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Racconti erotici sull'Incesto

Che gran porca mia suocera Lucia

By 31 Marzo 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Che gran porca mia suocera Lucia
(l’inizio)

Ciao a tutti mi chiamo Mattia ho 25 anni e abito in piccolo paese del nord Italia.
Quella che vi sto per raccontare è una storia vera accaduta qualche giorno fa.
Sono fidanzato da qualche anno con una ragazza che si chiama Anna e da poco più di qualche mese sono attratto sessualmente da sua madre Lucia.
Lucia ha 52 anni, non è una gran donna ma ha un paio di tette da paura porta, una quinta, è un po’ robusta ma il suo culo mi fa impazzire.
Ho sempre spiato Lucia mentre si cambiava in camera o mentre si faceva la doccia ma non ho mai avuto l’occasione di provarci o meglio non ho mai avuto il coraggio di provarci, fino a quel giorno’.
Una sera come tante vado dalla mia ragazza e passo la serata con lei, quando a fine serata lei mi dice che l’indomani sarebbe andata ad un addio al nubilato con sua sorella Maria, a quel punto Lucia che era accanto a noi disse alla figlia che sarebbe stata a casa sola perché anche suo marito sarebbe uscito a cena per lavoro, Anna la guarda e le dice che le dispiace poi guardò me e mi disse:
Mattia perché non vieni tu a fare compagnia alla mamma?
Io un po’ titubante (perché mi aspettavo che fosse stata una serata noiosa) risposi di si. Mi misi d’accordo per l’orario della cena, salutai e me ne andai.
Arrivò l’indomani emi recai a casa della mia ragazza, suonai il campanello e Lucia dopo aver chiesto chi fosse mi aprì il cancelletto, arrivai alla porta d’entrata, bussai e dopo qualche istante la porta si aprì, davanti a me si presentò una scena che mai mi sarei aspettato, Lucia mi aprì in accappatoio.
L’accappatoio era leggermente aperto e riuscivo ad intravedere le sue magnifiche tette, non indossava ancora le pantofole e siccome mi accorsi che era ancora bagnata dedussi che non aveva ancora indossato le mutande, il mio cazzo andò in tiro immediatamente ed era ben visibile ma Lucia per fortuna non se ne accorse, ma si accorse che le fissavo il seno:
Scusa Mattia se ti aperto in questo stato ma ho fatto tardi dal lavoro ed ero ancora sotto la doccia.
Niente scuse, non ti preoccupare non è un problema.
Lucia si scostò un attimo e mi disse di entrare pure.
Entrai in casa e lei chiuse la porta:
Mattia accomodati pure io vado un salto su di sopra a finire di prepararmi.
Detto questo si recò in camera da letto, io fui preso da una voglia irrefrenabile e senza fare rumore salii al piano superiore per spiarla mentre si cambiava.
Mi accostai dietro la porta che non era chiusa totalmente e senza farmi vedere mi affacciai per guardare all’interno della stanza , Lucia era li che si asciugava, con le mani appoggiate al petto strofinava l’accappatoio per asciugarsi il suo enorme seno, poi si sedette sul letto scostò l’accappatoio dalle cosce allargò le gambe e con un asciugamano iniziò ad asciugarsi la figa,la sua figa non era molto pelosa, quella scena mi stava facendo impazzire, ero a pochi passi da lei e vedevo la sua figa aperta, mi slacciai i pantaloni e tirai fuori il cazzo ed incominciai a masturbarmi, lei finì di asciugarsi ed iniziò a vestirsi e io ero ancora lì a masturbarmi, indossò dapprima delle mutande di pizzo nere, poi un reggiseno anch’esso di pizzo e anch’esso nero, poi delle autoreggenti di nylon nere, una gonna di jeans lunga fino ad appena sotto il ginocchio, un maglioncino di lana bianco e per finire indossò delle pantofole viola. Io mi stavo ancora masturbando ma mi dovetti ricomporre di fretta perché lei stava per uscire dalla stanza, una volta ricomposto corsi subito di sotto e mi sedetti sul divano aspettando che lei scendesse.
Dopo qualche istante Lucia entrò nella sala da pranzo:
Eccomi, scusa se ti ho fatto aspettare, ora preparo la cena. E si avviò ai fornelli.
Mentre cucinava iniziammo a parlare del più del meno, di come andava il lavoro, di come procedevano le cose con la figlia eccetera, ma mentre parlavamo il mio pensiero andava sempre alle scene di pochi minuti prima, lei era girata e mi dava le spalle ed io continuavo a fissarle il culo ed avevo sempre più voglia di allungare una mano e parparglielo, ma mi convinsi che era meglio lasciar perdere.
Lucia finì di preparare e ci sedemmo al tavolo per mangiare, stavamo mangiando quando chiesi a Lucia di passarmi la bottiglia dell’acqua, nell’allungarla verso di me con il fondo della bottiglia toccò una posata che cadde a terra, mi piegai sotto il tavolo per riprenderla e guardai verso le gambe di Lucia, le sue gambe erano aperte e lasciavano vedere le mutande che coprivano la sua splendida figa, volevo avvicinarmi e iniziarle a baciarle le gambe per poter poi arrivare alla figa ma non lo feci e mi rialzai.
Finito di mangiare e di lavare i piatti mi preparai per andare a casa ma Lucia nel vedermi mettere il giubbotto mi fermò:
Mattia non vuoi rimanere qui a vedere un film? Tanto sono appena le nove.
A quelle parole mi fermai ed accettai di rimanere a vedere un po’ di televisione.
Ci sedemmo sul divano e Lucia accese la televisione, eravamo seduti un po’ distanti e dopo qualche minuto Lucia tirò su le gambe sul divano e si rannicchiò, poco dopo allungò le gambe verso di me e appoggiò i suoi piedi sulle mie ginocchia:
Mattia posso rimanere così? Mi fanno un po’ male le gambe.
Si ok, non mi dà fastidio.
Continuavamo a guardare la televisione quando presi i sui piedi con le mani ed iniziai a messaggiarlgieli, smisi dopo qualche secondo per paura che le desse fastidio ma Lucia mi guardò:
Mattia perché hai smesso? Ti và di continuare? Era rilassante.
Ricomincia e andai avanti per alcuni minuti.
Durante la visione del film ci fu una scena un po’ erotica e vidi che Lucia era molto attratta da quelle scene, presi un po’ di coraggio e le feci una domanda:
Lucia posso farti una domanda?
Certo che puoi.
Ma ti piacciono queste scene?
Ma che domande sono? Certo come a tutti no? Perché a te non piacciono?
Certo, era solo curiosità.
Preso dall’euforia mi feci più audace?
Lucia come và il sesso con tuo marito?
Ci fu qualche istante di silenzio, nel quale pensai che Lucia se la fosse presa ed iniziai a vergognarmi un po’ della domanda posta ma Lucia mi rispose?
Non molto bene, è da qualche mese che non facciamo l’amore. Si vede che non sarà più attratto da me sessualmente.
Impossibile. Risposi io. Dai Lucia non sei per niente una brutta donna.
Ma dai Mattia, non mi vedi sono un po’ in carne?
E che centra, sei comunque una bella donna.
Lucia mi fissò per qualche istante. Poi mi chiese cosa trovavo di attraente di lei.
Io non volevo rispondere ma lei insistette:
Dai non ti vergognare, dimmi pure, se vedi veramente qualcosa di attraente di me.
Prima cosa hai degli splendidi occhi.
Lei sorrise, sai dirmi solo quello tu guardi prima gli occhi? Dai Mattia si più audace.
Ok, hai delle splendide cosce, delle tette enormi che io bacerei per ore e per finire un culo da favola.
Lucia arrossì, poi il discorso si fece più piccante:
Mattia se io non fossi sposata e se tu non fossi fidanzato con mia figlia, faresti sesso con me?
Certo che lo farei, se ce ne fosse stata la possibilità ti sarei saltato addosso alla prima occasione, e ti avrei fatta godere come non mai.
E che avresti fatto per farmi godere?
Per prima cosa’ Smisi di parlare, feci silenzio per qualche secondo poi le dissi:
Non so descrivere cosa ti farei, per farti capire dovrei dimostrartelo.
A questo punto lei disse una cosa che mi spiazzò:
Avresti il coraggio di farlo per davvero?
Se ce ne fosse stata l’occasione si.
E fallo ora, questa occasione non và bene?
Rimasi zittito per qualche istante, poi spostai le sue gambe mi inginocchiai per terra davanti a lei e piegandomi in avanti iniziai a baciarle e piedi da sopra le autoreggenti, pian piano mi spostavo sempre più su e mentre continuavo a baciarle le gambe con le mani lei tirai su la gonna, arrivai alle cosce e mentre glie le baciavo e leccavo lei incominciò a gemere dapprima piano poi sempre più forte.
La feci sedere sul divano e le feci appoggiare i piedi sul tavolino davanti al divano cosi che poteva allargare di più la gambe, poi le tolsi le mutande e ripresi a baciarle le cosce per poi arrivare finalmente a quella sua stupenda figa. Come inizia a leccargliela Lucia iniziò ad urlare di piacere come una matta, avevo paura che le sue urla potevano essere sentite da qualcuno al di fuori, ma sentirla godere in quel modo mi eccitava ancora di più.
Mentre continuavo a leccargliela presi anche a sditalinarla dapprima con un dito, poi le dita diventarono tre ed infine tre:
O mio diooo siiiii continua cosi, ti prego Mattia.
Io continuavo, era cosi buono il sapore della sua figa e volevo che lei continuasse ad urlare dal piacere.
Dopo alcuni minuti smisi di leccargliela, mi alzai da terra le presi per una mano e feci alzare dal divano anche lei, mi avvicinai e iniziai a baciarla in bocca, le nostre lingue si agitavano velocemente, smisi di baciarla e dolcemente le tolsi il maglione per poi slacciarle il reggiseno lasciandola con la parte sotto ancora vestita e con le sue grandi tettone al vento, mi chinai un po’ per leccargliele, leccavo e succhiavo prima una per poi passare all’altra e cosi via, lei gemeva di piacere:
Mmmmmm mmmmmm.
Poi smisi, dolcemente appoggiai le mie mani sulla sua testa e con un gesto le feci capire di inginocchiarsi, una volta che era inginocchiata mi slacciai i pantaloni e li lasciai cadere e mi abbassai le mutande e rimasi con il mio cazzo bello duro di fronte a lei; Lucia per qualche istante esitò continuando a fissarmi negli occhi, poi guardò il mio cazzo ed allungò un braccio e me lo prese in mano, iniziò col masturbarmi delicatamente, movimenti leggeri della mano che andava avanti e indietro, poi prese col masturbarmi più violentemente:
Siiiii Lucia, brava cosi.
Mi fece una sega per alcuni minuti poi avvicinò le sue labbra alla cappella del mio cazzo e prese con il dargli qualche bacio solo con le labbra, poi leggermente con la punta della lingua ed alternava la leccata ai baci, poi in fine lo prese interamente in bocca ed iniziò col farmi un fantastico pompino, continuava ad andare su e giù con la bocca e smetteva solo quando mi leccava la cappella con la lingua, io stavo impazzendo era fantastico:
Mamma mia Lucia quanto sei brava, continua ti prego.
Smisi qualche secondo, e quasi sotto voce e con tono da arrapata mi disse:
Ti piace d’avvero Mattia?
Si è fantastico. Siiiii.
La feci smettere e la feci alzare, la diressi verso il mobile che stava di fronte al divano, la feci girare, piegare leggermente in avanti e gli feci mettere le mani appoggiate al mobile, poi le alzai la gonna appoggia il cazzo alla sua figa e con un colpo deciso ma delicato la penetrai:
Ahhhhh.
Inizia a muovermi avanti e indietro lentamente per poi aumentare pian piano la velocità, arrivai ad un punto che si distinguevano chiaramente i rumori dei colpi, Lucia godeva come una matta, urlava sempre più forte:
Ahhhhhhhhhh, siiiii ancoraaaaa, sfondami la figa, ti prego, ahhhhh siiiii quanto è bello.
Dopo poco dalla figa di mia suocera iniziarono a grondare umori e lei godeva sempre di più.
Smisi di penetrarla, le chiesi se si poteva andare nella sua camera da letto, lei annuì.
Salimmo al piano superiore ed entrammo nella camera da letto, una volta li mia suocera mi sbatté sul letto, mi tolse la camicia che avevo ancora indosso, si inginocchiò e riprese a spompinarmi:
Ahhhhh Lucia, ti piace succhiarlo, non è vero?
Il tuo si.
E detto questo continuò a succhiarmelo.
Smise dopo alcuni minuti, si rialzò da terra, mi fissò negli occhi, tirò giù la lampo della gonna che non gli avevo tolto e la lasciò adagiare per terra, poi alzò prima una gamba e poi l’altra per lasciarla a terra, con un piede la lanciò lontano, salì sul letto, si avvicinò alla mie labbra e dopo avermi baciato si mise a cavalcioni sopra il mio cazzo, lo prese con una mano la appoggiò alla figa e lo face penetrare, iniziò con dei movimenti circolari, poi iniziò lentamente a fare su e giù per poi andare sempre più veloce, e riprese ad urlare, io presi le sue tette con le mani e le stringevo con forza:
Ahhhhhhhhh ahhhhh, ti piace scoparti la tua suocera? Non avresti mai detto che ero cosi porca?
No non lo avrei mai detto.
Mettendogli una mano dietro la schiena la feci venire verso di me e presi in bocca una tetta e iniziai a succhiarla, lei nel mentre tentava ancora di andare su e giu.
La feci smettere e mettere in ginocchio sul letto e la penetrai di nuovo da dietro:
Ahhhhh siiiii Mattia, bravo cosi ancoraaaaa.
Le penetravo con forza e ora mai lei urlava a squarcia gola.
Passarono alcuni minuti e smisi di penetrarla, mi sdraiai e dissi:
Lucia mettiti sopra di me con la figa sul mio viso poi piegati in avanti e mentre io te la lecco tu lo prendi in bocca.
Lo fece immediatamente ed iniziammo un fantastico 69, mentre glie la leccavo e lei me lo succhiavo la sentivo gemere:
Mmmmmmmmm.
Poi la feci sdraiare, le allargai le gambe, mi misi sopra di lei e la penetrai nuovamente, la penetravo con violenza e lei ad un certo punto strinse le gambe sulla mia schiena, urlava come non mai e stringeva con le mani le lenzuola, stavo quasi venendo quindi mi tolsi scesi dal letto e restai in piedi, feci scendere anche lei ed una volta inginocchiata prese a spompinarmi, poi a segarmi sempre più forte fino a quando non le sborrai in faccia, lei prima con le mani si ripulì la faccia dalla sborra che poi prese in bocca, poi si avvicinò e con la lingua mi ripulì la cappella dalla sborra che era rimasta e poi lo baciò con le labbra.
Una volta ripulito si alzò e mi disse:
Mattia è stato fantastico, perché stanotte non rimani qui? Tanto mio marito dormirà fuori perché e lontano per lavoro, e sia Anna che Maria mi hanno detto che dopo la festa sarebbero andate a dormi a casa della loro amica.
Io accettai molto volentieri.
Lei mi baciò e mi disse:
Perché non andiamo a farci una doccia?
Non feci in tempo neanche a rispondere che mi prese per mano e ci dirigemmo in bagno ed entrammo assieme nella doccia.
Continua”’.
Se qualcuno volesse parlare con me, per chiedere consigli o raccontarsi delle proprie esperienze, può contattarmi all’indirizzo mail thegoldincest@hotmail.it

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