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Racconti erotici sull'Incesto

io e mia sorella una storia d’amore

By 23 Maggio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Inizierò dicendovi che &egrave colpa/merito dei nostri genitori se la relazione &egrave iniziata, nostro padre &egrave un genio nel suo campo e, per motivi di lavoro, ha dovuto viaggiare molto portandosi appresso la famiglia, così io e mia sorella siamo cresciuti vivendo un anno o due al massimo in un posto per poi trasferirci, per poi ritrasferirci etc etc questo dalla mia nascita fino ai miei vent’anni, e se già era terribile quando eravamo piccoli e perdevamo gli amici, figuratevi quando siamo cresciuti e abbiamo iniziato a perdere i primi fidanzatini mia sorella e le prime innamorate io.
La cosa ha influito molto sul nostro carattere, non solo ci ha uniti molto ma ha fatto si che Giulia si isolasse dall’esterno cominciando a blindare tutti i ragazzi che le stavano dietro (&egrave davvero una bella figa ve l’assicuro) e invece che io cominciassi a trattare tutte le ragazze che conoscevo solo come dei buchi da riempire e da scaricare subito dopo oppure, se mi facevo una storia con loro, di metter loro le corna appena potevo, per reazione alle sofferenze passate.
Non sono bello come Giulia e ho un carattere veramente di merda ma nonostante questo, o forse proprio per questo, riesco ad ottenere diversi successi.
Nove anni fa l’ennesimo (ultimo) trasferimento in una nuova città io 19enne e Giulia 17enne, lei si iscrive a scuola per l’ultimo anno di Liceo e io continuo i miei studi universitari. Meno di due anni dopo nostro padre decide di nuovo di accettare un altro incarico lontano e io e Giulia ci rifiutiamo di seguirlo. Dopo diverse brutte discussioni vinciamo noi, ci prendono in affitto un appartamentino e si tolgono dai coglioni.
In quei due anni scarsi di convivenza con i nostri genitori Giulia aveva fatto l’eremita, come ormai le era consueto, andava a scuola, andava in palestra ma non usciva con nessuno e non vedeva nessuno, il suo cellulare suonava spesso, per di più ragazzi che se la volevano ciulare ma lei non rispondeva neanche e, dopo un po, si arrendevano, io invece mi ero dato da fare, a mio modo, Avevo iniziato una relazione con la giornalaia vicino a casa, lei faceva il turno del mattino, il marito pomeriggio e sera e quando lui era all’edicola, quando ne avevo voglia io mi infilavo a casa sua per scoparmela nel loro lettone, avevo anche iniziato a frequentare gruppi conosciuti tramite colleghi e colleghe universitarie in cui avevo qualche obiettivo femminile, in particolare in uno con cui uscivo spesso c’era una ragazza, Letizia, che mi piaceva moltissimo e, infine, come ruota di scorta, c’era la collega di studio che mi ci aveva portato, non bella ma fidanzata, che aveva sbarellato di fronte al mio modo di fare da stronzo e, anche se viveva sempre piena di sensi di colpa, aveva iniziato a darmela ogni volta che gliela chiedevo.
Finch&egrave c’erano i nostri genitori, le mie uscite e le mie notti fuori casa passavano serene, perch&egrave comunque Giulia non si sentiva sola e abbandonata, ma quando siamo rimasti in due le cose sono cambiate, lei ha provato a cambiare modo di vita, ad accettare qualche invito ma non era contenta e sopratutto era terrorizzata che io mi fidanzassi e la lasciassi da sola. Quando, a relazione iniziata, le ho chiesto cosa aveva provato per me che l’aveva spinta ad offrirsi come aveva fatto, lei mi ha confessato che per lei ero sempre stato non solo un fratello ma anche l’unico vero amico, quello che c’era sempre, pronto a consolarla ed a coccolarla, l’unico su cui poter contare; e quando le ho chiesto se in quello che provava c’era anche qualcosa di sessuale lei, nonostante già scopassimo da un pò, &egrave arrossita e mi ha detto che c’erano stati dei momenti nel corso della sua adolescenza, in cui aveva fantasticato non di scopare, la cosa per lei era impensabile, ma che “Le sarebbe piaciuto un sacco se l’avessi toccata e mi fossi fatto toccare da lei fino a baciarci in bocca” (sue testuali parole), mi ha detto che aveva deciso di provocarmi e quindi di arrivare al sesso con me più che per voglia di andare fino in fondo, (voglia che le e cominciata dopo che lo abbiamo fatto per la prima volta e le &egrave piaciuto molto) perch&egrave aveva capito che con il sesso mi avrebbe legato a se per moltissimo tempo ed aveva ragione, in questi otto anni ho avuto tre fidanzate ma il rapporto con Giulia dura tuttora e durerà ancora a lungo.
Si &egrave decisa a fare la sua mossa dopo un intera settimana in cui non ero tornato a casa a dormire, il giornalaio era stato investito ed era in ospedale e non potendo scopargli la moglie nel pomeriggio ma avendo la casa libera tutta per noi appena chiudeva l’edicola io raggiungevo la giornalaia a casa dove mi dava figa, vitto e alloggio. Faceva un caldo porco, eravamo ai primi di luglio, ancora non eravamo riusciti a scucire a nostro padre i soldi per gli split e dato che a casa della mia collega/amante invece li avevano messi lei mi aveva regalato un pinguino Delonghi che avevo piazzato in camera mia e messo subito in uso, era un sabato pomeriggio ed io ero sdraiato in mutande sul letto a leggere un libro, Giulia &egrave entrata con indosso una maglietta rosa lunga che copriva le mutandine, non aveva altro, era imbarazzata ma &egrave riuscita a non farmene accorgere scherzando sul fatto che ero un bastardo a tenermi il freddo tutto per me, dopo di che si &egrave sdraiata affianco a me, io ho un letto matrimoniale e c’era molto spazio, e, nonostante questo, Giulia si &egrave piazzata a pochi cm. un pò per il freddo ed un pò per la tensione i suoi capezzoli erano eretti era impossibile non notarli, lei si &egrave accorta che li guardavo, &egrave arrossita ma non ha fatto nulla ne per coprirsi ne per allontanarsi e li il mio sesto senso mi ha avvisato che se la volevo era mia. La volevo, così ho chiuso il libro mi sono girato verso di lei e ho iniziato ad accarezzarle le tette aspettandomi un ceffone o almeno che si scostasse invece nulla, lei ha solo chiuso gli occhi e non ha detto nulla, sentivo i suoi capezzoli duri come sassolini, avevo deciso di infilarle la mano sotto la maglietta mi lei mi anticipato e mi ha chiesto:”ti piacciono?” “moltissimo” “aspetta, mi tolgo questa così puoi toccarmeli meglio!”, si e tolta la maglietta, aveva ed ha due tette favolose, all’epoca coppe B, ora C piene, con le aureole come piacciono a me piccole e rosa, assieme ai capezzoli sembrano due fragole, ci ho giocato e glieli ho baciati e succhiati, lei teneva gli occhi sempre chiusi, poi con la mano sono andato a cercare il suo tesoro nascosto, aveva le gambe chiuse ma mi &egrave bastata una piccola pressione perch&egrave le aprisse, quando l’ho toccata lei ha avuto un fremito ed io le ho sussurrato “Giulia io continuo finch&egrave non mi dirai di fermarmi” lei ha annuito continuando a tenere gli occhi chiusi, io per un pò ho continuato ad alternarmi tra le sue tette e la fighetta ma senza toglierle le mutandine, volevo vedere se se le levava da sola come aveva fatto con la maglietta, visto che non si decideva le ho detto”Non &egrave che ti togli anche queste, così posso toccarti meglio?” la risposta &egrave stata “se vuoi puoi togliermele tu!”, (dopo un pò di tempo, quasi un anno ha iniziato a togliersele da sola, a volte a farsi trovare già senza, ma i primi tempi era assolutamente un compito mio). Gliele ho tolte ed ho scoperto con piacere che aveva un bel triangolo di pelo, c’era già la moda delle patate rasate ma io le preferisco così, era uno spettacolo fantastico, ho iniziato a giocare con la sua fighetta ed esplorandogliela ho capito che non era vergine, la cosa non mi &egrave affatto dispiaciuta, io non sono affatto geloso e le volte che mi sono trovato da scopare una vergine e stata una grossa seccatura, non ho detto nulla, ero eccitato e terrorizzato all’idea che cambiasse idea, a quel punto la volevo più di ogni altra donna, e ho iniziato a leccargliela era buonissima anche perch&egrave finalmente aveva iniziato a bagnarsi, avevo deciso che se non si fosse bagnata mi sarei fatto fare una sega o, meglio, me la sarei fatta fare da lei ma non l’avrei scopata a secco. Invece era pronta così le ho detto prendendo un profilattico:” Giulia, parla ora o taci per sempre perch&egrave dopo che lo abbiamo fatto non si potrà tornare indietro” lei mi ha detto “mi vuoi bene? Non mi scaricherai dopo avermi scopata?” “si ti voglio bene e no non ti scaricherò tu sei parte di me” “allora puoi farmi tutto”, le ho fatto vedere come si metteva il preservativo poi capendo che era tesa e spaventata ho ripreso a giocare con lei baciandola e lavorandole la figa con dita e lingua e quando &egrave stata si nuovo bagnata delicatamente, nella posizione del missionario l’ho penetrata, era deliziosamente stretta, quando sono stato tutto dentro le ho detto “Giulia sei bellissima” lei “Com’&egrave fare l’amore con me?” “non ho mai provato niente di simile, &egrave meraviglioso e per te?” “L’avevo fatto solo una volta e non mi era piaciuto, con te mi sento bene, mi piace che sei dentro di me!” ho iniziato a baciarla e a muovermi scopandola, sono molto bravo a trattenermi, quello forse e l’unico pregio che ho e con grande sforzo sono riuscito a farla venire, so che se godono la prima volta poi gli da dipendenza e il mio piacere in quella prima volta &egrave stato sacrificato al suo, aver dovuto aspettare i suoi tempi mi ha rovinato l’orgasmo ma ne &egrave valsa la pena, lei era felice di averlo fatto sorpresa e sballata dall’essere venuta e io sapevo che mi sarei rifatto con gli interessi di quell’orgasmo sfigato
la mia mail &egrave bigliora@yahoo.it mi piacerebbe scambiare commenti opinioni e altre esperienze con chi, come me, vive l’incesto davvero e felicemente

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