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Racconti erotici sull'Incesto

La dottoressa e la zia

By 16 Gennaio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

LA DOTTORESSA E LA ZIA

Mi chiamo Anna, ho 40 anni e sono, come si suol dire, una donna ancora
appetibile, anche se non sono un tipo dalle avventure facili, per cui a
volte
la mancanza di sesso si fa sentire !
Sono “single” e sono sempre stata affezionatissima a mio nipote Giorgio,
figlio di mia sorella.
Voglio raccontare ciò che mi accadde qualche anno fa.
Da tempo Giorgio soffriva di mal di stomaco con dolori al basso ventre
per cui il medico di famiglia aveva consigliato di sottoporlo a radiografie
per accertare l’origine del malessere.
Per dire le cose come stanno: io, che sono assai attenta alle reazioni
maschili, già da tempo mi ero accorta che Giorgio mi guardava in modo
un po particolare, quasi mi desiderasse e al tempo stesso mi temesse….
Anche se tra noi non c’era mai stato assolutamente nulla, neppure il più
piccolo accenno ad una confidenza di tipo…erotico, quando mia sorella
(sempre impegnatissima con la sua qualifica di ‘manager’) mi chiese se
potevo accompagnare io Giorgio dal radiologo, risposi subito di si ma
chissà perché mi sentii stranamente euforica……
Cercai di capire dentro di me la ragione di questa inusuale euforia e
dovetti ammettere che essa derivava dal fatto che,in quella circostanza,
avrei avuto l’opportunità di assistere alla visita cui Giorgio sarebbe
stato sottoposto…
Poiché la scelta del radiologo non er ancora stata fatta, mi venne una
idea un pò malandrina, che misi subito in pratica: avrei portato Giorgio
da un radiologo donna.
Chiesi in giro ad amiche e parenti, finché una mia carissima amica mi
consigliò di portarlo da una certa Serena M. che, aggiunse, é molto
brava pur essendo piuttosto giovane……
Presi l’appuntamento e finalmente venne il momento….
Quel giorno – che ricorderò per tutta la vita – Giorgio era mio ospite
perché mia sorella (che viveva separata dal marito) aveva dovuto recarsi
nella capitale per motivi professionali e non sarebbe tornata che due
giorni dopo.
Entrammo e subito mi resi conto che la radiologa era davvero una bella
donna, sicuramente più giovane di me.
Senza indugio entrai assieme a Giorgio nello studio vero e proprio e la
radiologa, vista anche la mia aria decisa, non ebbe nulla da ridire per
la mia presenza.
La radiologa invitò Giorgio a spogliarsi : – per cortesia, spogliati –
le disse, e lui, esitante, ubbidì togliendosi il golfino e la camicia.
La radiologa dovette incitarlo a proseguire oltre : – anche le scarpe,
le calze, la maglietta e poi i pantaloni, per favore – insistette.
Giorgio procedette, poi, rimasto in calzoni, volse il suo sguardo verso
di me, quasi a chiedermi la conferma di dover proseguire…….
Io, ovviamente, annuii e lui, abbassato lo sguardo e la testa, si sfilò
finalmente anche i calzoni.
Era la prima volta che vedevo Giorgio con indosso solo gli slip, e non
potei fare a meno di evitare di notare che Giorgio era già piuttosto
eccitato : una bozza “promettente” deformava infatti l’indumento.
Anche la dottoressa, naturalmente, non poteva non aver notato la cosa..
Inaspettatamente, la radiologa, dopo aver ordinato a Giorgio di prendere
posto sulla pedana antistante la macchina per le radiografie, gli con-
segnò il bicchiere colmo di bario dicendogli : ” aspetta così, torno
subito ” e abbandonò momentaneamente lo studio.
Io ne approfittai per far notare (un po’ perversamente…) a Giorgio lo
stato in cui si trovava, sussurrandogli a bassa voce ” Giorgio, cerca di
pensare
al altro, guarda che sei indecente in questo stato ! ”
E lui, di rimando : – ” hai ragione, cercherò ma non so come fare……
proprio una radiologa dovevate scegliere… e poi ci se anche tu…. ! ”
Io stavo pensando tra me e me : peccato che non gli faccia abbassare
anche le mutande…….mi piacerebbe proprio vedergli il pisello !
Mi rendevo conto di tutta la perversità e di tutta l’oscenità del mio
desiderio, tuttavia ero da tempo consapevole di appartenere a quella
schiera di femmine – forse una minoranza… forse no…. –
cui la visione dei genitali maschili in genere non dispiace e che, se poi
possono ammirare un bel membro in erezione, si eccitano e ne
vengono eroticamente stimolate….
Stavo tuttavia pensando che difficilmente il mio ‘sogno’ si sarebbe avverato
e che purtroppo non avrei potuto gustarmi la nudità di mio nipote…..
Eppure, ripeto, l’idea mi stuzzicava… forse perché si trattava di un
maschio molto più giovane di me…. timido…. probabilmente vergine…
avrei dato non so cosa per scoprire quel che aveva tra le gambe…..
per vederglielo rizzare…. poi mi resi conto che eravamo zia e nipote e
mi sentii particolarmente ma sottilmente turbata….
La radiologa rientrò, distogliendomi da quegli inconfessabili pensieri,
ed io ero talmente lontana dall’aspettarmi una tale evoluzione che
subito non realizzai il significato delle parole che la dottoressa
pronunciò…..
Il mio “sogno” stava per avverarsi…… quasi mi avesse letto nel
pensiero e avesse deciso di accontentarmi….la radiologa infatti
intimò al povero Giorgio : ” accostati alla lastra e poi bevi il contenuto
del bicchiere ” aggiungendo con indifferenza :” prima togliti anche le
mutande ”
Giorgio parve interdetto, confuso, disorientato, ed io pensai bene di
rassicurarlo momentaneamente, dicendo ” io vado di la ”
Mi spiaceva davvero non poter assistere e allora feci quello che mai
avrei creduto di arrivare a fare, uscii senza chiudere la porta e mi
posizionai in modo da poter vedere senza essere vista !
Assistetti così allo spettacolo.
Giorgio afferrò con una mano gli slip per sfilarseli……..
L’indumento scese, scese, poi inevitabilmente il membro del ragazzo
fuoruscì impennandosi : si trattava certamente di un bell’uccello,
non molto lungo ma abbastanza grosso, comunque proporzionato……
ed esteticamnete bello, dritto, liscio come può esserlo l’organo di
un giovincello…………
Ormai tutto il corpo del ragazzo era completamente nudo, indifeso
ed esposto, alla mercé della radiologa !
La radiologa gli esaminò il sesso con la massima calma: anzi, forse
involontariamente.. (o forse no ?) lo squadrò con insistenza,
rendergli più cocente la vergogna, e lui non poté non rendersi conto
senza possibilità di equivoco che lei lo stava guardando proprio
li………..
L’asta era ancora più turgida di quanto lo fosse pochi minuti prima,
segno che tutto sommato la situazione non lo lasciava indifferente ma
anzi lo eccitava : bench&egrave nulla e nessuno lo sfiorasse, sembrava ad-
dirittura che il povero Giorgio fosse ad un passo dall’orgasmo.
La radiologa fece il suo dovere professionale, scrupolosamente, ma sem-
pre lasciando Giorgio in completa nudità.
– Vuoi sdraiarti sul lettino…? grazie – gli impose. Tutto nudo,
Giorgio vi si sdraiò, coprendosi poi con le mani i genitali (sempre
eccitati).
A questo punto la radiologa mi chiamò, ed io accorsi.
Esaminando le lastre con attenzione, la radiologa si dilungò in spiega-
zioni medico-scientifiche e concluse dicendo : ” vediamo un pò, tastando
la zona…… cosa posso anticipare circa la diagnosi ”
Ciò detto, si avvicinò al ragazzo steso sul lettino e allungò le sue
mani sul suo corpo, sul ventre, in basso, la dove si trova la appendice.
Giorgio ebbe come un brivido, ma lasciò le mani a coprire i genitali,
pur dovendole spostare in basso per far posto a quelle della radiologa…
Ma non era ancora finita.
” Devo farti ancora una lastra ” gli disse ” prego, accomodati ancora
sulla pedana ”
Ed io ero sempre lì, immobile, impietrita
Giorgio si recò sulla pedana, sempre coprendosi con le mani…..
Ma ecco che arrivò l’ordine che io stessa ormai agognavo ” le mani bene
in alto, per favore ” osservò la radiologa.
E Giorgio dovette ubbidire, mostrandomi ” da vicino ” tutti i suoi te-
sori…….
Io ormai ero, lo confesso, partita per la tangente…… e non mi allon-
tanai, anzi restai e contribuii a rendere ancora più morbosa la faccenda
rivolgendomi al nipote ad alta voce (di modo che la radiologa sentisse)
con una frase un po equivoca : ” Giorgio, devo voltarmi ? ” e subito,
senza dargli tempo di rispondere ” ma no, non é il caso, intanto ormai
ti ho visto tutto….come del resto la dottoressa…..e poi…non c’é
nulla di male, nulla di brutto…..anzi….vero dottoressa ? ”
Chiamata in causa, la radiologa ebbe un attimo di esitazione: di certo
non sapeva come comportarsi….essere professionale e severa troncando
la farsa ? oppure assecondarmi ?
Scelse quest’ultima soluzione e stette al gioco.
” certo non c’é nulla di male, in queste occasioni la nudità é una cosa
abbastanza normale…..anche se – aggiunse dopo una breve pausa – di so-
lito io visito ragazze e donne………molto raramente i maschi vengono
a farsi visitare da me…..chissà, forse perché temono di….avere delle
reazioni…come dire….particolari….. come sta succedendo al nostro
paziente, oggi ! ”
In silenzio, io e Giorgio la stavamo ascoltando, immobili.
Lei armeggiò con i macchinari e proseguì : ” in fondo la visione di un
bel maschio non é poi così malvagia ! di tanto in tanto, vederne uno non
é una sventura…. ”
Colta l’occasione al volo, intervenni subito ” già, sono d’accordo,
peccato che io non sia medico che quindi non abbia mai queste oppor-
tunità…certo che….questa volta il nostro Giorgio sta….(ehm)…….
esagerando……non vorrei che…….”
Non finii la frase, ma il significato non poteva prestarsi ad equivoci !.
Li per li la radiologa parve non raccogliere la…provocazione, non in-
tendendo probabilmente arrivare a tanto, però l’idea di condurre il
giovanissimo paziente all’orgasmo doveva averla ormai contagiata……
Io speravo che si decidesse, e che non si tirasse indietro, ero ora
davvero supereccitata, rossa in viso, accaldata…..
Probabilmente la radiologa si rese conto che io non aspettavo altro e
che, ormai, anche Giorgio non avrebbe avuto nulla da….ridire (anzi).
Pensando che la cosa non avrebbe potuto comportare alcuna conseguenza
la radiologa, certamente a sua volta ormai “coinvolta”, sussurrò un
quasi impercettibile “devo calmarti… ? vuoi…? “, fissò Giorgio prima
negli occhi e poi indirizzò lo sguardo più in basso, fra le sue gambe,
dove la viriltà tesa ed esasperata pareva attendere il segnale per
eruttare e finì con l’allungare una mano portandola a contatto con
l’uccello,
che doveva essere rigido come il ferro e letteralemnte rovente !
In quell’attimo squillò il telefono……..
La dottoressa mollò immediatamente la presa, lasciando Giorgio in
una situazione facilmente immaginabile, se vogliamo anche un po’
ridicola…..
La telefonata durò parecchi minuti e, quando ebbe termine, la dottoressa
proseguì la visita come nulla di anomalo fosse accaduto prima, però Giorgio,
che nel frattempo aveva portato le mani a coppa sui genitali e che ormai
aveva probabilmente perso buona parte dell’erezione, venne immediatamente
invitato a rivestirsi…..
Rientrammo a casa, ma tra noi era calato il silenzio, c’era un indubbio
e motivato disagio.
Dopo cena, ognuno si rifugiò nella propria camera.
Giorgio, indossato il pigiama, si sdraiò sul letto a leggere….
Io, sicuramente illanguidita a causa della scenetta del pomeriggio, non
avevo assolutamente sonno… ero come tesa…. un po’ eccitata…..
Anch’io mi ero preparata per la notte, ma indossavo ancora il reggiseno,
le mutandine, il reggicalze, le calze e una vestaglia da casa.
Presi la decisione : sarei andata a scambiare quattro chiacchere con
Giorgio, magari gli avrei parlato degli avvenimenti del pomeriggio….
si… lo avrei fatto….. zia o non zia….al diavolo tutto e tutti…….
Entrai, mi sedetti sul letto ed affrontai subito l’argomento
” Mi é spiaciuto per oggi… ”
” Eh… si…. certo che…..” Giorgio era incerto…. non sapeva come
reagire, cosa dire….
Approfittando del momento, lo strinsi a me come per consolarlo.
Lui mise la testa tra i miei seni.
La sensazione é gradevole.
Azzardai ” Vuoi che ti massaggi…. ? ”
Giorgio assunse un’aria sorpresa, quasi avesse paura….
” Non devi aver vergogna…. so com’é fatto un uomo…. e poi ti
ho già visto, oggi…. ”
Simulando una calma di cui certo non disponevo, gli sbottonai il
pigiama…..

La storia prosegue

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