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Racconti erotici sull'Incesto

Amore di mamma

By 16 Agosto 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Io continuo ad incontrare i miei amici maschi che sfogano con me i loro desideri repressi e quantunque sia la mia passione essere preso come una donna e considerato tale ultimamente mi dà fastidio sentire il loro fiato caldo sulla nuca mentre m’inculano come cani e mi trapanano lo sfintere . Ormai sono due anni che abito da solo con mia madre ed ho rinunciato ad incontrare donne perch&egrave quelle che ho conosciuto si sono rivelate dei fallimenti . Forse perch&egrave la donna ideale per me &egrave rappresentata da mia madre . Mia madre . Beh , mia madre naturale non lo &egrave . Io sono il figlio della colpa , di un attimo di smarrimento , il frutto di una chiavata in campagna tra mio padre ed una lavorante . Ho avuto quella che ritengo una fortuna per essere stato accettato in casa dala moglie di mio padre che mi ha allevato come se fossi realmente suo figlio e mi ha amato allo stesso modo di mia sorella nata in seno alla famiglia vera . Mia sorella ha due anni più di me ma chi &egrave stato il cocco di mamma sono io . Quando avevo sei anni mio padre prese la decisione involontaria di abbandonare questa valle di lacrime e lasciò mia madre , o la mia matrigna , nel pieno della gioventù e coi sensi inappagati . Ricordo come se fosse adesso la sera del funerale quando mio zio Ercole , fratello maggiore di papà , ci tenne compagnia e fece coraggio a mia madre e le fece sentire contro le chiappe quanto duro fosse il dolore per l’immatura scomparsa del capofamiglia . Lei era puntellata contro il bordo di un baule dove stava riponendo qualcosa quando lui le si avvicinò e le artigliò i fianchi e così rimase a lungo muovendosi lentamente . Dopo un bel po’ lei si rizzò e lo affrontò infilando una mano nella cintola dove rimase per qualche minuto facendo dei gesti lenti di su e giù e la ritrasse bagnata e per asciugarla se la portò alla bocca . Aveva gli occhi lucidi ed il labbro fremente come spesso in seguito glielo ho visto . Negli anni a seguire spesso mio zio l’ho visto per casa e spesso ha trascorso la notte nel letto di papà . Ma quella sera no , quella sera fui io ad esere eletto il maschio di casa . Mia madre mi portò a letto con lei per non stare da sola e molte volte nel corso degli anni le feci compagnia nel lettone . In quel lettone sono passati decine e decine di amanti . Tutti ben dotati ed aitanti . E tanti li ho visti giocare con lei senza pudore . Mille e mille volte ho fantasticato di essere io al loro posto per portare sollievo alla vita infelice della vedova e spesso ho immaginato di sostituirmi a lei ed ospitare nelle mie viscere quei monumenti eretti alla sessualità . E tanti ne ho ospitati. E continuo ad ospitarne . Ma la donna dei miei sogni segreti , il cui corpo ho sempre sognato di possedere mentre mi masturbo , &egrave lei . E’ la sua bocca che sogno di vedere avvolta intorno al mio cazzo voglioso . Ed &egrave lei che vado a visitare quando torno la sera dopo aver incontrato qualche ragazzo che non mi ha fatto godere . Apro la porta socchiusa della sua cameretta e mi avvicino per osservare alla luce del corridoio il suo corpo spesso nudo esposto alla mia ammirazione e mi masturbo facendola vivere nella mia fantasia e le sborro addosso . Più di una volta , al mattino , &egrave venuta a lavarsi lo sperma rappreso mentre ero in bagno intento a farmi la barba . Attraverso lo specchio mi ha lanciato uno sguardo sfuggente ed un debole sorriso come per dirmi che lei sa che uso il suo corpo per godere . Quando fa caldo amiamo girare per casa seminudi : io con indosso uno slip , o , più spesso , un perizoma che nasconde appena l’asta e lascia fuori in bella vista i coglioni uno da una parte e l’altro dall’altra e lei con la solita camicia da notte che la ricopre fino ai piedi ma che quando &egrave sdraiata sul divano o sul letto &egrave raccolta sulla pancia e le lascia il seno scoperto e le belle gambe lisce malgrado l’età . Tante volte l’ho ammirata nuda completamente mentre prepara la vasca da bagno e si china con fare civettuolo e senza vergogna davanti a me per cercare qualcosa nel comò . Visione celestiale della sua prugna semiaperta quando si china e attraverso le cosce aperte la sua natura si rivela e mi costringe a toccarmi per lenire il turgore del cazzo . Una sera , era un sabato ed ero appena stato preso nel garage dal portinaio che ha una predilezione per il mio culo effeminato e tuttavia non avevo goduto , rientrai in casa e nel semibuio del salotto la vidi addormentata , credevo , sul divano . Andai a lavarmi la sborra che mi aveva lordato le mutande e messo il solito perizoma a torso nudo andai a salutarla convinto che stesse dormendo . Era sveglia e notai che aveva pianto perch&egrave quando la baciai sentii le gote umide . Lei poggiava la testa dai capelli sciolti sul bracciolo , la solita camicia arrotolata sulla pancia che le lasciava entrambe le tette scoperte con le aureole scure ben distinte anche nella semioscurità ed un cuscino in mezzo alle gambe che le nascondeva l’inguine . Mi misi in ginocchio accanto a lei e mentre una mano le carezzava i seni nudi l’altra la infilai sotto la testa per avvicinarla alla mia bocca quando la baciai . Le baciavo gli occhi e glieli asciugavo e le succhiavo l’umido agli angoli della bocca con la punta della lingua . Non era la prima volta che le baciavo la bocca e le toccavo i seni perch&egrave tra noi c’&egrave sempre stata tanta condidenza . Le chiesi cosa avesse e lei , dietro mie insistenze , mi confessò di sentirsi invecchiare e di sentirsi evitata da tutti quei spasimanti che quando era giovane le ronzavano intorno . Anche lo zio Ercole , suo eterno fidanzato , erano ormai anni che non si faceva vivo . Io le asssicurai che sarei rimasto per tutta la vita con lei e che mai più avrei portato altre donne in casa desiderando essere il solo ad appoggiare la mia testa sul suo petto . Mentre così le raccontavo la mia passione le infilai un braccio in mezzo alle cosce tra l’inguine ed il cuscino fino a carezzarle le chiappe seguendone la fessura con un dito ed arrivare a lisciarle il buco del culo . Sentii chiaramente il grilletto indurirsi sfregato dal mio polso e sempre baciandole gli angoli della bocca per succhiare la saliva la sentii gemere sommessamente fino a sentire sul braccio l’umido del suo godimento . Continuai a fregare il polso contro il suo più che duro clitoride e ne provocai un godimento che da anni non sentiva . Avevo il cazzo che scoppiava a stento trattenuto nel perizoma ed avrei voluto che lo carezzasse e perch&egrave no , lo prendesse in bocca e lo facesse finalmente sfogare . Invece le sue mani restavano penzoloni lungo il bordo del divano o carezzandomi blandamente la schiena . Ritrassi il braccio dall’inguine e leccai l’umore che lo bagnava e lei mi guardava fare . Mi alzai ostendando il cazzo malnascosto dallo slip e le chiesi se per quella notte volesse dormire nel mio letto , cosa che non facevamo da tanti anni . Rimase a lungo soprappensiero e fui sorpreso quando mi disse di accettare . Andò in bagno a prepararsi ed io ne approfittai per mettermi nudo completamente ed infilarmi sotto il lenzuolo . Il cazzo scoppiava e mi doleva l’asta tanto era il bisogno e la voglia di sborrare . La luce era spenta ma avevo lasciato la porta aperta in modo che dal corridoio ci giungesse il chiaro . Lei si offrì di spegnere ma io la pregai di no perch&egrave mi faceva piacere ammirarle il corpo ancora giovanile . Ed infatti ebbi modo di ammirare le belle cosce mentre entrava nel letto ed alzava la camicia fino all’inguine di cui intravvidi la foresta incolta di pelo scuro che le contorna la fica adorabile . Le sue ginocchia nude contro le mie mi diedero dei brividi perch&egrave a pochi centimetri c’era il mio cazzo duro e la sua fica , immaginavo , fremente . Abbiamo chiacchierato per tutta la notte rivangando il passato e rivedendo con gli occhi della memoria le varie vicende della nostra vita . Parlammo dei vari amanti che erano passati per casa e tanti di quelli avevo avuto modo di ammirarli in azione attraverso gli stipiti sconnessi della porta che separava la sua stanza dalla mia . Passai una notte d’inferno perch&egrave il mio cazzo voleva farsi sentire e penetrarle l’intimità , bussare alla porta del suo sesso e qui finalmente godere . Da quando ero bambino desideravo quel momento e farla mia e tuttavia il timore di spaventarla e quindi perderla m’impediva di propormi . Verso il mattino , stanca , si &egrave girata e si &egrave seduta sulle mie ginocchia per dormire . Io le ho messo una mano sotto il corpo per prenderle una tetta e palparla con amore e dolcezza mentre l’altra &egrave arrivata sulla pancia nuda dopo averle tirato più su ancora la camicia già arrotolata . Carezzandola le ho scoperto il culo completamente ed il mio cazzo eretto era lì a qualche centimetro e mi gridava di superare quella piccola distanza ed immergerlo nelle viscere accoglienti . La paura , la paura di offenderla , di farla arrabbiare e scacciarmi mi attenagliava ; mi veniva da piangere e tanta era la voglia di farla mia mentre ne sentivo il respiro regolare . La testa mi scoppiava ed avrei voluto non esere in quella postura con la fica desiderata per tutta la vita accanto a me e non poterla avere per timore di perderla definitivamente . La desideravo come mai avevo desiderato alcuna . Non era mia madre naturale anche se in verità madre &egrave chi cresce un figlio e non chi lo partorisce e poi , almeno seguendo i dettami di De Sade , un figlio anche naturale ha pieno diritto di possedere sua madre prova ne sia che non esistono i richiami del sangue visto che se il figlio viene allontanato dalla madre una volta grande se la incontra senza che nessuno gli dica chi &egrave lui la tratta come una semplice estranea e la chiava senza problemi . Condivido il suo modo di vedere e sopratutto l’altra notte ero d’accordissimo . Ma non osavo . Un mio dito inanellava i peli della fica e l’altra mano le titillava un capezzolo che sentii prendere vigore e diventare duro . Mi sembrava che il seno stesso fosse più consistente e voluminoso mentre il mio cazzo gridava più forte la voglia di fottere . I coglioni erano lì per scoppiare e temevo di avere un’orchite tanto intenso era il dolore . Il dito lasciò il pelo della fica e allugai la mano per raggiungere il clitoride e lo sentii duro , più duro di quanto non lo avessi sentito sul divano . Il dito birichino massaggiò il grilletto e proteso toccò l’interno della fica e la sentti umida . Chiusi gli occhi , non capii più nulla , pensai che la donna accanto a me fosse un’estranea le abbrancai la coscia e la portai un po’ più in alto per aprirle la fica e finalmente tenendola aperta e stringendole con forza il seno la penetrai infilandole ilcazzo intero fino alla radice . Entrò facilmente tanto era bagnata e già da qualche minuto non sentivo più il suo respiro regolare ma un leggero gemito misto tra sofferenza e godimento mi fece intendere che non dormiva più sempre che prima avesse dormito . Con una mana mi artigliò un fianco e mi attirò più a se per sentirsi penetrare più a fondo ed intanto apriva di più le cosce . Io le sbavavo sulla nuca e con sforzo e con la paura che una volta uscito non sarei più entrato nelle sue viscere lo ritrassi e le salii sopra per infilarla finalmente come si deve intanto che la mia lingua si unisce alla sua e le succhia la saliva che produce abbondantemente . Oh mamma , finalmente .- Come sei calda , hai le viscere che scottano , ti amo . Le sussurro e lei :- Taci stupido! Credo che si vergognasse di essere chiavata da quello che considera suo figlio e che d’ora in poi sarà il suo amante . L’ultimo suo amante ma sicuramente fedele . Non voglio altre donne . Magari incontrerò ancora dei maschi dei quali non so e non posso fare a meno ma lei sarà la donna insieme alla quale finirò i miei giorni . Abbiamo trascorso una mattinata di sesso mai pago . Io la volevo come lei voleva me . Lei era insaziabile visto anche la lunga mancanza di un amante . In seguito mi ha confessato delle cose riguardanti me che mi hanno meravigliato e me ne hanno fatto innamorare ancora di più se fosse possibile . E’ adorabile e sono certo che &egrave lei la donna che ho sempre sognato di avere accanto . In ufficio non faccio altro che pensare a lei e la sera , anche se sono stato con un uomo , &egrave da lei che corro per dimostrarle io mio amore e donarle tutto il mio succo che &egrave ben accettato .

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