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Racconti erotici sull'Incesto

La visita Ginecologica di mamma

By 23 Settembre 2023No Comments

Il giorno prefissato per la visita ginecologica di mamma era coinciso con il suo compleanno. Festeggiare i suoi 73 anni con un pò di preoccupazione l’aveva indotta a chiedermi di accompagnarla nel tardo pomeriggio all’ambulatorio. Ero quindi passato dopo il lavoro e, una volta entrato, mi ha invitato a seguirla in camera per completare di indossare uno spolverino, visto l’approssimarsi di un temporale.
Salti in macchina, ho subito notato che indossava calze nere che avevo già intravisto, del tipo auto reggenti. Per cui le chiesi, con intento di trovare conferma, come mai si era messa a lutto. Di tutta risposta mi confermò che indossava calza auto reggenti, ma che ne aveva solo di quel colore!
Giunti all’ambulatorio, quando fu il suo turno, mi invitò a seguirla e, seduti davanti al ginecologico, inizio’ a riferire del suo buono stato di salute, ma anche dell’esigenza di sottoporsi a controlli per evitare il peggio. A quel punto, su indicazione del medico, si era portata oltre il separè, togliendosi gli indumenti. Riuscivo però a sbirciare dalle fessure del tendaggio, oltre il quale era posto anche il lettino ginecologico. Con lo sguardo ricercavo di vedere il suo pube, ben depilato ma con una folta peluria che ricopriva la sua figa. Una volta distesa, ben vedevo le dita del medico che la penetravano e, una volta cosparsa di gel, le manovre di stantuffamento che portavano la sonda dentro e fuori dalla figa senza alcun attrito.
Una volta rivestita, concluso il consulto, siamo ripartiti verso caso parlando del più e del meno, ma con qualche accenno al fatto che il medico aveva abbondato con il gel che stava man mano colando.
Giunti a casa, si è recata nel bagno e, poco dopo, mi ha invitato a portarle un paio di mutandine per sostituire quelle ora mai imbevute di gel. Una volta entrato, me la sono trovata che indossava solo le calze e le scarpe, chiedendomi di aiutarla ad asciugare quel liquido che a poco a poco colava dalle sue grandi labbra. Una volta chinato, passato una volta un telo, con le dita ho iniziato a dilatarle la figa e, non avendo reazione, a penetrarla con una e poi con due dita…non resistevo dal riferirle di aver sbirciato tra il separè e di aver visto con piacere come veniva penetrata…
A quel punto, mi fece alzare e passando una mano sul mio cazzo indurito ma stretto nei pantaloni… mi disse… ma ti stai eccitando anche tu come mi sono eccitata io! Non è solo gel quello che cola… è anche la mia figa bagnata fradicia!
Mi ha quindi aperto la patta, estratto il cazzo e, semiseduta sul bidè, ha iniziato un pompino con delicatezza alternato a veloci succhiate…
Divenuto duro e gonfio si è alzata, girata di spalle e, con voce ferma, mi ha proposto…
Che dici, me lo spingi dentro come la sonda … vedrai che ti piacerà montare la mamma…
Il cazzo entrava ed usciva e i suoi gemiti aumentavano ad ogni colpo, …le sue tette cadenti oscillavano ma i capezzoli si erano induriti.
Le mie fantasie aumentavano ad ogni istante… le imprecazioni la eccitavano … mi spingeva a chiamarla mamma, vecchia baldracca…. E nel crescere la monta della figa iniziai a passarle un dito anche nel buco del culo, iniziando ad infilarlo e toglierlo…ma ora mai l’orgasmo era alle porte per entrambi e quando le dita nel culo furono due …si voltò dicendomi: sborrami dentro nella figa, il culo sarà un bel regalo a tempo debito.
Venuti entrambi, dalla sua figa sgorgava ora lo sperma che gli avevo spruzzato con vigore e piacere… portando i miei pensieri al futuro regalo!

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