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Racconti erotici sull'Incesto

INSIEME

By 25 Agosto 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo la splendida spagnola della tarda mattinata, mamma si alzò per rassettare la casa e poco dopo pure io lasciai il letto (erano già le 11, ma d’altra parte la notte avevamo fatto un po”.tardi, ed inoltre la spagnola mattutina aveva portato via una buona mezz’ora)..

Stavo per andare a farmi la doccia e feci una voce a mamma :’ehi, non te la fai la doccia tu?”’..lei sorridendo rispose:’ no, la faccio dopo pranzo’..tanto immagino che poi dovrei rifarmela un’altra volta’.’ E’ vero, aveva ragione, perché dopo pranzo, la presi per mano e la portai nuovamente in camera da letto”rifacemmo l’amore, a lungo’..lei si sdraiò sulla pancia e io la montai molto dolcemente fino alla sborrata conclusiva’ Aveva ragione.

Era inevitabile finire ancora a letto dato che io mi sedetti a tavola solo con i boxer e lei solo con una sottoveste trasparente”.

E così continuammo per tutti i giorni e le notti che rimanemmo soli”non uscimmo praticamente mai”.facevamo l’amore anche quattro volte al giorno. Anche la doccia finimmo per farcela sempre insieme e prima di andare a letto ci piaceva farci un bel bagno”.

Per la casa giravamo sempre io in boxer e lei mutandine e reggipetto. Ogni occasione era buona per giocare.

Le parlai delle mie seghe sui suoi indumenti intimi, della mia voglia di sbatterla che avevo da praticamente da sempre, forse dalla prima volta che il cazzo mi si fece duro, non ricordo a che età’.della mia passione e fissazione per il suo enorme petto, risvegliata dalla visione di Marcel mentre si fotteva con impegno Jasmine’..

Mi chiese se lei era meglio e senza mentire dissi di si. Mia madre era davvero insuperabile. I suoi pompini erano musica celestiale per il mio cazzo e ingoiava con avidità, come se bevesse un drink e non la mia sborra calda.

L’ultima notte trascorsa da marito e moglie prima del ritorno di mio padre andammo a letto alle nove di sera e scopammo fino alle cinque del mattino, ininterrottamente.

Le leccai la fica per un’ora buona e quando oramai era come un lago la penetrai a fondo, stantuffandola con forza e intensificando i colpi man mano che lei si inarcava urlando e gemendo.

Approfittando dell’ambiente molto umido’ la penetrai a fondo anche nel culo, riempiendola del mio liquido bollente’.

Ci alzammo alle tredici, cambiammo e lavammo subito le lenzuola, oramai troppo coperte dai nostri umori e ci preparammo a recitare la parte della famigliola’.per il rientro del coglione”

La sera arrivò papà Vincenzo, stanco del viaggio e forse dei bagordi fatti con qualche bagascia a pagamento. Dopo cena andò subito a dormire lasciando me e mamma alla tv.

Ci guardavamo negli occhi ma non ce la sentimmo di rischiare”’meglio aspettare il prossimo viaggio”.

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