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Racconti erotici sull'Incesto

l’amato suocero

By 12 Marzo 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Manuela , 31 anni bionda , alta 1,68 con una terza e un fisico snello.
Nella vita sono stata molto sfortunata, a 12 anni persi i miei genitori in un incidente d’auto, e vissi con una zia materna , all’età di 23 anni conobbi Andrea ,un mio coetaneo e ci sposammo, fu un matrimonio d’amore , ma come dicevo la mia sfortuna mi perseguitò ancora, lo persi dopo 5 anni di matrimonio per leucemia fulminante.
Lavorava solo lui e come mori non bastarono nemmeno i soldi che avevamo per fare il funerale, mi aiutarono i miei suoceri. Nei primi periodi dopo la perdita di mio marito mi stettero molto vicini , mi trattarono meglio che una loro figlia, mi aiutarono in tutti i modi , praticamente mi mantenevano di sana pianta , per tutto e per tutto, erano persone meravigliose, mi dissero che la loro casa era la mia e potevo restarci fino a quando volevo, ma io non volevo pesare troppo su di loro, e poi non erano ricchi , sapevo che per mantenermi facevano sacrifici, perfino rinunciavano alle loro vacanze per non farmi mancare nulla.
Dopo un anno che ero con loro mi trovai un lavoro in un ufficio di assicurazioni e conobbi un uomo e cominciai a frequentarlo, ma lui non era interessato ad una relazione seria , mi voleva solo portare a letto , ma io anche se mi piaceva non ero preparata ad una relazione di quel tipo, io volevo vivere con lui ma non volevo essere la sua amante e cosi mi piantò subito e mi licenziai per cercare altro lavoro, ma la crisi era palpabile e si sentiva che le cose stavano cambiando in peggio ,fu cosi che dovetti accettare ancora l’aiuto dei miei suoceri.
—-Manuela—cosi mi disse mia suocera’su di noi puoi fare pieno affidamento, da qui non ti manda via nessuno, tu per noi sei come una figlia, anzi se lo vuoi sapere abbiamo fatto testamento che lasceremo tutto quello che abbiamo a te , anche l’appartamento in cui viviamo, l’altro giorno ti abbiamo aperto un conto in banca e ci abbiamo versato 5.000
euro , è tutto quello che avevamo, ecco questo è il libretto degli assegni.
—Ma non dovevate , a me poi non serve tanto, quello che ho mi basta.
—Vuoi un consiglio, devi curare di più il tuo corpo, prendere degli abiti nuovi , non devi vivere come una zitella, sappi che qualunque cosa farai noi non ti criticheremo mai, non vogliamo solo del bene per te, e poi devi sapere che la vita non finisce qui, devi rifarti una famiglia, quello che è stato è stato, ma sappi che per noi sarai sempre la nostra Manuela.
—Ho provato a frequentare altri uomini, ma quando si trattava di andare a letto io non ci riuscivo, come chiudevo gli occhi mi vedevo Andrea, e loro mi mollavano subito.
—Quelli sicuramente non erano innamorati di te, l’amore è un’altra cosa, non solo sesso.
Migliorai anche il mio aspetto, frequentai anche una palestra e acquistai anche abiti nuovi , e feci nuove amicizie ma non riuscii a trovai una persona che mi amasse per quello che ero, mi volevano scopare e basta, nessuno voleva relazioni fisse, e a me non andava, ma sfortuna volle che anche la mia cara amata suocera morisse, fu una perdita immensa, era come mi fosse morta la mamma, e mio suocero era letteralmente distrutto, mi ci volle del tempo perché lo convincesse a farsene una ragione.
Passò un altro anno e io ero sempre con lui, lui faceva la spesa e io cucinavo, avevo trovato lavoro e a soldi si stava anche bene, la sua pensione e in più il mio stipendio, cosi decidemmo di affittare un monolocale in Liguria per passare le mie due settimane di ferie.
Il mattini di due giorni dopo , sentendo un po’ di trambusto in cucina ,dato che sapevo usciva presto per andare a pesca , mi alzai presto, feci una doccia e infilandomi sopra velocemente l’accappatoio senza nemmeno mettermi l’intimo ,andai in cucina per preparagli la colazione e qualche panino da portare con se, lui aveva già preparato le tazzine sul tavolo, facemmo colazione e dopo presi le tazzine per riporle nel lavello.
Ero girata di spalle e lui mi venne dietro e mi abbracciò , mi mise le mani davanti e mi baciò sul collo, ero come paralizzata, non mi aveva mai abbracciata cosi, non mi mossi e lui capendo che mi piaceva quel gesto , mi prese il seno a due mani e si appoggiò col suo sesso contro il mio sedere, ero un po’ terrorizzata ma anche felice di essere desiderata, mentre mi prendeva a due mani il seno mi si apri l’accappatoio e lui capi che ero nuda, mi prese l’accappatoio dalle spalle e lo fece scivolare a terra, ero li davanti a lui nuda come mamma mi fece.
—Come sei bella Manuela, come fa un uomo a non desiderarti come moglie.
—Sono solo degli stupidi.
—Vuoi”..?
Desideravo solo quello e sentivo che mi si bagnava la mia figa.
—Si ‘ lo voglio.
Fece cadere a terra i suoi pantaloni e mi prese ancora da dietro, sentii il suo cazzo che appoggiava da sotto in mezzo alle gambe.
—Dai fallo tu.
Aprii le gambe e glielo presi in mano e lo appoggiai all’ingresso della figa , poi spinsi un po’ indietro il sedere e me lo infilai tutto dentro, ero cosi bagnata che entrò tutto,aveva un cazzo durissimo e per niente piccolo ,sicuramente era più grosso di quello di mio marito, era troppo tempo che non facevo sesso e la voglia era tanta che in meno di cinque minuti ebbi un orgasmo squassante, dal godimento quasi urlai , come lo sentii dentro mi venne in mente a quando una volta glielo vidi che scopava mia suocera , aveva un signor cazzo, sperai che i vicini non sentissero nulla, lui era instancabile continuava a scoparmi , quando stava per godere mi disse .
—Manuela , vado dentro ?
—Si”’dentro , dai godimi dentro.
—Manuela , è tanto che ti desideravo, senti come l’ho duro.
—Lo sento , dai scopami , fammi godere , senti come sono bagnata, ahhhhhhhh come sto godendo , è bellissimo, dai godi ,ahhhhhhhhh lo sento che mi stai riempiendo col tuo seme.
Sentii come un getto caldo contro il mio utero, ebbi subito un orgasmo sentendo la sua goduta , me lo attirai più contro come per sentirlo più in fondo, come lo tolse sentii colarmi il suo seme all’interno delle cosce, ero felicissima ma avevo paura e vergogna a girarmi e guardarlo in faccia, avevo fatto l’amore con mio suocero, mi fece girare e io tenni gli occhi bassi, mi prese la faccia e mi guardò dicendomi—-Non devi vergognarti di nulla, ti desideravo da troppo tempo, scusami se non vorrai più , non ti obbligherò a fare nulla.
—-Carlo , è stato bellissimo , mi sono accorta che dentro di me lo desideravo tanto anche io , ti amo , sei tutta la mia vita.
—Sai che vorrei baciartela ?
—Se vuoi è tutta tua.
Mi prese in braccio e mi fece sedere sul tavolo , aprii le gambe tirando a me le ginocchia e lui mi infilò la sua lingua dentro la mia figa, era bravo a leccare , sapeva come fare godere una donna, mi ritrovai la figa come dopo un bidè , ero al settimo cielo ero felicissima.
—Senti Manuela, io desidero che dormiamo ognuno nella propria camera , io non ti obbligherò a fare l’amore con me , devi essere tu a volerlo, se mi vorrai sai dove trovarmi, lo faremo ancora solo se lo desidereremo entrambi, anche io voglio solo amore da te come io te ne voglio, ti ho sempre desiderata da quando sei entrata nella nostra casa, quando scopavo mia moglie alcune volte per farmelo diventare duro più in fretta pensavo a te ,
se deciderai di sposarti non ti obbligherò a rimanere , anzi ti accompagnerò io all’altare.
—Sei una persona adorabile, ti amo tanto, voglio rimanere qui con te.
Il nostro menage continuava alla grande, ci comportavamo come padre e figlia, non tornammo su quel discorso e tra di noi non si parlava di quello che era successo, io ero felice e anche lui, dormivamo nella proprie camere come eravamo rimasti d’accordo.
Un sera entrando sentii lo scrosciare della doccia, mio suocero stava facendo la doccia, e io mentre stavo per preparare la cena , entrò tutto agghindato e mi disse—Stasera non cucini , ti porto fuori al ristorante, è un sacco di tempo che non esci alla sera.
—Ma io sto volentieri a casa con te.
—Su dai cambiati che usciamo, ho già prenotato, cena a base di ostriche, ti va?
—Certo , sei un angelo.
Fu una serata fantastica, la cena era stata splendida, dopo cena facemmo una lunga passeggiata per smaltire il vino che avevamo bevuto, tornammo a casa e ognuno di noi andò a dormire nella propria camera.
Non riuscivo ad addormentarmi, mi era venuta voglia di fare l’amore, mi alzai e andai da mio suocero, come entrai mi infilai dentro il lettone.
—Manuela , casa fai qui ?
—Non riuscivo ad addormentarmi, ho voglia di fare l’amore con te , vuoi farlo ?
—Aspettavo solo questo, sono giorni che aspetto che si apra la porta della mia camera.
Spinse indietro le lenzuola e ci spogliammo, lo feci stendere supino e prima lo baciai e dopo gli presi in mano il suo cazzo che si stava svegliando, lo scapellai e me lo infilai in bocca facendogli un pompino , sentivo che gli era diventato durissimo, mi alzai e mi calai su di lui facendomi impalare sul suo cazzo, ero cosi bagnata che entrò come nel burro, ero letteralmente col mio pube contro la sua pancia , era entrato tutto, mi sembrava di averlo fino allo stomaco, iniziai a cavalcarlo e lui mi prese in mano le mie tette per strapazzarmele, mi abbassai e mi prese in bocca un capezzolo succhiandolo, ero in estasi, non so quanti orgasmi ebbi , so solo che stavo godendo senza ritegno, urlavo e guaivo come non mi era mai successo, godette tantissimo anche lui.
—Che bello fare l’amore con te , ti amo tanto.
—Anche io ti voglio tanto bene, sono la tua amante.
Quella notte la passammo abbracciati, eravamo come due sposini.
La vita continuava , facevamo l’amore almeno tre volte a settimana, io godevo sempre di più e non desideravo cercare un altro uomo ma lui un giorno mi disse—Senti Manuela, non possiamo continuare in eterno a stare insieme, io ho trent’anni più di te , devi cercarti un uomo della tua età , sei ancora giovane e non fai fatica a trovarlo.
Se mi dava una pugnalata lo avrei preferito, ma aveva ragione , la differenza di età si sarebbe notata anche troppo presto, alcuni mesi dopo conobbi un bravo giovane e mi sposai, mi trasferii in casa sua sempre nella nostra città, e andavo a trovarlo almeno una volta a settimana per aiutarlo nelle faccende domestiche, non mi chiese più di fare l’amore con lui e io gliene fui grata, era un gentiluomo, ma le cose andarono diversamente quando scoprii che mio marito mi faceva le corna , feci armi e bagagli e tornai da mio suocero.
Come mi apri e mi vide con la valigia in mano mi chiese —-Manuela , cosa ti succede perché sei qui con la valigia ?
—Quello stronzo mi fa le corna , non torno più a casa, rimango qui con te.
—La tua camera è come l’hai lasciata, però cerca di fare pace con tuo marito
—Come faccio a fare pace, mi ha tradito.
—Può essere solo una sbandata, vedrai che ti cercherà.

Rimasi da lui e la vita continuò come prima, continuai a fare l’amore con lui e ne fui immensamente felice, per lo meno Carlo non mi tradiva , era solo per me.
Ma un giorno ero dal parrucchiere e mi venne da leggere una rivista di donne che parlava di gusti strani, vi era la confessione di una donna che diceva che a lei piaceva fare solo sesso anale, riusciva godere di più che neanche col sesso tradizionale, rimasi scossa e incuriosita, alla sera mentre mi facevo il bidè mi venne istintivo toccarmi dietro e poi infilarmi dentro un dito , al primo momento non trovai nulla di eccitante ma proseguendo a toccarmi infilandomi dentro di più il dito , provai una strana sensazione, presi allora dal frigorifero una carota , mio suocero non era a casa, tornai in bagno e bagnai la carota col sapone liquido e la infilai lentamente nel culetto, non era troppo grossa ed entrò facilmente, la feci andare avanti e indietro e scoprii che era piacevole, non ebbi un orgasmo vero e proprio ma un godimento generale, trovai che era bello anche dietro, tornai al frigorifero e presi una zucchina un po’ più grossa della carota, era grande come un cazzo normale, dopo averla spalmata con della crema la feci entrare lentamente nel buco, entrava a fatica e mi faceva anche un po male , ma la voglia di sentire cosa si provava era tanta,la curiosità è femmina, la infilai fino alla parte più grossa e devo dire che mi piaceva sempre di più, pensai a come sarebbe stato bello provare un cazzo vero, ma io avevo a disposizione solo quello di mio suocero e a pensare bene avevo paura , mi avrebbe sfondato lo aveva troppo grosso.
Ma una sera che andai da lui avevo troppa voglia e lo stuzzicai , spinsi indietro le lenzuola , ci spogliammo , gli presi in mano il suo pene e lo scappellai, era molle penzoloni appoggiato sulla sua pancia, mi abbassai e lo presi in bocca, lo sentii pian piano risvegliarsi fin a quando non riuscii più a contenerlo in bocca, era diventato enorme.
—Carlo , lo voglio provare dietro.
—Come dietro , sei matta ?
—Si proprio sono matta, ho letto che alcune donne lo preferiscono dietro anche se fa un po’ male le prime volte.
—Ma tu sei troppo stretta , ti farà un male boia.
—Mettimi un po’ di crema e proviamo, se fa troppo male di faccio smettere.
Prese dal comodino della crema e me la spalmò sul buco, poi mi fece mettere alla pecorina e si mise dietro di me.
Cominciò a premere con la punta del suo pene sul mio buchetto con l’ intento di farlo entrare,’..la crema che mi aveva spalmato agevolò molto la penetrazione che avvenne quindi quasi subito ”mentre io gemevo di piacere ma sentivo anche un dolore che stava arrivando”Sentii il suo glande che mi entrava lentamente all’interno,”rilassai i muscoli dello sfintere e mi dimenai per eccitarlo ed anche per facilitare la sua penetrazione,’..mi pentii subito !!…….. quei movimenti avevano scatenato in lui la libidine,” si aggrappò di più a me e premette forte per penetrarmi di più, ‘..Sentii il suo respiro eccitato dietro le mie orecchie,’. in preda ora ad un forte godimento cominciò a mordermi il collo e le orecchie. Sono avvinghiata a lui stretta in una morsa e le sue braccia cingermi attirandomi energicamente verso di lui, e dall’altra le spinte sempre più potenti del suo bacino verso il mio sedere con l’intento di infilarmi il suo cazzo divenuto duro come il ferro sempre più in fondo .Ero come un animale bloccato che da una parte cerca di divincolarsi e dall’altra cerca di aiutare la sua folle penetrazione , papa continua con velocità maggiore a scoparmi il culetto,’..–ooh’..ooohh’..uuuhh, che culo stretto che hai amore , –, ad ogni suo colpo sento il mio buco cedere ed allargarsi per far entrare meglio il suo cazzo durissimo che ora affonda e sento sempre più dentro di me,’.dalla mia figa sento colare il mio liquido seminale sulle cosce, ho infatti già raggiunto un altro orgasmo,”.il letto, sotto i suoi potenti colpi di reni, assecondati dai movimenti delle mie anche, traballava,’..ma questo non interessava a nessuno dei due,’. il suo ansimare diventa sempre più forte ,’.. ad ogni affondo sento le sue palle sbattermi sulle cosce , il suo cazzo è penetrato oramai interamente nel mio culetto” ‘ahi!”aiaahh’. Carlo’mi fai male ,fai piano.. ti prego—ma lui è in preda ad un violento orgasmo e non mi ascolta ,mi sta bene me la sono voluta sembra scatenato e mi sta inculando con una potenza incredibile. E’ lui adesso che comanda il mio culo e fa quello che vuole!,”.dalla potenza dei suoi affondi sento che sta godendo dentro di me ,ahhhhhhhhh ahhhhhhhhhh sta godendo , sento un getto del suo seme dentro il mio culetto. Sento che sta rallentando gli affondi’..il suo cazzo ancora dentro di me, ancora nel culetto lo sento ancora iniettarmi dentro alcuni getti di sperma , poi sento che il suo cazzo perde dimensione e quando lo toglie mi lascia un vuoto nel culetto, quando lo toglie sento il suo sperma che lentamente mi cola fuori dall’ano per colarmi sulle cosce io ho avuto solo due orgasmi, ma la sensazione che ho provato è stata bellissima e molto eccitante. Ero felice di avere donato il mio culetto a mio suocero e averlo fatto felice.
Mio marito venne il giorno dopo e mi supplicò di tornare da lui , mi promise che non mi avrebbe più tradito,lo perdonai e gli dissi che se lo faceva ancora non mi avrebbe più visto, tornai a casa e lasciai mio suocero da solo, mi dispiacque ma lui era mio marito.

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