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Racconti erotici sull'Incesto

Coabitazione allargata

By 17 Giugno 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

‘E’ in arrivo Pina’ ‘chi Pina?’ ‘nostra sorella’ ‘Cazzo, che facciamo ora?’ ‘non possiamo dirle di no, il marito &egrave in missione militare alla casa del diavolo e lei &egrave incinta al quarto mese.: papà e mamma sono troppo vecchi per accudirla, e ci siamo solo noi’ ‘ ma noi due?’ ‘ spero di risolvere il problema’. E venerdì andammo a prenderla alla stazione. Pina era la nostra sorella maggiore, tre anni più di Laura, un bel corpo, nella piena maturità, forse migliorato dalla gravidan za, che le conferiva un aspetto giunonico, anche se era alta solo un metro e settanta. Il suo bacino recava evidenti i segni di una gravidanza ben portata: il seno, che in condizioni normali era una quarta, si era aumentato verso una quinta: le sue labbra erano ben pronunziate, il suo incarnato sano, gli occhi neri e brillanti. A casa disfacemmo la sua valigia nella camera di Laura, con qualche perplessità da parte mia perché non vedevo come avremmo potuto continuare il nostro rapporto. Dopo poco ci raggiunse Gina; a cena tra l’altro Laura disse che la mia fidanzata Gina avrebbe passato il weekend da noi, come al solito,ed avrebbe cucinato sempre lei. ‘Dovremo mettere i tappi alle orecchie, tale &egrave il casino che fanno: pare un accoppiamento di elefanti, vedrai..e continuano anche dopo ..nostro fratello &egrave instancabile, sentirai..’ Lasciammo la porta semisocchiusa, Gina ed io: Laura aveva pianificato il coinvolgimento di Pina nei minimi particolari. Iniziammo con schermaglie amorose del tipo ‘non te la do, e non lo voglio..voglio dormire..noo..non mi leccare così..non mi fai dormire..noo..nooo..mi fai morire..succhiaa..succhiaa..sei il mio paradiso..sii..sii là..là’continua..succhiami l’animaa..vengoo..muoiooo..vengoo..bevi la mia sborretta..toh..toh..sfondami fino in gola..la mia fica &egrave tua’non mordermi i talloni..chiavami..smettila di leccarmi..ti voglio dentroo..mi devi riempire col tuo cazzo e con il tuo seme..così..cosi’..piano, mi fai male..mi stai tappando la fica..entra piano..fermati..senti come la mia fica ti succhia dentro il palo? Sii.. così..pompami, ora..fammi morire’ Pina e Laura, dopo i muggiti iniziali, vennero a spiarci dietro la porta, e Laura cominciò a sditalinarsi..dopo un poco anche le dita di Pina ne raggiunsero il clitoride: e le due sorelle ebbero infiniti orgasmi finch&egrave io e Gina non finimmo..Andarono a dormire. ‘Laura, dormi?’ ‘no, perché?’ ‘Carletto ha un bell’uccello..beata Gina’ ‘non solo lei’ ‘che vuoi dire? Ha un’amante?’ ‘Gina &egrave solo la seconda fidanzata’ ‘ davvero? E chi &egrave la prima?’ ‘non te lo posso dire..’ ‘non essere stupida, non ne parlerò con Gina..chi &egrave?’ ‘non ci crederai..sono io’ ‘noo. Davvero? Ma &egrave tuo fratello!’ ‘che vuol dire? Non ricordi i Faraoni?solo fratello e sorella si potevano sposare. Io amo Carlo e lui ama me’ ‘ ma..e Gina ?’ ‘Gina era la mia fidanzata: io sono stata una vergine lesbica finch&egrave Carlo non &egrave venuto a vivere con me, ed ho evitato una tragedia permettendole di farsi sverginare e fare l’amore col mio uomo’ ‘Capisco, buonanotte’ dopo qualche minuto ‘Pina, dormi?’ ‘no, perché?’ ‘a te piace nostro fratello? Lo trovi sexy? Desiderabile?’ ‘Certo, &egrave un bel ragazzo’ ‘ma..lo desideri?’ ‘certo lo desidero, ma..dove vuoi arrivare?’ ‘sei mia sorella, ed &egrave giusto che ce lo dividiamo finch&egrave non torna tuo marito’ ‘che sciocchezze dici? Come potrei, sapendo che &egrave il tuo uomo, io, anche incinta, amarlo? Comee?’ ‘Ti ho detto che sei mia sorella, e sono convinta che sia giusto che ce lo dividiamo’ ‘ma come potremo?’ ‘lascia fare a me..buonanotte’

e si addormentarono. Il mattino dopo la prima a svegliarsi fu Gina, che fece il caff&egrave per tutti, andò in bagno e poi si mise a cucinare. La raggiunsero in cucina Laura e Pina, che, gustato il caff&egrave, si precipitarono nel bagno; sentito che anche il fratello era in cucina per il caff&egrave ‘Carloo..sali un momento?’ ‘Vengo’..come fui nel bagno, vedendo le sorelle nude sotto la doccia, calai i boxer,’cosa volete?’ ‘Insaponaci’ il piatto doccia era sufficiente per due persone..Pina mi dava le spalle ‘Dio, quanto sei bella, Pina: hai un mandolino da sballo, fianchi e spalle perfette: siete due sorelle meravigliose!’ Pina si voltò, per farsi insaponare davanti: i suoi occhi erano come imploranti dolcezza ed amore..il suo seno era ingrossato..le areole erano ingigantite, ed occupavano buona metà della mammella, i capezzoli scuri sembravano due ciliegie..il ventre era dolcemente rigonfiato, il monte di Venere era molto gonfio..le grandi labbra erano affiancate da una pelurie scura, larga un paio di cm..la insaponai carezzandola dolcemente, dalle mammelle all’inguine, mentre Pina iniziava a mugolare ‘non vi allargate..debbo essere insaponata io!’ indugiai ad insaponare la vulva di Pina, che emise un gemito, e fu spostata da Laura, che pretese la sua insaponata. Ed ora tocca a te: ti insaponiamo noi. Niente spugna: quattro mani delicatamente mi insaponarono la testa, le spalle, il torace, il bacino..l’uccello, le cosce, e poi mi spinsero di nuovo sul piatto doccia, sotto un getto di acqua tepida ‘il mio arnese andò in tiro, attirando un bacio di Laura, che spinse Pina ad imitarla; Pina non si limitò ad un bacio, ma imboccò con amore il glande, scappellandolo. Laura ci tirò fuori della doccia, e distribuì asciugamani. Il mio coso era a mezz’asta..Pina mi porse le labbra, e mi attaccai alla sua lingua, mordicchiandola, mentre le sue mani ritrovavano la mia asta: Mi fece sedere, e iniziò uno dei più bei pompini della mia vita: mentre le sue unghie mi carezza vano lo scroto la sua lingua baciava centimetro dopo centimetro la mia asta ‘mmmm..che bel cazzo..che belle palle..sei anche il mio uomo..mmmm ti sento vibrare tutto’che bella testina..che bel buchino..una goccina’me ne darai tanta” sentivo montare dalle palle l’orgasmo mentre Pina pompava come una forsennata”mmm..mio! miooo!’ non so quanto seme scaricai in quella bocca paradisiaca..se lo succhiò velocemente, e si leccò le labbra, guardandomi riconoscente, mi alzai e la feci sedere al posto mio: le divaricai le cosce, e ne am mirai la fica, fradicia e bollente’.scostai le grandi labbra..il clitoride fremeva e lo imboccai, aspirando tutta la sborretta che mia sorella aveva prodotto, e che ricominciò a produrre, continuamente ed in abbondanza: lei ansimava ‘così..così..non smettere..succhia..leccami..mi levi l’anima..ancora..ancooora.. succhiaaa..non ho più niente..smettila..non c’&egrave più niente..basta..basta..mi fanno male i fianchi’ la mia bocca passò a succhiare la sua..lungamente..le mie mani sui suoi seni..ma non era l’umido della doccia..i suoi capezzoli erano umidi.. mi trattenni dal continuare..non sapevo se, incinta, potesse continuare. Esausti, ci sdraiammo nel mio letto, e ci assopimmo. Mi svegliai che Laura mi sfiorava le labbra con la lingua ‘Bravissimo, ma ricorda che io sono la tua prima donna..Pina in questi primi giorni si può sfogare quanto vuole, ma poi..deve fare i conti con me. Mi soffermai ad ammirare il volto di Pina: aveva un’aria di beatitudine, anche se le occhiaie apparivano stanche, la bocca accennava ad un

sorriso. La baciai, dapprima sulle labbra, poi, come le ebbe schiuse, introdussi dolcemente la mia lingua, frugandole la bocca e poi succhiandole la lingua finch&egrave non si svegliò, mugolando qualcosa..voleva scappare a far la pipì..la accompagnai al bagno, e dopo la pipì le feci un bel bidet, procurandole un primo orgasmo, ma mi sottrassi ad un tentativo di pompino..avevo ben altre intenzioni! Tornammo a letto: la feci sdraiare..ed iniziai a mordicchiarle i talloni. Dopo mille delicati morsicini la mia lingua salì lungo i polpacci..le cosce: alzò il bacino e mi portò la testa sulla vulva, ma resistei alla tentazione di mangiarmela, e continuai a salire..il pancino un po’ gonfiato..l’ombelico come un bottoncino..mille leccatine, e salii, saliii..oltre le tette..al collo..alla lingua..e scesi..al collo..ad un primo capezzolo, molto umido. Mi ci attaccai succhiando un po’ di liquido salatino..poi con le mani strinsi la tetta, quasi a mungerla: Pina mugolò’mmmm..succhiai..ed era un buon latte..latteee! passai all’altra tetta. ‘maiale, mi fai male..succhia..succhia forte, che te ne viene di più ohhh..un altro orgasmo..mi vuoi far morire? Siii, così, così..ti voglio dentro, sii voglio sentire la tua sbarra in me..porco, ti chiavi tua sorella..anche incinta, sii ‘ mi sdraiai, l’asta al vento, Pina si impalò, calandosi col la sua fica bollente sulla mia asta pulsante..si fermò, e sentivo il suo utero avvilupparmi, mentre la sua sborra colava fino ai miei coglioni ‘non venire! Fammi arrivare finch&egrave voglio!’ resistetti, e Pina ebbe continui orgasmi, e colava sborretta come fosse pipì’ mi offrì di nuovo le tette al ciuccio, ed io mi ci attaccai..mia sorella ormai aveva convulsioni di godimento, e le versai nel ventre non so quanto seme, mentre lei mugolava ‘ti amo..ti amoo..godoo..vengo..sfondami ancora..’ Sfinita, si abbatt&egrave su di me, ansimando, e sbaciucchiandomi tutto..forse perdemmo i sensi, comunque ci addormentammo abbracciati, con la mia asta nel suo pancione. Alle 14 ci svegliarono per il pranzo, che Gina aveva ben preparato. ‘Stasera rientro a casa dai miei, e vi prego di regolarvi durante la settimana in modo che nel prossimo weekend io posa avere la mia razione di cazzo’ fummo d’accordo: Pina accennò ad una scusa..disse che doveva colmare il sesso arretrato, Laura disse che avrebbe organizzato tutto lei, e che, comunque, c’era il doppio dildo:
(continua)

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