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Racconti erotici sull'Incesto

Lina

By 6 Settembre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Lina entro in casa e il profumo di donna fu la prima cosa che il suo cervello registro.

Non era il suo profumo.

Potevano esserci cento motivi per cui una donna era stata in casa sua mentre lei era fuori, ma non si fece illusioni. Richiuse la porta prese l ovetto, dove trasportava la sua piccola, e andò nella stanza della bambina. La tiro su le cambio il pannolino e la mise dolcemente nella culla, aspetto alcuni minuti finché non si addormento e poi si diresse in camera propria.

Aprì la porta decisa, e trovo suo figlio Francesco sdraiato nel lettone coperto solo dal lenzuolo.

-Ciao mamma, la saluto il ragazzo.

-&egrave venuta una donna mentre io ero via, vero?

Francesco con aria indifferente rispose:
-Una donna? Ma che stai dicendo’

-Dico che ce profumo di donna in tutta la casa &egrave non e il mio.

-Ahh quello, volevo farti un regalo ma mi sa che me ne scappa qualche goccia’

-Mi prendi per scema, disse Lina avvicinandosi al figlio, e con un gesto secco sollevo il lenzuolo che copriva il ragazzo lasciandolo completamente nudo. La donna si chino fino a portare il naso quasi a contatto con il pene moscio del giovane. Annuso e poi lo prese tra l’indice e il pollice e se lo infilo in bocca succhiandolo per un momento. Poi si rimise dritta. Era furente, punto il dito contro il figlio e con tono secco disse:
-Sei un porco non ti sei nemmeno lavato il cazzo, sa ancora della figa di quella’prostituta.

-Dai mamma non esagerare,
cerco di minimizzare il ragazzo ma la donna non aveva nessuna intenzione di calmarsi. Si avvicino al figlio e gli mollo uno schiaffone.

-non esagerare? Lo sai chi sono io? LO SAI? Io sono tua madre e anche la tua donna, io sono la madre di tua figlia e tua moglie. Sono quella a cui hai giurato fedeltà e amore il giorno che mi hai messo questo anello al dito, sollevo la mano sinistra e mise in mostra la fede. ‘ E per questo che non volevi accompagnarci dal pediatra vero? Avevi un appuntamento con la tua amante e come se non ti bastasse l’ hai portata a casa nostra e te la sei scopata nel nostro letto, sei un mostro. Non ti voglio più vedere, esci subito da questa casa. Lina diede un altra sberla al figlio e poi scoppio a piangere.

Francesco ci mise un attimo a riprendersi dal colpo, era la prima volta in vita sua. La donna non lo aveva mai percosso, nemmeno da bambino. Appena realizzato di avere preso due sberle da sua madre/moglie scatto in piedi.
Era di fronte alla donna , questa cerco di allontanarlo ma lui l afferro per le braccia la scuoté poi le diede uno schiaffo che la mando sdraiata sul letto.

Lina si copri la guancia dolente con una mano e tra i singhiozzi grido al figlio:
-Vigliacco ora mi picchi anche, non ti e bastato tradirmi’

Non riuscì a finire la frase che il ragazzo l’afferrò per i capelli e cerco di tirarla su.

Lina istintivamente allungo una mano verso il viso di Francesco e con le lunghe unghie lo graffio.

Lui mollo subito la presa e mentre le urlava ‘troia, sei solo una troia, apri il comodino della madre e ne tiro fuori un paio di collant. Rigiro la donna sul letto mettendola a pancia in giù, e dopo non poca fatica riuscì a legarle le mani dietro la schiena.

-cosa vuoi fare? Chiese Lina terrorizzata mentre Francesco la rigirava nuovamente a pancia in su e le si sedeva sulla pancia impedendole i movimenti.

Per tutta risposta il ragazzo le assesto un’altra sberla, poi le sollevo la maglia e tiro fuori con violenza uno dei seni dal reggiseno.

Quei seni una volta erano stati grossi ma ora gonfi di latte erano diventati enormi. Lo prese tra le mani lo strizzo forte, stringendo, ma anche cercando di infilare le dita dentro la carne. Il latte schizzo fuori dal seno come fosse una fontana.
Lina urlo e suo figlio le tappo la bocca con la mano.

-pianta di urlare troia, o svegli al bambina
Ci volle qualche minuto perché la donna realizzasse a pieno la situazione.
-allora la smetti di urlare?

Lina tra le lacrime fece segno di si con la testa, allora suo figlio le tolse la mano dalla bocca e lei con voce rotta supplico:
-ti prego il seno no, il latte serve alla bambina.

Per nulla impietosito Francesco rispose:
-mi prendo solo questo, l’altra tetta te la lascio stare, tanto produci piu latte di una vacca. Con un tuo solo seno la bambina può farci il bagno. Dopo di che si chino sul seno che aveva tra le mani e comincio a succhiare il latte come fosse un bambino, di tanto ne mordeva selvaggiamente il capezzolo.

Lina cerco di prendere fiato, era immobilizzata aveva le mani legate e suo figlio le stava strizzando forte una tetta e ne beveva ciò che fuoriusciva. All’improvviso senti i denti di lui serrarsi attorno al capezzolo. Gli incisivi sembravano volerlo tagliare via dal suo corpo. Lei strinse forte le labbra e cerco di trattenere il disumano grido che quel atroce dolore le stava strappando.
Il morso duro poco forse un secondo, il dolore diminuì e la donna riapri la bocca per prendere fiato.

Il ragazzo ricomincio a bere il suo latte.

Francesco ripete l’operazione molte volte, finche non ci fu più latte nel seno della donna.

-ora sei soddisfatto? Chiese Lina sempre più spaventata.

-be diciamo che per cena sono apposto, ne avrò bevuto almeno mezzo litro, ora passiamo al dolce. Il ragazzo si sdraio affianco a lei e le sollevo di prepotenza la gonna.

-che vuoi farmi ora?’ti prego Franci’basta’sono tua moglie, sono tua madre’basta.

Francesco dopo aver sollevato la gonna della madre le strappo il perizoma e poi le disse:
-hai ragione sei sia mia moglie che mia madre, e sai che ce? Non ho mai stuprato una donna e pensa che culo, oggi mi stupro mia madre e mia moglie in un colpo solo.

La donna cercava disperatamente di tener chiuse le gambe, ma il figlio le afferro le caviglie e le divarico con facilita. Poi si sdraio sopra di lei. Poteva sentire il suo cazzo duro sfregarle contro. Aveva la faccia a pochi centimetri dalla sua. Ormai era chiaro che non si sarebbe fermato, ma Lina fece un ultimo disperato tentativo.

-Ti prego, ti prego lasciami andare. Ho fatto di tutto per te, ti ho dato la vita , ti ho cresciuto con amore ti ho guidato alla scoperta del sesso. Quando hai detto di amarmi e di volermi tutta tua o lasciato tuo padre per te. O soddisfatto ogni tuo desiderio, si interruppe un attimo per prendere fiato poi riprese. ‘quando volevi vedermi fare sesso con altra donna o sedotto la figlia della mia migliore amica e l’abbiamo scopata insieme, e solo per te. Quando ho dovuto scegliere tra te e tuo fratello Stefano non ho avuto un attimo di esitazione, lui non l ho mai amato’come uomo volevo dire. Amavo solo te.
Lina era sempre più disperata, ora sentiva il cazzo del figlio bussare alle porte della sua figa.

-aspetta ti prego, non voglio non farlo’non cosi. Pensaci…pensa a’ a quando hai voluto che mi prostituissi, l ho fatto per un mese di fila e ti ho portato a casa tutti i soldi. Tu eri il mio pappone e io ero felice di lavorare per te.

Lina senti il cazzo del ragazzo entrarle dentro.
‘Nooo non puoi farmi questo, quando hai detto che sarei stata sexy con il pancione mi sono fatta mettere subito in cinta da te’non farlo ti prego io ti amo..

Il ragazzo insensibile alle parole della madre infilo brutalmente il cazzo nel corpo della donna, sperava di farle male ma in realtà non fece molta fatica ad entrare.

Era bagnata fradicia.

Comincio a muoversi con forza e velocita nel corpo materno, bastarono pochi colpi che le lacrime di Lina sparissero e singhiozzi diventassero rantoli di piacere. Accelerò ancora, voleva far godere la madre.

-fermati.. va piano’ non voglio’non voglio godere’non cosiiiiiiii’siii’godo bastardo maiale ‘godoo.

Francesco non si fermo, continuo a menare colpi veloci finche l orgasmo materno non fu del tutto consumato poi rallento si punto con le mani ai lati della testa della donna e si tiro su, in modo da poter guardare sua madre negli occhi.

-sei una troia godi qualsia cosa ti faccia. é vero o scopato un’altra donna mentre tu eri dal pediatra con nostra figlia, e l ho scopata nel nostro letto. Era li dove sei tu non più di 40 minuti fa. E sai che ce? Le sono venuto sul perizoma e lei lo ha lasciato qui, e di la in bagno. Dopo tu lo laverai e lo fari a mano, sai e un capo delicato. Cosi una volta che sarà pulito ed asciutto glielo potrò restituire.

-no non lo faro’

-si tu lo farai mamma, lo farai eccome.

Lina avrebbe voluto ribadire il suo no, ma il lento e continuo movimento del figlio misto a quelle parole cosi umilianti la fecero arrivare nuovamente all’orgasmo e quello che le usci dalla bocca fu:

-siiiii godooo godoootantooooo siiiii.

Francesco continuo a muoversi sempre con lo stesso ritmo senza mai accelerare o rallentare, lascio che anche questo orgasmo scemasse, poi ricomincio a parlare.

-vuoi ancora che smetta?

-no ti prego godi anche tu prima.

-Non sei arrabbiata per quello che ti o fatto?

-no.

-e perché? .

Il giovane sentiva salire il suo piacere, tra poco sarebbe venuto. Voleva far godere ancora la madre e ricomincio ad accelerare.

-Non sono arrabbiata perché non sono la tua donna, ma sono solo un oggetto di tua proprietà. Sono la serva che tiene in ordine la tua casa e che cucina i tuoi pasti, sono la femmina che partorisce e cresce i tuoi piccoli. Sono la concubina che pensa solo al tuo piacere e che soddisfa ogni tua voglia’sono’sono’amore mi fai impazzire’

-continua a parlare che ci sono quasi. Francesco era prossimo all’orgasmo, andava sempre più veloce, regalando alla madre orgasmo dopo orgasmo senza sosta.

-laverò il perizoma che &egrave in bagno, cosi potrai riportalo alla tua amica. La ringrazierò anche, se me lo chiederai’godoooo nuovamente e la 4′ volta’perché io vivo solo per renderti felice non ho altro motivo, non sono una donna ma solo un oggetto’una cosa di cui tu puoi disporre come vuoi’.godo godo ancora’

-godo anche io mamma ti vengo dentro’sborooooooo.

I due raggiunsero l orgasmo fissandosi negli occhi e rimasero cosi ansimanti finche il piacere di entrambi passo, poi Francesco si chino sulla madre la bacio con passione.

-allora com’&egrave stato?

-meraviglioso amore, o goduto tantissimo, sei stato fantastico.

-sei tu che sei fantastica mamma, &egrave piaciuto da morire anche a me’

– temo che non potremo ripete per un pò’o almeno per me andrebbe bene, ma tu quando sono incinta non vuoi farmi male’

-sei nuovamente incinta? Era ora, sono mesi che ti vengo dentro pensavo fossi diventata sterile.

-calma amore per il momento sono solo tre giorni di ritardo, devo fare il test. Anzi lo faccio subito’pero tesoro se fossi incinta’questo e l ultimo, voglio ricominciare a prendere la pillola.

-no, rispose Francesco deciso.

-no cosa tesoro?

-primo: no al test adesso, io devo andare in bagno e poi esco

-va be lo faccio quando sei uscito e ti chiamo per l’esito’

-ancora no mamma, lo fai quando sono uscito e mi dirai solo quando sarò io a chiedere.

Lina sospiro, non poter dire al proprio uomo se fosse incinta o meno era una forma di tortura anche quella,
-va bene come vuoi tu
.
-secondo: no agli anticoncezionali, e ti dirò di più, ti verro dentro almeno una volta al giorno da qui a quando andrai in meno pausa. Ti trovo bellissima e eccitantissima con il pancione, e intendo sfruttare a pieno tutto il tempo che rimarrai ancora fertile.

-ma mi mancano ancora diversi anni alla menopausa’

-si diversi anni, non &egrave fantastico? Sei molto sexy con il pancione. Spero di ingravidarti almeno una volta l anno.

La donna fece il calcolo degli anni che mancavano alla fine della sua fertilità e senti le gambe deboli al pensiero di avere un bambino l anno, ma sapeva che lei non aveva voce in capitolo poteva solo ubbidire.
-Cambiano discorso, ora mi puoi anche dirmi chi ti sei scopato nel nostro letto amore’non sarà un’altra delle mie amiche?
Chiese Lina mentre il figlio le liberava le mani e lei si sistemava.

-no mamma, per carità a parte Lorena le tue amiche a letto sono calde come un cubetto di ghiaccio.

-Lorena vero, e l’unica che sa di noi, se invece di scopare con te pensasse a sbattersi i suoi di figli magari si sentirebbe meno frustrata’niente amiche allora’dai dimmi chi &egrave!

-Pamela mi sono fatto lei, problemi?

‘brutta troia’ penso Lina ‘no figurati e solo curiosità, tu ti fai chi vuoi quando vuoi io’ero solo curiosa.

Il ragazzo fece la doccia e si vesti pronto per uscire.

-torni per cena?, chiese la donna

-non lo so mamma dipende da chi trovo’tu comunque mettiti qualcosa di carino quando vai a dormire che magari ti do due colpi quando torno.

-certo amore grazie.

Francesco uscì di casa, la donna prese il test e il cellulare e si diresse in bagno. Una volta li si spoglio e si sedette sul water fece il test. Nell’attessa del risultato prese il telefono cerco il numero di Pamela e schiaccio il tasto invio. Rispose una voce di giovane donna ‘ciao mamma..

-Sei una stronza e un bagascia, altro che ciao mamma, l hai appena tradita tua madre.

Pamela non sembrava essersi offesa per quelle parole anzi pareva divertita -hahahahahaah Francesco ti a detto tutto?

-si tuo fratello mi ha detto che ti sei fatta scopare da lui. Avevamo detto che tu ti tenevi il mio primogenito Stefano, il tuo fratellone come lo chiami tu, visto che vi amate tanto. E io restavo con il tuo gemello Francesco. Ma a quanto pare non lo ami poi cosi tanto il tuo uomo, visto che ti fai scopare da un altro e addirittura lo fai mentre sei in cinta di sei mesi, mi chiedo se il figlio sia suo’

Ci fu un attimo di silenzio poi Pamela rispose, ma il suo tono era decisamente cambiato:
-Pianta di fare la santarellina e l ipocrita.

‘ho fatto centro, penso Lina, ti ho fatto male piccola ma te la sei voluta’

-mamma, io non mi ‘faccio scopare’ ne da Francesco ne da Stefano, noi facciamo l amore non sono una bestia come te. Francesco oggi e stato dolcissimo, abbiamo parlato molto. mi regalato delle rose e un profumo e poi abbiamo fatto l amore. Non come te che quando a voglia ti sbatte li dove ti trova e come gli va. Con me e stato un amante attento alle mie esigenze e delicato, visto il mio stato. Mi ha fatta godere più volte pensando sempre a me e non a se stesso. Cosa che con te non credo succeda mai.

Questo e uno.

Poi. per tua norma e regola, Pamela invece che calmarsi sembrava sempre più arrabbiata,

-io non tradisco mio marito, noi pratichiamo lo scambio di coppia. Siamo entrambi consenzienti, ci eccita molto e a volte facciamo sesso, o l amore in questo caso, da soli con altri partner. Ma, ce lo diciamo sempre prima, e ci raccontiamo tutto dopo. Quando il mio fratellone tornerà a casa gli racconterò tutto di quello che fatto con Francesco. Quello che ci siamo detti dei regali che mi ha fatto, di come mi spogliata e baciata in tutto il corpo, come gli ho preso il cazzo in bocca fino a ingoiarlo completamente. Di come a voluto prendermi a smorza e poi da dietro mentre ero sdraiata su un fianco, e dopo a pecorina. Di come per tutto il tempo Francesco si sia preoccupato di non farmi male e spesso mi abbia accarezzato e baciato il pancione mentre mi penetrava. E quando il mio amore sentirà tutto questo ti assicuro avremo una notte da non dimenticare.

E IL FIGLIO CHE HO IN GREMBO E FRUTTO DELL’AMORE TRA ME E MIO FRATELLO CHE ORA E ANCHE MIO MARITO E NON TI PERMETTERE MAI PIU DI INSINUARE CHE NON LO SIA.-

Pamela si fermo un attimo sta ansimando. Lina era rimasta senza parole, non pensava di aver ferito la figlia cosi profondamente, non l aveva mai vista cosi arrabbiata, nemmeno quando aveva scoperto il suo legame incestuoso con i figli.

-e ora parliamo di te, riprese Pamela che aveva appena ritrovato il fiato,
-brutta’brutta’troia. Mi fai anche diventare volgare. Allora lo hai detto a Francesco che Stefano viene li e ti scopa di tanto in tanto?

Lina rimase in silenzio, non pensava che sua figlia sapesse della relazione clandestina con l’altro figlio.
‘se lo viene a sapere Fra mi toglie la pelle di dosso’ penso.

-stupita che io lo sappia? Chiese Pamela. -Stefano mi dice tutto. Ti dirò di più a volte sono io a incoraggiarlo. Ti ricordi qualche giorno fa? E venuto da te, te lo ricordi?

-si, rispose Lina con un filo di voce.

-si certo e entrato in casa tua ti ha afferrato per i capelli sbattuta sul tavolo della cucina, ti sollevato la gonna e te lo messo dentro, usandoti come un oggetto. Come piace a te. Perché ti e piaciuto vero?

-si, disse Lina con filo di voce.

-cosa hai detto mamma? non sento.

-Ho detto si, ripeté Lina con più voce -mi &egrave piaciuto molto. Mi piace quando gli uomini mi prendono senza avere nessun rispetto per me, lo sai. E quando lo fanno i miei figli mi piace molto di più.

-quando lo fanno i tuoi figli, e quando lo fa tua figlia? Hai detto a Francesco dei nostri giochi? Gli hai raccontato di quando o messo quelle scarpe con punta e tacco a spillo in metallo?

A Lina il ricordò di quel giorno le tornava alla mente come una serie di istantanee. Sua figlia che si presentava in casa senza avvisare , come sempre, ma come sempre quando Francesco non era in casa. Pamela che le ordiva di spogliarsi e di sdraiarsi a terra. Lei che ubbidiva. Pamela che le conficcava quei tacchi duri in tutto il corpo, nei palmi delle mani, nelle braccia, nelle cosce. Il dolore e il piacere, o forse il piacere del dolore. Poi le aveva ordinato di girarsi sulla pancia e le aveva camminato sulla schiena piantando il tacchi sui glutei, nei reni, fra costola e costola. Lina ricordava il piacere, il dolore, le urla quando dopo averla fatta girare nuovamente sua figlia le aveva spinto entrambi i tacchi nei seni, li sentiva entrare nel suo corpo. Metallo alieno che le penetrava la morbida carne e non sembrava avere una fine. Li solo per farla godere dolorosamente. Ricordò che le aveva ordinato di allargare più che poteva le gambe, e lei aveva ubbidito. Cosi la Pamela le aveva sferrato un calcio alla figa oscenamente aperta e bagnata. Ricorda la sorpresa e il dolore. La punta metallica entrarle dentro finche poteva e poi sbattere violentemente sulle grandi labbra. Ricorda Pamela sedersi su di una sedia, allargare le gambe e masturbarsi, guardando la madre contorcersi sul pavimento. Ricorda che senza che nessuno glielo avesse ordinato striscio fino a raggiungere quelle scarpe e adoro leccandole come fossero il suo dio.

– e poi quanto sei ipocrita, ora che ci penso, riprese Pamela, -dai a me della prostituta per ho fatto sesso con un altro mentre sono gravida, ma ti ricordi la notte del tuo addio al nubilato solo tu ed io? No, perché io me lo ricordo. Mi ricordo che mi chiedesti di soddisfare quella fantasia che avevi da anni, e che Francesco non voleva soddisfare. Mi ricordo che siamo andate al parco in piena notte, ti sei tolta il soprabito e sotto eri nuda. Indossavi solo le ginocchiere di gomma e quegli strani guanti che ti facevano sembrare le mani zampe di cane. Poi ti sei messa a 4 zampe e io ti o messo collare e guinzaglio, e ti ho portata in giro per il parco a fare i tuoi bisogni come fossi una cagna.
‘tranquilla a quell’ora non ce nessuno’ mi dicesti e invece’ti ricordi l’imbarazzo quando ci siamo trovate difronte quel grosso cane il suo padrone? Non sapevo più che dire e tu che hai fatto? Ti sei messa ad abbaiare, avessi avuto la coda avresti anche scodinzolato. Poi quel signore ti ha carezza come fossi una bestia e dopo si e rivolto a me ‘ buonasera signora, bella cagna la sua, o notato che e in calore. Sa anche il mio cane lo &egrave. Mi chiedevo se potessimo farli accoppiare.’ Non sapevo che dire e gli ho risposto ‘ e già stata coperta.’ Ma a lui sembrava non importare perché stava già guidando il cazzo del suo cane dentro di te.-

Lina ricordava tutto come fosse li ora. Quell’esperienza era impressa a fuoco nella sua mente. Il cane che le veniva dietro guidato dal suo padrone, le unghie del animale che le graffiavano la schiena mentre le montava sopra, e si preparava a prenderla. Il grosso cazzo che le entrava dentro e la montava con una forza e una velocita che non aveva mai provato prima. Ricordava il padrone del cane e sua figlia che la guardavano, lei che sosteneva il loro sguardo senza nessuna vergogna. Non cera nulla di male in quel che faceva, era solo una cagna in calore che si faceva montare da un cane. Ricorda quel signore e sua figlia cominciare a baciarsi, poi Pamela che si inginocchiava estraeva il cazzo e se lo metteva in bocca. Dopo lui la metteva a 90 in piedi con le mani appoggiate ad un albero, e la scopava. Ricorda come i due non le togliessero gli occhi di dosso mentre scopavano, e lei senza nessuna vergogna o timore continuava a godere montata selvaggiamente dal grosso animale, e a urlare senza ritegno il proprio piacere. Ricordava il getto caldo di sperma riempirle l utero, il cazzo dell’animale ingrossarsi a dismisura dentro di lei, facendole credere che l avrebbe aperta in due. Ricordava sua figlia chiedere all’uomo che la stava scopando ‘vada piu veloce mi faccia godere’. E poi il grosso animale che si liberava dalla sua vagina, lasciandole un senso di vuoto, e che si veniva a sdraiare su un fianco difronte a lei, permettendole di ammirare il grosso attrezzo che tanto piacere le aveva dato. Lina ricordava esattamente cosa aveva pensato in quel momento, ‘lui e il mio maschio io la sua femmina che ce di male’e poi se lo merita e stato fantastico’ e aveva cominciato e leccare il cazzo dell’animale senza tralasciare le pelose palle. Ricordava il padrone dell’animale staccarsi da sua figlia e venirle dietro. Ricordava sua figlia dire ‘Oddio non vorrà mica scopare quella bestia’, ma a quel tale sembrava non importassero proprio le parole di Pamela perché un attimo dopo sentii il cazzo dell’uomo entrale prepotentemente nel culo.

-Mi ricordo tutto Pamela, rispose lina.

-Già, allora ti ricordi anche che ti e venuto in bocca e te lo sei bevuto tutto?

-Si certo lo ricordo bene, grazie e stato un meraviglioso addio al celibato.

-Prego, ma soprattutto ricordi che anche tu allora eri incinta?

Lina sospiro ‘si lo ricordo, e ti chiedo scusa. Ho esagerato. So che mi amate tutti e tre, prese il test lo guardo sospiro e poi ricomincio a parlare.

-Penso sia colpa degli ormoni, sono nuovamente in cinta.

-oh sono felice per voi, e sono contenta di avere un altro fratellino, sorellina/nipote. Complimenti non deve essere facile alla tua età stare dietro a due bambini.

-Non sono cosi vecchia, ripose Lina secca e poi dopo un attimo con tono rassegnato continuo dicendo:
-prenderò una donna che mi aiuti, anche perché non credo che questo sarà l ultimo. Tuo fratello mi trova sexy con il pancione quindi non vuole che prenda più la pillola fino alla menopausa. Pensa che a promesso di venirmi dentro almeno una volta al giorno finche sarò fertile.

-hahaahahahaah me l’ha detto ma pensavo scherzasse, e cosi ti a trasformata da vacca da monta a vacca da riproduzione.

-Si, e la cosa peggiore e che quando sono incinta la mia voglia di provare dolore e umiliazione raddoppia, e lui invece diventa gentile dolce e amorevole.

-infondo mamma, anche quello e un modo per torturarti. E poi ci sono io, lo sai che non ho nessun problema a farti soffrire anche con il pancione.

-Grazie amore’senti Fra e uscito’mi farebbe piacere un pò di compagnia’non e che ti andrebbe’

-Sei una ninfomane non ti basta mai. No tra poco arriva il mio fratellone ,gli racconterò di oggi e avremo una notte di fuoco, ma non preoccuparti. Oggi mi hai fatto veramente arrabbiare quindi penserò a qualcosa di estremante doloroso e molto lento. Appena avrò trovato, verro li e ti assicuro ti pentirai di aver detto quello che hai detto.

-Si Pamela aspetterò con ansia, ma ora magari solo 10m. un salto da me?

-NO, ora devo andare ciao mamma.

-Allora ti aspetto presto ciao tesoro.

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