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Racconti erotici sull'Incesto

FINE SETTIMANA DALLA NONNA

By 30 Novembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Erano le otto del mattino. Dopo una serata trascorsa a casa di amici di famiglia per il compleanno di una amica di mamma, eravamo tornati a casa nostra intorno alle due di notte. Prima di addormentarci avevamo fatto l’amore per un’oretta circa poi eravamo piombati nel sonno.

Alle sette però mi ero svegliato con l’uccello durissimo e avevo svegliato mamma. Avevo appena terminato di sborrare sulle monumentali tette di mamma, al termine della solita scopata mattutina, quando il campanello di casa cominciò a suonare con insistenza. Io e ma’ ci chiedemmo chi poteva essere, essendo domenica mattina. Mentre mamma correva in bagno per mettersi sotto la doccia e lavarsi in fretta, indovinando che non poteva essere nessun altro che sua madre, mia nonna.

In fretta mi sono messo il pigiama e sono andato ad aprire.
Eilà!!! Sono le otto, ancora dormite? Ma nonna, &egrave domenica e sono le otto! . Mamma comunque &egrave in bagno a lavarsi e io mi stavo alzando, stavo leggendo un giornaletto a letto, visto che &egrave domenica’.

Va bene, dormiglione, adesso vi preparo la colazione’Nonna, ma non potevi venire più tardi? Ieri siamo rientrati tardi, eravamo al compleanno di Gina. SI, ma ero sveglia dalle sei e allora ho preso l’autobus e sono venuta in città.

Mentre anche io mi ero andato a fare la doccia nonna oltre a preparare la colazione, ha avuto la bella pensata di mettersi a rassettare le camere. Troppo tardi mi sono precipitato a vedere dove era andata.

Era in camera di mamma e la scena era questa: letto matrimoniale completamente disfatto, dalla parte dove dormivo io, sul comodino, il bellissimo reggipetto nero di pizzo trasparente con ferretto, taglia 9 coppa D di mamma. Nonna aveva trovato per terra uno stupendo paio di calze autoreggenti con almeno sette centimetri di ricamo e un bel paio di scarpe con i tacchi a spillo e dulcis in fundo, sotto le lenzuola, il minuscolo perizoma di mamma e i miei boxer e li teneva in mano guardandoli come se vedesse l’arma del delitto.

Mi ero dimenticato di come ci eravamo spogliati ieri sera, godendomi il corpo di mamma man mano che si levava la biancheria di dosso. Per ultimo le avevo tolto il reggipetto, mentre era a cavallo di me e io dopo averlo annusato affondandoci il viso lo avevo deposto sulla mia comodina’.
Vedendomi mi disse: adesso capisco perché la tua camera da letto &egrave in ordine e perch&egrave non venivate più in campagna per i fine settimana’.

Io ero imbarazzato’Mamma intanto era sopraggiunta dalla doccia e vedendo la scena ha detto: sai ieri sera abbiamo visto la tv a letto e ci siamo addormentati, poi notando la nostra biancheria in mano alla madre rendendosi conto che era inutile continuare la commedia ha detto: dai mamma, non fare una tragedia’..in fondo mica abbiamo ammazzato nessuno. Dormiamo insieme e allora? Ci desideriamo, siamo liberi. Facciamo l’amore. Tutto qui. Si, va bene, ma siete madre e figlio’.. E allora? dico io’Ma lo sai nonna che nell’antichità era normale il rapporto tra madre e figlio o tra fratello e sorella? Mah! Se lo dici tu’.comunque mi avete lasciato di sasso’.

La giornata trascorse poi normalmente’pranzo con nonna che aveva preparato i suoi splendidi manicaretti e alle sei poi l’abbiamo accompagnata alla corriera che tornava al paese.

Noi siamo tornati a casa non prima di averle promesso che il venerdi successivo saremmo andati noi da lei per il fine settimana, cosa che non facevamo da parecchi mesi, da quando cio&egrave avevamo iniziato a dormire insieme.

Dopo cena, siamo andati come sempre in camera da letto, ci siamo spogliati, completamente nudi e abbiamo guardato la tv. Abbiamo parlato di quello che era successo con la nonna e poi abbiamo fatto l’amore’..a lungo’ L’ho fatta mettere a pancia in su con i piedi contro il muro sopra il capezzale del lettone e l’ho pompata mentre le succhiavo le grosse mammelle con i capezzoli enormi.

Sono venuto un paio di volte, la prima dentro la sua ficona pelosa e bagnatissima e la seconda sull’enorme petto. Poi le ho spalmato il mio sperma sulle grosse tette e , non ancora soddisfatto ho deciso di assaggiare il mio seme caldo. Le ho passato la lingua in mezzo al seno, ho raccolto la sborra e poi l’ho baciata per passarglielo a lei’. Poi ci siamo addormentati, io con la testa in mezzo al suo petto e lei con il mio cazzo bagnato tra le mani.

Il venerdi pomeriggio abbiamo chiamato la nonna per dirle che in serata saremmo andati da lei come promesso per trascorrere il fine settimana. Non ero molto contento a dire la verità, poiché mamma quando andiamo dalla nonna dorme con lei e io nella cameretta da solo. Ma oramai avevamo promesso e il sacrificio andava fatto. Da quando da un anno si era trasferita in campagna, voleva sempre che i fine settimana andassimo da lei per rilassarci.

All’inizio lo facevamo ma poi, una volta che ho cominciato a dormire con mia madre non ci siamo più andati per stare più insieme il più possibile’detta in parole povere’per fare l’amore tutte le sere, specie i fine settimana’

Una volta arrivati nonna ci ha accolti con il grembiule da cucina che stava preparando la pasta fatta in casa e altre buone cose.

Mi stavo avviando con le valige nella cameretta dove in genere io dormivo quando andavamo dalla nonna, quando la nonna mi blocca e mi dice’..No. ci dormo io nella camerina. Tu e tua madre dormite in camera mia, così state più tranquilli e venite più spesso a trovarmi. Non avete più scuse da inventare! A questa novità io non stavo più nella pelle. Anche mia madre era contenta della novità. Dopo pranzo nonna ci ha detto di andare a dare una occhiata alla nostra camera da letto e noi l’abbiamo accontentata’..

Nonna ci aveva preparato la sua camera come una bomboniera: lenzuola di flanella a fiori verde mare, piumone in tinta, luci soffuse sulle comodine, cuscini soffici in quantità.

Sembrava la stanza di due sposini in viaggio di nozze. Vi piace? Ho fatto cambiare anche i mobili, guardate che bellissimi specchi grandi che ha l’armadio e il canterale. Abbiamo ringraziato la nonna pensando che almeno a casa sua avremmo potuto amarci finalmente alla luce del sole!!!

Capirete, io ho appena compiuto vent’anni, mamma trentanove. Il massimo splendore per lei, il massimo dell’arrapamento per me che a vent’anni, a differenza della maggior parte dei miei coetanei, grazie a mia madre ho una vita sessuale quotidiana e intensa.

Nel pomeriggio siamo andati tutti e tre nel bosco a raccogliere le castagne e la legna per il caminetto e poi siamo andati a cena.

Dopo cena, verso le 21.30, nonna ci ha detto: ehi! Se volete andare a letto fate pure. Avete la tv, la camera &egrave bella calda, fate come se io non ci fossi.Io sistemo la cucina e poi vado a dormire anche io. Io e mamma ci siamo guardati con complicità e non ce lo siamo fatto ripetere. Abbiamo dato la buona notte alla nonna e ci siamo chiusi in camera.

Mamma era vestita molto sobriamente perché non immaginavamo che avremmo dormito insieme: aveva un normalissimo reggipetto bianco che conteneva le grosse tette, slip normalissimi, calzettoni e scarpe per fare escursioni nei boschi circostanti. Anche io ero vestito alla campagnola. Addirittura pensando di dormire in camerina da solo mi ero portato il pigiama e fumetti per leggere.

Mamma aveva in valigia la camicia da notte.(come oramai sapete a casa nostra dormiamo sempre completamente nudi, estate e inverno).

Dopo esserci completamente denudati siamo andati nel bagno interno alla camera e ci siamo fatti un bel bagno rilassante. Ci siamo sdraiati nella capiente vasca con idromassaggio che nonna si &egrave fatta installare un anno fa per combattere i problemi della circolazione e abbiamo giocato con la schiuma e le mani’.lei mi carezzava la mia asta bella dura, io al solito le massaggiavo il grande seno.

Poi ci siamo messi a letto.La situazione creatasi, con nonna che dormiva nell’altra stanza che ci aveva ceduto la sua camera per farci fare i nostri comodi ci aveva eccitato tantissimo. Per prima cosa l’ho fatta sdraiare a cosce aperte e ho cominciato a leccarle la fica.

Mamma mugolava di piacere carezzandosi alternativamente il seno e il clitoride. Dopo circa dieci minuti di leccate era bagnata fradicia. Ha chiesto gemendo di penetrarla con forza e io non mi sono fatto pregare.

Ho cominciato a stantuffarla e come sempre le ho chiesto se potevo dirle liberamente quello che mi passava per la mente’.Lei ha detto di si e allora io mi sono sciolto del tutto” mamma, che bella vacca che sei”che petto che hai’..che grande troia”’.A queste parole mamma mi ha fatto scendere con dolcezza e ha iniziato un favoloso pompino che mi prendeva tutto il cazzo e anche lei parlava a ruota libera’..’tesoro, che cazzone largo che hai, mi fai slogare la mascella’che cappella fantastica’.’ Poi si &egrave fatta penetrare nuovamente’.intanto che la sbattevo le ho ficcato un dito nel culo per aprirmi la strada’.lei gemeva, stavolta in maniera più forte, a voce alta. Non ci eravamo accorti che la nostra voce adesso non era più un sussurro, ma parlavamo con un tono alto che sicuramente la nonna, malgrado avessimo la tv accesa, sicuramente era in grado di sentire. Poi ho sborrato una prima volta. Tutta la scena potevamo godercela negli specchi dell’armadio e del canterano.

Sentivo lo sperma schizzare dentro la sua vagina, potente, caldo e abbondante, mentre le stringevo le tettone’.Eravamo sudatissimi. Ci siamo baciati a lungo, con la lingua a frugare nella bocca, a esplorare tutto il palato. Poi le ho messo un dito nella fica mentre lei mi massaggiava le palle, doloranti e sempre gonfie di eccitazione e cariche dei miei vent’anni.

Appena il mio uccello &egrave tornato in tiro (non si era mai ammosciato del tutto per la verità) lei ha iniziato un lavoro di bocca per pulirmelo dai residui di sperma, con la conseguenza di indurirlo a più non posso. La cappella era gonfia e dolorante, come le mie palle’..

Allora lei si &egrave messa sopra di me seduta e io mi sono goduto ancora una volta la splendida vista del suo seno meraviglioso: mammelle enormi, dure e lisce come la seta, con dei capezzoli enormi e turgidi. Mi ha sempre fatto impazzire il pettone di mamma. Mi ci facevo le seghe da quando avevo quattordici anni e ancora non mi sono abituato all’idea che li posso succhiare e inondare della mia sborra ogni volta che voglio’..Mamma mi diceva’ Ti piacciono eh? Che porco che sei’.che maiale’..’ toccale, stringile’.dai!!!!

Impossibile trattenersi’ e così ho sborrato nuovamente’Lei si &egrave accasciata su di me ansante, mordendomi le orecchie e leccandomi il viso e il petto’

Abbiamo guardato l’orologio: appena mezzanotte e un quarto. Ridendo ci siamo abbracciati e ci siamo baciati ancora a lungo con le lingue impazzite nelle nostre bocche’.

Dopo circa una mezzora di carezze su tutti i nostri corpi il mio cazzo era nuovamente duro’..Mamma era entusiasta”.non faceva altro che stringerlo e sbocchinarlo’..

Allora l’ho fatta mettere alla pecora e ho messo il mio viso in mezzo alle sue bellissime chiappe e ho iniziato a leccarle il buco del culo’.Alternavo la mia lingua al dito medio fino a quando ho appoggiato la mia cappella al buco ormai pronto a ricevere il suo cazzo’.Mentre lei urlava di piacere ho iniziato a pomparla con foga mentre le dicevo che aveva un gran culo, da grande troia e lei diceva di si, che era vero. La tenevo per i favolosi fianchi e mi godevo la scena nello specchio, eccitandomi alla vista dell’incredibile seno che ondeggiava sotto i miei colpi. Non ho resistito oltre: ho cominciato a stringerlo con forza e ho iniziato a scoparla nel culo con forza fino a quando entrambi siamo venuti”’ridevamo di piacere, mentre io sentivo il mio sperma inondarle il culo. Che favola’.

E poi, ancora baci e carezze, leccate di capezzoli””.e il mio uccello nuovamente in tiro’.

Stavolta l’ho fatta sdraiare e io mi sono seduto sopra di lei, il cazzo direttamente in mezzo al suo seno bagnato di sudore’.&egrave partita così una stupenda spagnola’.. mentre lei mi segava il cazzo con le tette mi ha chiesto quante seghe mi sono fatto pensando a lei in tutti questi anni’.e io le ho raccontato delle seghe sui suoi reggipetti che cercavo nella biancheria da lavare, nei cassetti della camera, oppure quando erano stesi ad asciugare”.. Mamma rideva”.che scemo che eri ma che porcellone anche!!!Mentre parlavamo il mio cazzo faceva su e giù mentre le mie mani giocavano con i suoi capezzoli e le sue invece stringevano le mammellone intorno al mio cazzo’.

Poi mi ha chiesto se avevo mai avuto occasione di avere una ragazza con un seno come il suo e allora in piena eccitazione le ho raccontato di quando giocavo con la vicina di nonna quando abitava ancora in città’Lei si &egrave messa a ridere’..Ma come??? Quella vecchia vaccona? Si mamma, era vecchia ma con due tette enormi, la dodicesima di seno aveva quel vecchio puttanone!!! Porco! Se lo viene a sapere il marito ti investe con il camion”..ridevamo a crepapelle’.le ho raccontato di quando me la sono scopata in assenza del marito e snobbando una ragazzina che stava nello stesso palazzo perché pensavo solo alle tettone della signora”

Lei rideva a crepapelle’.poi mi ha chiesto se le sue tette erano belle come le sue”.Io ovviamente ho detto no, che le sue sono favolose (ma dentro di me pensavo: si però anche quelle della signora Franca mica scherzavano”i capezzoli specialmente erano enormi, mai visti uguali, nemmeno nelle riviste o nei film porno) e sode e che non hanno uguali”.. a queste parole, accompagnate dal mio pensiero non detto rivolto al seno della signora Franca ho sborrato nuovamente, inondando di seme caldo il viso ed il petto di mia madre. Stavolta avevo sborrato veramente tantissimo!! L’ho spalmato tutto sul petto e sulla sua pancia e poi mi sono abbracciato a lei ridendo ”.e così ci siamo addormentati”

Prima di addormentarmi ho pensato che era appena venerdi sera, c’era ancora il sabato notte da trascorrere dalla nonna’..e poi tornare a casa nostra Domenica”che bello!!!!

L’ultimo pensiero prima di assopirmi &egrave stato quello di fare una telefonatina alla signora Franca’..per sapere come stava e se aveva una mattina libera’.ma questo a mamma non posso certo dirlo!!

Al mattino nonna ci ha portato la colazione a letto. E’ entrata in camera dicendo:’buongiorno, non mi avete fatto dormire stanotte”.ma scopate sempre così tanto? Non vi farà male? E rideva”ma siete proprio dei maialini. ‘..e tu figlia mia una vera zoccolona!!

Anche mamma rideva. Eravamo nudi sotto le coperte”.Mamma era bellissima con le lenzuola a coprirsi le grosse tette ma che lasciavano in bella mostra la schiena e le spalle’Quando poi si &egrave seduta meglio per sorseggiare il caff&egrave la coperta &egrave caduta lasciando scoperte le tettone, al che la nonna ha esclamato:’accidenti come sono grosse e sode’.per forza Marco si &egrave infilato nel tuo letto cara mia’.per un ragazzo immagino cosa rappresentano”.altro che quella ragazza, come si chiama? Ah si..Bambola Ramona’..’ e tutti a ridere’Ma nonna, conosci anche Bambola Ramona? Si, l’ho vista in Tv. Ha un seno enorme, ma tua madre le dà parecchi punti!!!!. Risate a non finire mentre io sotto le coperte prendevo la mano di mamma e la poggiavo sul mio uccello in tiro.Poi nonna &egrave uscita di camera e noi ci siamo baciati e ci siamo dati un nuovo buongiorno’..baciandoci dappertutto’

Cari lettori, spero che il racconto vi sia piaciuto’..qualcuno può dirmi come si fa ad inserire le foto nel racconto? Ho provato ma non ci riesco”Buona lettura a tutti”’by settimocielo’

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