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Racconti erotici sull'Incesto

Il cocco di casa

By 8 Dicembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti sono Amir, diciannove anni. Single.
Sono nato a Lagos in Nigeria, e da come potrete intuire sono un ragazzo di colore.
Sono stato adottato quando avevo tre anni, da mamma Beatrice e zia Daniela.
Ho una sorellastra maggiore, Alena, anche lei adottata, nata a Odessa in Ucraina.
Io e Alena siamo cresciuti con l’anomalia di avere due mamme…
Mamma Bea e zia Dani sono una coppia, anche se sono bisessuali.
Siamo stati abituati a non porci problemi di pudori sessuali.
Se avevo qualche problema, chiedevo con molta naturalezza, e mi veniva data la soluzione.
Crescendo logicamente i problemi si facevano sempre più particolari e imbarazzanti, fino al punto che l’imbarazzo si trasformò in estrema complicità.
Inutile dirvi che vivere con tre donne, è molto gratificante. Insomma l’ispirazione non mi mancava.
Mamma Bea era una bella donna, bionda capelli lisci lunghi, occhi chiari, alta e slanciata; assidua frequentatrice della palestra.
Zia Dani invece, in palestra ci lavorava, quindi potrete immaginarne il fisico. Capelli castani lunghi lisci, occhi verde scuro.
Zia Dani è la sorella di papà Aldo, che dopo aver scoperto la passione tra zia Dani e mamma Bea, si defilò con estrema semplicità, comprendendo la situazione e non cercando inutili attriti.
Alena, la mia sorellastra, è una bellissima ragazza di ventidue anni. Le sue origini, le consentono un bel portamento, infatti sembra la figlia naturale di mamma Bea.
L’eccezione tra le due sta che mamma ha una quinta di seno mentre Alena ha una quarta.
Comunque un bello spettacolo.
Fatta una rapida descrizione della mia famiglia, ora vi racconto effettivamente cosa significhi per me abitare con le donne della mia famiglia.
L’abitudine della palestra, significava dover avere a che fare con tutine, perizomi, calzettoni e qualsiasi altra forma di abbigliamento femminile, che girava con molta confusione, per la casa.
Dato che io e mia sorella dividevamo la camera, capitava di ritrovarmi, reggiseni o mutandine sopra il mio letto oppure sopra i miei trofei.
Si trofei, anche io faccio sport. Gioco, con ottimi risultati, nella squadra di basket della mia città.
Ne vado fiero poiché la cosa mi viene facilitata dall’altezza. Centonovantadue centimetri.
Per me la sessualità non è mai stata un grosso problema, fruire della bellezza femminile in casa mia, è sempre stata una cosa normale.
Vedere mamma che si cambia in cucina davanti a me, oppure zia che si sveste per entrare nella doccia con me dentro che mi lavo i denti, se non altro mia sorella che si cambia in camera con me davanti.
Insomma un bel vedere, ma soprattutto un bel sopportare. Si, poiché star calmo e ignorare certe cose, mi è sempre risultato difficile.
Una mattina, mi alzai e andai in cucina per far colazione e vidi mamma in canottiera e mutandine, intenta a portare la colazione sulla tavola.
Tutte le mattine dimostravo il mio affetto alle donne di casa con abbracci e baci. Solo che molto spesso non facevo caso alle erezioni che mi lasciavano le lunghe dormite.
-Buongiorno Amir.
-Buongiorno mamma.
-Dormito bene vero???
-Si si molto bene. Grazie.
Avvicinandosi con la bocca al mio orecchio…
-Hai tempo per la tua mammina dopo?
-Mamma vado un po di fretta, se vuoi solo una cosa veloce veloce.
-Ok ti aspetto in camera, ma sbrigati.
-A dopo.
In quel momento entra stropicciandosi gli occhi anche Alena.
-Ciao Topolina…
-Ciao Biscione…
Altro bacio e altro abbraccio. Mia sorella era abituata e stringermi il pisello tutte le mattine, giusto per goliardia. Il nomignolo Biscione penso sia abbastanza intuitivo.
-Hey! Stringi sempre troppo forte!!!
-Lo sai che mi porta fortuna…
-Spero che oggi ti porti sfiga!
Dopo una fragorosa risata mi diressi verso il bagno, per la doccia mattutina.
Come al solito la doccia era occupata. Zia Dani rimaneva ore e ore sotto l’acqua.
-Ziaaaaa!!! Daiii!!! Ho fretta!
-Entra pure. Sai che la zia non si scandalizza.
In questi casi non mi pongo mai troppi problemi, al massimo mi capita che la zia mi rivolga più attenzioni del dovuto.
Entrato nella doccia, che nel nostro caso è abbastanza grande per ospitare quattro persone, apro la manopola dell’acqua calda e aspetto la temperatura giusta.
Dopo essermi insaponato rimango un pochino sotto estasi sotto il getto dell’acqua. Lo shampoo mi va leggermente negli occhi.
Come non aspettarselo… zia Dani stringendomi il pisello inizia a massaggiarmi gli addominali.
-Amir. Hai proprio un bellissimo corpo… fai vedere alla zietta come esce la cremina…
-Zia… oggi è il turno di mamma… è di la in camera che mi aspetta…
-Dai cucciolone… puoi fare uno strappo alle regole… la zia vuole vedere solo un po di cremina che esce dal pistolone del suo nipotino…
Acconsentii e così facendo, zia si inginocchiò davanti a me, ed iniziò a masturbarmi con le sue manine esperte…
Di primo mattino sono abbastanza produttivo quindi acconsento sempre a preliminari di questo tipo.
Dopo avermi fatto venire mi insaponò il pisello e a fine lavaggio mi schioccò un bacio con le sue stupende labbra.
-Grazie cucciolo… ci vediamo questa sera che sto scappando a lavoro.
Zia si dileguò dal bagno e andò a lavorare.
Mi avvolsi l’asciugamano sulla vita e uscii anche io dal bagno. Incrociai Alena che sorridendo mi disse:
-Straordinari anche oggi???
-Alena… non dirmi che anche tu…
Si avvicinò e mi dette un bacetto sulla guancia, sussurrandomi all’orecchio:
-No no tranquillo, vai pure… la mamma ti sta aspettando in camera.
Entrai in camera di mamma. La trovai in trepidazione che si vestiva velocemente.
Rimasi un pochino interdetto…
-Ma come… mamma… ma non dovevamo…
-Cucciolo scusami ma devo scappare mi han chiamato dall’ufficio, penso sia una cosa urgente.
Incrociandomi e dirigendosi verso la porta d’ingresso.
-Comunque non scappare questa sera sei mio…
A questo punto mi diressi in camera, mi vestii e andai anche io a scuola…
Ora potete capire perché sono single…

(Fine prima parte)
Graditissimi i commenti e i consigli.
(smell.psyche@yahoo.com)

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