Eccoci a casa mia, come sempre, a parlare con una sigaretta e un caffè.
Ma oggi è diverso, oggi lei si sfoga, mi racconta del suo matrimonio che sta andando a pezzi.
Un tiro di sigaretta, le labbra strette, le sue parole:
-Neanche mi tocca più…nessun gioco, nessun erotismo, solo quando vuole scopare lo fa, e mi lascia lì, sento proprio che ha perso tutto l’interesse in me
Siamo in pieno luglio, lei in canottiera e shorts, la sua pelle più scoperta possibile, gambe accavallate e i suoi piedi che giocano nervosi con i sandali. Le sue forme ben visibili, ma le conosco bene, siamo cresciuti insieme.
Un attimo di silenzio, soffia fuori il fumo, e nota il mio sguardo che per qualche secondo si perde sul suo collo, sulle sue braccia e sul suo petto. Secondi per me lunghissimi in cui riaffiorano i ricordi.
Ricordi dei nostri giochi, di come toccavo quella pelle, del solletico divertente ed erotico e delle mie mani che scorrevano sotto le sue magliette…ricordo bene il “periodo del solletico”: durò qualche mese, dall’autunno all’inverno, periodo in cui a casa indossava soltanto delle felpe larghe.
Felpe larghe e nient’altro. E ogni giorno quel momento era sempre più erotico, le mie mani sulla sua pelle nuda sotto quella felpa riuscivano a muoversi libere, e ogni giorno sempre più vicino ai suoi seni nudi. Poi uno sguardo e il gioco finiva in quel momento.
Dei mesi in qualche secondo, vengo risvegliato dalle sue parole
– Capito, mi guardasse così ogni tanto, almeno so cosa sta pensando, immaginando, e invece no, niente, tutto il giorno al pc
Eppure sono anni che fra me e lei quella tensione si è sopita: il suo matrimonio, il mio (andato a rotoli), i suoi continui rimbrotti su “ma una ragazza seria non te la devi trovare?”.
In realtà, a pensarci, era finita già da prima, trovammo entrambi facilmente come sfogare fuori casa quella dolce tensione che si creava, e piano piano cominciammo a non farlo più.
Finiti i giochi, finite le serate soli a casa a guardare gli “annunci” su telecapri (quanti ricordi di pigiami bagnati, accanto a lei, a guardare curiosi e ridere di tutto quello che stavamo vedendo).
-Eh lasciamo perdere l’immaginazione Silvi và, che ho capito che ci sono due tipi di uomini: quelli noiosi che vogliono solo ‘ficcarlo’ e quelli a cui piace tanto giocare con la fantasia
-Io mi aspettavo di averne trovato uno della seconda categoria, e invece…ma sarà che magari sono fatta brutta? sto invecchiando?
-Ma ci hai pensato che anche tu, ogni volta che hai una storia seria, ti annoi?
Lei sa a cosa mi riferisco: l’ho sempre vista splendere nei suoi momenti da single, felice di essere apprezzata, felice di godere con chi voleva ed esplorare la propria sessualità. Anche se i giochi erano finiti, ovviamente non era finita la nostra complicità fraterna, e si è sempre sentita libera di raccontarmi dei suoi giochi e delle sue sensazioni. Ricordo anche che mi prendeva in giro, invitandomi a darmi una smossa. “Mica puoi stare a segarti tutte le sere” mi diceva, magari dopo che fiera mi aveva raccontato della scopata della sera precedente.
-Eh ma non sono io, qui pare che siete tutti così: porci, porci a parole, e appena ne trovate una vi sistemate! Ma fate pace col cervello eh? Cosa volete non si sa!
-Ma che vuoi da me, io sono sempre stato onesto e infatti…
Sa a cosa mi riferisco: non rimasi a “segarmi tutte le sere”, anzi, mi diedi proprio una smossa con le ragazze, ne ho avute un po’, e ogni volta finita con drammi e cuori spezzati.
Lei ai tempi mi rimproverava, dicendomi che non potevo fare così, che non capiva come potevo amare così tanto ed essere contemporaneamente così “porco” (ho sempre predicato e provato la coppia aperta, il sesso in tutte le sue forme, la voglia di stare insieme senza forzature).
-Anzi, secondo me tu hai sempre rosicato che ci sono riuscito ahah
Sorride, fuma…mi guarda.
Allunga l’altra mano sul tavolo tenendo la mia.
-Non ci sei riuscito, ci hai provato. Ma anche tu mi sa che non hai mai trovato la persona giusta, la situazione giusta
-Eh ma ste cose si costruiscono nel tempo, e poi c’è bisogno di quella complicità che rende il rapporto sempre interessante, vivo, degno di essere vissuto a pieno
Mi stringe la mano, non mi guarda, tesa.
-Sai, pensavo…pensavo che forse hanno ragione gli altri, forse un amante potrebbe salvare anche il mio matrimonio
-Eh Silviè, ci sei arrivata finalmente, sono anni che ti dico “coppia aperta o niente”
Ride. Mi guarda, scuote la testa dolcemente e ride.
-Vuoi sempre avere ragione tu.
[continua ]
Grazie!
Grazie! Questo genere di relazione è vietato dal codice deontologico... Sono contenta che ti piaccia.
Complimenti, gran bel racconto!
Brava! Sono curioso di sapere cosa pensi davvero dell'impatto delle AI sulla fotografia professionale!
Brava, ben scritto, molto realistico ed eccitante! Non so quanto sia effettivamente possibile, per una terapeuta, trascendere così nelle relazioni…