Ad Antonio e Giulia non mancavano i pretendenti, entrambi di carnagione mediterranea Antonio è alto 1 metro e 85, riccio, occhi di un castano intenso, lineamenti morbidi e con un fisico modellato da anni di nuoto mentre Giulia può vantare un taglio degli occhi degno di una regina egiziana, capelli neri e occhi cerulei. Anche lei può contare, grazie a molti anni di militanza nella squadra di pallavolo del paese, un corpo che era l’ oggetto del desiderio di molti.
Anche per loro, come per tutti, durante l’ adolescenza gli ormoni cominciarono a lavorare più del dovuto, Giulia si invaghí di Andrea che sembrò corrispondere mentre Antonio aveva un debole per Laura la quale ricambiava e, per lui, stava modificando il suo modo di vestire ma purtroppo, per entrambi i fratelli, la paura del padre fu talmente grande da impedire un qualsivoglia epilogo.
Ovviamente però l’ormone andava sfogato e, quindi, ognuno nella sua stanza si dava da fare.
Se si dovesse scegliere una colonna sonora per quel giorno “November Rain” sarebbe perfetta, fuori pioveva, la madre nel salone sottostante era intenta a cucinare castagne nel camino.
I ragazzi di sopra, Giulia che si stava facendo la doccia mentre Antonio era intento nel prologo dell’unica attività sessuale concessa, ossia il fai da te.
Per andare in camera sua Giulia era costretta a passare davanti a quella di Antonio, così, finita la doccia, si ritrovò a passare davanti alla camera del fratello.
Preso troppo dall’idea di una masturbazione dopo una giornata di compiti Antonio, distrattamente, lasciò la porta socchiusa e la sorella sbirciò.
La scena che le si mostrò la incuriosì molto.
Ovvio, in un contesto di famiglia normale, dove i figli possano vivere la loro età, tutto questo sarebbe stato ripugnante per la sorella, ma quella tutto era tranne che una situazione normale.
Vedendo l’asta turgida che scivolava per tutta la sua lunghezza, Giulia si toccò quel suo fiore bagnato come non mai.
Capii fin da subito che l’ autoerotismo solito non avrebbe calmato i suoi bollenti spiriti e quindi entró di colpo dentro la stanza.
Il fratello si coprí alla meno peggio e disse: “Giulia ma sei matta?”.
“Ssshh che ci scopre la mamma” ribatté la sorella mentre si avvicinava e indirizzava la mano del fratello verso i pantaloni del pigiama, dapprima il fratello indugiò poi, influenzato dalla sicurezza di Giulia, venne pervaso dalla sua stessa sensazione.
La sensazione di una mano maschile dentro la sua intimità la fece andare in estasi tanto da dover baciare il fratello durante l’ orgasmo per paura di essere sentita dalla madre.
Consumato l’orgasmo prese in mano il membro del fratello.
“Sai, sono curiosa di vedere com’è fatta la sborra”.
“Ora verrai accontentata” rispose il fratello non riuscendo però a scandire nessuna di queste parole.
La sorella continuó ancora quell’opera manuale guardando il fratello.
Smise solo quando sentì qualcosa di caldo colarle sulla mano.
Per lo sforzo di trattenere l’urlo orgasmico il fratello si morse le labbra fino a fare uscire un po’ di sangue.
“Giulia tu sei matta, non si possono fare queste cose tra fratelli”.
“A giudicare dalla quantità di sborra che hai tirato fuori si vede che ti è piaciuto molto avere a che fare con questa matta”.
La sorella sorrise sorniona quando il fratello sussurrò: “il dado è tratto”.
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…