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Racconti erotici sull'Incesto

la nipote piange e lo zio corre

By 25 Ottobre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

ciao a tutti, continuo la mia storia che narra le mie avventure con la mia bella nipotina Giulia. Dopo quella scopata non ho fatto altro che pensare alla mia dolce bimba e alla sua porca voglia di godere, ogni giorno in corriera l’ammiro, ammiro come si muove, le sue forme perfette, il suo sorriso abbagliante, i suoi occhi azzurri e mi eccito terribilmente. Nessuno la deve scopare, è mia e basta, sono suo zio e ho più diritto di tutti gli altri. Lei deve scopare solo con me non con quegli sbarbati che non sanno nemmeno il tesoro che hanno fra le mani. Lei riesce ad andare avanti come se niente fosse successo mi saluta, mi parla di tutto della scuola, degli amici mentre quando viene davanti a parlarmi penso soltanto che le strapperei i vestiti di dosso e me la scoperei là sul volante. Ma io sono un uomo che sà aspettare le occasioni e la mia occasione si è presentata proprio pochi giorni fa. Avevo un turno al pomeriggio e verso le sette vedo mia nipote al capolinea seduta su una panchina. Appena arrivo scendo immediatamente e vado a sedermi di fianco a lei. Ha una faccia che non le ho mai visto e gli occhi lucidi. Le chiedo cos’è accaduto e lei mi spiega che si è “lasciata” con il mio collega (evvai!!) poichè le voci giravano ( e le ho sentite anch’io) e il povero stava rischiando veramente il posto. Scopare con una appena maggiorenne alla sua età e poi facendo il nostro lavoro non è il massimo. Lei è forte sò che non piangerebbe mai in mia presenza…però è fragile lo sento. Le faccio segno di sedersi in braccio, lei subito eseguisce così posso abbracciarla e accarezzarle le braccia….comincio a darle teneri baci sulle guance e a tranquillizzarla. è il momento di agire….i miei baci cominciano a diventare meno innocenti e la mia bocca si sposta dalle guance al collo, comincio a soffiare, le faccio sentire il mio respiro caldo “stai tranquilla amore, una gnocchina bella come la tua non la rivede più, quando gli ricapita, fossi io al suo posto ti farei morire, e farei morire gli altri di invidia” apro la bocca e comincio delicatamente a passare la mia lingua sul suo collo profumato lei non fa una piega, la sento solo sospirare, bene, la mia lingua diventa più audace, arrivo fin dietro l’orecchio per poi ritornare indietro, il cazzo mi si impenna penso “che uomo idiota!!!che gnocca che ha perso” lei si gira verso di me, è ancora mia, le nostre labbra si incontrano, le infilo la lingua in bocca, le nostre lingue si intrecciano, sento il suo sapore di giovane, di buono. Il mio cazzo non ragiona più in un attimo le stringo le tette durissime da sopra la maglia, mi alzo con lei in braccia e me la porto sopra la corriera, bene ho mezz’ora a disposizione e il buio mi aiuta tantissimo. Appena chiusa la porta butto la giacca per terra e la stendo, in un attimo le sono sopra, le nostre bocche avvinghiate, la libero dalla maglia e rimango un secondo incantato a guardare i suoi seni tenuti su da un bel reggiseno a balconcino, l’abbronzatura dorata tipica delle bionde la rende irresistibile. Comincio a leccarle il solco fra i due seni, li strizzo, li bacio, poi tolgo il reggiseno e li lecco dolcemente, poi sempre più come un forsennato, lecco i capezzoli, sono diventati piccoli e durissimi sembrano due spilli, continuo a leccale la pancia, so che le piace, scendo giù, grazie a Dio ha la gonnellina, tipica da liceale e quindi con molta facilità le tolgo gli slip impregnati di suoi umori le divarico le gambe e finalmente rivedo il mio miele, la sua bella gnocchina luccicante d’umori. Le allargo le grandi labbra e le lecco lentamente, sento che comincia a sospirare, bellissima, arrivo su a quel splendido grilletto e simulo un pompino, adesso i sospiri sono stati sostituiti da degli intensi gemiti, scendo giù fino al buchetto e ripeto il percorso alcune volte, la mia bimba è in delirio, gronda come una fontanella, che troietta. Le apro le piccole labbra irrigidisco la lingua e comincioi a scoparla con la lingua, con il bacino asseconda i miei movimenti, sempre di più, smania, non riesce a contenere i gemiti, sento che il suo orgasmo si avvicina, mi incita dice di non fermarmi….le pallo a leccare il buchino e la masturbo con due dita nella figa e il pollice che le stuzzica il clitoride, sta letteralmente urlando, gode come una cagna in calore, non mi eramai capitato prima ma letteralmente mi eiacula in bocca, mai visto una donna godere così. Riguardo l’orologio, mancano solo dieci minuti alla mia ripartenza, non mi piacciono le cose fatte in fretta, dopo averla fatta riprendere dagli spasmi dell’orgasmo le dono il mio cazzone, che mi faceva un male dal quanto era duro, poi bere il suo succo mi aveva letteralmente fatto andare in delirio, il mio cazzo è durissimo e pulsante la cappella è sproporzionata e viola, mai avuto un cazzo così duro, lei comincia a dargli teneri bacini poi tira fuori la lingua, se la passa tra le labbra e comincia a dargli brevi leccate, poi si dedica al frenulo, mi fa impazzire questa bambina “oh…si….giuly….brava…fai goder lo zio…si amore” esortata da quelle parole giulia prende tutto il cazzo in bocca e comincia a lavorarmelo da maestra bocchinara alterna lunghe succhiate a leccate…dopo pochi minuti il mio cazzo è sul punto di espolodere, ma non le voglio venire in bocca, è da quando si è spogliata che sono incantato dalle sue bocce, le sfilo il palo di bocca “oh giuly, che tette che hai…..anche un frocio te le mangerebbe…ohhhhh…..siiiiiiiiiiiii….brava bravaaaaaaaaaaa….godooooo” e le faccio colare la mia eccitazione tutta tra quelle bellissime tettine da adolescente non ancora donna….19anni dico!!!La stringo a me e non la lascio andare, limoniamo anche mentre ci rivestiamo stando attenti a non farci vedere, tutti qui conoscono la nostra parentela. Aiuto mia nipote a pulirsi con un fazzoletto, e dando l’ultimo bacio su quella boccuccia di rose le dico “sei una principessa non permettere a nessuno di non trattarti da tale”. Ripartiamo verso casa con pochi passeggeri, un extracomunitario sembra però notare con certo sospetto delle evidenti macchie per terra, Giulia lo nota ed esclama “Certo zio che queste corriere non le lavano proprio mai…” ridiamo tutti e tre. Sono proprio felice, ho svuotato i coglioni e nello stesso tempo ho fatto tornare il sorriso alla mia nipotina. Roberto. Commenti numerosi mi raccomando biccio_il_toro@yahoo.it

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