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Racconti erotici sull'Incesto

25 anni appena compiuti

By 12 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Cari amici lettori, questo che segue è un racconto di pura fantasia, a differenza di quelli precedentemente pubblicati relativi a me e Luana.
25 anni appena compiuti e ancora non ero riuscito ad avere un rapporto sessuale completo con una ragazza ‘ ero un po’ stufo di masturbarmi sul divano in camera mia davanti ai soliti pornazzi.
Non potevo certo immaginare che quella sera la mia astinenza avrebbe subito un brusco quanto inaspettato stop.
Fino alle elementari io e mia sorella avevamo condiviso la stessa camera ma quando mia sorella Gessica cominciò le medie, i miei decisero che era ora che lei avesse una camera tutta sua per poter studiare tranquillamente; tra noi due ci sono quattro anni di differenza, io sono il minore dei due.
Eravamo cresciuti senza curarci particolarmente l’uno della presenza dell’altro; mia mamma e mia sorella non si facevano particolari crucci a girare per casa in abiti molto succinti o, a volte, addirittura in intimo magari nel tragitto dal bagno alle camere e, altrettanto, facevamo io e mio padre.
Gessica aveva fortunatamente preso tutte le caratteristiche migliori della mamma: alta, corporatura robusta mai grassa, seno proporzionato al corpo (una terza abbondante che stava su da sola senza l’aiuto del reggiseno), due gambe meravigliose e un bellissimo culetto.
Io l’avevo vista crescere e diventare donna a tutti gli effetti e lei pienamente cosciente della sua bellezza e dei doni che le aveva fatto la natura, non perdeva occasione di mettere in mostra la sua bellezza, sottolineandola con mise sempre più provocanti mano a mano che cresceva.
Qualche volta, mi ero fatto coraggio e correndo il rischio di essere beccato dai miei, mi ero messo a spiarla dal buco della serratura del bagno o della sua camera: ero rimasto a bocca aperta scoprendo che aveva la micina completamente depilata e che qualche volta si masturbava con un piccolo vibratore da borsetta.
In un paio di occasioni mi aveva scoperto con le mani nella marmellata o meglio, nei cassetti dove teneva l’abbigliamento intimo e anche qualche capo particolare della cui esistenza, credo, i miei ignorassero l’esistenza. In particolare stuzzicavano le mie fantasie erotiche diversi perizoma che con un’apertura ‘tattica’ sulla parte anteriore e delle collant nere coprenti aperte in corrispondenza del cavallo.
In entrambe i casi me la cavai con un ceffone da Gessica e la minaccia che se mi avesse scoperto ancora, lo avrebbe detto ai miei ‘ il che significava, per me, prendermene ancora uno da parte loro.
Gessica aveva da sempre avuto la passione per gli stivali con tacchi molto ‘importanti’: i primi stivali sopra il ginocchio se li regalò di nascosto dai nostri genitori per il suo diciottesimo compleanno e li teneva in una scatola gelosamente nascosta in fondo all’armadio. Spesse volte quando usciva per andare in discoteca con le sue amiche portava una borsa molto ampia dentro cui nascondeva gli stivali (essendo di tessuto elasticizzato, poteva ripiegarli su se stessi ed il risultato finale era poco più ingombrante di un paio di sandaletti) e la mini di jeans.
Ma ritorniamo a quella famosa sera in cui la mia vita sessuale avrebbe subito un imprevisto cambio.
La serata era trascorsa nel solito modo: io ero andato al pub a bere qualcosa con gli amici e Gessica era andata a ballare con le sue amiche portandosi dietro la solita borsa tattica.
Ormai avevamo 25 anni io e 29 lei ed i miei non stavano più svegli ad aspettare il nostro rientro; così quando tornai intorno alle due di notte, in casa regnava il silenzio più totale.
Mi buttai sul divanetto in camera e accesi il televisore sul solito canale porno satellitare ‘ Che spettacolo! In una finta camera di ospedale, una finta infermiera stava lavorando su un finto paziente in finto stato di coma: mentre lo stava spompinando facendo abilmente scomparire nella sua bocca il suo enorme uccello, con le mani gli stava spalmando della vaselina sul culo che di lì a pochissimo avrebbe violato non prima di aver indossato un paio di guanti di lattice bianco.
Ero lì, bello stravaccato sul divanetto con il cazzo in erezione spasmodica e non mi ero accorto cha Gessica era tornata ed era immobile dietro di me. Nel bel mezzo di quella scena improvvisamente fui gelato dal suo ‘porco che non si altro’ ‘ Mi aveva scoperto ma prima che potesse andare avanti, la interruppi bruscamente facendole notare che se avessi avuto una ragazza con cui sfogare le mie pulsioni erotiche, probabilmente, non avrei avuto bisogno dei porno e che, comunque a giudicare da come era vestita, aggiunsi, non credevo certo che lei fosse la santarellina che voleva far credere ai miei.
Quella volta non si era cambiata prima di ritornare a casa anche perché sapeva che i nostri genitori dormivano profondamente.
Per rincarare la dose aggiunsi che se lei si fosse azzardata a raccontare qualcosa ai nostri genitori, io gli avrei immediatamente fatto trovare un certo tipo di abbigliamento e intimo che lei ben sapeva.
Stava per mollarmi uno schiaffone ma, accorgendosi della mia erezione, mi propose uno scambio: il suo corpo in cambio del mio silenzio. Aveva capito che ormai le sue ‘referenze di brava ragazza’ erano in mano mia.
Spensi il televisore e la invitai a sedersi accanto a me sul divanetto: nel sedersi la mini di pelle nera salì bruscamente lasciando intravedere gli spacchi laterali delle collant che ben conoscevo e la sua micina ‘ la troietta non portava nulla sotto la gonna. Ai piedi portava un bellissimo paio di stivali completamente traforati alti al ginocchio mentre, sopra, indossava un bellissimo top anch’esso nero che seguiva come una seconda pelle il contorno dei suoi meravigliosi seni.
Le sfilai il top e cominciai a stuzzicare i suoi seni, dedicandomi prima ad uno e poi all’altro; in men che non si dica i capezzoli schizzarono in fuori; smisi di utilizzare le mani e cominciai un abile gioco di lingua. Una mano percorreva avidamente il suo corpo alla ricerca della sua meravigliosa micina depilata mentre con l’altra mano frugavo nella sua borsa alla ricerca del piccolo vibratore che sapevo portava sempre dietro ‘
La micina era completamente fradicia e Gessica era in preda ad un tale stato di eccitazione da non avere più la minima capacità di resistenza ‘ in breve cominciò a mugulare ma i suoi gemiti diventavano sempre più forti, c’era il grosso rischio che i nostri genitori si svegliassero. Così le tappai la bocca con la mano.
Con il vibratore comiciai a stimolarle il culo fino a che, gli umori che colavano copiosi dalla micina, resero totalmente indolore una penetrazione totale.
I suoi continui mugolii mi invitavano a spingermi oltre e così, sfilatole il vibratore dal culo, cominciai a stuzzicare il suo clitoride con un sapiente gioco di dita fino a che mi trovai, quasi senza accorgermene, ad averla penetrata con tutta la mano entrata facilmente fino al polso ‘ il suo sguardo dimostrava che era in uno stato di estasi totale e così decisi di toglierle la mano dalla bocca ma, per non correre rischi riempii la sua bocca con la mia lingua alla ricerca della sua ‘
Mentre la strapazzavo per bene mi farfugliò che voleva provare il mio cazzo e aggiunse che non c’erano problemi per lei perché tanto prendeva regolarmente la pillola.
Non me lo feci ripetere due volte, sfilai la mia mano e con la stessa mano fradicia dei suoi umori le ritappai nuovamente la bocca con il duplice scopo di impedirle di emettere qualche gemito che avrebbe potuto svegliare i nostri genitori e di farle assaporare i suoi umori ‘ La penetrai senza il minimo sforzo ‘ era talmente fradicia di umori che il mio cazzo entrò come in coltello rovente nel burro ‘ in men che non si dica le riempii la micina con un paio di getti caldi, potenti ed abbondanti.
Ma lei non era contenta, non le bastava ‘ voleva altro! Voleva essere presa da dietro e, di certo, non con il vibratore. La accontentai subito; la feci sdraiare sul divano e poggiando le sue gambe sulle mie spalle, con un unico colpo ben assestato la pentrai fino in fondo; intanto che la stantuffavo alternando colpi violenti a dolci e lenti con il vibratore la prendevo davanti ‘ Era un lago di umori.
Dopo averle inondato anche il culo, la lasciai lì sul divano mentre io andai in bagno a ricompormi; erano pur sempre le quattro e mezze di mattina e sapevo che nostro padre era solito alzarsi intorno alle cinque per andare al lavoro. Quindi al mio ritorno in camera le diedi un ultimo bacio in bocca e la invitai a chiudersi in bagno e ricomporsi prima che qualcuno si fosse svegliato.
Ma, purtroppo, mia madre si era svegliata e ci sorprese proprio nel momento in cui la stavo baciando ancora nuda sul mio divano ‘ ma questa è un’altra storia che vi racconterò un’altra volta.
Mi aspettavo una reazione da ‘terza guerra mondiale’ da parte di mia madre ma lei mi spiazzò completamente con una smorfia di approvazione: ‘era ora che avessi un rapporto sessuale completo con una donna ‘ piuttosto che masturbarti ogni momento davanti a film porno ”
Dunque mi madre sapeva tutto di quello che facevo anche se, fino a quel momento aveva finto di ignorare ‘ e continuò: ‘certo avrei preferito che la fortunata non fosse tua sorella ma, comunque, meglio con lei che con la prima che capita’.
Dopodichè si rivolse a Gessica chiedendole come fosse andata la prima volta del suo fratellino, la risposta di mia sorella fu chiara e diretta: ‘con tutti i porno che si è visto il porco ha acquisito un’esperienza del tutto invidiabile ‘ nessuno dei miei amici è mai riuscito a farmi impazzire come il mio adorato fratellino’.
Poi mia madre tirò quindi una stoccata micidiale a Gessica in merito all’abbigliamento o meglio, in merito a quello che le rimaneva indosso: gli stivali e le collant con l’apertura al cavallo: ‘ormai hai 29 anni, sei adulta e responsabile delle tua azioni ‘ non c’è bisogno che ti illudi di nascondere certi capi di abbigliamento ‘ ho sempre saputo quali fossero i tuoi nascondigli segreti. Sei sempre stata molto bella e molto orgogliosa della tua bellezza, trovo anche giusto che tu la metta orgogliosamente in mostra’
‘E tu, Luigi, ti ho messo al mondo, ti ho visto crescere, ma non ti avevo mai visto nel bel mezzo di un’erezione ‘ devi proprio essere orgoglioso di quello che la natura ti ha donato ‘ chissà quante donne potrai rendere felici ‘ e pensare che papà arriva si e no alla metà delle tue dimensioni’.
Intanto che parlava, la vedevo avvicinarsi a me con una strana luce nei suoi occhi ‘ non riuscivo a capire cosa avesse in mente o meglio, lo avevo capito, ma non credevo che sarebbe stata capace di prenderlo in mano, accarezzarlo voluttuosamente e passarselo in mezzo alle gambe.
In quel momento non riuscivo a capire se era di più lo stupore, l’eccitazione o chissà che fatto sta che le uniche parole che riuscii a spiccicare furono soltanto ‘Ma mamma ma cosa ‘.’ E lei mi stoppò subito dicendo ‘con voi due riprenderemo il discorso più tardi quando vostro padre sarà andato al lavoro ‘ ho voglia di qualche emozione forte!’ e se ne andò.
Io e Gessica ci guardammo esterrefatti senza più sapere cosa pensare e ci rifugiammo ognuno nella propria cameretta in attesa che arrivasse ora di fare colazione.
Alle 7,30, puntuale come ogni mattina nostro padre ci raggiunse in cucina per la colazione che consumò piuttosto velocemente come al solito per non perdere il treno che lo avrebbe portato in città. Ci salutò dicendoci che sarebbe stato via tutto il giorno per visitare una serie di clienti.
Appena finito di sparecchiare la tavola, riassettare la cucina e lavare piatti e scodelle, nostra madre ci guardò con aria maliziosa e ci invitò a ‘riprendere’ il discorso da dove era stato interrotto poche ore prima :’ho voglia di divertirmi un po’ con i miei adorati figli ‘ con vostro padre è sempre tutto così monotono che ho sempre desiderato di poter trasgredire ma non ho mai avuto il coraggio di tradirlo con un altro uomo ‘ quello mai ma, con voi due, è un’altra cosa ‘ siete i mie figlioli ed è giusto che all’occorrenza voi facciate qualcosa per me ‘ in fin dei conti io non mi sono mai tirata indietro quando voi mi avete chiesto qualcosa’.
Mamma disse che sarebbe andata in camera a mettersi qualcosa ‘di particolarmente eccitante’ ed invitò Gessica a fare altrettanto ‘
Io, nel frattempo, avrei dovuto attendere pazientemente seduto sul divano del salotto completamente nudo e con il divieto totale ed assoluto di voltarmi fino a quando mia mamma non mi avesse dato il permesso.
Quello che vidi dopo una decina di minuti che mi erano sembrati un’eternità, fu uno spettacolo a dir poco da infarto anche per il più navigato attore porno: Gessica indossava dei meravigliosi stivali scamosciati al ginocchio di un bellissimo colore amaranto scuro tendente al viola, un paio di leggings neri, una minigonna di pelle nera che le arrivava a mezza coscia con un vistoso spacco su un lato ed una zip sull’altro ed un body nero ‘ come da suo solito niente reggiseno.
Mamma, invece era da urlo! Stivali neri appena sotto al ginocchio con un bellissimo tacco non a spillo ma, comunque, piuttosto alto, un bellissimo tubino nero che arrivava poco al di sopra del ginocchio lasciando ‘ a vista ‘ al massimo una decina di centimetri delle sue meravigliosa gambe, inguainate in collant nere abbastanza coprenti ‘ anche lei senza reggiseno.
Conoscevo già certe mise di mia sorella ma mai mi sarei aspettato un tale tipo di abbigliamento da parte di mamma ‘ Fu in quella occasione che venni a sapere da mia mamma che lei e Gessica erano solite giocare tra di loro, così vestite ‘ e che ora, finalmente, potevano sfogare le loro fantasie più perverse con un uomo.
Cominciarono a dedicarsi entrambi al mio migliore amico, Gessica succhiando e leccando le palle e mia mamma dedicandosi con estrema maestria al bastone ‘ Andarono avanti così per qualche minuto finché decisero di invertire le posizioni. Quando capirono che sarei venuto di lì a breve decisero di interrompere le attenzioni al mio amico e si dedicarono a me: cominciò mamma con un bacio fenomenale in cui mi srotolò tutta la lingua in bocca a cui, prontamente, arrotolai la mia in un turbine di passione e perversione ‘ nel frattempo Gessica mi succhiava a rotazione le dita delle mani avvolgendoci intorno ogni volta la lingua ‘ l’eccitazione prese il sopravvento decisi di sfilare la gonna a Gessica ‘ la troietta non indossava intimo!
Mi dedicai alla sua patatina depilatissima e profumatissima ‘ era uno spettacolo al tatto: già completamente fradicia di umori, cominciai a massaggiarle il clitoride con passione e pressioni sempre maggiori fino a che, in preda ad un orgasmo, mi incitò a penetrarla come un vero maschio ‘ non me lo feci dire due volte e, in men che non si dica, la feci appoggiare allo schienale del divano e la penetrai cominciando subito a stantuffarla con violenza senza lasciarle un attimo di respiro.
Mia madre decise di sfruttare l’eccitamento di Gessica e, tirato fuori un tubetto di vaselina, ne spalmò un po’ sul suo buchino e un po’ sulla mano di Gessica ‘ le sue intenzioni erano inequivocabili e la reazione di Gessica non si fece attendere: in men che non si dica cominciò a penetrare mamma con l’indice mentre con il medio la penetrava delicatamente davanti ‘ Poco dopo nostra madre prese il vibratore di Gessica e cominciò a masturbarsi da sola, invitando Gessica a dedicarsi esclusivamente al suo piacere anale ‘
Dopo pochi minuti venni copiosamente riempiendo mio sorella che raggiunse un orgasmo che si materializzò in un urlo liberatorio che credo sia stato sentito anche dall’inquilino del settimo piano.
Subito dopo estrasse la mano dal culo di nostra madre che colò una fontana di umori che si convogliarono, per fortuna, lungo le sue cosce.
A quel punto ci infilammo tutti e tre insieme sotto la doccia per poter essere pronti per il secondo round ‘ adesso mia madre aveva voglia di sentirmi dentro ma, per scaramanzia, anche se prendeva la pillola, decise che io le sarei dovuta venire dietro mentre Gessica le avrebbe riservato lo stesso trattamento precedente però nella sua fighetta.
Dopo una doccia ad altissimo contenuto erotico durante la quale io dovetti lavare per benino le intimità di Gessica e della mamma, mentre loro due si dedicavano a giochi di prestigio con la saponetta ci ritrovammo tutti e tre nuovamente in salotto: io ero sdraiato a pancia in su, mentre mamma, dopo avermi regalato un breve ma intenso pompino, si impalò sulla mia verga e,appena trovata la posizione migliore si spinse all’indietro appoggiandosi sui gomiti e mostrando il suo sesso fradicio alle mani esperte di mia sorella che non si fece pregare.
Era mamma stavolta a condurre il gioco: ritmicamente si muoveva avanti e indietro avendo cura di non lasciar uscire né la mano di Gessica né il mio bastone ‘ Dopo qualche minuto non riuscii più a trattenermi e venni copiosamente nel culo di mamma ‘ fu un orgasmo da urlo per entrambi e Gessica volle essere penetrata a sua volta anche da me ‘ la troietta sembrava una vacca in calore senza più alcuna inibizione.
L’accontentai subito ma, in attesa che il mio amico, fosse di nuovo pronto all’azione comincia a penetrarla con le dita fino a quando l’ebbi penetrata nuovamente con tutta la mano; a quel punto si sedette sotto di me e coadiuvò il risveglio del mio amico con un magistrale pompino ‘ quando fui pronto, sfilai la mano dal culo di Gessica, mamma interruppe il pompino ed io cominciai a stantuffare mia sorella con foga, affondando tutti i miei 23cm nel suo culo. Appena la ebbi penetrata completamente sentii Gessica serrare le chiappe per potersi godere tutto il mio cazzo al meglio e solo dopo qualche secondo si rilassò permettendomi di continuare a stantuffarla ancora per qualche secondo ‘ appena mamma capì che sarei venuto di lì a poco, disse a Gessica di levarsi, si alzò di scatto e mi fece venire in bocca ‘ fu un’esperienza incredibile vedere la bocca di mamma che colava sperma dai lati.
I vostri commenti sono sempre graditi: il_feticista@hotmail.it

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