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Racconti erotici sull'Incesto

Lauretta

By 19 Marzo 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao, sono Laura. Ventidue anni. Classica ragazza di provincia. Faccio molto sport. Gioco nella squadra di volley del mio paese, e faccio l’istruttrice in una palestra dove mi guadagno il necessario per mantenermi all’università. La mia famiglia è composta da mio papà Carlo, mia mamma Vittoria e Mauro.
Era una calda mattinata d’estate quel giorno, mamma e papà erano usciti a fare delle commissioni. Come di consueto la mattina faccio le pulizie della mia cameretta .
Mi sentivo osservata e ogni volta che mi giravo vedevo che il mio fratellino mi seguiva. Mauro, un bravissimo ragazzino di diciotto anni un po chiuso in se stesso.
Senza farci caso io continuai a pulire e a sistemare la stanza.
Ad un tratto pero’ la cosa diventava insistente. Mi incuriosì il comportamento di Mauro allora cominciai a pulire lo specchio e a vedere cosa succedeva alle mie spalle.
Mauro non se ne accorse che lo stavo spiando attraverso allo specchio, cosi’ mi accorsi ,che il birbante, mi stava guardando il sedere.
Mi misi a pensare da quanto tempo mi stava spiando.
Era tutta la mattina che mi seguiva con circospezione.
Immagino soltanto i suoi pensieri. In quel momento mi guardai allo specchio e riflettei su quello che Mauro poteva ammirare con gusto, avevo una maglietta bianca molto larga e corta che finiva appena sopra l’ombelico, guardando bene si intravedevano i capezzoli scuri.
Avevo uno shorts rosso molto largo e vecchio. Visto che stavo facendo le pulizie non mi era nemmeno messa nemmeno le mutandine. Quando faccio le faccende, sudo e mi da fastidio la biancheria.
E poi in effetti non sono mica malaccio la mia terza sbarazzina un bel paio di gambe ben fatte e un sederino da palestra. Insomma sono una bella ventenne e me ne vanto!
Posso capire le attenzioni del mio fratellino. Un diciottenne in piena confusione ormonale, anche se molto timido.
Ci presi gusto allora iniziai a chinarmi per pulire in basso senza piegare le ginocchia.
Sentivo un po di arietta sulla passerina, segno che qualcosa usciva fuori dallo shorts.
Immagino come il cuoricino del mio fratellino si sia messo a battere a mille per quel po di peluria che stava fuoriuscendo dallo shorts.
Chinata com’ero mi girai per guardare la faccia del mio fratellino.
Mi stava fissando come un ebete proprio li in mezzo alle gambe.
La cosa mi fece eccitare allora mi alzai e lo ripresi con tono da maestrina.
– Mauro! Ma cosa stavi guardando? Ti ho beccato sai?
– Scusa sorellina ma non volevo son rimasto li a fissare come uno scemo.
Allora mi avvicinai a lui con intenzioni provocatorie. Arrivata di fronte a lui tirai in fuori il petto sbattendogli il seno sotto il naso.
Il suo sguardo immediatamente si abbasso’ verso la scollatura della maglietta.
Guardai verso il suo pantalone e notai un bel bozzo!
Cavoli la cosa si stava facendo pericolosa.
Era il mio fratellino! Non potevo spingermi oltre! Pero’ la cosa mi intrigava da matti! Cercai di rompere il ghiaccio.
– Allora? Questo silenzio?
Mi decisi a sdrammatizzare e me lo abbracciai e dissi.
– Dai non e’ successo niente! Può succedere a tutti di rimanere imbambolati.
Lo portai sul mio letto e lo invitai a sedere.
– Senti dobbiamo parlare sai?
– Dimmi Laura
– Ma tu hai una ragazza?
– Beh no’.
– Davvero? (continuava a guardarmi la scollatura)
– Cavoli! Sei proprio un timidone!
Alzo’ lo sguardo di scatto a mi chiese scusa.
– Hey mi li sotto cosa ti sta succedendo?
Spaventato si copri si alzò e se ne andò di corsa nella sua stanza.
Ci rimasi un po male ma so di esser stata un po troppo sfrontata.
Mi alzai e lo seguì in camera sua.
– Hey Mauro non ti devi preoccupare non e’ un problema. Mi avvicinai a lui con fare materno.
– Ascoltami Mauro mi sento generosa e mi va di darti una mano vuoi ?
Mi guardo’ con quegli occhi”
Come potevo non aiutare il mio fratellino?
– Senti… Ti sei mai toccato li?
– No Mai.
Rimasi sbalordita. Un ragazzo di diciotto anni che non si fosse ancora masturbato, mi mancava.
Non ci credevo rimasi allibita.
– Ma tu sai cosa significa masturbarsi?
– Beh si ma tutti i miei compagni di classe se lo fanno fare dalle loro ragazze e io non ho mai avuto una ragazza.
Poverino… crede ancora alle favole, pero’ mi inteneriva sempre di più.
– Chi ti ha detto che ci vuole una ragazza per masturbarsi?
– I miei compagni”.. perché?
Li per li non sapevo cosa fare, sapevo benissimo che gli avevano raccontato un sacco di stronzate. Stetti al gioco! Il mio fratellino era di una ingenuità strabiliante. Meritava una rivincita, e decisi di farmi avanti.
– Senti Mauro la ragazza l’hai trovata!
Mi guardò stupito.
– Che stai dicendo io non ho una ragazza.
– Sono io
– Tu?
– Si, io non ti vado bene?
– Ma io intendevo una fidanzata.
– Cosa credi che non sappia queste cose?
Bugia per bugia…
– Io sono una ragazza e ci vuole una ragazza.
– Ma io non so”
– Adesso ti metti a fare il difficile? Un minuto fa mi guardavi il sedere e adesso, ti tiri indietro?
Ti fidi di me? In questi casi si intende una ragazza qualsiasi.
– A si?
– Si. Ne sei convinto?
– Ok, se lo dici te mi fido…
– Dai cominciamo subito, tirati giù i pantaloni che ti faccio vedere.
Mauro si alzo e si mise davanti a me con fare pudico si giro e si calò i pantaloni e si girò
– Anche quelli li .
Indicando i boxer che sembravano una tenda da campeggio.
Si calo’ anche i boxer, e quando si rigirò mise le mani come per coprirsi.
Strabuzzai gli occhi Cavoli non riusciva a coprirselo talmente era grosso, e non era in erezione.
L’aveva presa molto sportivamente non era eccitato ma impaurito, quasi rassegnato.
Mi feci coraggio e gli spiegai che farselo fare dalla propria sorella non era una cosa normale e che non avrebbe dovuto dirlo in giro.
Lui annui con timore, come un alunno richiamato dalla sua maestra.
Gli chiesi di togliere le mani dal pene.
– Oddio! E’ bellissimo!
– Davvero? Ti piace?
– E me lo chiedi ?
– Si perché i miei compagni sotto le docce mi prendevano in giro!
– Dimentica le loro parole! Ne devi andare fiero sai?
Il suo sguardo s’illuminò; sembrava un bambino che aveva ricevuto un bel voto a scuola.
Non sapevo da che parte iniziare.
Non ne avevo mai visto uno simile.
Era diritto, fatto bene, proprio come quelli di gomma.
Insomma perfetto.
Avrei dovuto lavoraci su molto prima di alzare una roba del genere.
– Allora cominciamo fratellino?
Avvicinai l’indice per tastare la punta.
Quando premetti vidi subito la reazione!
Piano piano si stava alzando come al rallentatore!
Cavoli avevo azionato un bel giocattolone!
Non era di certo il primo che mi capitava sotto mano, ma come questo ripeto, mai.
– Hey sorellina, si è alzato! Come hai fatto?
– L’ho solo toccato, guarda com’è cresciuto!
– Senti e se ora te lo prendo in mano non e’ che diventa un mostro e mi mangia?(in tono scherzoso, ma non tanto).
Mauro mi guardò negli occhi e ci mettemmo a ridere.
– Spero di no sorellina! Eh eh eh eh !
Allungai una mano su quell’asta che si era eretta di fronte al mio viso.
Al tatto era magnifico pulsava come una creatura dotata di vita propria.
Passai l’indice sulla pelle, era molto liscio.
Con una mano cingevo il pene mentre con l’altra soppesavo lo scroto.
– Accidenti qua sotto hai davvero un gran sacchettino sembrano due mandarini
Nel tastarli saggiai la consistenza dei testicoli.
– Sorellina mi fa un po male sai?
Ci credo talmente erano gonfi!
– Fratellino non hai mai visto uscire nulla dal tuo pistolone?
– No sorellina, perché?
– Cavoli qui ne hai un gran bel bisogno! Sono un po gonfi. Bisogna fare qualcosa al più presto!
– Ok va bene sorellina fai pure.
Allora cominciai a muovere su e giù la pelle e ne venne fuori un glande enorme!
– Woow!
Era enorme e viola.
Rimasi a fissarlo per alcuni secondi sembrava supplicarmi di succhiarlo! Era così lucido di umori’..
– Sorellina mi preoccupi c’è qualche problema?
– No no, è solo che mi ci devo abituare uno del genere non l’ avevo mai visto!
– Lo devo prendere come un complimento?
– Si si certamente!
Divertito il mio fratellino mi guardo negli occhi e mi sorrise teneramente.
Avevo una missione svuotare quei testicoli!
– Allora sei pronto si parte! Rilassati fratellino!
Cominciai un movimento lento lento”..
Su e giù su e giù.
Nel frattempo continuavo a massaggiargli i testicoli’..
Vedevo che il mio fratellino aveva chiuso gli occhi e tirato un po indietro la testa, si stava proprio godendo la mia consulenza.
Il tempo passava e non voleva saperne di schizzare. Era un osso duro!
Allora iniziai ad aumentare il ritmo”
Iniziò ad uscire qualcosina dalla punta e mi si lubrificò la mano, ebbi la tentazione di mettermelo in bocca ma non me la sentii. Chissà se mi sarei riuscita a fermare li.
Cambiai mano e saggiai la mano piena di umori, senza che il mio fratellino mi vedesse.
Cavoli! Sto ragazzino ne mangia di dolci!
Era di uno zuccherino che pareva succo d’arancia.
Dovevo assolutamente assaggiare cosa c’era ancora dentro!
Cavoli iniziavo ad eccitarmi allora infilai una mano nello shorts e cominciai a toccarmi un pochino, ne avevo proprio bisogno cavoli stavo cominciando allargarmi oscenamente, meno male che il mio fratellino era tutto preso e non poteva capire.
Dopo un su e giù dato in modo frizzante sentì il mio fratellino contrarre le natiche e spingere il pene in avanti come se fosse un riflesso incondizionato!
Cavoli forse era arrivato al punto di non ritorno.
Mi stavo per meritare il mio premio!
Gemeva sempre di più!
– Cavoli sorellina! Cosa mi sta succedendo!?
– Siamo quasi alla fine fratellino mio! Tra poco ti sentirai in paradiso!
– Mmmhhhhhh si sorellina mi piace un sacco! E’ una bellissima sensazione!
I nostri sguardi si incrociarono eccitati!
Il mio fratellino era entrato in estasi da masturbazione! Non capiva più nulla allora gli lanciai un tenero sorriso.
– Non ti preoccupare questo è nulla, vedrai tra poco cosa accadrà.
Aumentai il ritmo un’altra volta! Ero decisa a farlo venire questa volta!
Cavoli un pensiero mi stava venendo in mente ma se sborra come raccolgo tutto?
La mamma se ne accorgerà, se cade sulla moquette e sarà un bel casino pulirla!
Nemmeno il tempo di finire il pensiero , il primo getto di sperma mi si diresse diritto in fronte! come d’istinto mi attaccai con la bocca al pene di mauro come per succhiare da un biberon.
Mi stava riempiendo la bocca sentivo gli schizzi incessanti colpirmi il palato!
Dovevo sputare da qualche parte!
Al diavolo! Nemmeno a pensarci, ed avevo già ingoiato tutto! Gli schizzi continuavano.
Furono almeno una decina ben dati! Era proprio pieno il mio fratellino!
Le gambe del mio fratellino stavano per cedere si stava abbandonando su di me!
– Sorellina non ce la faccio più ! Non mi sento più le gambe!
Allora staccai la bocca da quel biberon e lo aiutai a sdraiarsi sulla schiena.
– Fratellino sei stato bravissimo!
Era tutto frastornato! Non capiva più nulla!
Allora ne approfittai della sua semi coscienza e continuai a succhiare per estrarre tutto quello che mi si poteva concedere.
La scena che mi si presentava in quella stanza era molto strana.
Avevo appena portato nella strada del sesso il mio fratellino che steso sul pavimento, aveva appena avuto il suo primo orgasmo.
(Fine prima parte)
Graditissimi i commenti e i consigli.
(smell.psyche@yahoo.com) Era una domenica mattina di marzo e Laura e Mauro erano ancora a letto.
I genitori uscirono di casa la mattina presto per andare in montagna, visto il bel tempo.
Lasciarono un bigliettino sul tavolo con su scritto: il pranzo e la cena sono in frigo.
Torneremo in tarda serata. Ciao La mamma e papà.
Laura fu la prima a svegliarsi, tutta assonnata iniziò a gironzolare per casa senza meta.
Quando lesse il biglietto tirò un bel sospiro di sollievo.
-Che bello! Una domenica senza mamma e papà in casa!
Laura, cercando qualcosa da fare, decise di mettersi in giardino a prendere un po di sole la giornata era tiepida e la temperatura era quella adatta per iniziare a prendere la prima tintarella dell’anno.
Laura si andò a sdraiare in giardino indossando un costumino dei suoi.
Poco prima di pranzo si alzò Mauro. Non vide nessuno in casa.
Lesse il biglietto lasciato dalla madre.
-Bello! Nessuno tra i piedi!
Andò in giardino e vide Laura che stava prendendo il sole.
-Buongiorno sorellina… che fai? Prendi la tintarella?
Laura sollevandosi gli occhiali da sole, sorrise a Mauro.
-Buongiorno a te fratellino! Dormito bene?
-Si stupendamente.
-Visto? Mamma e papà ci han lasciato campo libero…
-Lo vedo… vista la giornata mi sarebbe piaciuto anche a me andare in montagna. Tanto qui che facciamo?
Una noia mortale.
Dopo il pranzo i due andarono nelle rispettive stanze. Mauro a leggere un libro e Laura ad ascoltar musica.
Ad un certo punto Laura si stufò e iniziò a girare per casa cercando qualcosa da fare.
Non trovando nulla da fare andò nella stanza di Mauro.
-Vengo a sbirciare nella tua stanza e ti trovo a leggere? Mio fratello è proprio un topo da biblioteca… che ne diresti se andassimo a farci un giro in bici? Cavoli sei sempre sui libri…
-Non mi va… e poi non è vero che sono sempre sui libri.
Laura entra nella stanza e si dirige verso la libreria di Mauro.
-Caspita! Quanti libri… ti piace veramente tanto leggere vero?
-Si si ‘ mi stai distraendo ti va di andare da qualche altra parte? La casa è molto grande…
-Che noia che sei…
Laura cammina per la stanza sotto lo sguardo attento di Mauro. Laura pur notando lo sguardo del fratello fa finta di nulla.
L’espressione di Laura si trasformò come se avesse avuto un’intuizione geniale. Rivolgendosi al fratello…
-Senti…. che ne diresti di continuare il discorso che avevamo iniziato la volta scorsa?
Mauro facendo finta di leggere.
-Quale?
-Quale??? Fai lo smemorato? Eppure mi era parso che ti fosse piaciuto molto…
Mauro imperterrito non staccava lo sguardo dal libro. Faceva finta di nulla, mentre Laura dirigendosi verso la porta della camera
-Se vuoi oggi… tanto non ce nessuno in casa… se vuoi far pratica…
-No e se poi rientrano all’improvviso?
-Hai paura? Se ti va di riprovare io sono in giardino.
Laura lasciò la camera di Mauro e andò nuovamente in giardino a prendere il sole.
Mauro non si fece attendere molto. Dopo una decina di minuti, Laura vide comparire Mauro, seduto sui gradini dell’entrata della cucina che dava sul giardino.
Laura vide Mauro tutto rabbuiato sui gradini. Si alzò dalla sdraio e gli si avvicinò.
-Hey… cosa c’è? Te ne stai li tutto mogio…
-Ho pensato a quello che mi hai detto prima. Dicevi sul serio?
-Sicuro! Se ti va… basta che me lo dici e andiamo in camera mia.
-Si… mi va.
Laura guardò il fratello e gli sporse la mano.
-Allora? Andiamo?
Mauro afferrò la mano della sorella. Insieme si diressero verso la camera di Laura.
Una volta entrati nella camera, Laura invitò il fratello a sdraiarsi sul letto.
Mentre Laura si slacciava non curante i due pezzi del costume, Mauro guardava la sorella con molta attenzione.
-Allora? Te rimani vestito? Io son già pronta.
Mauro stupito dalle parole della sorella si alzò dal letto e iniziò a spogliarsi.
Laura iniziò a canticchiare il tema di nove settimane e mezzo tutta divertita.
-Dai scema! Che ti credi? Non mi son mai spogliato davanti ad una ragazza!
-Uffa! Dai che ci divertiamo! E troppo bello!
Mauro arrivato agli slip diede le spalle alla sorella.
-Dai girati che voglio vedere!
Calati gli slip Mauro si girò e mostrò alla sorella un’erezione avviata.
-Caspita! Sei quasi pronto a quanto vedo… son quasi sicura, che qualcosa ti stia eccitando vero?
Laura tutta divertita fissava il membro del fratello.
-Cavoli. Non saprei da dove iniziare… è troppo bello… ti andrebbe di sdraiarti sul letto e di lasciar fare alla tua sorellona?
-Va bene…
Mauro annuì e si sdraio’ sul letto a pancia in su. Il membro di Mauro cresceva a vista davanti allo sguardo di Laura.
-Te lo preparo per benino ok? Non sono molto preparata ad ospitare cose simili nella mia micetta…
Laura si avvicino al pisello, sdraiandosi sul letto. Lo scappellò e rimase a fissare la cappella per qualche secondo. Se lo sentiva pulsare nella mano. Avvicinò le labbra ed iniziò a baciarlo e a mordicchiarlo.
Dopo qualche boccata gli sguardi dei due si incrociarono.
-Adesso proviamo a vedere se entra ok?
Mauro tutto assorto dalle attenzioni che la sorella gli stava dedicando annuì.
Laura si alzò e si posizionò a cavalcioni sul bacino del fratello afferrò con una mano il pene e iniziò a scendere su di esso.
La discesa era lenta e burrosa da come la cappella si insinuava tra le labbra della micetta di Laura.
Laura scese rigida, mentre Mauro avvicinò le mani sulle cosce della sorella, come per farsi sentire che era presente.
La visione di Mauro era di dolce estasi.
Era la prima volta che una ragazza s’infilava il suo attrezzo dentro di se.
Il calore che percepiva era di una accogliente alcova. Si stava gustando centimetro per centimetro la sua prima penetrazione.
Laura arrivò ad appoggiare le natiche sullo scroto pungente del fratello, era riuscita ad ospitare tutto il membro del fratello che la guardava estasiato.
Laura portò il busto in avanti e prese le mani di mauro e se le portò sui fianchi.
Iniziò così la cavalcata lenta di Laura che muovendo solamente il bacino, lavorava in profondità dentro di se.
Mauro si sentì arrivare al culmine e iniziò a stringere i fianchi di Laura che con lentezza e calma estrasse il membro del fratello che puntualmente eruttò sperma su tutta la schiena di Laura.
-Wow fratellino. Vedrai che con l’esperienza durerai molto di più.
Mauro era sfinito sul letto e succube della sorella. Non contenta, attendendo che il pene del fratello si riprendesse, gli rimase a cavalcioni.
Laura notò che il fratello fissava i suoi seni come fosse ipnotizzato. Gli afferrò le mani e se le adagiò su di essi.
-Ora che li puoi toccare come li trovi? Ti piacciono?
Mauro annuì silenzioso.
-Sei di poche parole, vero? Immagino che da come spinge il tuo amichetto deve essere già pronto per un nuovo giretto?
Il pisello di Mauro si ergeva tra le natiche di Laura, a cui piaceva quel contatto nervoso ed appicicaticcio.
Laura alzò il bacino e si lasciò infilare per la seconda volta. Lo prese tutto d’un fiato. Decisa a prendersi la sua parte, Laura iniziò a cavalcare con decisione. Il contatto delle mani di mauro sui seni la faceva inebriare con gli occhi chiusi. Stava facendo sesso con suo fratello, ma la sua priorità era l’orgasmo che dopo svariati accenni esplose in lei. Strinse alla base l’uccello del fratello con i muscoli vaginali. Mauro vedendola in quelle condizioni prese coscienza di se e della capacità dimensionale del suo pisello.
Laura schiudendo gli occhi dopo il dolce piacere, riprese il movimento guardando negli occhi il fratello.
Ormai sazia decise che avrebbe portato il fratello alla seconda eiaculazione.
I movimenti del bacino mettevano a contatto la peluria ispida dello scroto con il sedere di Laura che sentendo nuovamente arrivare per lei l’orgasmo, aumentò il ritmo.
Così facendo portò al limite anche il fratello che inarcando il bacino piantò alla sorella alcuni colpi decisi. Laura sentendosi inchiodata si allarmò e con un colpo di reni riuscì a liberarsi dalla penetrazione del fratello che venne copiosamente.
-C’è mancato poco… caspita Mauro. Sei un lottatore!
Laura si alzò e si andò a farsi una doccia. Nel frattempo Mauro ripresosi dall’ebbrezza dell’esperienza, raggiunse la sorella dentro la doccia, e per alcune decine di minuti, fraternamente, si scambiarono dolci attenzioni.
La sera dopo cena arrivarono i genitori. La madre esordì.
-Cuccioli come è andata? La mamma vi ha lasciati da soli. Scusateci ma dormivate così profondamente che non ce la siamo sentita di svegliarvi.
Laura rispose con atteggiamento furbesco.
-Tranquilla mamma, sai che ormai siam grandi e che vi potete fidare di noi…..

(Fine seconda parte)
Graditissimi i commenti e i consigli.
(smell.psyche@yahoo.com)
(continua)

La voce si diffonde

Era un pomeriggio.
Mi trovavo nella mia cameretta a studiare.
Il mio fratellino aveva invitato quattro amici per giocare ai videogiochi.
Sentivo che a volte parlavano di ragazze, e il mio fratellino stava sempre zitto, meno male se no, se si fosse messo a raccontare le nostre cosette, chissà che giro avrebbero fatto le notizie. Insomma, sarebbe iniziato un gran casino.
Però mi dispiaceva che tutti raccontavano le loro ‘avventure’ e il mio fratellino veniva deriso perché non aveva ‘ancora’ fatto sesso con una ragazza.
Dovevo fare qualcosa.
Iniziai a parlarne con le mie amiche. Il mio fratellino e’ un bravo ragazzo e’ un bel ragazzo etc. etc. Una sera mi telefona piangendo Chiara, una mia carissima amica.
-Ciao Laura , son distrutta!?
-Cosa è successo???
-Sai? Marco mi ha lasciata! Lo stronzo, se la fa con Anna!
-Davvero? Che stronzo!
-Si, e pensa che mi ha addirittura rinfacciato, che Anna a letto e’ una bomba! Non una frigida come me! Lo stronzo, mi ha dato della frigida! Che posso fare Laura!? Questa non la passa liscia! Cavoli gliela devo far pagare in qualche modo!
Allora una lampadina mi si accese sulla mia testolina!
-Senti Chiara, vieni a trovarmi e ne parleremo con più calma.

Il giorno dopo Chiara venne a trovarmi.
-Ciao Laura
zittendola immediatamente e facendole segno di seguirmi.
-Ciao Chiara! Entra e non fare rumore, ti faccio vedere una cosa.
Con passi felpati e molto discretamente dissi a Chiara di seguirmi per casa in silenzio.
La condussi davanti alla porta della cameretta di Mauro.
Mauro, si stava masturbando sul letto guardando delle riviste.
-Laura ma tuo fratello si sta masturbando! Che cavolo mi fai guardare! Scema!
– Sscchhhhhh! Silenzio che ci scopre!
Andammo nella mia cameretta e ci sedemmo sul letto.
– Allora che ne pensi?
– Di che? Di tuo fratello che si fa le seghe?
– No!!! Stupida! Ti piace mio fratello?
– Cavoli mi cogli alla sprovvista! Non so… ma e’ piccolo!
– Chiara ti assicuro non e’ piccolo, anzi e’ molto grosso! Non trovi?
– Laura ma che dici! E’ un ragazzino…
– Sicuramente, è un ragazzino, ma dalla vita in giù non sembra! Cavoli, se avessi un ragazzo del genere non lo lascerei mai tirarsi le seghe da solo!
– Ma e’ tuo fratello! Che stai dicendo…
– Appunto! Magari, te in questo momento di riflessione…
– Aspetta Laura, voglio vederlo bene. Mi stai mettendo una certa curiosità addosso che mi sta facendo eccitare!
Chiara si diresse verso la cameretta del mio fratellino e cominciò a sbirciare.
Ad un tratto mentre la guardavo che spiava Mauro, vidi l’espressione del viso che cambiava, dal sorriso, allo stupore. Doveva averlo notato…
Rimase a fissarlo inebetita, lo aveva sicuramente visto.
Ritornò scossa in camera.
– Cavoli! Laura ma ha un cazzo enorme! Non so che dire’.. è enorme e basta!
– Lo so cara Chiara, allora?
– Cavolo me lo devi far conoscere meglio! Io pensavo fosse il solito fratello rompipalle!
– Invece no e’ bravissimo e un amore non rompe mai! Se ne sta li dentro tutto il giorno.
– Davvero? Mi fa una pena’. Anzi mi fa una rabbia! Dai Laura fallo venire qui, lo voglio conoscere meglio! Dai dai dai dai dai!!!
– Ok adesso lo chiamo però stai tranquilla, non farlo emozionare, è molto introverso.
– Va bene, non farò niente! Te lo giuro.
Chiamai Mauro.
– Mauro! Mauro vieni qui?! Dai Mauro muoviti!
Mauro arrivò di corsa.
-Dimmi Laura, che c’è?
-Mauro, ti presento Chiara, una mia amica.
I due si strinsero la mano, Mauro era molto imbarazzato, la timidezza gli fa brutti scherzi.
Invece Chiara aveva un sorriso!! Mentre gli stringeva la mano, lo fissava in mezzo alle gambe, le dovetti dare una spallata per farla riprendere!
-Heeeyyy!! Ma che fai!!
-Chiara lasciagli la mano. Così gliela stacchi!!
Chiara si scusò e si sedette sul letto.
-Laura, ma non mi avevi mai detto che avevi un fratello così’.. carino!
-Beh, Mauro è un bravissimo ragazzo, molto educato e gentile!
Mauro mi guardò con un certo sospetto.
-Mauro vai pure, scusami se ti abbiamo disturbato.
-Ok, figurati. Ciao Chiara, è stato un piacere.
-Eehmmm, ciao Mauro, anche per me è stato un piacere. Ci vediamo, ok? Ciao ciao!
Mauro usci dalla stanza e se ne andò nella sua cameretta.
-Cavoli Laura ora devo andare! Devo andare a fare delle commissioni urgenti!
-Ok, ci si vede, ciao.
Una volta uscita di casa Chiara, andai verso la camera di Mauro, era li che giocava ai videogiochi. Tra me e me, mi dissi: Caro Mauro, hai finito di giocare con i videogiochi. Adesso quella li, sai come andrà a raccontarlo in giro?

Due giorni dopo al telefono…
-Ciao Laura sono Roberta come stai?
-Bene! Ciao Roby tutto bene? Quanto tempo
-Si tutto bene! Senti ho saputo del fratellino che ti ritrovi, me lo faresti conoscere?
Chiara deve avere aperto bocca con qualcuno, immaginavo che era una ragazza, un po’ chiacchierona.
Il mio scopo era raggiunto!
-Ok Roby! Quando vuoi, però e’ meglio che sia una cosa casuale ok?
-D’accordo Laura, fai te, aspetto con ansia!
-Dammi il tempo di organizzare la cosa…

(Fine terza parte)
Graditissimi i commenti e i consigli.
(smell.psyche@yahoo.com)
(continua)
La voce si diffonde (lato B)

Detto fatto, organizzai un fine settimana in montagna a casa dei miei.
Convinsi Mauro a venire dopo ore e ore di trattative, all’inizio fu un po’ titubante, poi gli concessi di portare qualche amico, per fargli compagnia.
Arrivò il giorno della festa. Erano venute Chiara e Roberta, insomma le più chiacchierone dell’università.
Mauro invitò Marco e Stefano i più spavaldi’..
Il tragitto fu su due macchine, io mio fratello e i suoi amici e sull’altra macchina le mie amiche.
Dopo un’oretta finalmente arrivammo a destinazione! Le battute non mancarono
-Lauretta allora? Ti hanno sfiancato quei maschietti?
-Gne Gne simpaticone! Siete molto divertenti!
-Dai che ti sei divertita!
Vedevo le loro facce tutte raggianti, avevano un obiettivo soltanto, il mio fratellino…
La giornata passò tra chiacchiere e simpatici scherzi tanto per sciogliere la timidezza del mio fratellino.
Si erano sicuramente messe d’accordo, ne ebbi la prova quando Chiara mi si avvicinò.
-Pensiamo che il tuo fratellino debba dormire in camera con noi…E’ molto simpatico! Cosa ne pensi?
-Tranquille ragazze, mi raccomando, è pur sempre più piccolo di voi, non bruciatelo.
-Mi sa che dovremo essere noi a fare attenzione! Ah ah ah ah
Fu il momento dell’estrazione per dividere le camere.
Roberta e Chiara, capitarono casualmente con Mauro, mentre a me toccò dividere la camera con Stefano e Marco…
Ci avviammo nelle stanze, già vedevo queste due carogne che complottavano alle mie spalle.
Mentre le mie amiche mi sfottevano.
-Guardate Lauretta stasera avrà una notte di fuoco, addirittura con due maschioni!
-Si si, siete invidiose!
Così dicendo guardai i ragazzi che già sbavavano fissandomi le tette
-Voi due, levatevi quello sguardo da idioti! In camera! A letto e mi raccomando silenzio!
Mi avvicinai a Roberta e mi raccomandai di non essere troppo audace, era pur sempre un ragazzino di diciotto anni.
Roberta mi rassicurò con un bacio e mi disse gli farò un bel test di resistenza stanotte!
Mentre guardavo il mio fratellino, mi accorsi che il test di resistenza glielo avrebbe fatto lui!
Conoscevo molto bene il potenziale di Mauro.
Mi avvicinai a Mauro per dargli il bacio della buonanotte e gli dissi.
-Mi raccomando Maurino, buona notte ometto…
-Grazie Lauretta, non so proprio che fare… è la prima volta che dormo con delle ragazze…
-Stai tranquillo, ti divertirai. Sii dolce come sempre.
-Grazie Lauretta, sei la migliore. Piuttosto, stai attenta a quei due. Pensa che mi hanno pure dato 50 euro a testa pur di stare in camera con te.
-Ma che stai dicendo scemo!? Ma l’estrazione?
-E’ stata una farsa cara sorellina, qui son tutti d’accordo.
-Mi raccomando allora divertiti…
Così dicendo mi congedai da lui con un bel bacione sulla fronte!
Salutato il mio fratellino mi girai attorno per vedere quei due ragazzini. Erano spariti, molto probabilmente già mi aspettavano in camera! La luce era già spenta.
-Ragazzi ma state già dormendo?
-No Laura ti stavamo aspettando…
Quando accesi la luce, i due ragazzini si erano già piazzati sul mio letto, nudi…
Non ci credevo questi due ragazzini avevano una voglia matta di scopare! Oltretutto se avevano pagato ben 50 euro a testa dovevano essere proprio messi male…
Chiusi la porta alle mie spalle. Mi avvicinai al letto ispezionandoli come un caporale istruttore
-In piedi ragazzi! Ispezione!
Si misero subito sull’attenti. Tutti e due avevano un bel pisello, ma non come quello del mio fratellino. Mi avvicinai a Stefano e guardandolo fisso negli occhi gli misi una mano sul pene, glielo pasturai per bene, i risultati non si fecero attendere. Anche, marco, che si gustandosi la scena non tardò ad avere gli stessi effetti.
Mi misi in ginocchio davanti a Stefano e iniziai a segarglielo per benino, molto lentamente.
Marco si avvicinò e si mise col suo bigolo davanti al mio viso.
Che tenero anche lui voleva la sua parte.
Mi tolsi la maglietta del pigiama; quando vado a letto, non metto mai il reggiseno.
Rimasi con gli shorts.
Mi sistemai e mi aggrappai alle aste che si erano posizionate davanti a me, desiderose di essere toccate.
Cominciai a menarglielo per benino.
Mi guardavano con stupore. Gli chiesi:
-Ragazzi, sembra che sia la prima volta.
Timidamente Stefano si fece avanti
-Si, è la prima volta.
Subito Marco a ruota.
-Si anche per me.
Cavoli avevo a che fare con due verginelli!
Dai discorsi che facevano a mio fratello, questi due, dovevano essere degli attori porno…
Allora qui abbiamo molto da fare, avevo di fronte due cuoricini impauriti dai miei seni!
Mi alzai ed iniziai a dare istruzioni come una maestrina.
-Allora ragazzi, qui e’ meglio che vi spremo uno alla volta ok?
-Si Laura facci da nave scuola…
-Prima tu Stefano vieni qui.
Mi misi in ginocchio e lo feci avvicinare mi si piazzò col cazzo duro di fronte al viso.
Lo strinsi e cominciai a fargli una sega, il ragazzo era in estasi quando lo sentì irrigidirsi.
Schizzò, per poco non mi prese in faccia, mi prese di sorpresa.
-Cavoli qui e’ seria! Non ti preoccupare è solo l’inizio.
-Ora tocca a te Marco, vieni qui da Lauretta, che ora ti fa felice.
Anche lui, non ci mise molto a venire ma questa volta, non mi feci sorprendere.
-ragazzi ora sdraiatevi sul letto che vi faccio vedere come una ragazza cavalca il suo cavallino. Dopo aver preso le dovute precauzioni, i ragazzi si sdraiarono uno a fianco all’altro.
Prima salì in groppa a Stefano che si era già ripreso egregiamente. Mi piazzai sopra e piano piano scesi per godermi quel pisello vergine.
Pian piano iniziai la cavalcata, lo avvertì che doveva stare tranquillo e godersi il momento fino in fondo.
Aumentai leggermente il ritmo.
Notai come Stefano seguiva con lo sguardo il ballonzolare del mio seno.
Non ci fu molto da aspettare. Dopo un paio di movimenti il signorino stava eruttando il suo piacere dentro di me.
Cavoli non mi aveva lasciato nemmeno il tempo di un orgasmo.
Il ragazzino era stravolto non aveva più forze. Scesi da Stefano e salì su Marco che nel frattempo si era gustato la scena ed era quasi all’apice.
Mi basto’ guardarlo negli occhi per sapere che non sarebbe durato molto.
Una volta montata in groppa, il mio presentimento non tardò a verificarsi, bastarono un paio di movenze abbastanza delicate, che anche Marco scaricò tutto il suo sperma.
I ragazzi rimasero nel letto, mentre io mi avviai a farmi una doccia e successivamente mi andai a sdraiare sul mio letto per una dolce dormita.
L’indomani mattina mi svegliai con un odorino strano, quando aprii gli occhi mi vidi i 2 ragazzi con l’attrezzo in mano e me lo sventolavano sotto il naso.
Cavoli ragazzi che bel risveglio”.
Naturalmente non avevo scelta per levarmeli di dosso dovevo dargli una razione ciascuno.
Dopo averli accontentati con un pompino a testa, uscii dalla stanza e mi avviai in cucina.
Incontrai Chiara che si stava preparando la colazione.
Iniziammo a parlare della nottata appena trascorsa.
-Allora Laura come è stato dormire con due maschietti allupati?
-Non me ne parlare, li ho dovuti calmare con qualche esercizio di educazione fisica, se no, non mi avrebbero fatta dormire! Pensa che stamattina mi hanno dato il buongiorno piazzandomi il pisello davanti alla faccia.
-Insomma hai fatto un pò di ginnastica stanotte!
-Si mi son difesa egregiamente li ho sfiancati un pochino. Invece a voi come è andata?
-Cavoli Laura, abbiamo visto il tuo fratellino all’azione! Roberta lo ha dovuto supplicare! Sarà venuta quattro volte, mentre tuo fratello ancora li a strapazzarla!
-Davvero??!!! Non ci credo!
-Te lo assicuro io e Roberta, eravamo esauste!
-Ah si?
-Quando ho visto che Roberta aveva bisogno di aiuto, sono intervenuta anche io.
-In due???
-Si tutte e due, a quanto pare tuo fratello non è normale, ci ha rigirate come dei calzini, non ce la facevamo più!
-Ma cavoli è un ragazzino di diciotto anni come avete potuto, ve ne siete approfittate!
-Laura stai scherzando nessuna di noi due è riuscita a farlo venire e semmai, è stato lui che si è approfittato di noi. Ci ha veramente sfinite, io non ho mai visto un ragazzo con una durata del genere! Sembrava avesse il pisello con le pile!
-Ah ah ah, allora il mio fratellino non vi gusta?
-No anzi! Ha il sesso nel sangue! E’ solo che volevamo assaggiarlo”’.
-Così non siete riuscite a farlo venire??? Il mio povero fratellino? Voi che siete delle maestre’.
-Cavoli Laura non ne hai una idea!!!!
Non sapeva che io e il mio fratellino ci davamo dentro , eccome’..
-Beh ti capisco povera’..
-Ti dirò di più, me l’ha pure infiammata un bel po’, stantuffava come un treno! Guarda qui.
Dopo avermi fatto vedere sotto il pigiamino, in effetti Chiara si ritrovava la passerina un pochino arrossata. Il mio fratellino deve essersi proprio immedesimato nella parte.
Entrò per fare colazione in cucina il mio Mauro.
-Buongiorno fratellino, dormito bene?
Gli diedi un bacio sulla guancia.
-Si sorellina, dormito alla grande. Buongiorno Chiara, tutto bene? Ti vedo strana’
L’espressione di Chiara cambiò, sembrava un pochino in imbarazzo’
-Si Mauro tutto ok… grazie…
Se il mio fratellino era così rilassato voleva dire soltanto una cosa…
Una cosa non mi tornata affatto. Se non erano riuscite a farlo venire, si sarà sicuramente arrangiato da solo…
Una volta riorganizzati ci sistemammo per far ritorno a casa.
Alla fine di questo week end vidi Mauro cambiato…

(Fine quarta parte)
Graditissimi i commenti e i consigli.
(smell.psyche@yahoo.com)
(continua)

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