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Racconti erotici sull'Incesto

Con mia sorella la prima volta

By 4 Luglio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Luglio 2009…caldo…tanto caldo…quel tipo di caldo che ti fa dire “io non muovo un muscolo prima che tramonti il sole”…insomma, un caldo allucinante…

Eravamo in casa io e mia sorella, i nostri vecchi erano stati invitati a non so quale cerimonia e ben sapendo che ci saremmo annoiato a morte non ci portarono con loro…non so se ringraziarli o meno…

Fattostà che io e mia sorella (minore, è un anno più piccola di me) stavamo in casa agonizzanti sui rispettivi letti dal caldo: avevamo in letto a castello dove io dormivo di sotto e lei di sopra…la nostra stanza era in comune, non molto ampia devo dire, ma la cosa non ci ha mai creato molti problemi…per dirla in modo semplice, io l’ho vista diventare donna e lei mi ha visto diventa uomo, quindi per noi anche vederci nudi non era mai stato un problema. Qualche volta per risparmiare tempo facevano anche la doccia insieme, quindi figurati…

Ve la descrivo: alta un metro e 75, capelli lunghi fino al oltre le spalle, neri, lisci…carnagione scura di base, molto scura d’estate …una quarta abbondante di seno (ai limiti della quinta)…fianchi morbidi e un gran bel sedere…non come quelli tutt’ossa che vedi in giro adesso, ma un bel sedere, di quelli che ti serve una mano per prendere una chiappa…

…insomma, ce ne stavamo a casa, accaldati, sudati…avvertivo nell’aria il suo odore…ero pure sempre un uomo, capitemi…una donna, per quanto parente, emana un odore che qualcosa dentro di stimola, anche se in questo caso riesci a controllarlo…

“Ra?” mi fa lei (il nome non ve lo dico, accontentatevi delle iniziali X9)

“Dimmi Fla”                                                                                         

“Ho caldo…”

“A chi lo dici…mi sto squagliando”

“Ehi, che ne dici se ci facciamo una doccia fredda?”

L’idea non era male…in effetti quel giorno non me ne ero ancora fatta una…

“…andata…”

C’incamminiamo verso il bagno…io avevo addosso solo un kilt comprato in Scozia (e vi giuro che per il caldo è una mano santa…ovviamente non quello in lana…) lei stava in reggiseno e pantaloncini…e slip, ovvio…

Mentre apro la doccia mi si struscia nel passare oltre…

“Scusa, è da prima che devo farla”

Si toglie con un unico gesto slip e pantaloncini, lasciando la sua peluria all’aria…se non se la cura mia sorella ce l’ha molto pelosa, devo dire…

…poi si siede con un sospiro liberatorio…ed il rumore della doccia è mischiato a quello tipico di una donna al bagno…uno scroscio molto più dolce ed interessante…e non dire che non t’interessa perché te lo leggo dentro sai? Altrimenti non staresti leggendo questo racconto :-9

 

Non so perché quel suono quel giorno mi attirava…forse perché mi ero lasciato da poco con la mia ragazza ed erano 3 giorno che non lo facevo…ma in ogni caso, cercai di contenermi, anche se ebbi (lo ammetto) un principio di erezione…

Nudi, c’infilammo sotto la doccia…

…ah, che sollievo…sentivo l’acqua fresca abbassarmi il calore che mi scorreva nel sangue…fu un grande sollievo…anche lei stava meglio…vedevo l’acqua scorrere sul suo corpo, i suoi capelli bagnati, i suoi seni morbidi stare naturalmente su come è difficile per un seno comune di quelle dimensioni, a meno che non sia rifatto…

…ad un tratto lei fa per girarsi per prendere il bagnoschiuma…

…personalmente credo nel destino, quindi devo dire che fu destino quel che successe…

Per un attimo lei perse l’equilibrio finendomi addosso…e li non so cosa mi fosse preso…forse perché vedere e toccare sono due cose diverse…fattostà che sentii il suo corpo interamente sul mio, i suoi seni morbidi spingermi sulla pelle…ed il mio sesso andò a finire esattamente sul suo: potevo sentire le sue labbra che strusciavano sul mio pene…e li non resistetti…fui pervaso da una impetuosa erezione…

Lei non si staccò immediatamente…restò così per alcuni secondi, senza dire niente, respirando lentamente…poi si scansa piano, guardando verso il basso, fissando il mio arnese dritto (ammetto le mie vere misure, non ho bisogno di mentire: 23 cm di lunghezza per quattro di larghezza…più o meno…diciamo che in proporzione sono più largo che lungo, ecco)…non dice nulla, semplicemente alza la testa e noi in lei uno sguardo strano…più incuriosito che altri…

“Scusami” le faccio più rosso che scuro “è che…che è da tre giorni che…sai, con Giulia mi son mollato da poco e”

“E scommetto che non ti sei segato, vero?”

Domanda imbarazzante…in effetti non so che rispondere…

“Se sempre il solito cocciutone…non scendi a mezze misure…o buco, o preferisci il dolore…o mi sbaglio?”

Non era cattiva, anzi, era un tono molto dolce e preoccupato…ma non mi sorprende…in quella reazione lei vedeva non un mio interesse verso di lei, ma la solitudine di un ragazzo che si è lasciato da poco con la ragazza e che quindi è soggetto a certe situazioni…era più un rimprovero che altro…

“Sai meglio di chiunque altro come sono fatto…”

“Certo deve fare un male cane…voglio dire, per noi è più facile stare senza sesso…ma voi, immagino che dopo un po’ scoppiate se non vi svuotate” disse quasi ridendo…

“Beh, non è proprio così: se sei abituato a non fare, non ti fa male…ma ti ci devi abituare…”

Lei li per li stette zitta…non so se neanche se fosse imbarazzata o se qualcosa le stesse frullando per quella strana testa…

“Beh, non lascerò che il mio fratellone soffra a causa di una stronza”

Aveva uno tono strano: voleva farlo apparire come un tono deciso, ma qualcosa nella sua voce non lasciava trasparire sicurezza, anzi…paura? Indecisione? Non saprei proprio dirvi…fatto sta che dopo quella frase sentii il suo corpo attaccarsi al mio fianco destro e la sua mano afferrarmi il fratellino minore, iniziando un costante e spettacolare movimento in su e giù…

…ci misi un attimo a realizzare: eravamo nudi, sotto la doccia…e mia sorella mi stava facendo…beh, si, non è che ci voglia una scienza, mi stava facendo una sega…e che sega devo dire…da come si muoveva non era sicuramente inesperta nell’uso delle mani, ANZI, sapeva proprio come muoverle e dove stringere…

Il piacere ed il sollievo che stavo provando mi lasciarono zitto per qualche secondo, poi, con un filo di voce e con tono poco convinto (interrotto dal piacere) feci:

“Fla…cosa cazzo fai?”

“Ti sto dando una mano, non lo vedi?”

-.-“ sempre in vena di battute idiote eh? Non cambi mai…

“Ma sei…m-mia sorella…”

“E con questo? Tu stai male ed io posso aiutarti a stare meglio…e poi cavolo, non è che stiamo facendo chissà cosa, ti sto solo facendo una sega perché ti fa male, no? E allora non preoccuparti…”

Sarà che erano tre giorni che non facevo nulla dopo dei regimi praticamente giornalieri, ma quella sega era veramente un qualcosa di spettacolare…con l’acqua che continuava a scrosciarci addosso, rigenerante…

Istintivamente, quasi meccanicamente, le afferrai un seno e cominciai a massaggiarglielo…oddio che spettacolo…era enorme, sodo morbido…un seno su cui vorresti affondarci il pisello un minuto si e l’altro pure…non era enormi, ma sarei stato tutto il giorno a sborrare facendomi fare delle spagnole…hai proprio un seno spettacolare, sorellina…

“Ti piace il mio seno?” mi fa dolcemente

“S-si…è stupendo sis…”

Lei non disse nulla li per li, sorridendo semplicemente…senza interrompere la sega mi diede un bacio su una guancia e mi fece all’orecchio:

“Sei l’unico uomo a cui credo, quando mi fai un complimento”

Dopo di che la vidi semplicemente mettersi in ginocchio di fronte a me…ed il sogno stava diventando realtà: strinse con grande abilità la mia verga tra i suoi grossi seni e iniziò una lenta e sapiente spagnola…divina, non ho altre parole, semplicemente divina…

Come immaginavo non durai molto: di li a poco iniziai (urlando) ad eruttare bianca lava direttamente su di lei…da tre giorni di astinenza venne fuori una bianca maschera che le copriva interamente il volto…ed anche buona parte dei seno era diventato bianco…insomma, avevo ricoperto di sborra la mia sorellina, facendole una bella maschera…

“Oh cazzo!” esclamò lei “E ti credo che stavi male: guarda quanta ne avevi”

Sgranai gli occhi quando poi vidi quello che stava facendo: raccolse un bel po’ candore e lo ingoiò tutto…

…la guardai molto stupefatto…

“Mai visto una ragazza ingoiare?” mi fece candidamente, come se fosse una cosa normale “Eppure, con tutte le ragazza che hai avuto”

“Non è questo il punto” la interruppi “è che tu sei…sei…”

La sua faccia divenne più seria

“Si, sono la tua sorella minore, ma non scordarti che sono una donna anche…e sono una di quelle a cui piace ingoiare, ok? Non vedo cosa ci sia di strano…”

“Scusa…” le feci io abbassando gli occhi “è che è…è…”

“Strano?”

“Si, insomma, sei mia sorella…non sono abituato a pensare a te mentre succhi cazzi o stai a pecora o”

“Ma quanto sei particolare nelle descrizioni”

Alzai di scatto lo sguardo e la vidi con un sorriso sardonico in volto…

“e non dirmi che non hai mai fantasticato su di me, perché non ci credo…immagino quante seghe ti sei tirato, quando eravamo più piccoli…”

Strano, non mi sentivo imbarazzato nel confessarlo…

“Beh no, devo dire che qualcosa volta…”

“Ma quanto è porcello il mio fratellone”

Nel farlo lei si strinse a me, abbracciandomi…il mio istinto fu quello di stringerla teneramente, come ho sempre fatto…

…più di una volta l’ho vista tornare a casa piangente o molto triste…non volela assolutamente parlare…però poi, quando si era calmata, voleva solo una cosa: stare tra le mie braccia per un bel po’…era l’unica cosa che riusciva a farla stare bene, mi disse…mi abbracciava in silenzio e stavamo così anche per ore…quindi il contatto fisico per me era qualcosa di scontato…

…ed infatti volevo stringerla a me dolcemente…

…mi scordai però che il fratellino minore non ne voleva sapere di tornare a dormire, nonostante la grande soddisfazione ricevuta…

“Cacchio, ma sta ancora su?”

Non dissi nulla…

Dopo qualche secondo di silenzio disse:

“Ok, questa è una sfida aperte tra me e lui ora”

“Ma cos”

“Zitto tu” mi face in tono più ironico che altro “questa è una sfida tra me ed il tuo pisello…tu stanne fuori, chiaro?”

Ma da chi aveva ripreso questo humor così idiota? -_-“

Senza dirmi niente mi prese e mi spalmò sul muro, con la schiena dritta e il pisello bene in vista…

…e poi…

…eh, non è facile da raccontare…

…oddio, in se per se è una cosa semplicissima…ma è la tua anima che complica parecchio le cose…

La vidi mettersi di schiena…piegarsi in avanti e…quello che percepii dopo fu un calore che faceva male…un calore che ti ustiona l’anima, un bruciore dentro ogni centimetro del tuo cervello…la vidi puntare il mio arnese con la mano e lentamente (date le dimensioni) lasciar scivolare le sue labbra intorno alla mia verga…

 

-Insomma, le hai infilato il pisello in fica-

 

Se hai pensato questo sei veramente poco raffinato XD quella non era una semplice penetrazione…non era un farmi una donna…era scivolare delicatamente dentro la calda intimità di mia sorella…una sensazione stranissima…un calore allucinante…

“Oddio…o-oddio…” faceva lei ad ogni centimetro che scendeva… “Oddio quant’è…oddio quant’è…” ripeteva meccanicamente mentre le entravo sempre più dentro…

“T-tutto ok?” feci pateticamente…

“Mai stata meglio” fece lei girando la testa, con un’espressione evidentemente eccitata…

Quando fui completamente dentro di lei, appoggiò le mani al muro opposto della doccia e mi fece:

“Ed ora vediamo che sai fare con questa gran mazza che ti ritrovi tra le gambe…fratellone…”

Non fui completamente lucido, almeno inizialmente…per qualche istante rimasi fermi dentro di lei…poi, delicatamente, la presi per i fianchi ed iniziai un lento movimento…ammetto che mi ci volle poco per dimenticare che quella gran femmina era mia sorella…iniziai piano piano a muovermi con sempre più decisione…e devo confessarvi che non ho mai goduto tanto come in quella occasione…c’era una differenza impressionante tra il calore del suo interno ed il freddo dell’esterno…

Dopo un po’ non capii più niente…stavo semplicemente pompando una grande figa con il mio fratellino minore, pompando e inorgogliendomi sentendola urlare di brutto…eh si, non resistette neanche lei tanto: all’inizio cercò di nascondersi, ma dopo un po’ si lasciò andare ed inizio ad urlare come non l’avevo mai sentita fare…godeva, urlava, la bocca aperta, le palpebre semichiuse ed una evidentissima espressione di godimento assoluto che pervadeva il suo volto…

Ad un tratto fece un urlo impressionante e sentii il suo corpo tremare sotto le mie mani come se fosse in preda ad una crisi epilettica…nonostante fossimo sotto la doccia, percepii distintamente un liquido caldissimo e vischioso uscire da lei e calarmi lentamente lungo le palle e lungo le gambe…

Fu solo dopo un po’ che me la stavo scopando (si, lo ammetto, ad un tratto pensai che me la stavo meramente scopando) feci una cosa che facevo abitualmente con le mie ragazze: le infilai un pollice nel sedere…

 

“Ma tu vuoi proprio farmi venire un infarto, eh, brutto porco che non sei altro?”

 

L’espressione che aveva in viso era quella che ho descritto prima…ma una luce diversa c’era nei suoi occhi…notai in ogni caso che il suo sedere non era proprio chiusissimo…

 

“Ma questo sedere non mi sembra proprio stretto sai?”

 

Non so se quella frase le scatenò dentro una sfida o un semplice scatto di orgoglio…fattostà che mi guardo intensamente negli occhi e con una mano si tolse il mio arnese da tra le gambe e mi face “A terra…seduto”…

La doccia non era molto larga, ma riuscii a mettermi abbastanza comodo e soprattutto con il pisello bello dritto in alto, lasciando quanto più spazio potevo…la vidi in piedi di fronte a me, completamente bagnata, con i capezzoli dritti più che mai ed uno sguardo molto molto arrapato in volto…la vidi piegarsi su di me, prendere il mio arnese con una mano, fissarmi negli occhi e puntarselo sul buchino dietro…poi si mise una mano davanti alla bocca…

Cazzo, il suo culo era proprio stretto…con un bel respiro si sedette quasi di scatto su di me: il mio arnese fu stretto da una morsa che faceva letteralmente male…il suo buco del culo mi stringeva in maniera atroce il pisello…e devo dire che se non si fosse messa una mano davanti alla bocca, avrebbero sicuramente chiamato il 113…cacciò un urlo che era più di dolore che di piacere…diciamo che era un misto…

“Mai preso uno così grande nel culo” mi fece con sul viso una maschera di dolore…

Sarà, ma dopo due minuti mi stava già cavalcando con il culo come se ce l’avesse davanti…

Non resistetti molto ad un così dolce supplizio…mentre mi stava cavalcando la strinsi a me infilando di prepotenza la mia lingua nella sua bocca aperta…e mentre le nostre lingue stavano diventando praticamente una cosa sola, urlai forte dentro la sua bocca ed non riversai non so quanti getti direttamente nel suo intestino…

…ci volle un bel po’ a tutti e due prima di calmarci e riprenderci da tanta adrenalina…

 

Circa venti minuti dopo ero sdraiato sul mio letto…nudo…in pace con il mondo (e vorrei pure vedere…devo confessarmi che quella è stata la più bella scopata che mi feci in vita mia…nessuna, neanche le altre volte che ci siamo fatti io e lei, è stata come quella)…non pensavo a niente…

Ad un tratto la vedo che appare come per magia sulla soglia della camera, con addosso solo degli slip neri normali, probabilmente di cotone…mi fissa con uno sguardo che conosco e si mordicchia l’unghia dell’indice destro…tutto quello che devo fare a quel punto è allungare le braccia nella sua direzione per vederla correre verso di me come una bimba corre incontro al padre che non vede da due giorni…si accoccolò come era solito fare fin da bambina…la sentii sospirare profondamente ed emanare una pace che non le avevo mai sentito dentro prima…

“Ra?”

“Dimmi”

“…sto bene adesso, sai?”

“Anche io”

La strinsi forte a me…

…ad un tratto si gira e mi stringe forte…

“Non lasciarmi mai…”

“Non ti lascio sorellina…non ti lascio per nulla al mondo…”

 

E ci addormentammo, stretti come facevamo quando eravamo piccoli…

 

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