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Racconti erotici sull'Incesto

Che Natale

By 10 Dicembre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Stavo male, avevo la febbre che saliva e scendeva senza darmi tregua già da tre giorni ed avevo passato la vigilia ed il giorno di Natale a letto.
Alcuni parenti in quei giorni erano passati a trovarmi rendendomi meno triste quei momenti di malattia.
Stavo maledicendo tutto quel freddo preso pochi giorni prima quando sentii il campanello che suonò annunciando l’ennesima visita del giorno di S.Stefano.
Allungai l’orecchio verso la porta e sentii mia madre che accoglieva mia cugina Katy poi non sentii più niente perch&egrave probabilmente erano entrate in salotto a fare due chiacchere ed io in cuor mio speravo che mia cugina non decidesse di venire a vedere come stavo più per il mio pessimo stato di forma che per un’antipatia nei suoi confronti,anzi,mia cugina Katy &egrave un gran bel pezzo di figa:
175 cm. di altezza,un seno abbondante(almeno una quarta)e sodo,un sedere duro come il marmo ed un paio di gambe scultoree.
Nonostante l’indebolimento dovuto alla febbre al solo pensare a Katy mi ritrovai con un inizio di erezione cosi mi sforzai di pensare ad altro e lasciare certi pensieri a quando questa maledetta influenza fosse passata.
Stavo piano piano riaddormentandomi quando si aprì la porta della mia stanza ed entrò mia madre che porgendomi un bicchiere d’acqua ed una pastiglietta mi avvisava che doveva andare al paese vicino a prendermi le altre medicine ma di non preoccuparmi che comunque di la in salotto c’era Katy che si era offerta di aspettarla finch&egrave non fosse tornata e che se mi serviva qualcosa potevo rivolgermi a lei.
Erano passati dieci minuti ed era ora di prendere la pastiglia ma acchiappando il bicchiere sul comodino mi scivolò andando a frantumarsi per terra. Katy sentì il rumore e si precipitò in camera mia a vedere cosa era successo. Vide il bicchiere e sospirando mi disse che pensava fossi caduto dal letto.
Mi disse di aspettare un attimo e andò a prendere uno straccio per pulire.
Stavo maledicendo la bassa temperatura esterna che aveva costretto mia cugina a venire a casa mia con un cappotto che arrivava fino alle caviglie togliendomi il privilegio di rimirare la sua silouette quando, rientrando con lo straccio in mano, prima di mettersi a pulire, si tolse il maledetto (da me) cappotto facendomi quasi venire un infarto.
Indossava una t-shirt che veniva quasi bucata dai capezzoli dritti per il freddo, una minigonna che più mini non si può ed un paio di calze autoreggenti rosse che alla fine delle cosce avevano un fiocchetto bianco.
Rimasi incantato e lei accorgendosene mi disse che era vestita così perch&egrave appena fosse rientrata mia madre sarebbe corsa dal ragazzo a divertirsi.
Beato lui pensai e mentre Katy si chinava per pulire io non distoglievo lo sguardo dal suo corpo mozzafiato raggiungendo un enorme erezione nascosta per fortuna dalle coperte.
Katy finito di pulire disse che mi avrebbe sistemato un pò le coperte perch&egrave toccavano terra da un lato mentre dall’altro erano all’altezza del materasso.
Si sporgeva da un lato all’altro del mio letto finch&egrave ad un certo punto piegandosi un pò troppo su di me non andò ad appoggiare i suoi globi succulenti in direzione del mio uccello che puntò, se possibile, ancora di più verso l’alto.
Mi guardò in faccia e mi disse di tenere a bada la bestia e che a giudicare da come si rizzava non dovevo stare poi così male.
Sentirla parlare in quel modo mi fece cadere ogni remora e visto che non si era spostata le infilai una mano sotto la minigonna andando a spostarle le mutandine e infilandole direttamente un dito nella figa, mossa che lei dimostrò di non gradire dandomi una sberla non troppo forte sopra il cazzo e cercando di allontanarsi, ma io avevo piegato il dito ad uncino come ad artigliarle la figa e con l’altra mano le afferai una tetta strizzandola attraverso la t-shirt.
Mi disse di smetterla di fare lo stronzo ma io continuavo imperterrito a strizzarle prima uno e poi l’altro seno e contemporaneamente muovevo il pollice dell’altra mano strofinandole il clitoride.
Katy sollevò il braccio e stringendo la mano stava per darmi un cazzotto in faccia quando mollandole la tetta andai con la mano dietro la sua schiena e scendendo velocemente sotto la minigonna le stuzzicai il forellino per poi entrare con la punta del dito dentro il suo canale posteriore strappandole un gridolino di godimento che si trasformò presto in un orgasmo che le fece piegare le ginocchia e cadere sopra il letto.
Le chiesi se voleva che smettessi e lei mi disse di si io allora le tolsi le dita dai suoi buchi e mi preparavo al cazziatone che di li a poco mi avrebbero fatto in famiglia quando Katy mi tolse di colpo le coperte e afferrandomi il cazzo con una mano mi disse che ora era il suo turno di farmi godere e si chinò ingoiando in un sol colpo tutto il mio uccello fino alle palle cominciando un su e giù con la testa che mi fece quasi svenire dal godimento.
Stavo per venire nella sua calda bocca ma poco prima di sborrarle un mare di sperma in fondo alla gola lei si fermò e risollevandosi in piedi si tolse la t-shirt e la minigonna in un attimo.
Stava per sfilarsi anche le calze ma io la bloccai dicendole di levarsi gli slip ma di non togliersi le calze perch&egrave così (s)vestita mi eccitava da morire. Si levò le mutandine e salendo a cavalcioni su di me mi mise la sua figa ancora gocciolante sulla faccia dicendomi che se la facevo godere con la lingua come l’avevo fatta godere con le dita allora mi avrebbe permesso di infilarle nella figa il mio cazzone. Cominciai a leccare e sbaciucchiare il clitoride di mia cugina che nel frattempo mi teneva le mani bloccate con una sua mano e con l’altra si stuzzicava i capezzoli portandosene ogni tanto uno vicino alla bocca stuzzicandolo con la lingua.
Ci volle poco per farle avere un’altro strepitoso orgasmo che la fece crollare sul letto ed io liberatomi del suo dolce peso e preso in mano il mio uccello stavo indirizzandolo verso la sua figa quando, sfiorandole il clitoride con la cappella, Katy mi bloccò dicendomi che eravamo andati anche troppo oltre il lecito e cercò di rialzarsi.
Io la afferrai per le braccia e le ricordai che ogni promessa &egrave debito e girandola alla pecorina le entrai di colpo nella figa calda ed ampiamente lubrificata che mi strizzò per bene l’uccello facendola gridare dalla goduria e facendole subito cambiare idea sul fatto di non andare oltre e cominciò ad incitarmi dicendomi di spaccarle la figa in due e che non si era mai sentita così piena.
Io continuai ad andare avanti e indietro mentre lei girava la testa per guardarmi in faccia mentre me la scopavo.




Poco prima di farle avere un nuovo orgasmo mi fermai e le tolsi il cazzo dalla figa e lei protestò dicendomi di continuare a scoparla che stava godendo come una pazza ed io le dissi che ora mi sarei occupato dell’altro buco e le poggiai la cappella tra le chiappe.
Katy cercò di tirarsi su dicendomi che lì non lo avrebbe mai preso da nessuno e specialmente da uno così ben fornito, ma io la afferrai per le tette e tirandola indietro le entrai con la punta superando lo stretto anello con un suo urlo di dolore. Mi fermai un attimo per darle un pò di respiro e lei tra le lacrime mi chiedeva di smetterla che le facevo troppo male. Sfilai la punta dal suo bel sedere e glielo rificcai nella passera e Katy mi disse che lì glielo avrei potuto infilare quando volevo ma che nel culo le faceva troppo male anche se le sarebbe piaciuto godere anche da quel buco.
Non le feci finire la frase che subito le tolsi il cazzo dalla fregna e in un attimo le reinfilai la punta dentro il culo però questa volta non mi fermai finch&egrave non arrivai fino in fondo e fermandomi a farla abituare notai che stava mordendo le coperte ma che non mi chiedeva di uscire.
Dopo pochi attimi in cui la vidi rilassarsi cominciai a pistonarle lo sfintere con lei che pur non smettendo di lacrimare iniziava ad accompagnare i miei movimenti col suo bacino e con una mano si stava sditalinando.Continuai ad andare avanti e indietro per alcuni minuti finch&egrave al suo nuovo orgasmo travolgente non le sfilai l’uccello dal culo e girandola con la schiena sul letto e facendole prendere il mio cazzo in mano non le sborrai un mare di sperma sulle tette.
La baciai in bocca venendo ricambiato e le dissi grazie.
Mi rispose grazie a te per non esserti fermato perch&egrave mi hai fatto male ma ho goduto come mai mi era capitato e prendendo un pò di sborra da sopra le tette si leccò il dito dicendomi che era molto gustosa.
In quel momento sentimmo la macchina di mia madre che stava parcheggiando e allora Katy afferrò la sua roba e si diresse in bagno per levarsi da sopra le bocce la mia sborra e per rivestirsi.
Dopo pochi attimi entrò mia madre in camera mia e mi chiese se Katy se ne fosse andata ma io le risposi che forse era in bagno.
Entrò Katy con addosso il cappotto e disse a mia madre che si era fatta l’ora che tornasse a casa e chinandosi per darmi un bacio sulla guancia mi infilo qualcosa sotto le coperte senza farsi vedere da mia madre e disse che ci saremmo rivisti presto strizzandomi l’occhio.
Mia madre accompagnò Katy al portoncino ed io ne approffittai per guardare sotto le coperte e vi trovai le sue mutandine dove aveva scritto col rossetto che la prossima volta avrebbe ingoiato tutta la mia sborra.

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