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Racconti erotici sull'Incesto

Cena punitiva

By 11 Agosto 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

La sera in questione fui invitata con mio padre a cena di mio zio. Era un vecchio 60enne flaccido, goffo e brutto per questo non si era mai sposato. All’epoca avevo 17 anni e quindi mi volevo divertire quindi decisi che dopo cena sarei uscita a ballare con le mie amiche di conseguenza mi vestii sexy. Mio padre non commentò il mio abbigliamento ormai c’era abituato ma mio zio come mi vide esclamò ”porca troia che figa”. Aggiungo che era anche volgare come linguaggio. Durante la cena mio zio non mi staccava gli occhi di dosso. Non avevo ancora capito i programmi che avevano in mente i due uomini.
Terminata la cena, mi offrii di lavare i piatti e così lasciai i due a fumare e bere i loro amari. Terminai in fretta e dissi a mio padre che sarei uscita e che sarei rientrata tardi. Mio zio intervenne ”Ma Mario lasci che tua figlia giri così per le strade e in più le permetti di rientrare tardi?” mio padre gli rispose ”Che ci vuoi fare Giorgio, ormai ci ho rinunciato a farle capire che una ragazza per bene non si comporta come fa lei.” al che mio zio si alzo mi prese per un polso e mi sbatte sul divano e mi giro a pancia sotto e m’inizio a sculacciare e m’insultava ”piccola puttana così impari le buone maniere. Se sei invitata a cena, ci resti finché tuo padre non ti dice che &egrave ora di andare. Hai capito lurida impertinente?” io piangevo dal male che mi faceva. A un certo punto mi mise in piedi e mi tirò giù la gonna e vide che sotto avevo il perizoma e disse ”Mario ma tu hai una zoccola per figlia. Lo sai che solo le battone si vestono come te?”.
Nel frattempo non mi ero accorta che mio padre si era tolto la cintura e solo quando mi disse che era giunto il momento che mi punisse mi accorsi che aveva in mano la sua cintura. Lo supplicai di non farlo e di lasciarmi andare che d’ora in poi avrei fatto la brava, ma sia mio padre sia mio zio mi risposero che era troppo tardi e che ci dovevo pensare prima . Mio padre inizio a darmi delle cinghiate sul culo e mio zio invece mi dava delle sonore sberle. Dopo un po’ di questo trattamento, durante il quale si erano anche dati il cambio, mi chiesero se ne avevo abbastanza. Ovviamente risposi di si con un filo di voce, ma mio zio disse ”invece io credo proprio di no, sicuramente nelle tue uscite con le troie delle tue amiche ti sarai fatta sbattere come una schifosa scrofa, non &egrave così?quindi devi essere punita anche per questo ”risposi di no ma mi arrivo un calcio nel culo con anche l’epiteto di bugiarda.
Mio zio a un certo punto si tirò giù i pantaloni e disse:
– ”Mario guarda che effetto mi fa la troia di tua figlia”.
– ”Non dirlo a me Giorgio che me la vedo girare per casa tutto il giorno seminuda, me lo fa tirare”.
– ”Mario che ne dici di sfogarci? Una zoccola così disubbidiente quando ci ricapita? Tanto tu scrofa sei abituata a prendere cazzi dalla mattina a sera, quindi inizia a ciucciarceli”.
Feci per rispondere di no e che mi facevano schifo, ma mio padre mi anticipò e mi dette una sberla ”allora non hai ancora capito che devi imparare a ubbidire a chi &egrave più grande di te?” e mi arrivò una nuova sberla. Mio zio mi mise di nuovo davanti alla bocca il suo cazzo semiduro e puzzolente di piscio. io mi rassegnai e apri la bocca e subito mio zio mi infilò il suo cazzo fino alla gola, mentre mio padre si era messo dietro di me e mi toccava la fighetta dicendo ”Giorgio mia figlia &egrave proprio una bagascia, sai che &egrave già fradicia?” detto questo subito mi impalò facendo entrare il suo pisellone in un colpo, vidi le stelle perché era lungo e grosso, mi stantuffò per un buon quarto d’ora mentre io continuavo a ciucciare,
 ”Mario facciamo a cambio, voglio godere dentro a questa puttanella da due soldi”
 ”Giorgio la puttana ha la figa calda e stretta, ma fradicia. Alla maiala piace godere con il pisellone di suo padre”
 ”perché non hai ancora provato la bocca! é di fuoco, guarda come me lo ha fatto diventare, &egrave di marmo”
Così si dettero il cambio e di nuovo a stantuffarmi e insultarmi per una buona mezz’ora.
 ”Giorgio mettiti sotto a questa mignotta, mi &egrave venuta una idea ‘ voglio fotterla in culo”
Io a quel punto protestai, dissi a mio padre che era troppo grosso per me. In quel momento mio zio mi dette una sberla sul sedere che mi fece lacrimare dal dolore
 ”zitta e impara a ubbidire baldracca che non sei altro” disse mio zio
 ”dai Giorgio, voglio incularla” e me lo sbatte in un solo colpo facendomi urlare dal dolore ma non mi dettero il tempo di riprendermi che mio zio mi mise il suo pisello in figa e iniziarono a scoparmi così.
Iniziai a godere di essere trattata così a tal punto che ebbi un orgasmo intenso, mio padre e mio zio si dettero il cambio per un’altra mezz’ora durante la quale ebbi altri orgasmi forti.
Ad un certo punto sia mio padre sia mio zio iniziarono a scoparmi più forte, dandomi dei colpi più veloci e forti e tutti e due urlarono contemporaneamente ”siiiiiii ti riempio prostituta di merda!!!!!!!!!!!!” sempre sculacciandomi e prendendomi a sberle.
Quando finirono di sborrarmi dentro al culo, mio zio, e nella figa, mio padre, mi dissero raccogli ogni singola goccia e succhia la nostra sborra dalle tue dita. Quando ormai non usciva più niente dai miei buchi mi dissero ”lurida fogna di merda seguici in bagno camminando come la cagna che sei”. In bagno mi fecero mettere davanti ai loro cazzi ormai mosci e mi costrinsero a spalancare la bocca e mi riempirono anche la bocca di piscio.
Terminato mio padre disse ”ora puoi rivestirti, ma non esci mai più con le zoccole delle tue amiche!!!!!!!!!!!!”. Ubbidiente mi rivestii in silenzio e scrissi alle mie amiche che purtroppo non sarei uscita per un po’ di tempo, salii in macchina e sia io che mio padre restammo in silenzio per metà strada, ma quando ci fermammo ad un semaforo rosso mio padre ruppe il silenzio e disse ”d’ora in poi scoperai anche con me ogni volta che ne avrò voglia e in più qualche sera a settimana ti sbatterò su qualche marciapiede a battere e se avrò voglia di scoparti al tuo rientro a casa mi dovrai soddisfare senza fiatare, ti farai trombare anche da chi voglio io, ogni mio desiderio &egrave un ordine, hai capito?” e mi dette una sberla e piangendo risposi di si.
Sessodipendente.

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