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Racconti erotici sull'Incesto

In vacanza con i miei

By 17 Settembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

In vacanza con i miei

I miei genitori partirono per le vacanze il giorno seguente l’ennesima esperienza sessuale con mia madre, io dovetti rimanere in città ancora per una settimana perché avevo delle cose da sistemare ma una volta sistemate li avrei raggiunti al mare. La settimana passò lentamente e mia madre mi chiamava cinque, sei volte al giorno per sapere quando l’avrei raggiunta e per farmi sapere che la voglia di rifare sesso con me aumentava di ora in ora, anche io non vedevo l’ora di rifare sesso con mia madre e me la sognavo tutte le notti, avevo pensato anche di far diminuire questa voglia facendo sesso con mia zia ma anchessa era partita per il mare.
Finalmente finii di sistemare le mie faccende e potevo finalmente raggiungere mia madre, non gli dissi niente perché volevo fargli una bella sorpresa, quindi giunta sera presi la macchina e partii.
Dopo ore di macchina finalmente giunsi al mare e mi recai alla casa che avevano affittato i miei, suonai il campanello ma nessuna risposta, suonai ancora ma in casa non c’era nessuno, guardai l’orologio e mi accorsi che erano le dieci del mattino e di sicuro i miei erano andati in spiaggia e decisi di raggiungerli, andai in spiaggia e dopo dieci minuti di ricerca trovai l’ombrellone dei miei, piano piano giunsi alle spalle di mia madre che non si accorse del mio arrivo, le misi le mani sugli occhi:
Indovina chi sono?
Mia madre ci pensò un po’ poi prese dallo stupore si tolse le mani dagli occhi e velocemente si girò e mi abbracciò :
Finalmente sei arrivato?
Si, ma papà dovè?
E’ andato a comperare il giornale, ma io non vedevo l’ora che arrivassi, stò scoppiando dalla voglia ed ora che tu sei qui dobbiamo solo trovare l’occasione per’. Bè te sai per fare cosa.
Mamma anche io non vedo l’ora, sai ti farò delle cose che ti faranno impazzire, e devo dire che con questo costume sei veramente favolosa.
Mia madre a quelle parole si eccitò ancora di più, mi prese per mano e mi disse di seguirla, mi portò ai camerini ne affittò uno e mi fece entrare per primo poi dopo qualche istante entrò anche lei:
Mamma ma che vuoi fare?
Lo so che non possiamo fare sesso perché tuo padre arrivera tra pochissimo e mi cercherà ma un assagino possiamo farlo.
Dette quelle parole si inginocchiò davanti a me mi slacciò i pantaloni ed iniziò a segarmelo guardandomi negli occhi, andava sempre più veloce e sempre con maggiore forza, poi prese a leccarmi le palle, le prese in bocca ed iniziò a ciucciarle, poi incomnciò a leccarmi la cappella ed ha barciamela e poi infine prese a spompinarmi, era stupendo una vera meraviglia era veramente brava ed io prese dall’eccitazzione la spostai mi alzai in piedi e dopo averla fatta girare ed appoggiare alla parete della cabina gli abbassai il pezzo sotto del custume e senza pensarci su due volte glielo infilai dentro, lei fece una smorfia di piacere poi mi pregò di andare avanti ed io non me lo feci ripetere due volte andavo avanti e indietro con velocità e forza, in tanto che me la scopavo per non farla urlare inziai a baciarla e mia madre ricambiò il bacio, mia madre vennè più e più volte e la sua figa era cosi bella che poco dopo gli vennì dentro, ci staccammò, lei si rialzò il custume e mi disse:
è stato meraviglioso; e mi diede un bacio.
Ora figlio mio io esco per prima tu mettiti il costume e raggiungimi all’ombrellone.
Ok mamma.
Aspettai che uscì e poi mi misi il costume e la raggiunsi all’ombrellone dove nel frattempo era arrivato anche mio padre:
Ciao papà, dove sei stato?
Ero a prendere il giornale, come è andato il viaggio?
Tutto bene, sono solo un po’ stanco, mi sa che tra un ora me ne vado a casa a riposarmi un pochino.
Ok.
Mi sdraiai sotto l’ombrellone e dopo circa un ora mi alzai e dopo aver salutato me ne andai a casa per riposami.
Andai in camera e qualche istante dopo essermi sdraiato sul letto mi addormentai. Mi svegliai quando mi accorsi che qualcuno era salito sul letto e quando aprii gli occhi vidi che era mia madre:
Mamma che ci fai qui?
Ho detto a tuo padre che venivo a vedere se avevi bisogno di qualcosa, non sei contento?
Certo che lo sono.
Poi mia madre avvicinatasi a me gattonando sul letto prese a baciarmi sulla bocca, poi piano piano si spostava sempre più giù sino ad arrivare al mio cazzo che nel frattempo era già diventato duro e dopo avermi tolto il costume inziò a baciarlo e laccarlo, era in preda di goduria assoluta:
Mamma è meraviglioso, ora senza smettere metti la tua figa vicino al mio volto così ti faccio godere anche io.
Detto fatto, io gli abbassai il costume e presi a leccargliela, mentre mi spompinava mia madre emmeteva dei piccoli sibili di piacere, io sentendoli gliela leccavo sempre di più, poi la presi e la feci mettere sopra di me, gli stavo per mettere il mio cazzo in figa quando arrivò mio padre:
Cara dove sei? Fuori è diventato brutto cosi sono tornato anche io.
Cazzo, è già tornato. Disse mia madre, poi si alzò in fretta si rivesti e dopo avermi dato un bacio uscì dalla camera.
La sera a cena continuava a guardarmi per farmi capire che le era piaciuto.
A parte qualche toccatina sotto il tavolo durante pranzo e cena non ci furono più occasioni per poter far altro perché mio padre gli stava sempre appiccicato e di notte non era sicuro perché le camere erano troppo vicine, tutto questo sino a quando il mattino del giorno prima di tornare a casa mio padre ci disse che l’avevano chiamato dal lavoro e che doveva rientrare un giorno prima:
Cari, io oggi nel pomeriggio parto perché domani devo essere al lavoro, voi due rimanete pure qui sino a domani, tanto tu Mattia hai la tua macchina e non cè problema.
Dopo avergli detto che andava bene mia madre si avvicinò a me e dopo aver aspettato che mio padre cambiasse stanza mi disse:
Finalmente potrò farti godere come non hai mai goduto in vita tua, e mi baciò.
La giornata passò e mio padre non se ne era ancora andato, guinta sera tarda e pensando che mio padre avesse cambiato idea mi alzai dal divano e saluntando me ne andai a dormire rassegnato che anche quella sera non avrei fatto niente. Dopo poco mentre mi stavo addormentando vidi la porta aprirsi, era mia madre vestita con un babydolls nero dove sotto si intavedevano un reggiseno di pizzo nero e un tanga anchesso di pizzo e anchesso nero, e se pur faceva un caldo assurdo indosseva anche delle calze autoreggenti anchesse nere;
Finalmente se ne è andato, che ne pensi di come mi sono vestita per te?
Sei meravigliosa, mi hai fatto eccitare come ti ho vista entrare.
E delle calze che ne pensi? so che ti piacciono.
Si tantissimo, vedere una donna con le autoreggenti mi fa godere, ora però vieni qui.
Mia madre salì sul letto ed io talmente che ero eccitato gli saltai subito addosso, iniziammo a baciarci ed io la toccavo dappertutto, soprattutto sulle gambe perché con quelle calze erano proprio una meraviglia, la feci sdraiare e accarezzandola dappertutto mi avvicinai alle gambe ed una volta lì iniziai a baciargli i piedi senza togliere le calze, le baciavo e piedi el le gambe e mia madre inziò ad godere, sembrava che gli piacesse cosi tanto e siccome piaceva anche a me contiunai a farlo:
Siiiiiiiiiiiii, siiiiiiiiii, Mattia continua è bellissimo.
Poi dopo circa un quarto d’ora smisi di baciare piedi e gambe e mi avvicinai alla figa, alzai un po’ il baydolls e senza torgliere neanche le mutande presi a baciarla:
Si è meraviglioso vai avanti.
Io però non resistetti, mi alzai gli tolsi il babydolls, reggiseno e mutande e le lasciai addosso solo le calze, e ripresi a baciarla in bocca poi sul collo e continaui a scendere sino a giungere alle sue stupende tette, presi a leccarle e succhiarle mentre lei continuava ad urlare, poi poco dopo giunsi alla sua figa che oramai era bagnatissima e incominciai a baciarla e leccarla e mia madre iniziò a gridare più forte:
Si ancora bravissimo figlio mio stò godendo come una matta.
Io sentendo quelle parole oltre che leccarla gli infilai prima una poi due dita e in fine vedendo che era bella larga tre e presi a sditalinarla e lei non lo smetteva più di urlare e mi teneva giù con le mani, io stavo continuando quando mia madre mi spostò con vemenza sbattendomi sdraiato sul letto e dopo avermi spaglaito mi disse:
Ora amore mio tacca a me farti godere.
Inziò col baciarmi sul collo poi scese sul petto e prese a leccarmi, era meraviglioso, pian piano scese sino al cazzo e prese a leccarmi le palle e segandomi con la mano, poi sempre segandomo prese a baciarmi la cappella e ha leccarla sino a sponpinarmi, se lo spingeva sino in gola senza mai smettere di segarmi, andava cosi veloce e con vemenza che quasi mi faceva male ma era troppo bello: smise di sponpinarmi e segarmi e portò la sua figa sul mio cazzo, e lentamente se lo mise dentro, poi incominciò ad andare su e giù ed ad ancheggiare prima piano piano poi sempre più velocemente, era stupendo, mia madre è veramente brava:
Siiiiiiiiii mamma è paradisiaco sei meravigliosa.
La presi e la feci sdraiare poi salii su di lei e glielo rimisi dentro, uscivo ed entravo dalla sua fica con velocità e lei urlava sempre più forte e io aumentevo di intensità, uscii da lei la feci mettere a pecorina ed inziai ad inchiapettarla:
Si Mattia così è meraviglioso, sente di più il tuo cazzo dentro di me.
Me la sbattevo proprio alla grande e lei godeva come non mai, poi mi fermò e mi disse ora sfondami il culo.
Io non obbiettai visto che l’altra volta era stato fantastico, sputai sul suo buchetto e poi inziai a penetrarla paino per non fargli male, però una volta dentro la inchiapeetavo con violenza:
Dio mio quanto è bello figliolo, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.
Anche a me piaceva tanto, tanto che stavo per venire mi fermai e gli dissi:
Mamma sto per venire dove la vuoi la sborra di tuo figlio?
La voglio in bocca, voglio berla tutta.
Tirai fuori il cazzo dal suo magnifico culo, ed incominciai a segarmi per venirgli in bocca quando lei mi fermò:
Aspetta caro ci penso io.
Prese il mio cazzo e lo mise tra le sue tette ed inziò a farmi una meravigliosa spagnoletta, lo faceva salire sino a farlo arrivare in bocca, ed era talmente bello che venni quasi subito, le poi lo prese tutto in bocca e sponpinandomi si bevve tutta la sborra, e mentre lo faceva mi guardava con occhi da vera assatanata.
Io sfinito mi sdraiai sul letto, poi mi alzai per rinfilarmi il piagiama ma mai mamma mi disse di rimanere nudo che voleva dormire accanto a me nuda anche lei, ed io ubidii e mi addormentai stringendola tra le braccia.
Mi svegliai il mattino dopo e mia madre non era più accanto a me, mi alzai e senza rivestirmi andai in cucina, una volta in cucina mia madre era lì che preparava la colazione ai fornelli, lei però si era rimessa quello stupendo babydolls, io a quella vista non resistii e presi a segarmi guardandola, poi mi avvicinai senza farmi sentire mi inginocchiai dietro di lei, gli alzai delicatamente il babydolls e metre con una mano lo tenevo alzato con l’altra sempre delicatamente per non farmi sorprendere gli scostai il tanga e presi a leccargliela, lì mia madre si accorse e s i voltò e senza dirmi una parola allargò le gambe e si piegò leggermente in avanti in modo che potessi leccargliela meglio, ed inziò ud urlare, mi alzai gli abbassai le mutande e approfittando di quella posizione gli e lo misi dentro, proprio mentre me la stavo scopando per benino sentimmò bussare alla porta, era la padrona di casa che era venuta a prendere i soldi e le chiavi della casa visto che da lì ad un paio d’ore avremmo dovuto lasciarla libera, smisi di sbattermi mia madre e me ne andai verso la camera:
Mi dispiace Mattia, stavo godendo veramente di brutto, ma vedrai che a casa nostra ci saranno tante altre occasioni per scopare assieme, ora dobbiamo andare.
Io feci un segno di assenso ed andai a vestirmi. Poi poco dopo partimmò per tornare a casa, ma quella era stata la più bella vacanza della mia vita e poi sapevo che non era finita lì.

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