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Racconti erotici sull'Incesto

Io e lei pt.1

By 29 Agosto 2023No Comments

Eccoci a casa mia, come sempre, a parlare con una sigaretta e un caffè.
Ma oggi è diverso, oggi lei si sfoga, mi racconta del suo matrimonio che sta andando a pezzi.
Un tiro di sigaretta, le labbra strette, le sue parole:
-Neanche mi tocca più…nessun gioco, nessun erotismo, solo quando vuole scopare lo fa, e mi lascia lì, sento proprio che ha perso tutto l’interesse in me

Siamo in pieno luglio, lei in canottiera e shorts, la sua pelle più scoperta possibile, gambe accavallate e i suoi piedi che giocano nervosi con i sandali. Le sue forme ben visibili, ma le conosco bene, siamo cresciuti insieme.

Un attimo di silenzio, soffia fuori il fumo, e nota il mio sguardo che per qualche secondo si perde sul suo collo, sulle sue braccia e sul suo petto. Secondi per me lunghissimi in cui riaffiorano i ricordi.
Ricordi dei nostri giochi, di come toccavo quella pelle, del solletico divertente ed erotico e delle mie mani che scorrevano sotto le sue magliette…ricordo bene il “periodo del solletico”: durò qualche mese, dall’autunno all’inverno, periodo in cui a casa indossava soltanto delle felpe larghe.
Felpe larghe e nient’altro. E ogni giorno quel momento era sempre più erotico, le mie mani sulla sua pelle nuda sotto quella felpa riuscivano a muoversi libere, e ogni giorno sempre più vicino ai suoi seni nudi. Poi uno sguardo e il gioco finiva in quel momento.

Dei mesi in qualche secondo, vengo risvegliato dalle sue parole
– Capito, mi guardasse così ogni tanto, almeno so cosa sta pensando, immaginando, e invece no, niente, tutto il giorno al pc

Eppure sono anni che fra me e lei quella tensione si è sopita: il suo matrimonio, il mio (andato a rotoli), i suoi continui rimbrotti su “ma una ragazza seria non te la devi trovare?”.
In realtà, a pensarci, era finita già da prima, trovammo entrambi facilmente come sfogare fuori casa quella dolce tensione che si creava, e piano piano cominciammo a non farlo più.
Finiti i giochi, finite le serate soli a casa a guardare gli “annunci” su telecapri (quanti ricordi di pigiami bagnati, accanto a lei, a guardare curiosi e ridere di tutto quello che stavamo vedendo).

-Eh lasciamo perdere l’immaginazione Silvi và, che ho capito che ci sono due tipi di uomini: quelli noiosi che vogliono solo ‘ficcarlo’ e quelli a cui piace tanto giocare con la fantasia

-Io mi aspettavo di averne trovato uno della seconda categoria, e invece…ma sarà che magari sono fatta brutta? sto invecchiando?

-Ma ci hai pensato che anche tu, ogni volta che hai una storia seria, ti annoi?

Lei sa a cosa mi riferisco: l’ho sempre vista splendere nei suoi momenti da single, felice di essere apprezzata, felice di godere con chi voleva ed esplorare la propria sessualità. Anche se i giochi erano finiti, ovviamente non era finita la nostra complicità fraterna, e si è sempre sentita libera di raccontarmi dei suoi giochi e delle sue sensazioni. Ricordo anche che mi prendeva in giro, invitandomi a darmi una smossa. “Mica puoi stare a segarti tutte le sere” mi diceva, magari dopo che fiera mi aveva raccontato della scopata della sera precedente.

-Eh ma non sono io, qui pare che siete tutti così: porci, porci a parole, e appena ne trovate una vi sistemate! Ma fate pace col cervello eh? Cosa volete non si sa!

-Ma che vuoi da me, io sono sempre stato onesto e infatti…

Sa a cosa mi riferisco: non rimasi a “segarmi tutte le sere”, anzi, mi diedi proprio una smossa con le ragazze, ne ho avute un po’, e ogni volta finita con drammi e cuori spezzati.
Lei ai tempi mi rimproverava, dicendomi che non potevo fare così, che non capiva come potevo amare così tanto ed essere contemporaneamente così “porco” (ho sempre predicato e provato la coppia aperta, il sesso in tutte le sue forme, la voglia di stare insieme senza forzature).

-Anzi, secondo me tu hai sempre rosicato che ci sono riuscito ahah

Sorride, fuma…mi guarda.
Allunga l’altra mano sul tavolo tenendo la mia.

-Non ci sei riuscito, ci hai provato. Ma anche tu mi sa che non hai mai trovato la persona giusta, la situazione giusta

-Eh ma ste cose si costruiscono nel tempo, e poi c’è bisogno di quella complicità che rende il rapporto sempre interessante, vivo, degno di essere vissuto a pieno

Mi stringe la mano, non mi guarda, tesa.

-Sai, pensavo…pensavo che forse hanno ragione gli altri, forse un amante potrebbe salvare anche il mio matrimonio

-Eh Silviè, ci sei arrivata finalmente, sono anni che ti dico “coppia aperta o niente”

Ride. Mi guarda, scuote la testa dolcemente e ride.

-Vuoi sempre avere ragione tu.

[continua ]
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