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Racconti erotici sull'Incesto

La passione di Sara

By 25 Marzo 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Quando mi svegliai mia sorella Sara era ancora distesa accanto a me. Il suo corpo nudo celato da un sottile lenzuolo bianco esaltato dalla tenue penombra di quella mattina mi apparve ancora più bello. Sapevo bene di aver commesso un atto assurdo, sapevo bene che i più avrebbero giudicato con ferocia quanto accaduto, ma quella notte, l’avrei voluta vivere altre cento volte. Scesi dal letto, avendo cura di non svegliare Sara. Mi portai fino alla scrivania e mi sedetti sulla poltrona di pelle nera. La fissai. Non riuscivo a vedere, in lei, mia sorella. Era come se in quel momento vedessi unicamente quella conturbante danzatrice che quella notte mi aveva offerto le sue grazie.

Non le ci volle molto per svegliarsi, cambiò la propria posizione distendendosi sulla schiena, con la mancina tirò appresso il lenzuolo, celando in parte il seno sodo dai piccoli capezzoli ancora turgidi. I suoi grandi occhi verdi si stropicciarono un poco mentre con il dorso della mano destra si tappava la bocca, spalancata in un grande sbadiglio.

 

-Buon giorno eh- sorrisi -Alla faccia dello sbadiglio!-

-No ti prego…non iniziare a prendermi in giro di prima mattina!-

Annui -Va bene Sara,non lo farò-

 

Lei sorrise. Per qualche istante rimase a guardarmi, quasi divertita.

 

-Sai che dovremmo vergognarci un casino vero?- mi chiese

-Penso di si-

-Cazzo…se mamma e papà scoprono che abbiamo fatto sesso ci uccidono-

Risi -Vero,beh, facciamo in modo di non dirglielo no?-

 

Puntellò il gomito sinistro al materasso, sollevando il busto dal letto. Il lenzuolo scivolò ed il suo seno si mostrò. La pelle vellutata e profumata che avevo assaggiato quella notte riaccese un forte desiderio in me, un desiderio che si tramutò in una fortissima reazione fisica che i boxer faticarono a nascondere.

 

-L’abbiamo fatto stanotte e ne hai ancora voglia?- mi prese in giro lei -Guarda che sei già un maniaco!-

-E’ colpa tua- replicai -Te ne stai li nuda e pensi pure che non mi succeda?-

-Beh…non posso certo lasciarti con quel randello fra le gambe non credi?- sorrise -Che ne diresti…di prepararmi una colazione a base di sborra?-

 

Mi avvicinai al letto, mi distesi nuovamente accanto a lei e sorrisi.

 

-Servizio in camera sorellona-

-Stupido…-

 

Mentre parlava sentii la sua mano scivolarmi sotto i boxer ed afferrare con decisione il mio pene. Venti centimetri di carne che mai come con lei avevano pulsato di voglia. Sara mi eccitava come nessun’altra prima. Forse, mi ero spesso detto, era il gusto del proibito che mi attraeva, ma la verità probabilmente era che Sara, contrariamente alle altre ragazze della mia vita, era dannatamente brava nell’eccitarmi.

 

-Sembra che qui qualcuno sia già sveglio- sorrise -Credo che andrò a salutarlo…-

-Lo stai facendo aspettare da troppo…-

 

Non rispose. Scivolò verso il basso, discostando decisa i boxer e sfiorando con la lingua tutto il mio pene per l’intera lunghezza. Giunta alla punta vi schioccò un piccolo bacio, mi gettò una rapida occhiata e tenendo gli occhi fissi sul mio viso l’infilò in quella sua meravigliosa bocca. Il lento movimento, il calore, la lingua sapientemente mossa all’interno ad eccitare ancora di più . Più andava avanti più sentivo Il desiderio irrefrenabile di possederla. La invitai, con evidenti cenni, ad offrirmi la sua vagina, la sensazione tattile sulle sue bellissime gambe mi eccitò ancora di più, perfettamente depilata, proprio come le avevo chiesto di tenerla. Preso dagli spasmi per il godimento di quel meraviglioso pompino che stavo subendo, affondai con voracità la mia lingua in essa.

Sara inarcò la schiena, staccando la sua bocca dal mio pene eretto e bagnato. Lo tenne forte con la destra, continuando a segarlo di piacere, gemette con forza, certa che nessuno fosse in casa in quel momento. Si morse il labbro inferiore, masturbandomi con decisione.

 

-Oh si…si leccamela fratellino…mangiamela!-

 

Mi istigava. Anche la sera prima l’aveva fatto, ricevere del sesso orale, mi aveva confidato che il suo ex non l’aveva mai accontentata, lei, che in cambio di qualche ben data leccata avrebbe fatto qualsiasi cosa, aveva dovuto sopportare un ragazzo pigro anche sessualmente. Leccai come sapevo farle piacere, usando la lingua come un piccolo pene penetrante e voglioso. I suoi umori avevano un sapore meraviglioso.

 

-Doveva essere la mia colazione- ansò lei -Non la tua…egoista!- sorrise, si rigettò sul mio pene, ma riuscì solo a leccarlo -Oddio…Oddio è così incredibilmente bello…-

 

Scossa, turbata da un piacere che probabilmente nemmeno lei immaginava di poter provare col proprio fratello, Sara lanciò un grido a pieni polmoni e con un immenso getto di piacere mi inondò.

Imbarazzata, si ritrasse rapidamente rossa in viso.

 

-Oh Cristo- disse con il fiato ancora corto -Oh Cristo no…no così non va bene-

-E perché?- le chiesi -Visto quanto sei venuta…direi che ti è piaciuto…-

-Sei mio fratello Dio Santo- un po’ tardi, come rimorso -Non posso essere così porca con te Cazzo…doveva essere solo una botta e via per toglierci sta voglia…-

 

La guardai, il suo imbarazzo era tramortito dall’evidente contrasto col desiderio. Ansava e con gli occhi restava fissa sul mio corpo.

 

-Greg- mi fece di colpo -Non voglio più essere tua sorella…- feci una smorfia -Ti prego…ti prego posso tornare con te a Milano??-

-Eh?- replicai -Perché dovresti venire a Milano?-

 

Mi si distese accanto, abbassando il viso sul mio petto e concedendosi ad un abbraccio.

 

-Perché li nessuno ci conosce…e potrei essere…la tua fidanzata…-

-La mia…fidanzata?- sbiancai

Lei annuì appena -Sarò la fidanzata ideale Greg…devi solamente dirmi di si-

 

La sentii nuovamente scivolare verso il mio pene,baciarlo delicatamente, accoglierlo fra le mani, fra le labbra. Le portai una mano alla nuca invitandola a prenderlo fino in fondo. Tornai steso nel letto, guardai il soffitto. Stava tutto accadendo davvero a me? La donna più arrapante della mia vita,nonché mia sorella,voleva realmente così tanto stare con me da voler cambiare completamente vita e farsi passare per la mia donna?Il pensiero mi turbava e mi eccitava a tal punto che di li a poco le esplosi in viso tutto il mio piacere. Lei mi lasciò fare, quasi gaudente per quanto accaduto. Quando mi sollevai sui gomiti e la guardai, col viso inondato dal mio piacere ed il viso angelico quasi bisognoso della mia risposta, chiusi gli occhi, sorrisi.

 

-Ti dona…- dissi

-Sei venuto troppo!Mi stava per andare di traverso!-

-Beh…se vuoi essere la mia donna…dovrai imparare a bertelo tutto Sara…- lei sorrise mentre con la mano ancora giocherellava con lo sperma sul viso -Dovremo dire a mamma e papà che vieni a casa mia…-

 

Mi si gettò al collo, quasi piangendo dalla gioia. Era davvero bastata una singola notte di un piacevolissimo sesso per farla innamorare di me? L’avrei capito presto, ormai ero in ballo…

 

Fine primo capitolo.

 

Come sempre ringrazio coloro che leggeranno questo racconto e che vorranno condividere la loro opinione in merito alla mia casella di posta : zangretor.hollysword@hotmail.it

 

A presto!

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