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Racconti erotici sull'Incesto

Mia sorella Giuseppina 08.

By 6 Luglio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Mia sorella Giuseppina 08

Giuseppina, così bella, così innocente, commette un errore. Pensa che sia tutto finito, ma è in agguato il fato..
Lui vede subito la possibilità di poter trarne vantaggio.
La storia si divincola nei giorni che si susseguono. La piccola giovane Giuseppina non sa cosa le accadrà..
Leggete e scoprirete..

i miei racconti
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Sequenza di
Mia sorella Giuseppina
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CAPITOLO 9 Domenica al mare con il fratello

Ha aperto gli occhi e si è detta che era oramai tardi; il sole rischiarava la stanza anche con le tapparelle abbassate. Come si è alzata ha controllato per prima cosa il computer e ha visto che c’era un nuovo messaggio di posta elettronica.
Era lui, le diceva che doveva trovarsi alla spiaggia del molo alle 14.00.

‘Bene.- Pensava fra se.- Non devo mettere subito gli occhiali questa volta.’

Come si è affacciata sul corridoio ha preso una sgridata da sua madre perché aveva saltato la colazione di famiglia. Andata in bagno si è lavata e sul bidè ha controllato ancora le grandi labbra della figa. Solo il clitoride era ancora rosso e turgido e per il resto sembrava che tutto fosse normale. Solo un grande sconforto d’animo le era rimasto dalla sera prima. Aveva una fame incredibile ma, bevuto un poco di spremuta e morso una brioche, si è messa ha pulire casa con impegno ed energia al punto che sua madre vedendola si è complimentata con lei scusandosi per le parole che le aveva detto poco prima.

Alle due in punto, suo padre la lasciava davanti alla spiaggia. Prima di andare via le ha detto che sarebbe passato a prenderla alle cinque.

Seduto in macchina, lui l’ha vista arrivare. Era impaziente di incontrarla e di mettere in pratica i molti progetti per il loro nuovo incontro.

Per la prima volta aveva anche parlato a qualcuno della ragazza. Era uno dei suoi amici che non aveva più visto da quando aveva cominciato a ricattare Giuseppina.

Lui era venuto a trovarlo a casa la sera precedente e gli ha raccontato una storia su quel che aveva visto nei giorni precedenti.

In spiaggia ha osservato una ragazza massaggiata dal suo ragazzo, davanti a tutti e quasi nuda. In una un poco più isolata, aveva visto una ragazza che si masturbava mentre i suoi amici le godevano in bocca per poi masturbarla a turno. Poi andato al centro commerciale ha visto quella stessa ragazza con una minigonna rosso fuoco che mostrava il culo a tutti. Infine in un parco l’ha vista scopare con un vibratore piccolo e rosso succhiando il cazzo al suo ragazzo.

Tonino aveva capito di chi stava parlando il suo amico fin dalle prime parole, ma voleva sapere fin dove aveva visto e cosa sapeva. Per un attimo si sono guardati in faccia, infine lui gli ha raccontato tutta la storia dall’inizio.

Michele era stupefatto per quello che gli veniva raccontato e più il suo amico parlava e più si eccitava.

Alla fine del racconto, Tonino gli ha chiesto se desiderasse partecipare attivamente e in meno di un secondo ha preso la sua decisione.

‘Certo!- Gli risponde.- Voleva fargliela pagare a quella sua sorellastra viziata e despota.’

Hanno visionato alcuni dei filmati e prima di salutarlo, mentre l’accompagna alla porta, gli ha ricordato di essere alla scogliera alle 3. Lui sarebbe arrivato prima in modo che per quando fosse arrivato sarebbe stato tutto pronto per quell’ora.

L’intromissione di Michele non era prevista, ma ha subito capito che il suo aiuto avrebbe semplificato notevolmente le cose.

^^^^

Vede la macchina fermarsi poco distante da lei e con un certo rammarico vi sale. Avrebbe voluto passare la giornata con le amiche proprio su quella spiaggia, ma in cuor suo si è detta che forse era meglio così.

‘Cambiati e mettiti il bikini.’ Le dice Tonino.

Non aveva neppure chiuso la portiera che già le diceva cosa fare. ‘Poteva almeno salutare.’ Si dice fra se. Sapeva che una volta che l’avrebbe incontrato le avrebbe detto di cambiarsi. Era arrivata in jeans e camicia e come le era stato comunicato tramite mail, non indossava nessun tipo di intimo. Ha trafficato non poco per non far vedere le tette alle macchine vicine ed è stata costretta a lavorare lungamente per mettersi il costume.

Non c’e stato nessun dialogo fra di loro durante il tragitto e una volta arrivati vicino alla scogliera le ha detto di mettere gli occhiali. Era incantata dal paesaggio felice di poter di vedere, quando ha ricevuto il fatidico e odiato comando.

Giuseppina era nuovamente cieca. Ha preso lo zaino e poi l’ha guidata col suo passo incerto allo stesso posto del giorno prima. Hanno incominciato con il gioco della crema solare. Come da abitudine, lui la massaggiava e la spogliava al contempo.

Si stava abituando a essere nuda all’aperto e il disagio che provava a quelle palpate era sempre minore.
‘Chissà se avrebbe voluto trasformarla in una nudista; infatti non ha mai gradito neanche girare per casa senza gli abiti indosso.’ Pensava che non aveva visto nessuno mentre stavano arrivando e in cuor suo sperava che non ci fosse veramente nessuno nei dintorni.

Tonino ha acceso la radio e ha incominciato a disporre i suoi giocattoli. Installato il treppiede gli ha montato sopra la video camera e pensava che se tutto andava secondo i suoi piani, il treppiede oggi non gli sarebbe servito. L’ha fatta girare e mettere a pancia sotto con le gambe larghe e chiunque sarebbe venuto dal parcheggio poteva bearsi della visione della sua figa aperta. Poco dopo è arrivata la macchina di Michele.

Come lui è arrivato in cima alle scale, è rimasto con la bocca aperta per lo spettacolo.

Si sono incontrati alla base del muro e Tonino gli ha detto che l’aveva sistemata per farle fare un pompino. Continuando a bisbigliare gli ha ricordato le regole dettate la sera prima e una raccomandazione su tutto.
‘Mi raccomando, non devi parlare!’

Lui non poteva credere a quello che i suoi occhi stavano vedendo e ha mosso la testa in segno affermativo.

Tonino ha sistemato il treppiedi in un angolo in modo da poter meglio registrare la scena.
‘Mettiti in ginocchio e incomincia a masturbarti.’ Le ordina Tonino.

Lei si solleva e incomincia a toccarsi. Dal principio si accarezza le labbra della vulva, poi imprimendo sempre più pressione insinua un dito fra le piccole ninfe. Il piacere incomincia a spandersi e si sente le dita umide dei propri umori. Il clitoride, sempre più duro, è preda delle dita con cui incomincia a masturbarlo sempre più velocemente.

Dopo un paio di minuti in cui entrambi si sono goduti lo spettacolo, lui ha bisbigliato al suo amico ‘Come ti faccio un segno, devi camminare davanti a tua sorella, liberare il cazzo e metterglielo in bocca.’

Si ricordava perfettamente delle istruzioni che gli aveva dettato la sera prima.

”Devi stare completamente fermo e lasciare che sia lei a fare tutto il lavoro. Se non si muove abbastanza puoi mettere le mani sulla testa e muoverla a tuo piacimento. L’importante è che sia lei a fare tutto il lavoro.’

Allora Tonino ha camminato dietro a Giuseppina e le ha allargato bene le ginocchia.
La volta prima aveva messo il treppiede con il vibratore, ma questa volta lo teneva in mano.
Ha messo il vibratore nella mano di Giuseppina e lei ha continuato a masturbarsi passandolo lungo la figa e soffermandosi al clitoride come piace a lei.

‘Ridammi il vibratore.- Le ha detto lui e ha aggiunto.- Ricordi ieri?’

Come poteva pensare di dimenticarlo. Sapeva che doveva succhiarlo mentre si doveva guidare il vibratore nella vagina. Con la mano libera, ora è tornata nuovamente al clitoride e ha incominciato a masturbarsi.

‘Voglio che oggi godi velocemente.’

Tonino si è sollevato e si è abbassato i pantaloni e le mutande alle caviglie. Era facile da vedere come aveva il cazzo dritto e duro, in più ha fatto un movimento verso la telecamera perché lo riprendesse.
Ha preso un cartello con un foro e ci ha fatto passare il cazzo per poi inginocchiarsi dietro al culo di lei. Ha guidato il cazzo fino a che la cappella non è scomparsa fra le labbra della figa.
Per lui questo, era la prima volta con Giuseppina. Era più stretta e calda di come potesse mai sognarlo.
Lentamente l’ha spinto dentro un centimetro, due e poi tre, era come entrare in paradiso.

‘Off’ potevi almeno avvisare che usavi un vibratore più grosso’ Protesta lei.

‘Silenzio!’ La redarguisce lui in risposta dandole un sonore ceffone sulla chiappa.

Ha usato le sue mani per dare il ritmo a Giuseppina per muoversi avanti e indietro sul suo cazzo finché non era lei stessa a muoversi.
Ha fatto un segno al suo amico perché andasse davanti a lei e nel sentire i passi ha pensato che fosse Tonino.

Michele si è abbassato i pantaloni fino alle ginocchia e il suo cazzo svettava duro come la roccia.
Lo ha appoggiato alle labbra di sua sorella e lei ha aperto la bocca per succhiarlo come oramai era solita fare.

Giuseppina ha incominciato a muoversi lungo i cazzi solo per pochi centimetri. Più si muoveva lungo il cazzo in bocca e più il vibratore o quello che pensava che fosse, sarebbe entrato nella sua figa.

Tonino guardava come le labbra strette della figa scorrevano lungo il suo cazzo. Andava avanti e indietro, lasciando segni umidi di inequivocabile eccitazione.

Contrariato, suo fratello le ha messo le mani attorno alla nuca e la tirata finché la fronte non ha colpito il basso ventre facendo sparire in bocca quasi tutto il cazzo.

Lei non poteva sapere che il cazzo che le stava entrando quasi in gola fosse quello di suo fratello. Quando l’ha spinta più in avanti, lei ha sentito il vibratore che stava per uscire dalla figa e ha stretto involontariamente i muscoli vaginali. Non voleva perdere il contatto e in tutto questo lei ha continuato a muovere le dita sul suo clitoride.

Michele non ha mai mollato la presa alla nuca. Ha continuato a farla muovere velocemente come se stesse scopandola. Tirando e spingendo. Era prossimo a godere anche perché era da qualche mese che non scopava. Ora che l’orgasmo stava per montare, tirava e spingeva sua sorella sempre più forte e il risultato era che veniva impalata letteralmente sia nella bocca che in figa.

La sua vagina non ha mai avuto un cazzo così in profondità. Pensava che il vibratore fosse tutto in lei e non sentiva nessun fastidio o dolore. Anzi, si sentiva la figa bollente come non le era mai accaduto prima e piccole contrazioni vaginali le davano nuove sensazioni interne. Era come se il vibratore stesso si fosse incendiato. Sentire quel giocattolo duro e caldo andare dentro di lei la stava facendo letteralmente impazzire. Le dita al clitoride hanno dovuto presto lasciare il lavoro che stavano facendo per reggersi sull’asciugamano.

Se non fosse stato per il foglio di plastica poteva sentire che le palle toccavano la figa o il culo sbattere contro il pube di Tonino.

Come Michele ha iniziato a godere, ha sparato i suoi schizzi direttamente in gola. Non ha smesso di farla muovere anzi, le ha stretto più fortemente le mani attorno alla testa e l’ha obbligata ad accelerare il movimento.

Giuseppina non era preparata a ricevere la sborra in bocca e come il primo schizzo le ha invaso la gola, ha cercato di divincolarsi e ha aperto leggermente le labbra per poter respirare meglio.

Vedendolo godere nella bocca di sua sorella Tonino non ha potuto più resistere e anche lui si è lasciato andare. L’idea del suo seme che si riversa nella sua vagina è la cosa che più di ogni altra cosa lo eccita. Immagina quel caldo liquido sparato nelle sue profondità, gli sembra di vederlo come viene accolto dal suo caldo utero. A questo punto non può più resistere.

La sua calda sborra si è riversata tutta in lei mentre continuava a muoversi lungo tutto il cazzo. Non potendo fare nulla o afferrarla, ha stretto ancor di più le natiche permettendo che lo sperma sgorgasse libero. Sentiva la figa massaggiargli il cazzo, come se fosse affamata di godimento o come se volesse mungergli le palle. Le contrazioni della vagina attorno alla cappella lo facevano letteralmente impazzire mentre lei continuava ad andare sempre avanti e indietro lungo entrambi i cazzi. Allora ha avuto un’altra idea. Visto che lui e il suo amico avevano già goduto gli fa segno di estrarre il cazzo dalla bocca e di raggiungerlo. Si fa aiutare ad alzarsi ed entrambi hanno notato come un filo bianco di sperma fuoriesca dalla figa. In preda all’eccitazione totale, nessuno si è preoccupato minimamente del piacere di Giuseppina e neppure hanno sentito il gemito di delusione che le è scappato.

La vagina era rimasta sufficientemente aperta per lasciare uscire i suoi umori misti a sborra. Tonino ha tolto la mano di Giuseppina, che si era rimessa a masturbarsi il clitoride e lei ha gemuto contrariata. Era prossima a venire e sperava di porre termine molto presto a questo gioco. Inoltre vuoi per la violenza della eiaculazione, vuoi per la forza con la quale veniva scopata in bocca, Giuseppina non è riuscita a ingoiare tutto lo sperma. Buona parte le è uscito dalla bocca ricoprendole il mento.

Mentre lei rimane ferma sulle ginocchia si sono allontanati e hanno bisbigliando:
‘Com’era?’ Gli ha chiesto.

Michele era tutto un sorriso.

‘Ci scambiamo i posti, vuoi?’ Gli chiede notando come stesse sorridendo.

Il suo amico ha sgranato gli occhi. ‘Ci puoi scommettere!’

Tonino allora gli ha spiegato tutto, come funziona e cosa deve fare.
‘Lei pensa che sia un vibratore nella sua figa. Mi raccomando. Non devi assolutamente muoverti o toccarla. Sei pronto?’

Sorridendo come se fosse in un sogno, gli ha fatto segno di sì per poi tornare nuovamente alle spalle di lei.

Come sono arrivati hanno visto una macchina arrivare nel parcheggio e prima di muoversi hanno guardato chi fosse. Come gli occupanti sono scesi, si sono fermati alla balaustra e li hanno osservati. Tonino li ha riconosciuti immedaitamente. Era la coppia del giorno prima.
‘Stai tranquillo. Sono amici.’

Tonino ha fatto togliere i pantaloni al suo amico e poi ha fatto sdraiare nuovamente a terra Giuseppina. Ha preso il cavalletto con la video camera e si è messo a registrare riprendendola per poi inquadrare tutta la zona. Infine ha fatto inginocchiare Michele al suo fianco e gli ha dato la crema solare da spalmarle addosso.

Ha continuato a massaggiarle soprattutto il sedere e l’interno coscia al punto che lei stessa ha continuato a rimanere al limite. Si sentiva come un fuoco dentro. Anche quando le ha stuzzicato il buchetto del sedere non ha posto alcuna resistenza.

Michele stesso era incredulo di poter mettere le mani addosso alla sua sorellastra. Per tanto tempo ha dovuto subire le angherie di essere un trovatello e messo in secondo piano dalla figlia legittima.

Come Tonino ha visto che il suo amico aveva il cazzo bello in tiro lo ha fatto sollevare e mettere in ginocchio fra i piedi di sua sorella e gli ha dato il pezzo di plexiglas bucato.

Poi rivolgendosi a lei e parlando sotto voce, le ha detto:
‘Sono dispiaciuto che non hai ancora goduto. Questa volta vedi di venire velocemente.’
L’ha fatta rimettere in ginocchio come prima e assicuratosi che le ginocchia fossero sufficientemente larghe, l’ha fatta indietreggiare finché la cappella di suo fratello non fosse a contatto delle labbra della figa.

Entrambi potevano vedere che c’era ancora dello sperma bianco che stillava dalla figa e colava lungo l’interno coscia.

Allora lui l’ha spinto leggermente finché non è entrato nella figa della sorella per un paio di centimetri e gli ha fatto segno di non muoversi.

Tonino si è inginocchiato davanti a lei e ha infilato il cazzo non ancora molto duro in bocca. Ha incominciato a farla muovere lentamente finché non fosse lei stessa a dare il ritmo.

‘Ora puoi incominciare a masturbarti il clitoride, ma solo il clito!’

Le sue dita l’hanno trovato immediatamente. Duro come un piccolo cazzo. Ha incominciato a masturbarsi ed ha gemuto per la fine della spasmodica attesa.
Si muoveva all’unisono con un cazzo in bocca e uno in figa. Come entrava uno, usciva l’altro. Come il suo piacere aumentava, più lungamente si allungava sui cazzi di uno o l’altro.

Suo fratello stava pensando che se il pompino era stato fantastico, la fica calda e stretta era sublime. Stava provando una sensibilità che era imparagonabile. Tutte le angherie sopportate in questi anni venivano ripagate e poi il rumore.. Quel dolce suono di sciacquettio che proveniva dalla vagina ogni volta che il cazzo usciva o entrava, lo eccitava in modo inverosimile. Michele capisce solo ora il motivo di tutte quelle raccomandazioni di Tonino; non gli era facile rimanere fermo, avrebbe voluto afferrarla e sbatterla con quanta forza aveva.

Tonino alzato gli occhi verso la coppia al parcheggio, ha avuto una sgradita sorpresa. Stavano registrando con una videocamera. Si è rammaricato che non potesse fare qualcosa in merito.

Per altri lunghi minuti, lei ha continuato a muoversi sui cazzi sempre più velocemente finché non ha incominciato a perdere ogni coscienza. Il corpo era squassato da tremiti e dalla bocca fuoriuscivano gorgogli sempre più forti facendo vibrare il cazzo. Il corpo tutto le bruciava e si agitava sbattendo sempre più forte contro il cazzo di suo fratello. Aveva la figa in fiamme e l’orgasmo è esploso in tutti i suoi sensi inarcandosi e agitandosi tutta. Non avrebbe mai immaginato di poter provare una sensazione simile, la verginità è stato un prezzo molto basso da pagare in confronto al piacere che ha trovato.

Lui non poteva credere come la figa lo stringesse palpitando come di vita propria lungo il suo cazzo. I muscoli interni si stringevano e allentavano sul cazzo alternativamente portandolo a godere.
La figa più sbatteva contro a lui e più lo sperma si riversava profondamente nella sua calda vagina. Per non urlare e gemere come stava facendo la sorella, ha stretto i denti e i pugni fortemente. Si stava godendo la più bella scopata della sua vita.

Tonino era ancora lontano dal venire e ha lasciato che entrambi si godessero questo momento.
Lei era tutta un fremito, godeva come una puledra impazzita.
Appena gli spasmi di lei hanno incominciato a scemare, le ha estratto il cazzo dalla bocca e la fatta adagiare sui gomiti, in modo che il cazzo di suo fratello potesse uscire libero e lei rimanesse con la figa in alto.

Tonino ha camminato dietro al fratello e ha fatto sollevare Michele sorridente anche se spossato. Hanno guardato in silenzio la coppia nel parcheggio che salivano in macchina e si allontanavano. Non sapevano cosa fare in proposito alla ripresa che avevano fatto i due sconosciuti, comunque per ora non potevano farci nulla.

Insieme hanno camminato verso il parcheggio e gli ha detto che lo avrebbe chiamato quella sera stessa per organizzare assieme nuovi giochi da fare con Giuseppina.

Tornato da lei, ha registrato come la figa fosse rimasta parzialmente aperta e come un filo di sperma si allungava fino al telo steso a terra.

Ora era tempo di pulirla e di riportarla indietro.

Giuseppina si stava godendo il tocco leggero del ragazzo. Si sentiva tutta sudata e appiccicosa e la salvietta umida di lui la faceva fremere ogni volta che raggiungeva parti sensibili. Si sentiva ancora tutto un fuoco e i sentimenti che provava erano contrastanti. Rabbia, umiliazione, piacere si alternavano a seconda del momento. Ha lasciato che lui la muovesse e rigirasse come ha voluto e si è ritrovata poco dopo con il bikini addosso. Pur avendo le gambe molli, si è aggrappata al suo braccio e si è lasciata guidare verso la macchina. Odiava portare gli occhiali oscurati e aveva paura di cadere ad ogni passo che faceva.

Mentre erano in macchina Giuseppina ha parlato per prima rompendo il silenzio che era calato tra loro. Era un pensiero che la tormentava da un paio di giorni, ma ha trovato il coraggio di parlargliene solo ora.
‘Il mio periodo dovrebbe incominciare fra qualche giorno, dovremmo fermarci per un po’.’

Tonino l’ha guardata sorridendole.
‘Ti prometto una cosa. Quando sarà realmente incominciato, quello sarà tutto tempo libero per te. Non dovrai fare nulla o farmi qualche cosa per tutto il tempo che durerà. Ne ho già parlato con il SIG. X stai tranquilla.’

Giuseppina non ha potuto credere alle sue orecchie. ‘Sarebbe veramente incredibile. Una settimana senza di lui.’ Ma le ha interrotto i suoi pensieri dicendo:
‘Quando una ragazza incomincia a scopare può perdere anche qualche mese o addirittura anticipare il ciclo. Questo il più delle volte può spaventare, ma a volte capita. In ogni caso io mantengo sempre le promesse. Quando arriveranno, io mi fermerò finché non saranno finite. Dovrai contarli come i predetti 30 giorni, ma fino a che non accadrà, tu ubbidirai in silenzio altrimenti sai a cosa andrai incontro.’

Per la prima volta Giuseppina gli ha sorriso. Sapeva che fra qualche giorno le sarebbe arrivato il mese ed era veramente felice di poter interrompere gli incontri con lui. Se Tonino aveva ragione avrebbe solamente dovuto aspettare un paio di giorni in più, dopo di che sarebbe stata libera.

Naturalmente Tonino, sapeva come le cose sarebbero andate. La storia dei ritardi era una vera cazzata, ma ha pensato che l’avrebbe calmata quando si accorgerà del ritardo. Sapeva benissimo che non ci sarebbero stati più periodi per qualche tempo.
Aveva messo tanto di quello sperma in lei nell’ultima settimana che per molto tempo lei sarebbe stata una ubbidiente serva.

L’indomani era lunedì e incominciava nuovamente una settimana di scuola. Le aveva fatto fare molti progressi questo fine settimana, ma la giornata non era ancora finita.

^^^^^^continua^^^^^^

Maxtaxi
Un sincero ringraziamento a Lisa per avermi aiutato a correggere alcune parti.’

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

taximassimo@yahoo.it anche msg nelle poche volte che sono collegato.

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

Ultima correzione 29-09-09

Un caldo saluto a elena, valeria, lu, fra, carmen, Idalgo, max, Riccardo, xschiava, elena, kilia, gattone, targhetta, luca, avatar, piacentini, avatita, ANATOLE, valerie’.. Siete veramente in tanti’.
Grazie, sto cercando di inserire i vostri suggerimenti nei prossimi capitoli.
I vostri complimenti spingono me e altri autori a proseguire..
Scusate il ritardo, ma in stagione lavoro più del dovuto’
Grazie moltissime’
max

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