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Racconti Gay

Trasparenze.

By 14 Marzo 2024No Comments

Mi piace fantasticare e…. Sognare. Vedendo avvolte qualche film erotico, ognuno fantastica di essere al posto di questo o quel protagonista. Io di essere al posto della protagonista, se lei sta facendo un pompino immagino di essere al suo posto e… leccare e ingoiare quel cazzo. Se gli strizzano i seni io sono pronto a martoriarmi i capezzoli eccitandomi al massimo. Ho un Sogno nel cassetto, quello di aver un esperienza omosessuale. Tirar fuori dai pantaloni un cazzo e leccarlo e spogliarlo come la peggiore delle troie, ho comprato un paio di calze autoreggenti nere velate. E…spesso quando non c’è nessuno in casa vado in bagno e le indosso, mmmmm il nailon addosso mi da una bella sensazione. Nella mia palazzina sopra il mio appartamento abita un tale che è un energumeno, forse tossico; insomma mi sta sulle palle. Stavo lì ad eccitarmi solo nel bagno indossando le calze strizzandomi i capezzoli toccandomi le gambe facendo strusciare il nailon, immaginando un bel cazzo mi toccavo il buchetto girandoci intorno con il medio. Inumidendolo con la saliva.( DRINNNN ) La porta! “ Uff!! Chi sarà proprio ora? E che cazzo!! Vabbó!!! “ indosso l’accappatoio e vado” (dimenticando di sfilare le calze) sono davvero strano con queste calze che escono da sotto l’accappatoio. “ Chi è? “nessuna risposta guardo dallo spioncino e…è l’energumeno del piano di sopra. Apro la porta “ si dimmi “ lo guardo e entra ha una mano sul cazzo da sopra i pantaloni “ ho dimenticato le chiavi di casa, e mi scappa da morire mi faresti andare in bagno?” dimenticando di come ero conciato lo feci passare e andare in bagno, e andando da dietro a lui lo vidi liberarsi dell’ urina. “Ahhh!, finalmente! “Lo scrollò e girandosi verso di me mi sorrise e disse con voce beffarda “ lo vuoi toccare?” Io ero imbambolato nel vederlo con il cazzo in mano non riuscivo a parlare ero ipnotizzato più lo muoveva e più ero attratto. Pian piano mi avvicino come ipnotizzato, “ dai vieni apri l’accappatoio. Fammi vedere ti sei agghindato come una troietta!!” apro l’accappatoio obbedivo all’ordine ricevuto come un automa, sotto nudo con le sole calze in dosso. Ero davvero un gran frocio ( una troia) “ togli quell’affare e vieni qui a fare amicizia col mio amichetto. “ con gran paura e una forte eccitazione tolsi l’accappatoio restando nudo con i capezzoli ritti come spilli ed il cazzo in tiro . Mi avvicino guardo quel palo d’avanti i miei occhi (forse il doppio del mio) bello scappellato, uno scettro per le mie mani con la punta del indice titubante tocco piano quel glande, riprendo con due dita. “ Non ti morde dai! “ accarezzo l’asta partendo dal glande arrivando a toccare con le dita i testicoli e con il palmo il glande. Mmmmmm come è bello si ingrossa sempre più. Soppesando con due dita i testicoli avanzando quasi a toccare il buchetto, mentre col palmo della stessa mano carezzare l’asta. Si faceva sempre più duro ( che bella sensazione vederlo ingrossare mentre lo accarezzo) Un altro ordine (sembra il mio padrone) “ prendilo in bocca, troia!! “ Ormai mi sentivo in balia degli eventi. ( Mi piaceva sentirmi chiamare ed…essere TROIA), mi abbasso e annuso. Ha un odore strano acre però mi attira punto con la lingua il glande, il prepuzio lo tocco, lo lambisco; lo lappo. Sembra un gelato, spalanco la bocca e…il glande è tutto nella mia bocca, scendo fino a prenderne più che posso. Inizio una danza di andirivieni cercando di prenderne sempre più. Con la lingua in quella danza gli giravo intorno tanto da dargli più piacere possibile ed una mano a carezzargli i testicoli. Sembrava non avessi fatto altro nella vita. Lui d’altro canto godendo mi mise una mano dietro la nuca tanto da farlo entrare ancora di più ed avere una presa per scoparmi in bocca. Ero osceno li piegato davanti quell’uomo rozzo e antipatico gambe aperte il cazzo in bocca gli occhi che mi escono fuori dalle orbite perché non riesco a respirare. Una mano ai coglioni di lui e l’altra a strizzarmi il capezzolo, e mugolare come una puttana. Vorrei avere cento mani per toccarmi anche il cazzo ed il buco del culo. Mi drizzai con le gambe assumendo una posizione da angolo retto spingendomi sempre più vicino sperando che lui intuisse il da farsi. Non si fece aspettare incominciò a sculacciarmi, inveendo su di me “ sei proprio una troietta ti piace succhiare il cazzo, mmmmm.” Così dicendo incominciò a girare intorno con il dito medio al buchetto, lo inumidì con la saliva e introdusse la falange ( era poco perché il mio buco ne ambiva di più) entrò con tutto il dito, e con lo stesso ritmo della mia bocca introdusse il secondo dito nella stupenda danza! “ Ti piace anche nel culo. Ora ci divertiamo sul serio e ti farò godere da toccare il cielo con un dito “. Mi sfilò il cazzo dalla bocca e le dita dal culo, sputò sul cazzo e lo avvicinó allo sfintere con una mano mi premeva sulla schiena tanto da farmi esporre sempre più. Giù tutto d’un fiato sentii il tocco dei testicoli era entrato tutto.” Mmmmm” Lo sentivo in pancia stupendo! Mi sentivo piena, mi sentivo Donna, (Troia) cominciò a scoparmi prima piano con un ritmo crescente poi sempre più forte, in un andirivieni forsennato e potente. Ero in balia delle emozioni godevo nell’essere inculata mi toccavo appena, e il cazzo ancora moscio sborrava da solo. Mi cavalcava e mi strizzava i capezzoli, mi metteva il suo dito medio in bocca tanto ad imitare un cazzo ed io lo succhiavo. ( avessi avuto un cazzo davanti lo avrei spompinato) ero all’apice del godimento ed anche lui. Lo sfila dal culo e…mi viene davanti “ fammi godere e non tralasciare neanche una goccia di sperma “ lo riprendo in bocca e ricomincia la danza, si indurisce ancora di più e inizia a pulsare; fuoriesce il primo poi il secondo fiotto di sperma dritto in gola, poi sul viso, sulla faccia sul petto sono pieno di sperma. Il cazzo ha finito di eruttare “ cosa stai aspettando puliscilo tutto “ senza esitare avevo ricevuto un ordine, ormai succube iniziai a leccarlo come fosse un dolce prezioso. “ Ma hai visto cosa sei?…Cosa sei ? Sei un inculata, sei la mia puttana inculata. Dimmelo cosa sei”? Rispondo “ Si sono la tua Troia inculata “. “Quando avrai voglia del mio cazzo dovrai farti trovare cosi nudo a pecora e con le mani dovrai aprirti il culo, dicendo ti prego incula la tua Troia, sborrami dentro “ dicendo ancora “ depilati completamente devi assomigliare sempre più ad una donna e non ad una checca quando ti tocco voglio trovarti liscia, usa delle creme per essere morbida “ e ancora “ devi prepararti per il tuo padrone”!! Ehh Padrone? Pensavo ma questo che vuole? Mi sta sulle palle, mi ha inculato ed ora si erge a mio padrone? Intanto lui era uscito lasciandomi li nudo con quelle calze e la faccia ed il petto pieno di sperma. Facevo schifo!!! Però ho goduto come mai avrei immaginato. Mi aveva dato quello che io volevo da tempo (essere trattato da baldracca) avevo la sensazione di avere ancora il suo cazzo piantato nel culo me lo sentivo ancora in pancia, mmmmm! “ Siii devo rifarlo è stupendo essere posseduti “ dovrò fare come vuole.
Passata la fase eccitazione mi misi a riflettere, ehm … devo trovare una soluzione…nel frattempo mi sono depilato, i peli del petto spariti, i miei capezzoli svettano fieri come capocchie di spilli. La cosa che più mi premeva era rendere il buchetto (buchetto? ) pulito bello come quello delle donne. Sono liscio come il culetto di un bambino. Ah dimenticavo ho comprato un perizoma, tutto nero mmmm… non vedo l’ora di indossarlo.

“Buona sera !!” ero di spalle nell’androne della palazzina e non l’ho visto arrivare. Si era lui (l’energumeno). “Quando ti vesti di nuovo da puttanella ?” “ Voglio constatare che tu abbia eseguito il mio ordine “ “ Dalla maglietta vedo che i capezzoli sono ritti “ così dicendo mi strizzó un capezzolo facendomi male all’inizio, ma al tempo stesso eccitandomi. Mi sono sentito così troia e… gli ho messo una mano sul cazzo. Spostandosi “ e no! Devi guadagnartelo, innanzitutto devi chiedere. “Posso? “ chiedo io, “ puoi cosa?” Risponde lui “Toccarti il cazzo “ e per ora il permesso non ti è stato ancora accordato, vedremo se riuscirai a meritartelo.

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Sandro Contento

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