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Racconti erotici sull'Incesto

La prima volta con Bigiù

By 4 Aprile 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Quanto &egrave bella giovinezza che si fugge tuttavia, chi vuol esser lieto sia di doman non c’&egrave certezza. ‘Lorenzo, Lorenzo’ pensavo con sarcasmo mentre annoiato sfogliavo un libro di letteratura, cercando di ripassare Orazio per gli esami di Maturità ‘ o ti sei affogato nella fica o sei rimasto a bocca asciutta per la vita, he,he’. Questo episodio del mio passato mi ritorna a volte alla mente, oggi che sono fermamente convinto di quanto sia bella e fugace la spensierata adolescenza. Quanti bei ricordi legati alle prime esperienze col sesso.
Ho avuto la fortuna di avere una sorella più piccola di 3 anni e, eccetto l’infanzia trascorsa per lo più a litigare, con l’adolescenza siamo diventati più che fratelli, dei complici confidenti. Forse &egrave stata proprio questa complicità che ci ha permesso di reprimere tutte quelle menate sulla moralità e tutte quelle regole su cosa &egrave giusto e su cosa &egrave sbagliato. Io personalmente credo che con lo sviluppo della civiltà siamo regrediti. Il vero splendore e la vera civiltà l’hanno raggiunta i romani, per i quali non esisteva tutta la moralità che ci portiamo dietro ora. Se gli andava di incularsi la figlia o il figlio lo facevano e basta. Devo ringraziare anche i miei genitori che, per paura di farci crescere complessati e con degli stereotipi sbagliati, hanno creato un ambiente familiare molto aperto. Non era difficile vedere girare per casa i miei nudi, aprire la porta del bagno (sempre senza chiave, per paura che ci potessimo chiudere dentro) e vedere mio padre con l’uccello in mano pisciare serenamente, con mia madre allo specchio a truccarsi con le tette di fuori. E lo stesso abbiamo fatto noi, con estrema naturalezza. Fino ai 7-8 anni io e mia sorella facevamo spesso il bagno insieme, poi tutto &egrave cessato quando mia madre ha pensato che fosse meglio cancellare quell’abitudine. Tutto &egrave nato quando la mamma ha iniziato a vedere una nostra ‘certa curiosità’ per la diversità dei sessi e quando una volta ci ha pizzicati mentre io ero steso sul bordo della vasca a gambe aperte e pisello in tiro e con mia sorella che lo maneggiava e ispezionava con gran curiosità. Ma questo senza sapere che noi abbiamo continuato di nascosto le nostre scoperte, all’inizio molto ingenue, del tipo ‘Guarda mi crescono le tette”ho messo i peli sul pube”..vuoi vedere quanti centimetri &egrave lungo il pisello?, lo sai che se lo meni spruzza un liquido che non &egrave pipì? Come mai se ti tocco in mezzo alle gambe ti bagni?’, tutte cose che finivano in grasse risate e cuscinate sul letto. Devo ammettere che questa cosa mi ha aiutato moltissimo nei rapporti sociali, soprattutto con le ragazze, con le quasi sono stato sempre intraprendente. Ricordo ancora il giorno che Sonia (mia sorella) mi fiondò nella stanza e mi fece vedere con sorriso malizioso un paio di mutandine sporche di sangue. ‘Ma’Bigiù (così la chiamo) ti sono forse venute?’ ‘Certo! Che bello’ora sono una donna! Uhauuu!’ Com’era fiera e raggiante per quella scoperta. Fu quella la prima volta che mi passò per la mente il primo vero pensiero porco nei suoi confronti. ‘Comunque’ fammi controllare meglio, così siamo sicuri che ti siano veramente venute’ le dissi. Sedutomi sul letto le abbassai insieme pantaloncino e mutandine, d’un colpo. Diedi un breve sguardo alla soffice peluria castana e appoggiai due dita sulle labbra della fica. Era calda e morbida. Istintivamente l’accarezzai lievemente, premendo un dito sulla fessura violandola, mentre mia sorella aspettava in silenzio il mio responso. Mi sborrai nelle mutande. Quello strano idillio fu interrotto bruscamente quando Bigiù, notando una strana espressione sul mio volto, mi disse ‘Ho, sveglia! E allora? Sei caduto in trance?’ Tirai subito via le dita e le dissi un po’ arrossito ‘Mi, mi sembra sia tutto ok’.lasciami ora che devo studiare’ ‘Be’ tante grazie! Siamo di luna storta?’ mi rispose tirandosi su i pantaloni e guardandomi con aria infastidita se ne andò sbattendo la porta. Io rimasi a lungo ad annusare sulle dita il profumo del suo sesso. Gli anni passavano e noi crescevamo spensierati e sempre più uniti. Frequentavamo gli stessi amici, succedevano le solite cose che accadono tra fratelli, Bigiù mi riempiva di coccole e attenzioni, soprattutto quando voleva che fossi suo complice nelle uscite con i ragazzi, mentre io ero MOLTO geloso di loro, anche se riuscivo a mascherarlo bene. Lei in cambio della mia complicità riusciva a convincere alcune sue amiche ad avere una particolare attenzione nei miei riguardi e , quando poteva, mi dava una mano facendo la ruffiana. Questo &egrave il mio rapporto con bigiù.
Un giorno, mentre studiavo un esame di medicina interna, lei entrò con la faccia, che conoscevo benissimo, di quando vuole confidarmi qualcosa. ‘Cosa studi?’ ‘Medicina interna’ ‘E’ difficile?’ ‘Senti bigiù, possibile che quest’anno hai gli esami di stato e non hai nulla da studiare? Hai appena compiuto 18 anni e dovresti essere un po’ più responsabile’. La vidi abbassare gli occhi ed imbronciarsi. Le sollevai delicatamente il mento, guardandola nei suoi splendidi occhioni verdi ‘B&egrave…lo so che hai qualcosa da dirmi, però sto studiando”scusa, sono un po’ nervoso per sto cazzo di esame’ma dimmi cosa c’&egrave?’ ‘ Hemm, lo sai che esco da un paio di mesi con Luca no?. Mi sento che questa &egrave una storia importante. Però lui dice di avere le sue esigenze, ha quasi 21 anni, ma tu sai come la penso, per ora non mi va di fare all’amore. Mi spinge a fare giochetti sempre più pesanti, prima si accontentava di farsi segare e di venirmi in mano, poi ha preteso che lo assaggiassi e per la verità l’ho fatto solo per curiosità, poi ha voluto che ci mettiamo tutti nudi e me lo appoggia sul ventre o nelle chiappe e strofinandosi mi viene sopra, adesso mi ha esplicitamente detto che vuole un contatto interno. Gli ho detto come la penso in merito, che non mi sento pronta e mi ha risposto’b&egrave’che vuole il buchino’dice che lo fa impazzire e che vorrebbe venirci dentro. Senti Pippo (sarei io) non so più cosa pensare, non ti nascondo che il pensiero mi eccita’ma sono così confusa.’ ‘Ma senti questo brutto figlio di puttana! Se sei venuta perché vuoi che gli parli io’io’gli spacco la faccia a quello stronzo! Perché non sei venuta prima, io’.’ ‘Ma no sciocchino! Io so che comunque sono cose che prima o poi dovrò fare, ognuno ha le proprie esigenze e fare queste cose con Luca non mi dispiace. Tu d’altronde come fai con le ragazze?’ ‘Io? Che centra, tu sei mia sorella e’.’ ‘Dai fratellone, smettiamo questa moralistica discussione del cazzo. Non &egrave per questo che sono venuta da te. Dicevo, per avere un rapporto anale’. ci ho pensato, ma per ora non se ne parla, ho parlato con amiche che lo hanno fatto e mi hanno detto che &egrave più il dolore del piacere che hanno provato e poi”&egrave come fare l’amore no? Il rapporto orale invece’mi sembra quasi un gioco e insomma…ho parlato anche di questo con amiche e mi hanno detto che &egrave piacevole. Ieri dopo un’accesa discussione con Luca abbiamo concordato che la prossima volta che ci vediamo, visto che già conosco il sapore dello sperma, glielo prenderò in bocca e mi verrà dentro. Solo che’ ho una certa paura di fare brutta figura, di sembrare impacciata, imbranata, insomma’.vorrei, vorrei, che fossi tu ad insegnarmi come fare.’ Quest’ultima frase mi perforò il cervello come un tuono. ‘Io che cosa? Io dovrei’..ma sei fuori?’ ‘Ecco stupido, sapevo che non avresti capito. Se non ho dubbi a farlo con Luca figuriamoci con te! E poi &egrave un gioco no? Non fare il finto moralista con me, ricordo benissimo quel giorno che ti feci vedere che mi erano venute, come ti eccitasti nel toccarmela’.però non avesti il coraggio di continuare’peccato, forse ti avrei lasciato continuare’.Ma tu sapresti insegnarmi o fai tanto il prezioso perché non sai da dove iniziare?’ ‘Ssi, cio&egrave’..penso, non so’ E arrossii visibilmente per tutte quello che mi aveva detto. ‘Ti sei fatto rosso! Vuol dire che ti vergogni di me!’. Iniziavo ad eccitarmi, l’inquilino del piano di sotto si faceva sentire con prepotenza. E poi il sentire che mia sorella, mia sorella che tanto ho desiderato ci sarebbe stata’.le risposi ‘Ma dai! Non &egrave questo Bigiù’.&egrave che la richiesta che mi fai non &egrave poi così normale come dici, &egrave vero che tra noi c’&egrave la più totale libertà, però da li a fare queste cose’.c’&egrave un limite a tutto!’ ‘Ho capito, non mi vuoi aiutare, sei il solito egoista. Andrò da Luca glielo prenderò in bocca, lo farò venire e probabilmente farò la figura dell’idiota’ Detto questo fece come per andar via indispettita, ma le bloccai un braccio. ‘Ok,Ok! Scusa! Sono uno stupido! Faremo come vuoi, contenta?’ Le esplode un raggiante sorriso ‘Moltissimo! Urca’come sono su di giri’ sapessi come ho sognato questo momento’allora, si comincia subito? Mamma e papà tornano molto tardi, sono andati a teatro. Non ti nascondo che l’idea che sia tu ad insegnarmi mi eccita da morire. Sono tutta bagnata!’ Super eccitato, tirando giù pantaloni e liberando alla sua vista il cazzo tesissimo e con le vene gonfie di sangue le dissi ‘Vuoi fare la prima lezione? Eccoti accontentata’ ‘Uhau!! Non lo ricordavo così grande! E”&egrave più grosso di quello di Luca!’ Sonia allungò una mano per prenderlo, ma io la bloccai ‘E no! Devi imparare a modo mio. Ad un uomo piace che una pompa gli venga fatta potendo toccare tette e fica, perciò prima di iniziare spogliati’. Non si lascia pregare. Ci troviamo così entrambi completamente nudi. Bigiù lo &egrave di nome e di fatto. Gambe lunghe, culo teso, una terza abbondante di seno con due capezzoli appena colorati ma lunghi come fragole, capisco perché Luca sbava per trombarsela. I miei occhi hanno davanti mia sorella, una figa esplosiva da trombare. Mi siedo sulla sedia a gambe aperte e la faccio accomodare in ginocchio con il viso ad un palmo dal cazzo. ‘Ora puoi iniziare col menarlo e scappellalo’. Le mani di Bigiù sono leggere e vellutate e con delicatezza le ruota su e giù lungo l’asta, le bagna di saliva per agevolare lo scivolamento accarezzando a volte la cappella, si vede che &egrave già esperta nel segare. ‘Brava così, senti com’&egrave duro? Ora &egrave il momento di iniziare. Avvicinalo alla bocca e inizia a spennellare con la lingua cappella e asta, racchiudendolo nel palmo aperto delle mani. Così brava’ La mia voce diventa sempre più roca e l’eccitazione sale alle stelle. ‘lecca anche le palle’così, sali e scendi con la lingua, adesso impugnalo con decisione e infilati la cappella in bocca’spalancala bene. Si, si così, risucchia la saliva e nello stesso tempo ruotaci la lingua intorno. Ho brava, si brava, pompa, pompa, spingilo in gola fin che puoi e fallo uscire risucchiando, inspira forte l’aria mentre lo fai, eviti i conati. Attenta ai denti, mi fai male, tieni le mascelle larghe e stingi solo le labbra. Brava. Ho che brava! Vedi? Riesci a toccarmi le palle con le labbra. Ogni tanto tiralo completamente fuori e continua a leccalo tutto, dalle palle alla cappella, Siiiiii, hoooooo, bravissima, adesso riprendi la pompata, e vai sempre più veloce, cosììììììì.’ Bigiù ci mette il massimo impegno e devo dire che per essere la prima volta &egrave molto brava. Ad un certo punto, quando inizio a sentire le pulsazioni tipiche dell’imminente coito, mi ricordo che non le ho detto niente su come affrontare la sborrata. Le tiro la testa indietro afferrandola per capelli, facendole schioccare le labbra. ‘Hei! Perché mi hai staccato? Non ti sta piacendo? Sto sbagliando qualcosa?’ ‘No, vai benissimo &egrave solo che sto per venire e non ti ho detto cosa fare. Puoi staccarti e lasciare che sborri in faccia e sulle tette, ma così mi privi della parte più bella ed &egrave quello che non vuole Luca. La cosa più completa &egrave lasciare che ti venga in bocca ed ingoiare con delicatezza, ma senza risucchiare potresti bloccarmi il coito. Devi cercare di assecondare gli spruzzi ed ingoiarli o uno dietro l’altro, se ci riesci, o più semplicemente aspetta senza respirare che te li spruzzi tutti in bocca e poi ingoia tutto insieme. Vedrai comunque che ne vengono fuori alcuni lunghi e a ripetizione. Sono i primi, più violenti e ti schizzeranno direttamente in gola, non farti prendere dal panico e rilassati, lascia che succeda, gli ultimi sono corti e con frequenza sempre minore. Dopo che hai ingoiato tutto, continua a succhiare lentamente anche quando senti che non esce più neanche una goccia, mi prolunghi il piacere. Lascia che ti perda di consistenza in bocca e poi lo esci. B&egrave? Tutto chiaro?’ Un po’ intontita mi risponde solo con un cenno della testa ‘Dai allora, riprendi a pompare e con forza che mo si ammoscia. Voglio sborrare subito, ho le palle che mi scoppiano. Ecco brava così.’ Le prendo la testa e con forza la indirizzo ad un veloce pompaggio. Dopo qualche minuto tra mugolii e rumori di risucchio, quando ormai mi ero completamente accasciato sulla sedia a gambe aperte e Bigiù ingoiava l’asta fino alle palle, sento nuovamente le pulsazioni che precedono il coito. Mi concentro sull’imminente sborrata e chiudo gli occhi ‘Ecco, ecco, così, sto venendo, accelera, accelera’..’ Bigiù improvvisamente si blocca e si stacca, mettendosi a ridere, mentre fuoriusce già il primo piccolo schizzo liquido che precede quelli lunghi e densi. ‘Ha’cazz’hei! Che cazzo ti blocchi! Che ti ridi stronza! Proprio ora che stavo godendo!Mi hai bloccato il coito!’ ‘Scusami, scusami’.. ti prego, ma mi sembravi così buffo, le tue espressioni, la situazione, il cazzo ti &egrave diventato improvvisamente durissimo e pulsante che non ho potuto fare a meno di staccarmi per ridere, non mi sono accorta che eri proprio lì,lì. Scusa ancora, ti prego, non succederà più. Guarda’.per perdonarmi ti lascio fare qualsiasi cosa.’ ‘Ma che scuse e scuse del cazzo! Mi hai bloccato sul più bello’.’ Poi pensando a quella frase ‘ ti lascio fare quello che vuoi – . ‘ Ok, Ok, episodio chiuso, riprendi a pompare e non fermarti per nessun motivo, fino a che non ti ho scaricato in gola tutte le palle. Guai a te se questa volta ti fermi o ne lasci uscire una sola goccia.’ Questa pausa inattesa mi ha reso ancora più infoiato di prima. Dimenticando di avere di fronte mia sorella, mi alzo in piedi e bloccandole le tempie con le mani inizio a pomparla con violenti colpi di reni. Lei mortificata per l’interruzione mi lascia fare. Sento la cappella spingerle prepotentemente la gola, causandole anche dei conati di vomito che mi eccitano sempre più. Le palle me le sento scoppiare. Non mi sta facendo una pompa ma la sto scopando in bocca. Ormai nuovamente sul punto di venire, decido di rimanere in piedi per scaricarle in gola con maggiore violenza. ‘Ummm, ecco che ci siamo di nuovo, dai datti da fare’ Le stacco le mani dalle tempie e mi concentro sull’imminente piacere. Libera di muoversi Bigiù si mette a pompare con una velocità incredibile, serrando per bene le labbra, decisa questa volta ad andare fino in fondo. ‘hu,hu, brava così dai che ti riempio la bocca, così brava’.siiiiiiiiii, ecco, vengo, hooooooooooo ti&egrave, ti&egrave’. Istintivamente le afferro i capelli e le tiro la testa a me. Cerco di assecondare gli spruzzi con degli affondi di reni, per essere sicuro di andare a segno in fondo alla gola. I fiotti sono lunghi e violenti, a causa anche delle interruzioni di prima. Bigiù si blocca, emette dei mugoliii di disappunto e va in apnea. Mi sento scaricare anche l’anima. Sono tanti e sembrano non finire più. Molti le saranno andati dritti in gola, ma molto lo ha in bocca perché &egrave costretta per ingoiare a sfilarlo fuori e vedo che declutisce molta roba abbassando la testa. Poi lo riprende in bocca pompando e succhiando con delicatezza. Pian piano mi accascio sulla sedia con Bigiù che mi segue con la bocca, senza mollare l’asta. Come le ho insegnato continua a succhiare. Con questo ininterrotto trattamento, invece di ammosciarsi inizia ad indurirsi di nuovo. Lei lo nota e la cosa deve piacergli, perché riprende a tirarmi la pompa con vigore. Ormai non esistono più tracce della precedente sborrata, ha succhiato tutto con arte. Lo sfilo e lo strofino sulle labbra, glielo sbatto più volte sulle guance, per poi infilarlo di nuovo in gola. Lei succhia, succhia, lo tira fuori e guardandomi negli occhi mentre lo sega ‘ Allora fratellone porcellone, vedo che hai gradito il trattamento. Sono stata brava vero? Credo che mi hai fatto bere un litro di sperma, ma da quanto non venivi’..e adesso? Vedo che sei più in tiro di prima, che intenzioni hai? Io mi sento la fica in fiamme! Vuoi farmi bere ancora alla canna o hai in mente qualcos’altro? Ti ho detto che mi puoi fare ciò che vuoi.’ Così dicendo si rimette di impegno a succhiare. ‘E me lo chiedi? Vedi com’&egrave duro? Non basta una pompa a soddisfare un uomo’credo dovrai rivedere le tue idee sul non avere alcun tipo di rapporto. Ora ti insegno altre cose, vedrai come sarà felice il tuo Luca. Vieni sul letto, dai’. Con un sorriso enigmatico mi segue, la faccio mettere su di me nella classica del 69 per scaldarci ancora un po’. Ormai sono deciso a trarre da questo episodio il massimo del piacere. Iniziamo un furioso 69. L’aver sborrato prima mi dà una resistenza incredibile, mentre Bigiù sempre più eccitata per le sapienti leccate che le riservo alla fica ed al piccolo sfintere, mi pompa con velocità incredibile. Come mi accorgo che sta per raggiungere l’orgasmo mi stacco, pregandola di rimanere con culo in aria e faccia spiaccicata sul letto. Mi inginocchio davanti al suo sesso e riprendo a leccarla con cura. Le infililo la punta della lingua in culo e con due dita le martorizzo la stretta fica. Lei mugola, &egrave a bocca aperta e occhi chiusi, completamente in mio potere. Mi insalivo una mano e lubrifico la cappella. Continuo ad insalivarle lo sfintere, che peraltro si era talmente rilassato e dilatato da accettare gran parte della mia lingua, poi l’indice e a seguire anche il medio. Mi sollevo e senza avvisare Bigiù delle mie perverse intenzioni le appoggio la punta della cappella sul tenero e dilatato buchino e spingo con forza. Prima che possa capire cosa le stessi facendo, la cappella &egrave già tutta dentro. Non devo avergli fatto molto male, o l’eccitazione &egrave tale da attenuare il dolore, perché reagisce sgranando gli occhi ed emettendo un gridolino. Io mi blocco con metà del cazzo nel culo e come sento che inizia a rilassarsi nuovamente spingo ancora, questa volta fino alle palle. ‘Dio, che mi stai facendo? Mi sento tutta piena, &egrave una strana sensazione’.un po’ di fastidio, come se dovessi andare di corpo e non posso..’ma non &egrave poi così doloroso come mi hanno detto”anzi”&egrave un fastidio che mi piace’&egrave maledettamente eccitante. Dai fratellone continua, fammi il culo e poi la fica’. Non mi aspettavo addirittura un incoraggiamento, ma stando così le cose’..non le risposi, mi limitai ad iniziare a pomparla con ritmo. All’inizio con lenta dolcezza, poi sempre più veloce, più veloce, fino a salirle sul bacino e pomparla con vigore. Ad ogni affondo mia sorella grida, ma rimane inerme e con il culo più in aria che può, mentre con una mano si martorizza la fica. Sudo e sento che sto per scaricarle in culo una seconda sborrata. Accelero i colpi fino a venire. Ne pianto uno forte e deciso in tutta la lunghezza, fino a toccare con le palle le labbra della fica ed inizio a sborrare pulsando. ‘Huff, huff, uhmmm’..sto sborrando..ecco’..ti riempio il culo, lo senti? Senti come spruzza dentro?’ ‘Siii lo sento, pulsa dentro di me, lo sento irrorare le pareti intestinali”&egrave, &egrave stupendo’.riempimi tutta dai’..hooo! Che bello!’ Bigiù &egrave talmente presa che riesce anche a raggiungere l’orgasmo. Ci accasciamo entrambi sul letto. Passano alcuni interminabili minuti in un silenzio tombale, violato solo dai nostri respiri sempre più lenti e rilassati. Siamo avvinghiati ai nostri corpi. E’ Bigiù a rompere improvvisamente il silenzio ‘Sverginami! Ora! Voglio che sia tu a farlo. Fammi veramente donna’. E no piccola mia, devi aspettare per questo, lo devi pregustare, desiderare, devi sbavare perché sia io a farlo. E poi &egrave meglio farlo un altro giorno, quando avrò ripreso vigore e potrò sfondarti fino ad entrarti nell’utero. Deve essere al massimo della sua performance. Per ora metti in atto con il tuo Luca quello che ti ho insegnato’ma non dargli il culo, quello &egrave roba mia! Ricordalo! Il culo non lo darai mai a nessuno, eccetto che a me e solo io ho il diritto di prendermi la tua verginità. Ogni uomo verrà sempre dopo che io ti avrò iniziata’.ma il culo non darlo mai!
(continua)

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