo; ciò però mi insinuò un sacco di dubbi sulla mia personalità. Non volevo pensarci, la cosa mi era piaciuta mi ero divertito, sono stato bene, non facevo male a nessuno allora perchè reprimersi?.
Così il giorno dopo mi recai a casa sua più eccitato che mai. Mi aprì la porta, mi salutò affettuosamente e mi offrì subito da bere. Dopo i primi convenevoli, mi prese la mano e se la mise subito sul cazzo. Con l’altra cominciai a liberarlo dai pantaloni, e dopo un attimo era nudo davanti a me. Lui non era un bell’uomo, alto 1.70 parecchio sovrappeso poco peloso e aveva sicuramente più do 55 anni. Ma mi piaceva, aveva un modo di fare gentile ma fermo e risoluto che mi eccitava moltissimo. Senza esitare appena nudo, lo presi subito in bocca, sentivo nuovamente quell’odore agre ma eccitantissimo e iniziai ad indurirmi anche io. A questo punto lui mi portò sul suo letto, si stese e iniziò a dirmi cosa dovevo fare. Mi eccitava questa specie di ordine che mi dava, voleva che lo tenessi in bocca e che con le mani gli toccassi le palle mentre sentivo le sue mani che giocavano con i miei capezzoli e con il mio culo. Ad un tratto mi fece inginocchiare a terra e lui davanti a me inizio a masturbarsi , mi ordinò di tenere la bocca aperta e aspettare che arrivasse, io obbedii come un bravo scolaretto cacciai la lingua e dopo poco mi arrivò uno schizzo di sborra in bocca, mi infilò il cazzo dentro e sentii la sborra che usciva, godette a lungo e quando si ritirò mi disse che avrei dovuto ingoiare tutto e che quella roba non va sprecata. Io fui un attimo riluttante ma lui in modo fermo mi disse che dovevo farlo. Senza esitare ingoiai tutto e aprii al bocca per fargli vedere che il suo seme era tutto nel mio stomaco. Ero ancora eccitato non solo per il pompino ma per il fatto che mi avesse ordinato di ingoiare tutto. Mi ero steso nuovamente sul letto a pancia sotto con il mio cazzo duro che si strofinava sulle lenzuola dandomi una magnifica sensazione di piacere, lui mi vide in quella posizione e si avvicinò e iniziò a toccarmi il culo. Apri il cassetto del comodino e tirò fuori una bottiglietta che aprì e sparse quel liquido sulle mie natiche. era un liquido vischioso come un olio e iniziò a massaggiarmi. Le sue mani raggiunsero il mio buco. Le sue dita iniziarono a farsi strada, sentivo il mio sfintere dilatarsi sotto la spinta delicata ma inesorabile del suo indice , provavo una sensazione bellissima e cercavo di abbandonarmi sempre di più al piacere che mi stava dando. Inizio a insinuare anche il medio , iniziai a provare un pò di dolore misto a tanto piacere fino a quando non sentii le sue dita raggiungere la mia prostata, toccarla tanto che senza esitare arrivai anche io ad un orgasmo sconvolgente. Anche questa sera ero venuto e la cosa sorprendente e che ho raggiunto l’orgasmo senza toccarmi ma sentendo le dita nel culo.
Passati alcuni minuti, mi si avvicinò a me teneramente sussurrandomi parole dolci e dicendomi che questo era solo l’inizio della mia iniziazione e che mi avrebbe fatto raggiungere livelli di godimento eccezionali. Mangiammo del cibo cinese che aveva fatto arrivare da un take away della zona, eravamo seduti a tavola nudi . Oggettivamente non era affatto bello anzi quasi sgradevole ma a me eccitava così. finito il pasto, mi disse che avrei dovuto sparecchiare e ammucchiare i piatti e le posate nel lavello della cucina e quando finivo dovevo raggiungerlo in camera da letto. Mi affrettai a sparecchiare e lo raggiunsi subito. Lo trovai steso sul letto che si toccava il cazzo ancora moscio, mi disse che voleva vedere bene il mio culetto perciò mi fece mettere in ginocchio sul letto con il culo verso la sua faccia .
Sentii le sue mani che iniziarono a giocare con il mio culo , lo aprivano lo palpavano e mi accorsi che il suo cazzo cominciava a indurirsi, ne approfittai e girandomi lo presi subito in bocca e cominciai a succhiare e leccare con avidità mentre il mio culo si allargava sempre di più sotto i colpi sapienti delle sue dita. a questo punto mi fece spostare me mi fece adagiare su di un fianco, prese ancora quell’olio che abbondantemente mi sparse sul culo, si mise di fianco e mise la sua cappella dura sul mio buco. io ero eccitatissimo, capivo che di li a poco sarei stato penetrato, avevo un pò di paura ma era tanto il piacere che non vedevo l’ora di sentirmi aperto da un bel cazzo. Sentivo la sua cappella che spingeva e con le mani cercava di allargare le natiche, io soffrivo un pò , il dolore c’era, non era uno o due dita che entravano ma un bel cazzo. Sentivo il suo cazzo che entrava sempre di più e il dolore mi toglieva il respiro ma l’eccitazione e il piacere sia fisico che mentale prendevano sempre di più il sopravvento. Ormai era tutto dentro, provai a mettere un dito vicino il suo cazzo e mi resi conto che era tutto dentro, la cosa mi provocò una terribile eccitazione e iniziai ad accondiscendere sempre più ai suoi movimenti. Ad un tratto si fermo ed usci dal mio culo , prese due cuscini e mi fece stendere sopra in modo che il mio culo potesse essere meglio esposto. Si mise sopra di me e con un bel colpo mi penetrò ancora, questa volta ancora più profondamente e il suo ritmo aumentava sempre di più. ormai ero completamente immobilizzato da lui che mi sbatteva come un forsennato sentivo le sue palle che urtavamo le mie e provavo delle sensazioni indescrivibili. Ad un tratto sentii il suo respiro aumentare e spingere più forte e velocemente e subito dopo un caldo spruzzo nel mio culo.
Lui rimase ancora qualche minuto nel mio culo, io immobile e in silenzio assaporavo questi momenti di piacere intenso. Sentivo che piano piano il suo meraviglioso cazzo si afflosciava fino ad uscire lasciando un bel vuoto nel mio intestino. Teneramente mi baciò la schiena e mi fece girare mettendomi una mano sotto il culo. Non capii il perchè ma dopo qualche secondo sentii lo sperma che mi aveva spruzzato in fondo al culo scorrere fuori e lui lo stava tutto raccogliendo nel palmo della sua mano. quando terminò questa operazione tolse la mano e me la mise in faccia dicendomi che quel bene prezioso non doveva essere sprecato e mi ordinò di bere e pulire tutto. Io immediatamente mi misi tutta la sua mano in bocca e ingoiai fino all’ultima goccia. Soddisfatto di tutto ciò mi chiese se mi era piaciuta la serata. Io lo guardai annuendo e lo ringraziai per il piacere che mi aveva fatto provare. Mi alzai per andare in bagno ricompormi vestirmi e tornarmene a casa.
Il ritorno mi sentivo felice e soddisfatto, avevo capito che mi piaceva il cazzo e che adoravo quella persona che mi stava dando tanto piacere. La mia vacanza londinese sarebbe durata un mese, ed io iniziai a frequentare quella casa quotidianamente. Verso il quarto giorno, mi propose una cosa: visto che io stavo a dormire in un ostello, lui mi proponeva di trasferirmi a casa sua per il resto delle tre settimane in cambio io avrei dovuto essere la sua cameriera. La cosa mi eccitò moltissimo e immediatamente tornai all’ostello presi al mia roba e corsi da lui. Sapevo che lui usciva di casa alle sette e vi faceva ritorno verso le sei, in quelle ore avrei dovuto rassettargli la casa fare un pò di spesa e poi aspettarlo per lacena. Che situazione eccitante . Una sera tornò a casa con una mezza ora di ritardo dicendomi che era stato al pub con dei colleghi di ufficio e che aveva bevuto due pinte di birra. Lo sentii un pò alticcio ma la cosa non mi disturbava affatto anzi… si spogliò e guardando la casa mi fece i complimenti perchè era davvero in ordine e che meritavo un premio. Io ero felice che si era accorto che tutta la mattina e il pomeriggio avevo lavorato come casalinga. Mi avvicinai a lui che mi prese per mano e mi indicò che volevo gli facessi un pompino. Il suo cazzo era moscio e nonostante ce la mettessi tutta non riuscivo a farlo indurire. Lui capì e mi disse che avendo bevuto tanta birra doveva prima pisciare. Si alzò per andare in bagno prendendomi la mano e trascinandomi con lui. Una volta dentro mi fece mettere nella vasca e mi disse di aprire la bocca che mi avrebbe usato come cesso. Io non mi sentivo preparato a questa ipotesi ma, lui subito mi zitti dandomi un ceffone e dicendomi che lui comandava ed io eseguivo. Quelle parole e quello schiaffo invece di impaurirmi mi eccitarono e immediatamente mi misi al sua servizio. A questo punto per meglio mortificarmi mi disse di mettermi con la faccia nel w.c. ma in modo che la mia bocca fosse in direzione del suo cazzo. dopo qualche istante iniziò a pisciare e tutto mi colava in faccia sugli occhi in bocca. Ad un tratto interruppe mi prese per i capelli e mi mise il suo cazzo moscio e bagnato in bocca e continuo a pisciare. sentivo la sua calda pipi che mi invadeva il corpo e la gola e cercavo di ingoiare quanto più possibile fino che finalmente finì. Lui si fece sciacquare da me e dopo asciugare io lo feci dopo mentre lui si avviò in camera. Ero eccitatissimo mi sentivo schiava e cameriera era una sensazione bellissima, ero così eccitato che iniziai a masturbarmi pensando a quello che in questi giorni avrei subito.
Ero ormai da pochi giorni a casa sua e mi ero completamente calato nella parte di cameriera schiava. Lui tornò un pomeriggio come a solito e oltre la sua borsa aveva anche un pacco. Mi disse di aprirlo io iniziai a spacchettarlo e all’interno trovai un bel grembiulino da cameriera azzurro con anche una cuffietta. Mi disse di indossarlo ma dovevo rimanere completamente nudo sotto. corsi in camera mi spogliai e indossai il grembiule contento e felice di fare qualcosa che eccitasse il mio padrone. Entrai nella stanza per farmi vedere, lui mi scrutò e mi face tanti complimenti, mi sentivo felice come una troia anzi ero una troia, mi abbassai per ringraziarlo e lui approfitto per farsi fare un pompino. Io immediatamente lo presi in bocca e cominciai avidamente a succhiarlo. Dopo un pò mi staccò mi prese e mi fece sedere sul tavolo io mi stesi lui mise le mie gambe sulle sue spalle il mio culo era aperto e il suo cazzo iniziò a penetrarmi. Spingeva dentro sempre di più, sentivo che mi squartava, il suo cazzo mi dilatava e mi sfondava , era pronto a venire mi ha dato qualche altro colpo violento e poi uscito velocemente me lo mise in bocca e io avidamente mi sono bevuto tutta la sua sborra. Preparai una bella cenetta all’italiana rassettai la cucina e lo raggiunsi a letto dove mi addormentai abbracciato a lui.
Passarono ancora altri giorno e io ero sempre più troia e più succube di lui. io giovanissimo italiano trasformato in troia da un vecchio inglese. Un sabato mattina, fui svegliato bruscamente da lui che voleva che preparassi subito la colazione. Mi affrettai immediatamente a preparare le uova con pancetta caffè pane tostato marmellata ecc. preparai la tavola lo chiamai a tavola, lui arrivò e iniziò a mangiare avidamente senza rivolgermi neanche una parola. Dopo aver finito mi disse che il pane era tostato troppo e duro e che lo avevo fatto incazzare. Si alzò avvicinandosi a me e mi disse che per questo mi ero meritato un w.e. infernale e che mi avrebbe fatto pentire di avere commesso quest’errore. Non lo avevo mai visto così nervoso e violento, la cosa mi faceva paura. Andò in stanza da letto e prese la sua valigetta che aprì davanti a me . Da dentro uscirono tanti attrezzi ma la cosa che mi colpì fu un frustino delle manette e una specie di palla di gomma con un cinturino . Si avvicino a me e mi ammanetto con le mani in avanti. poi prese questa palla che mi mise in bocca e solo allora capii che era un attrezzo che mi permetteva di respirare ma di non urlare. Mi fece mettere in ginocchio con il culo al”aria e mi disse che meritavo minimo venti scudisciate. Ero completamente inebetito e impotente impaurito e speravo che tutto finisse presto. Inizio a scudisciarmi , sentivo la pelle che si dilatava sotto i colpi della frusta, stavo male, soffrivo ma la cosa strana e che non mi ribellavo ma anzi sentivo che quello che stava facendo il mio padrone era giusto, ero io che avevo sbagliato e che lui aveva tutto il diritto di sfogarsi su di me. Finita la scudisciata il mio culo era infuocato e dolorante, mi trascinò in bagno dove mi buttò nella vasca, stavo ammanettato con quella palla in bocca e dolorante per le scudisciate ricevute. Si voltò verso di me e iniziò a pisciarmi a dosso, la pipi calda mi colava dappertutto e quando arrivava sul culo mi bruciava ancora di più. Fui abbandonato li, sentivo che si stava rivestendo e uscì di casa. Ero solo immobilizzato un una vasca e non sapevo cosa sarebbe successo nel breve futuro. La sua pipi si stava asciugando sulla mia pelle lasciando un odore penetrante e iniziavo ad avere freddo. Passarono più di due lunghe ore prima di sentire che la porta si apriva. Lo sentii arrivare mi guardò con aria di disgusto senza proferire parole, e andò a leggersi i giornali lasciandomi un quello stato. Sapevo che era quello che desiderava…vedermi soffrire e umiliarmi, ma la cosa bella e che, anche se soffrivo, era la cosa che volevo. Sentivo che stancamente sfogliava il giornale e poi si alzò di corsa venne in bagno e sempre senza parlare mi pisciò nuovamente in faccia. Io allora per fargli capire che avevo capito che ero suo sottomesso mi sforzai di farmi raggiungere della sua pipi in bocca cercando di assaporare tutto il suo sapore. Questa mia azione lo colpì e finalmente cominciò a rivolgermi la parola dicendomi che ero un bella troia e che mi piaceva anche la pipi. Così mi liberò e mi ordinò di lavarmi bene e andare a cucinare, Mentre mi stavo facendo la doccia, venne verso di me e mi fece vedere che aveva comprato la ceretta e che dopo pranzo mi avrebbe levato quei pochi peli che avevo sulle gambe e in mezzo alle natiche. Capivo che la mia trasformazione a troia stava assumendo delle caratteristiche sempre più marcate . Pranzammo rapidamente, rassetti tutto anche se ero ancora indolensito dalle frustate che mi aveva dato . questo dolore mi procuarva un sottile ed intimo piacere, che troia che ero diventata. Lui si alzò e si avviò in cucina dove mise il pentolino della ceretta sul fuoco per farla sciogliere. Sentii l’odore della ceretta sciogliersi, mi disse di prendere delle grosse asciugamani, le presi e me le fece stendere sul tavolo, mi fece stendere a pancia sotto e iniziò a spalmarmi la bollente ceretta sulla schiena e sul culo. Dopo poco con violenza tirò via la ceretta dove rimasero attaccati pochi peli che avevo. Mi massaggiò con della crema e iniziai a sentire una piacevole sensazione di freschezza. Mi sentivo bene perchè stavo facendo qualcosa che mi avrebbe migliorato esteticamente e sopratutto davo piacere al mio padrone . Ormai ero completamente depilato, liscissimo, ben unto e curato. Lui scese e mi lascio solo, approfittai per farmi un bel clistere. Era una abitudine che ormai avevo preso e facevo spesso, dovevo essere sempre pronto e pulito per il mio padrone. Dopo circa mezz’ora ritornò e mi chiamò a sè , mi avvicinai a lui e mi disse che questa sera sarebbe venuto un suo amico a cena e che avrei dovuto preparare una buona cenetta e fargli fare una bella figura. Capii che la persona che sarebbe venuta avrebbe approfittato di me e mi vergognava moltissimo il pensiero di farmi vedere da altri in quella situazione. Ero veramente turbato, avrei potuto rifiutare, andare via, ma qualcosa più forte di me mi diceva di rimanere. Iniziai a cucinare con un nodo in gola, preparai una bella tavola ben curata, mi misi il grembiule azzurro e mi faci vedere da lui per avere un suo giudizio. Non fu molto loquace, ma mi confortò mettendomi una mano sul culo che apprezzai moltissimo. Verso le 7 sentii bussare alla porta, mi disse di andare ad aprire. Andai ad aprire con molta titubanza. Spalancai la porta cercando di fare un convenevole sorriso. Si presentò una persona che in apparenza aveva più di settanta anni, capelli bianchi, rugoso, ma distinto e profumato. Lo salutai mi presentai e lo invitai ad accomodarsi. Vidi negli occhi di Steve, così si era presentato, un certo senso di approvazione. Infatti quando venne il mio padrone, si complimentò con lui per il bel bocconcino che aveva come cameriera. La cosa naturalmente mi gratificò ma mi creava disagio pensare che una persona così anziana avrebbe potuto approfittare del mio corpo, iniziavo a provare un certo senso di disgusto. Dopo alcuni convenevoli con Steve, mi fece servire l’aperitivo e mi chiese di iniziare a preparare perchè di lì a poco avrebbe voluto cenare. Venti minuti dopo erano accomodati a tavola ed io iniziai a portare i piatti. Tornavo immediatamente in cucina. Tornai in sala da pranzo per versare del vino, iniziai dal mio padrone il quale mentre versavo, mi mise una mano sotto il grembiule pizzicandomi il culo. Sorrisi e terminato di versare mi avvicinai a Steve, iniziai a versare e anche lui mi mise una mano sotto il grembiule. Si complimentò perchè scoprì che ero completamente nudo sotto e sorrise maliziosamente. mi richiamarono in sala e mi invitarono a sparecchiare tutto velocemente mentre loro avrebbero sorseggiato del porto. Rassettai tutto velocemente e mi rivolsi a loro per sapere se avevano bisogno di qualcosa. Il mio padrone mi fece segno di avvicinarmi a lui, si sbottonò e cacciò il suo bell’uccello e me lo mise in bocca. Sghignazzavano su di me facendo volgari battute che mi facevano sentire sempre più troia e mi facevano godere mentalmente. Mentre succhiavo questo cazzo che si induriva nella mia bocca, sentii le mani di Steve che iniziarono a toccarmi il culo; io continuavo a succhiare poi mi sentii tirare, mi voltai e vidi Steve con i pantaloni scesi e un cazzo moscio circondato da poca peluria bianca. La sola visione mi induceva al vomito,ma sapevo che dovevo resistere ed assecondare le loro volontà. Mi infilò questo oggetto in bocca ed io senza pensare ad altro comincia a succhiare, piegato in avanti e mettendo in bella mostra il mio culo. Mi sforzavo a succhiare e leccare e cominciai a sentire un timida reazione di indurimento. Sentii invece che il mio culo veniva sollecitato dalle dita del mio padrone il quale dopo poco mi poggio la sua cappella dura sul mio culo e con un solo colpo me lo infilò tutto in culo. Sentii un grande dolore iniziale ma subito dopo iniziai a sentire un grande piacere. Avevo un cazzo in culo e uno in bocca, era bellissimo, il cazzo di stive si faceva sempre più duro eccitato dal vedere come venivo sbattuto dal mio uomo. Ad un tratto sentii che sfilava dal mio culo, e si presento davanti a me pronto ad esplodere. Scostò Steve, si mise nella mia bocca e mi spinse con forza fino alle tonsille, sentivo il suo caldo liquido che mi invadeva e che io avidamente ingoiavo. Dopo che si era completamente svuotato uscì e mi fece aprire la bocca mostrando a Steve che avevo ingoiato tutto. Steve nel frattempo si stava masturbando e ormai anche lui era duro, così mi fece voltare e mi iniziò ad inculare. Mi scopava con molta foga sentivo il suo cazzo che si gonfiava sempre di più e anche lui stava per venire, mi iniziò a sbattere sempre più velocemente fino a che iniziai a sentire un caldo liquido che mi innondava l’intestino. Rimase qualche minuto a godere nel mio culo poi il mio padrone mi invitò ad alzarmi e accovacciarmi sul pavimento, mise sotto il mio culo una piccola cerata e mi ordinò di fare uscire dal mio culo la sborra di Steve. Mi accovacciai e cercavo di favorire l’uscita; dopo poco uscì tutto il liquido e chiaramente fui gentilmente costretto a berlo tutto.
Dopo esserci tutti e tre riposati per qualche minuto, fui preso per mano e accompagnato in bagno, mi misero nella vasca con la bocca aperta e iniziarono a pisciarmi in bocca. Sentivo il sapore agro della pipi e ogni tanto ingoiavo qualche goccia. Ero eccitatissimo mi stavano proprio trattando da w.c. era bellissimo. dopo aver esaurito i loro liquidi, io mi feci una doccia per rendermi nuovamente presentabile. Tornai in camera asciutto e profumato . Steve stava seduto su una sedia e mi invitò da lui, mi fece stendere sulle sue gambe come un bambino che deve essere sculacciato. Infatti inizio a sculacciarmi sempre più forte, si fermò mostrando al mio padrone come ero rosso. Mi face alzare e mi fece mettere a pecorina con il culo ben in vista, prese un po’ di crema e me la spalmò sul culo e iniziò a infilarmi qualche dito dilatandolo sempre di più. Sentivo che le sue dita aumentavano sempre di più e dopo circa 30 minuti di dilatazioni, mi spinse tutta la mano nel culo. Sentivo un dolore atroce ma il piacere era travolgente, sentivo la sua mano che si trasformava in pugno e mi spingeva dentro; godevo terribilmente e vedevo che il mio padrone si eccitava sempre di più a vedere questa situazione. Passarono alcuni minuti di questa piacevole tortura e Steve decise di uscire e liberarmi. Il mio padrone si avvicinò a me e mi disse che dovevo ringraziare Steve per il piacere che mi aveva fatto provare e che gli avrei dovuto leccare bene il culo. Iniziai avidamente a leccarglielo e cercavo con la lingua di penetrarlo. dopo poco il mio padrone ormai con il cazzo duro si avvicinò alla mia bocca , si fece lubrificare bene il cazzo con la mia saliva e inizio a inculare a Steve . Steve sembrava accettare di buon grado il suo cazzo mentre io da sotto gli succhiavo il cazzo che in verità era moscissimo. Stive veniva sbattuto velocemente e capii che il padrone stava arrivando. Infatti dopo alcuni altri colpi ben assestati sentii un urlo animalesco che ci faceva capire l’intensità dell’orgasmo. Rimase qualche secondo nel suo culo; si sfilò e me lo mise in bocca in modo che provvedessi immediatamente a pulirglielo. Si alzò ancora ansimante e ordinò a Steve di sedersi su di me e di scaricarmi tutta la sborra che teneva nel culo nella mia bocca. Senza esitare Steve approfitto della situazione e si posizionò sulla mia bocca e attesi con avidità che scorresse quel gustoso liquido. La serata volgeva al termine, Steve si complimentò con il mio padrone di me per averlo fatto godere tanto.

Continua
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