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Racconti erotici sull'Incesto

Chi la fa l’aspetti….

By 17 Dicembre 2023No Comments

Cap. 1 – Chi la fa l’aspetti…

Storia vissuta da Giulia di Firenze e romanzata insieme a me.

Protagonisti:
Maria: commessa in un negozio di lingerie, 48 anni, sposata con Massimo
Massimo: direttore commerciale impresa, 55 anni
Giulia: figlia di Maria e Massimo, studentessa di architettura, 23 anni
Luca: fratello di Giulia, studente liceo, 19 anni

Tutto iniziò con uno scherzo non proprio innocente da parte di Luca alla sorella Giulia.
Durante un pomeriggio con amici nel giardino della villa dove vivevano, durante un bagno nella piscina annessa le aveva in pratica slacciato in reggiseno di nascosto facendola rimanere in pratica con le tette di fuori davanti a tutti.
Era da tempo che lui stava fantasticando per trovare un modo per vedere il grosso seno della sorella e alla fine un modo l’aveva trovato.
Nonostante Giulia non fosse proprio pudica, il fatto di essere rimasta mezza nuda di fronte agli amici l’aveva davvero fatta incazzare. Il fatto poi che la madre Maria non avesse poi dato nemmeno una mezza punizione al fratello e che anzi avesse preso la storia con una mezza risata l’aveva davvero fatta imbestialire. Ma non si era meravigliata più di tanto. Lui era sempre stato il “cocco di mamma”, lei la “monella” di casa.
E non poteva certo contare sul supporto del padre visto che per lavoro in pratica ormai a casa passava pochi giorni al mese, per lo più andando in bici o allo stadio con i suoi vecchi amici.
Aveva dunque iniziato a covare una vendetta. All’inizio aveva pensato di rendere pan per focaccia con uno scherzo simile. Luca, al contrario di lei, era davvero all’apparenza una sorta di timido mormore anche se lei era convinto che passasse le notti a guardare film porno o simili.
L’occasione la ebbe un giorno quando, partito suo padre, trovò in bagno sul lavello un necessaire che aveva evidentemente dimenticato di mettere nella valigia. Per pura curiosità lo aprì e …sorpresa delle sorprese…trovò ben quattro scatole di Cialis.
Sapeva più o meno di cosa si trattasse ma lesse nel dettaglio il bugiardino. Quello che la incuriosì fu il fatto di scoprire che per avere una forte erezione occorresse l’eccitazione sessuale, dunque non era automatica.
Ovviamente allo stesso tempo ebbe conferma che suo padre era un puttaniere ma sul momento la cosa passò in secondo piano.
Quello che la interessava era mettere in atto il suo piano di vendetta.
Passò qualche giorno a rimuginare e alla fine le venne in mente un possibile modo per vendicarsi non solo del “delinquente” ma possibilmente anche della mamma che non le aveva dato nessuna soddisfazione.
Non poteva però immaginare il casino che avrebbe creato nella propria famiglia e….vita.
Il piano in fondo era semplice: fare ingurgitare al fratello dosi massicce di Cialis in modo da costringerlo ad avere erezioni costanti senza capire il motivo. Alla fine, o si sarebbe ammazzato dalle seghe o avrebbe dovuto correre dalla mammina per andare a farsi visitare da qualcuno. E sai che imbarazzo per tutti e due…
Puntava anche sul fatto che la mamma era sicuramente sessualmente insoddisfatta e magari…chissà forse anche questo avrebbe potuto giocare un ruolo.
Sapeva che ogni mattina il fratello iniziava giornata come lei con un caffè lungo senza zucchero che lei stessa preparava e dunque il gioco era semplice. Sarebbe bastato sbriciolare una pillola al giorno e aspettare gli eventi.
Iniziò dunque la routine.
Per tre giorni non notò nulla di diverso nel comportamento di Luca. Iniziò ad avere dubbi ma decise di andare avanti.
In realtà le cose non stavano così. Fin dal primo giorno Luca aveva iniziato a sentire qualcosa di diverso, come un’eccitazione perenne soprattutto di notte. E durante le sue solite sedute di masturbazione aveva notato con contentezza una “rigidezza” superiore. La sensazione però di turgore quasi continuo gli piaceva anche se non riusciva a comprendere bene il motivo. Aveva attribuito il tutto alle immagini che vedeva sul PC o sullo smartphone e anche al pensiero fisso che aveva sulle tette della sorella. Era ancora vergine, probabilmente a causa del suo carattere un po’ bambinesco ma sapeva bene come darsi piacere in attesa di trovare la ragazza giusta.
La svolta fu però un pomeriggio in piscina con madre e sorella.
Giulia, ricordandosi di quanto letto, giocò il tutto per tutto indossando un sorta di microbikini striminzito,sorta di che aveva comprato pochi giorni prima e che lasciava poco all’immaginazione. Ma non solo. Sfruttando l’occasione della Festa della Mamma, aveva anche comprato per lei un bikini bianco non così audace ma insomma piuttosto sexy.
Non era stato facile convincerla a indossarlo davanti a loro ma alla fine la vanità aveva vinto.
E quando sua madre si presentò in piscina e si levò l’accappatoio dovette davvero ammettere con un wow che era ancora davvero una bella donna. E il top risicato faceva davvero fatica a contenere un seno ancora più grande del suo.
Il bello però fu quando arrivò Luca con il suo usuale costume aderente da allenamento di nuoto. Sapeva che portava sempre quelli, in fondo la piscina l’aveva voluta la madre per fare allenare il “campioncino”…
Luca rimase dapprima solo stupito nel vedere madre e sorella con costumi più succinti del solito ma il colpo di grazia glielo dette Giulia.
“Ti piacciono i nostri nuovi bikini ?” – gli disse iniziando a roteare per mostrare la mercanzia. “Con questi non c’è quasi bisogno di spogliarci per vedere un po’ di tette…”
“Giulia ! “ – strillò Maria – “Ma che linguaggio, come ti permetti ? Ora vado a cambiarmi…“
“Macchè Mamma. Anzi…fatti vedere bene…” – e nel dire questo la tirò per un braccio costringendola a fare un sorta di giravolta.
“Ma che diavolo ti prende Giulia ? – strillò la madre – “Hai bevuto o cosa? “
“No mamma, sto solo scherzando un po’…comunque non sei la sola ad aver avuto un regalo…per dimostrare che non ce l’ho più con Luca ho comprato un bel costume anche per lui” – disse porgendogli una busta con il logo di una marca piuttosto costosa – “Lo vai a indossare per noi? Penso ti piacerà…”.
Luca rimase a bocca aperta sia per la situazione inusuale che per il regalo.
Stava già iniziando a sentire un “movimento” alle parti basse e riuscì solo a balbettare : “Lo devo mettere ora ? Ok ” – e ritornò dentro casa quasi di corsa anche per levarsi da quella situazione imbarazzante.
Appena entrato in bagno fece un grosso respiro. Senza volere il suo cazzo era già quasi totalmente eretto dentro al costume e non riusciva a capacitarsene. Pensò che aveva spesso fantasticato sulle tette della sorella ma, cazzo, eccitarsi nel vedere la mamma in bikini era….perverso…
Aprì il pacchetto e….sorpresa ! Era una sorta di perizoma, non minuscolo ma insomma…capì la perfidia della sorella. Voleva imbarazzarlo davanti alla madre ma in pochi secondi, complice anche l’eccitazione che aveva in corpo, decise di risolvere la questione masturbandosi furiosamente. Era convinto (sbagliando…) che questo avrebbe inibito ogni altro “colpo di testa” da parte del suo amico…
Finita in pochi minuti la sua azione indossò il costume. In fondo, guardandosi allo specchio, lo trovò sexy e pure bello e il fatto che fosse pure costoso ebbe la sua parte.
Nel frattempo, madre e figlia avevano fatto una sorta di pace. Giulia aveva detto alla madre (mentendo) che in fondo aveva capito che Luca voleva solo fare uno scherzo e che i regali erano un segno di pace.
Sentendo che il cocco di mamma era stato perdonato la madre si rilassò e dimenticò quasi della situazione di pochi minuti prima. L’unica cosa che non le tornava era l’abbigliamento “erotico” della figlia.
Stavano comunque sempre parlando del più e del meno sulle sdraio quando Luca tornò.
Maria rimase a bocca aperta nel vedere il figlio con quel microcostume – “Accidenti Luca…non ti ho mai visto così….pur se non dovrei dirlo visto che sono tua madre….direi sexy !”
Luca arrossì nel sentire la madre pronunciare quelle parole così inusuali per lei.
“Grazie Mamma…Giulia è stata gentile e cattiva allo stesso tempo. Non è vero sorella?”
“Perché cattiva? Non ti piace ? E guarda che la moda di questo anno…oltre che essermi costato un occhio delle testa !” – ribadì lei, aggiungendo con perfidia “…e comunque per ringraziare almeno un favore ce lo devi fare. Stavamo aspettando qualcuno che si spalmasse un po’ di crema solare sulla schiena…vero mamma? “
Colta di sorpresa Maria rispose con un balbettio : “Beh…sì…ma non so se sia il caso…al massimo io lo faccio fare a vostro padre…”
“…che non c’è come al solito …” – ribattè ridendo Giulia – “dunque l’unico giovanotto sexy qui è il mio fratellino…che ora si darà da fare come …assistente…vero Luca? Inizia con mamma , dai.” – disse porgendogli la crema.
“Beh…se lei vuole…” – esitò Luca.
“Certo che vuole…mamma girati ! Abbiamo il massaggiatore personale oggi, non si può rifiutare questa offerta !”
Maria come ipnotizzata dalla situazione obbedì’ senza fiatare girandosi supina.
Luca rimase per un attimo congelato. Il bikini di sua madre lasciava scoperto buona parte del suo culo…non ci aveva mai pensato ma non era davvero male per una quasi cinquantenne.
Si sedette sul bordo della sdraio e Iniziò con attenzione a passare la crema sulle spalle e sulla schiena ma il contatto con la pelle di sua madre e la vista ravvicinata del suo culo iniziarono a mandare segnali pericolosi al suo “amico”…iniziò a sudare…cazzo…gli stava tornando una erezione…e porca miseria, il perizoma non ce poteva fare a contenere i suoi 20 cm…ma come era possibile pensò…si era fatto una sega 10 minuti prima…
Dava le spalle a Giulia e sperò di poter finire senza che nessuna delle due si accorgesse del suo stato.
Ma Giulia aveva già intuito cosa stava succedendo e all’improvviso si alzò e gli si pose di fronte.
“Vediamo se questo assistente è bravo” – disse rivolgendosi alla mamma e distrattamente guardandolo nelle sue parti basse – “Mamma che ne pensi? Lo assumiamo ?”.
“Insomma bravo è bravo …“ – che aveva iniziato ad apprezzare il massaggio e volle reggere un po’ la parte – “…ma finora ha fatto poco o nulla …”
“Sembra anche a me…5 minuti e solo la schiena. E pure male….come si fa a passare la crema senza slacciare il reggiseno? Magari lo hai pure macchiato…” – e nel dire questo si abbassò per slacciare il nodo lasciando cadere ai lati del seno della madre i laccetti.
“Ma io non pensavo di potere…scusa mamma…ma cosa intendi per poco o nulla? – rispose Luca che ormai faticava a far rimanere il cazzo dentro il costume.
“Tu che dici? “ – ribattè la madre ormai presa nel gioco – “Cosa manca per non farmi bruciare dal Sole?”
“Intendi le gambe ?
“E il resto….” – rispose lei scoppiando in una risata – “…alzati e passami la crema dove non l’hai messa !”
Giulia rimase sorpresa da cambio di atteggiamento della madre. Sembrava stesse divertendosi a giocare al gatto col topo. Forse aveva scoperto un tasto segreto…
Luca non sapeva che fare. Se si fosse alzato Giulia lo avrebbe visto con l’erezione che ormai faceva uscire parte del suo cazzo fuori dal perizoma…se non lo faceva sua madre avrebbe chiesto il perché.
Giulia con una certa perfidia lo tolse dall’imbarazzo.
“Io faccio un tuffo, quando torno voglio anche il trattamento…intanto voi divertitevi !” – e detto questo si tuffò in piscina.
Luca, rimasto solo con la madre, si sentì riavere. Si alzo lentamente dal bordo della sdraio e si mise in piedi chinandosi a iniziare a passare la crema sulle gambe. Iniziò dai polpacci ma fu interrotto subito da Maria.
“Luca…se vuoi conquistare una donna non c’è nulla di meglio che un massaggio ai piedi…lo faresti per me? Ti guido io.”
“Ok mamma…, che devo fare?”
Maria amava avere i piedi massaggiati, lo faceva spesso anche alla sala massaggi dove a volte andava ma sapere che era il figlio a farlo la mandò quasi in estasi.
Iniziò a guidarlo come un telecomando con l’effetto di iniziare ad avere una certa eccitazione anche lei.
Luca invece ormai aveva rinunciato a domare il suo amico, iniziava a fargli male e lo lasciò in pratica libero di andare dove voleva.
Nel frattempo, Giulia di era appoggiata al bordo piscina e si godeva lo spettacolo da una certa distanza. Anche lei iniziò a provare una certa eccitazione e senza accorgersene si ritrovò con la mano ad accarezzare la sia fighetta.
Luca ormai preso dall’eccitazione più totale stava perdendo ogni freno. L’effetto delle dosi massicce del Cialis iniziava a farsi sentire. Il cazzo gli pulsava come non mai e il cervello annebbiato gli stava facendo dimenticare che quella donna che stava ormai palpando più che massaggiando era sua madre.
Anche Maria percepì che quel tocco non era più da crema solare e che aveva superato l’imbarazzo iniziale.
Sapeva che anche Giulia li stava guardando ma questo invece di frenarla iniziò a eccitarla ancora di più.
Con stupore iniziò a capire che si stava bagnando e fu tentata per un breve secondo di mettere fine a quel teatrino.
Ma la mano di suo figlio che risaliva verso le sue cosce la stoppò…era troppo piacevole e per il momento decise di andare avanti…pensò che avesse tempo per fermarlo.
Luca ormai aveva il cazzo ormai in piena libertà e il costume a mezza coscia mentre Giulia che li stava osservando sempre da dentro la piscina si era nel frattempo liberata dal costume, ormai sul fondo della piscina, e si stava sditalando con ardore.
Maria ormai stava ansimando. Quando sentì la mano di Luca avvicinarsi pericolosamente alla sua figa non resistette a portare il gioco all’estremo.
“Luca aspetta un attimo…mi sporchi il costume..” – e nel dire questo si slacciò e tirò via con una mossa rapida il bikini rimanendo in pratica nuda.
“In fondo col quel microcostume che tua sorella mi ha comprato in pratica il sedere lo avevi già visto, vero figlio? Anzi visto che ci siamo…” – e si sollevò un attimo per sfilare di sotto anche il reggiseno ma…nel fare questo vide per la prima volta lo stato in cui era suo figlio.
“Azzo Luca ! “ – disse con un sorriso perverso – “…l’avevo detto a Giulia che mi sembrava piccolo ma non pensavo così…ma la colpa non mi sembra del costume…”
“Scusa mamma non so che mi ha preso ….scusa…” – rispose Luca terrorizzato da quello stava succedendo.
“Scusa ? Ma mi sarei offesa se quello che stavi facendo non ti avesse fatto effetto…certo non immaginavo così tanto devo ammettere” – gli disse rimettendosi supina – “comunque puoi levarti anche tu quell’aggeggio di tortura e continuare il tuo lavoro”.
“Mamma …ma c’è Giulia…”
“E chi credi che abbia combinato ‘sto casino ? E poi dove è andata a finire? “
Luca si girò per cercarla e la vide. Stava tornando verso di loro completamente nuda. Dovette ammettere che sua sorella nonostante per lui fosse una stronza era davvero una bellezza. Alta, due tette da sogno e pure una bionda naturale a giudicare dalla fighetta non del tutto depilata.
“Beh, vedo che qualcuno qua si sta divertendo a giudicare dall’alzabandiera…e che aspetti a unirti alla famiglia nudista? Vedo che la nostra mamma pudica ha perso qualche pezzo nel frattempo…”.
Luca, nel frattempo si era liberato con una certa goduria del perizoma che lo stava torturando e dunque il cuo cazzo potette svettare libero. Giulia notò che l’effetto Cialis era notevole sul giovane, in pratica il cazzo gli stava sfiorando l’ombelico.
“Comunque mi sa che manca ancora un pezzo da …spalmare…vero mamma? Lo fai continuare o dobbiamo fermarlo qua ? “ – disse con fare ironico.
“Nemmeno per scherzo ! “ – strillò quasi Maria rimanendo supina – “Avanti Mister Massaggiatore, finisci il tuo lavoro …se vuoi la tua ricompensa…“.
Luca non poteva credere ai suoi occhi e alle sue orecchie. Poco meno di un’ora prima stava cercando di capire come scappare dallo scherzo della sorella e ora stava nudo di fronte a lei palpeggiando la mamma.
Da una parte si sentiva imbarazzato, dall’altra era eccitato come un orso in calore e il fatto che le due donne là fossero la sua famiglia era stato cancellato dalla sua mente.
Il problema è che, pur avendo 19 anni, gli era capitato di scambiare solo qualche bacio fugace ma niente di più. Pur con tutta la cultura da film porno le parti intime delle donne erano per lui un territorio inesplorato.
Giulia, pur non essendo del tutto sicura, aveva sentore di questo e già stava pregustando il proseguo della storia.
Luca ricominciò dunque a massaggiare le cosce della mamma, ormai tanto imbambolato da non usare nemmeno la crema solare.
Giulia se ne accorse e con la scusa di dover andare in bagno andrò in camera sua a prendere del lubrificante.
Quando tornò la scena era sempre la stessa. Luca stava temporeggiando a palpare le cosce ma non sembrava avere il coraggio di andare oltre.
Intervenne con decisione : “Mamma mi sembra che questo massuer abbia qualche problema con le donne…che ne dici gli facciamo una lezione di…massaggio?”
“Beh…me lo stavo chiedendo pure io…ma che vuoi fare ? Non vorrai mica…..”
“Abbiamo per caso altri maestri…? Io non ne vedo altri…girati ! “ – ordinò con fare perentorio.
Maria ormai aveva perso ogni inibizione e il controllo di sé stessa. Non aveva mai visto un cazzo di quasi 20 cm e il fatto che fosse del figlio ormai contava poco.
Si girò dunque senza discutere mostrando a entrambi le sue enormi tette e la sua figa totalmente rasata.
“Ma guarda la santerellina glabra. Chi lo avrebbe mai detto…? – disse Giulia ridendo – “Meglio perché a me danno fastidio i peli in bocca ! E tu pisellone datti da fare, inizia a succhiare le tette mentre io mi lavoro la fighetta “.
Maria era esterrefatta dal comportamento della figlia e tentò un’ultima debole difesa.
“E sei io non volessi ? Io non sono lesbica…”
“Ma neppure io ma….comunque avevo pensato anche a questo…” – disse iniziando a legare caviglie e polsi alla sedia a sdraio con dei cordini estratti rapidamente da dentro un asciugamano.
“Ma che stai facendo Giulia ? “ – strillò senza troppa convinzione Maria – “Non c’è bisogno…”
“Per evitare ogni ripensamento…ormai non si torma più indietro mamma, ok?”
Luca continuava a guardare la scena come ipnotizzato. Sua madre era nuda di fronte a lui e sua sorella la stava legando. Nemmeno nel più torbido dei film porno aveva mai immaginato qualcosa del genere.
Ed entrò in azione solo quando Giulia gli urlò: “Luca vuoi aiutarmi o no a far godere la troietta di nostra mamma…mi sa che ne ha davvero bisogno, vero mamma? “ – e nel far questo si inginocchiò per leccarle un capezzolo.
“Devi fare così, ok? Con dolcezza …e mordicchia piano il seno, ok? – dette istruzioni al fratello.
Detto questo si inginocchiò davanti alla mamma e iniziò a leccarle la figa e piano piano a penetrarla con le dita. Nel frattempo dava un occhio per vedere se il fratello avesse capito la lezione. Pareva proprio che fosse un buon allievo e il lavoro combinato ebbe piano piano i suoi frutti.
Maria iniziò a gemere come una matta. Il marito non era davvero un amante del cunnilingus e forse aveva raggiunto l’orgasmo in quel modo solo una volta. Oddio non è che per il resto avesse avuto molta soddisfazione…
E quei due che la stavano torturando la stavano mandando davvero fuori di testa.
Quanto Giulia capì che mancava poco alzò la testa solo per dire a Luca : “Mettiglielo in bocca ! “.
Luca obbedì senza discutere. Aveva il cazzo come il marmo e dovette quasi chinarsi su di lei per farlo.
Maria lo prese senza discutere ma non potendo usare le mani per bloccare la furia del figlio rischiò quasi di rimanere strozzata. Giulia se ne accorse e alzandosi di scatto prese in mano il cazzo di suo fratello e iniziò a guidarlo in un movimento più lento e graduale.
“Cazzo Luca ! La vuoi strozzare con quel manganello ? Mi sa che mamma non ne ha mai visto uno così? Fai piano, lascia fare a lei!”.
E infatti una volta lasciato il compito a lei di usare la lingua il tempo di resistenza fu davvero breve. Luca iniziò a inondare la bocca della madre con un fiotto da idrante. Giulia non sapeva che la madre non aveva mai fatto venire il padre in bocca ma, nonostante un momento di sgomento iniziale, fu davvero sorpresa di come avesse poi ingoiato quasi tutta la sborra di Luca.
“E ora invertiamo i ruoli Luca, tempo per un’altra lezione…vieni al posto mio e lecca con calma…e mamma lo stesso per te…immagino sia la prima volta…” – e nel far questo si mise a cavalcioni sulla sua faccia abbassandosi fino a sfiorare la bocca con la sua figa.
Maria ormai era senza freni. Aveva ancora la sborra di suo figlio in bocca e stava per leccare la figa di sua figlia. Ancora non si capacitava della velocità degli eventi ma non voleva interrompere il momento.
E poi…cazzo la lingua di suo figlio la stava facendo venire…accidenti era troppo rapido ma non voleva interromperlo. Iniziò a leccare con foga ma piano piano iniziò a rallentare…ma voleva che sua figlia venisse con lei. Tirò fuori tutta la lingua, voleva fosse come un vibratore e iniziò a martellare.
Ci fu un come esplosione. Madre e figlio vennero allo stesso momento urlando di piacere e Maria si trovò la bocca inondata dai succhi di Giulia.
Luca, nella sua inesperienza continuava a leccare con foga e Maria iniziò a inarcarsi chiedendo di smetterla.
Ma fu Giulia a urlare : “Luca non ti fermare…fai morire la nostra mamma troia ! “
Maria non credeva a quello che sentiva. Giulia la chiamava troia….e lei si sentiva davvero così.
Nel frattempo Luca era di nuovo duro. Non credeva a quello che stava succedendo ma il cazzo gli faceva di nuovo male. Ebbe un raptus. Mentre Giulia si riprendeva, sciolse rapidamente le corde che la legavano alla sedia e fece quasi rotolare la madre quasi svenuta su una asciugamano.
Voleva scoparla davvero ma l’aveva eccitato l’idea delle corde. Le prese dunque le braccia e le legò di nuovo a un palo della piscina. Era ancora alla sua mercè…anche se lei non aveva nessuna intenzione di scappare…
Giulia si mise a sedere sulla sdraio e lo guardò dicendo solo: “Lascia poi qualcosa per me…”.
Luca allargò le gambe della madre e senza nessun preavviso le piantò fino in fondo il suo cazzo. Maria ancora non aveva assorbito del tutto l’orgasmo urlò dal piacere misto al dolore.
Si sentiva piena come mai nella vita e il fatto che fosse il figlio non le importava per niente. Per Luca era la prima volta e la scuola di tanti film porno lo portò a pompare la figa della madre come se non fosse un domani.
A nulla valsero i blandi ammonimenti di Giulia a rallentare il ritmo e le urla isteriche della madre. Sembrava un lupo mannaro che voleva impalare la sua vittima.
Ma le due venute precedenti fecero il loro effetto. Il suo cazzo sembrava un palo di legno senza alcuna intenzione di venire o ammosciarsi.
Giulia era come ipnotizzata nel vedere la madre sbattuta senza possibilità di fuga con i grossi seni che sobbalzavano come mongolfiere al vento.
Dopo qualche minuto Maria iniziò quasi a piangere e a imprecare prima di avere un altro orgasmo mentre Luca continuava imperterrito a pomparla.
Fu solo dopo una decina di minuti e un terzo orgasmo di Maria che Luca eruttò il suo carico per la prima volta nella vagina di una donna.
Luca rimase quasi immobile a terra acconto alla madre con il volto trasfigurato e rigato dalle lacrime.
Fu Giulia a slegarla e a metterla con delicatezza su una sedia dicendolo nell’orecchio: “Ora goditi l’ultimo spettacolo…”.
Si avvicinò dunque a Luca e gli disse :” Lo so che inizi a essere stanco ma ora tocca a me…sono stata cattiva e devo essere punita…”.
Luca la guardò stranito mentre lei gli prendeva in bocca il cazzo ancora pieno dei fluidi della madre e in mezza erezione.
Giulia, al contrario della madre, era una esperta pompinara. Aveva già succhiato e preso cazzi grandi come quelli di Luca e per lei fu quasi facile infilarlo in gola.
Per Luca fu una nuova esperienza e una scossa che fece risalire di nuovo l’effetto chimico che aveva in corpo.
Ci mise solo un paio di minuti a ritornare in tiro grazie anche al palpeggiamento delle tette tanto agognate.
Fu a quel punto che Giulia mettendosi a quattro zampe e guardando negli occhi la madre disse: “Mamma è la prima volta per me, la faccio per te…Luca voglio essere sverginata nel culo da te ! Metti il lubrificante e sbattimi senza pietà, non ti fermare anche se urlo…”.
Luca rimase a bocca aperta ma senza aprire bocca prese la bottiglia del lubrificante e dopo aver lubrificato il suo cazzo e passato un po’ nella vergine apertura iniziò a puntarlo.
Giulia aveva già immaginato l’effetto della sua inesperienza e della sua verginità anale.
Senza nessuna remora e precauzione Luca spinse tutta la sua asta nel suo culo.
Giulia si immaginava che potesse fare male ma non così tanto. Urlò come mai nella vita. Faceva davvero male. Tento di divincolarsi ma Luca l’aveva agguantata per bene e il palo piantato nel culo non le permetteva molti movimenti.
Luca iniziò a stantuffarla senza pietà mentre lei urlava: “Basta, fa male davvero, ti prego…”
La risposta che ebbe la gelò : “Sorellina sei stata tua dirmi di non fermarmi e ora mi diverto io…immagino questa storia sia tutto merito tuo e ora dunque godi del mio cazzo nel culo !”.
Mentre il buco del culo di Giulia veniva alesato senza sosta Maria si era ripresa dalla devastazione di prima e tirò fuori il cellulare iniziando a riprendere la scena.
Le stavano venendo in mente delle cose interessanti per il futuro….
Giulia era ormai crollata a terra con il fratello piantato nel culo. Iniziò a implorare la madre di fermarlo ma per tutta risposta lei le rese pan per focaccia legandole le mani dietro la schiena e i piedi.
Fu davvero una tortura indicibile: Luca aveva tanta energia ma non riusciva più a venire. Continuò dunque per almeno 10 minuti a scoparla nel culo prima di passare alla figa che non aveva ancora sperimentato.
Dopo un altro tempo infinito riuscì a venire lasciando Giulia in pratica mezza svenuta sul pavimento.
Per tutti e tre occorse almeno mezz’ora prima di riprendere le forze.
Si buttarono uno dopo l’altro in piscina…una nuova vita era appena iniziata.

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