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Racconti erotici sull'Incesto

La prima volta con la mia dolce mamma

By 29 Agosto 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Giulio e sono un ragazzo di 19 anni che fino ad oggi ha avuto solo pochissime esperienze sessuali con ragazze: baci, carezze e qualche sega ma niente di più. La ma-sturbazione è una delle mie attività principali, aiutato anche dalla lettura dei racconti pub-blicati qua su internet.
Fisicamente sono alto e faccio molto sport.
La mia famiglia è composta da mia madre che ha 45 anni e mio padre che ne ha 51. Mia madre, che si chiama Sonia, è una donna non bellissima, un po’ appesantita, ma senza essere grassa: ha un seno molto grande, almeno una 5a, un culo piuttosto pronunciato ed un po’ di pancetta. Il viso è molto dolce e non ispira per niente sesso, ma solo coccole e tanta bontà. Mia madre è casalinga. Mio padre, che si chiama Fausto, è un uomo abba-stanza piccolo di statura e costantemente impegnato con il suo lavoro di responsabile del-le vendite all’estero della ditta dove lavora. A causa del suo lavoro sta veramente poco a casa.
Mia madre è una donna dolce, molto chioccia nei miei confronti, dato che sono l’unico fi-glio e dato anche che io rappresento tutto il suo mondo abituale, visto che mio padre si vede ben poco, anche se il suo lavoro ci permette un notevole tenore di vita.
I rapporti con mia madre cambiarono totalmente dal giorno in cui mia madre seppe da una sua amica che mio padre la tradiva.
Infatti mia madre cominciò a cambiare il modo di vestirsi e di truccarsi, mettendo più cura nei particolari.
Anche in casa per lo stare in casa iniziò ad indossare delle vestaglie che lasciavano intra-vedere abbondantemente le sue grazie, mentre prima era sempre stata molto monacale.
Lì per lì non prestai molta attenzione alla cosa.
Però un giorno, mentre ero a tavola, vidi mia madre che si piegava per raccogliere un og-getto e nel piegarsi, la vestaglietta corta che indossava, salì mostrando il suo culone bian-co ma con un bel perizoma nero che si infilava nelle natiche e si poteva notare anche una peluria nera che usciva da quegli slip ultra ridotti. A quella vista insolita il mio cazzo dette evidenti segni di vita.
Poi, mentre pranzavo, mia madre si piegò in avanti verso di me mostrandomi un primo piano delle sue tettone che fuoriuscivano quasi del tutto dalla vestaglia che si era aperta. Il mio cazzo a quel punto divenne di marmo e rimasi colpito da quella mia reazione, perché avevo visto da sempre mia mamma ma mai avevo avuto un’erezione per lei.
Un altro giorno, mentre passavo davanti alla camera di mia madre, la sentii gemere in ma-niera molto accentuata ed allora, preoccupato che potesse aver avuto un’altra crisi di di-sperazione per il tradimento di mio padre o che si sentisse male, mi affacciai alla porta la-sciata socchiusa e la scena che vidi mi lasciò senza fiato. C’era mia madre distesa sul let-to a gambe aperte e con una mano si stava masturbando la sua figona aperta e pelosa e con l’altra mano si tormentava un capezzolone. Tre delle sue dita erano dentro le labbra della figa grondante di umori. Aveva gli occhi chiusi e si passava la lingua sulle labbra in una posa veramente a troia. A quel punto fui preso da un eccitazione pazzesca, mi chiusi in camera mia e mi segai venendo subito.
Ricordo che la notte non riuscii a dormire ripensando a quello che avevo visto e dovetti segarmi ancora per cercare di far ammosciare il mio pisello scalpitante.
Una sera eravamo ancora da soli io e mia madre, durante uno dei soliti viaggi di papà, e-ravamo seduti sul divano e stavamo vedendo un film thriller dove però c’erano diverse scene di sesso. Mia madre era seduta accanto a me e potevo sentire il suo profumo ed il suo calore, la sua vestaglia si era aperta sul davanti ed il seno era in bella mostra. Si po-teva addirittura vedere il suo perizoma trasparente ed sotto il pelo nero.
Tra le scene di sesso del film e la presenza di mia madre così vicina ed in quelle condizio-ni, avvenne che il mio cazzo si irrigidì dentro i pantaloni della tuta creando un vistoso boz-zo all’altezza del mio inguine.
Mia madre fece finta di niente finché ad un certo punto mi disse che si sentiva stanca e vo-leva riposarsi un po’ usando le mie gambe come cuscino. Quando lei appoggiò il viso sulle mie gambe mi trovai combattuto dall’imbarazzo di avere il viso di mia madre così vicino al mio cazzo in tiro e l’eccitazione che aumentava ancora di più per la situazione.
Mia madre ad un certo punto si addormentò e rigirandosi andò a finire con il viso sul mio pene che fece un guizzo. Al che lei si svegliò e rimase allibita dalla mia erezione.
– ‘Giulio, bambino mio, che è successo?? Cos’è questo bastone che mi ha svegliato??’ mi disse mia madre sorridendo.
Poi proseguì dicendo: ‘Ma è stato il film a ridurti in questo stato?’
Io trovando un coraggio che non credevo di possedere le dissi: ‘Veramente mamma mi sono eccitato guardandoti! Non sono più un bambino e tu sei una bella donna. Pratica-mente sei nuda in questo momento!’
Sonia disse: ‘Giulio mi dispiace di averti turbato! Ma fa così caldo! Se ti creo imbarazzo vado a mettermi qualche altra cosa!’ – ma mentre diceva queste cose mia madre aveva un sorrisetto che non le avevo mai visto, inoltre mi guardò con una faccia che non era quella della mia tenera e dolce mammina ma assomigliava molto a quella che aveva la protago-nista del film che stavamo guardando mentre era eccitata per le numerose scopate che si faceva.
Allora, per paura che si interrompesse quel momento magico, le dissi che volevo che ri-manesse così e, se le faceva ancora caldo, poteva mettersi più in libertà.
Al che mia madre non se lo fece ripetere due volte e si tolse la vestaglia mostrandomi le sue tettone grosse e morbide come non le avevo mai viste.
Mi chiese: ‘Giulio ti piace il mio seno? Dimmi la verità? E’ oramai da buttare? Sono troppo vecchia per piacere a qualcuno? Senti come è. E’ ancora abbastanza tonico secondo te?’
Così dicendo mi prese le mani e me le mise su quei globi bianchi che non riuscivo a con-tenere.
A quel punto era tanta la mia eccitazione che comparve una vistosa macchia sulla tuta, che fu notata anche da mia madre che disse: ‘Giulio! Poverino!! Guarda qua in che condi-zioni che sei! Sei un bel porcellino mi pare!! La tua mamma non può lasciarti così in que-sto stato!’
Detto questo Sonia iniziò a carezzarmi il cazzo da sopra la tuta. Io rimasi talmente di stuc-co che riuscii solo a balbettare: ‘Ma mamma che stai ‘ facendo? Se vuoi vado in bagno a fare qualcosa da me!’
– ‘Ma amore sono tua mamma e ti capisco, non voglio che tu stia male o che tu scappi in bagno a farti una sega tutto solo solo quando c’è tua mamma che è anche una donna e può farti stare bene!’
Mia madre tirò fuori dalla tuta e dai boxer il mio uccello tutto bagnato ed appiccicoso di li-quido seminale e dopo averlo osservato con ammirazione, con una faccia stravolta dalla lussuria, lo fece sparire tutto nella sua bocca avida, iniziando un lento su e giù e facendo-mi provare sensazioni mai immaginate e mai sognate.
Tanta era la mia eccitazione che dopo pochi movimenti con la testa sentii partire il mio or-gasmo. Se ne accorse anche mia madre perché oltre a usare la lingua incominciò anche a succhiare con impeto e passione.
Io le dissi: ‘mamma guarda che sto per venire!!!’
Lei sentendo quelle parole accelerò ancora il ritmo facendomi scaricare i miei schizzi di sperma caldo nella sua bocca, che bevve avidamente e poi non contenta se lo mise in mezzo ai suoi grandi seni e continuò a farmi godere facendomi una sega con quei meloni e facendoseli sporcare di sborra. Poi, da troia vogliosa, prese anche quello sperma con le dita e se lo mise in bocca leccandole con aria da zoccola consumata e vogliosa.
Mi disse: ‘Giulio, figlio mio, che bel cazzo che hai e che sapore buono!! Adesso però farai godere anche la tua mamma vero? Ho tanta tanta voglia e la tua mamma porca ti insegne-rà come fare a farla godere, alla faccia di quello stronzo di tuo padre!’
Si mise sopra di me nella classica posizione del 69 e mi trovai la sua figona aperta e goc-ciolante di umori proprio davanti alla faccia.
Sentii per la prima volta il suo odore di femmina in calore e devo dire che mi fece un buo-nissimo effetto.
Iniziai a leccarla lentamente e lei muoveva il bacino per agevolare il mio cunnilingus. Lec-cavo e succhiavo.
– ‘Giulio vedi quel bottoncino duro che sporge dalla mia fighetta? Leccalo e succhialo deli-catamente. Quello è un punto molto sensibile per noi donne’ Si chiama clitoride e se lo sai leccare bene farai impazzire qualsiasi donna!’
Non me lo feci ripetere due volte e presi a giocare con il clitoride come mi aveva detto la mia mammina, che nel frattempo si dimenava tutta per il godimento intenso.
Ero inebriato ed eccitato per quello che facevo ed anche perché mia madre riprese al lec-care voracemente il mio cazzo e le palle facendomelo di nuovo inturgidire: passava la lin-gua lungo tutta l’asta, succhiava le palle e lo scroto, titillava il prepuzio.
Lei mi disse: ‘Giulio sei bravissimo!! Mi fai godere come non avevo goduto da anni!! Mi fai sbrodolare come una cagna! Sono e sarò sempre la tua cagna Giulio! Ti prego fammi di tutto!! Voglio provare di tutto! Mi devo rifare di tutti questi anni che sono stata ad aspettare quello stronzo di tuo padre! Trattami da cagna e zoccola!!!’ – Mi eccitai ancora di più a sentire le parole volgari e mai udite prima uscire dalla bocca di mia madre.
– ‘Figlio mio e maiale mio, ti ho fatto veramente bene! Come mi fai godere! Che cazzo che hai! Adesso però vorrei che tu mi leccassi il mio culetto, sempre se non ti fa schifo, e vorrei che tu ci mettessi le tue dita dentro. Vedrai come si aprirà magicamente per farti entrare e sentirai come è caldo. Solo una volta tuo padre me la spaccato facendomi male, ma io poi ci ho riprovato da sola mettendoci oggetti sempre più grossi ed imparando a godere da so-la anche di culo’.
Sul momento rimasi un po’ interdetto per quella richiesta. Da una parte mi eccitava e da quell’altra, non nascondo, che mi dava un po’ fastidio. Poi, sarà per il pompino da favola che mi stava Sonia, sarà che mi eccitava quel buchino grinzoso ed increspato che si con-traeva, che mi decisi ed iniziai a lappare quel buco e con mia sorpresa constatai che mi piaceva e che aveva un odore molto eccitante!
Presi a leccare il suo culo con foga provocando gemiti di piacere in mia madre che mi inci-tava a continuare e quando le infilai tre dita nello sfintere, che si aprì per accoglierle e glie-le rigirai dentro con forza ed in profondità, venne urlando il suo godimento ed il suo orga-smo liberatorio.
– ‘Giulio adesso ti voglio dentro di me, rimani disteso che fa tutto la tua mammina zoccola’.
A quel punto si mise sopra di me impalandosi sul mio cazzo duro come il marmo. Il mio membro entrò nella sua figa aperta e bollente come nel burro fuso. Mamma iniziò un ritmo dapprima molto lento, muovendo anche il bacino con un movimento rotatorio e poi sempre più veloce prendendo tutta la mia carne in corpo.
Non avevo mai scopato, lo avevo solo sognato, desiderato, fantasticato ed adesso era re-altà ed in più stavo scopando con mia madre. Mi sembrava di essere in paradiso! Le se-ghe che mi ero fatto per anni non erano assolutamente niente in confronto al piacere che stavo provando in quel momento.
Mentre mi scopava io le strizzavo, leccavo e martoriavo quelle tettone che avevo in faccia.
– ‘Dai maiale, fai godere questa zoccola di tua madre, facciamo cornuto quella testa di cazzo di tuo padre! Con lui non avevo mai goduto così!! Che vacca che sono! Sto goden-do mentre scopando mio figlioooo!!!’
– ‘Mamma guarda che se continui così vengo!!’.
– ‘No aspetta!! Voglio essere la tua zoccola fino in fondo! Ora mi metto a pecorina e voglio che tu mi inculi come una cagna, voglio che tu mi sfondi il culo con il tuo cazzone e che tu me lo riempa di sborra calda!!’
Mia madre si mise a pecorina e vidi il suo buco di culo che mi aspettava. Glielo leccai an-cora accuratamente e poi piano piano ci infilai il mio cazzo dentro. Lo sfintere si aprì subito per accoglierlo.
-‘Mmmmmmm che bello! Che figlio porco che ho fatto! Degno di sua madre! Dai fammi un clistere di sborra! Pisciami in culo se vuoi! Trattami peggio della puttana più rotta in culo!’
Ero eccitato a bestia e le sensazioni che il culo di mia madre mi stava dando erano ancora più intense di quelle della sua figa.
Mia madre mi incitò: ‘Dai maiale sudicio rompi il culo della troia di tua madre! Dai incula-miiiii! Godo di nuovoooo!’
Dopo pochi colpi non ce la feci più e gli sborrai in culo copiosamente.
Mia madre non perse tempo e mi prese il cazzo in bocca mentre si stava ammosciando ri-pulendolo tutto.
– ‘Giulio come è buono il tuo cazzone!! Mmmmm mi piace ripulirlo dalla tua sborra e dai miei umori fecali!!! Che porca che sono!!’
Ci adagiammo languidamente e non credevo che quel che era appena successo potesse essere vero. Avevo fatto cose e provato sensazioni che nemmeno avevo mai immaginato ed in più con la mia adorata mamma.
A quel punto la mente di madre tirò fuori un’altra idea molto porca.
– ‘Giulio la tua mamma è diventata molto zoccola grazie a te amore! La tua zoccola vuole provare di tutto con te figlio mio. La tua zoccola vuole essere tua in tutto e vuole assapora-re tutto di te!’
– ‘Giulio andiamo in bagno, mi metto nella vasca e tu mi innaffi ovunque con il tuo uccello e la tua zoccola berrà tutto ed assaggerà pure la piscia del suo adorato bambino!’
Non credevo alle mie orecchie!
Mia madre mi prese per mano, andammo in bagno e si mise nella vasca. Effettivamente avevo proprio bisogno di orinare, ma ero anche imbarazzato.
– ‘Mamma ma sei sicura che vuoi davvero prendere tutta la mia pipì addosso?’
– ‘Si amore, la tua mamma non vede l’ora di essere lavata da te’ – e detto questo aprì la bocca e tirò fuori la lingua tipo cagna pronta a ricevere il mio schizzo caldo e giallo.
Così mi decisi e le innaffiai la figa, le tette e poi Sonia si mise con la bocca nel mio getto di orina e bevve avidamente masturbandosi. Non lo credevo possibile ma lei ebbe un nuo-vo devastante orgasmo.
Da allora mia mamma è felice e con mio papà non fa più sesso. Quando lui non c’è ci sca-teniamo!
Con lei, che è così troia, vorrei realizzare un mio sogno: fare sesso con 2 donne!
Ma questa è un’altra storia!

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