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Racconti erotici sull'Incesto

Miciomiaooo ed io: La mamma è sempre la mamma!

By 22 Agosto 2022No Comments

Per prima cosa spiego il perché del titolo. In seguito alla lettura di una storia erotica dell’autore “miciomiaooo” ho avuto come una sensazione di spirito libero ed ho confessato all’autore, cose che non avevo mai esternato ad alcuna persona, a riguardo di quando sedicenne, ho avuto dei pensieri incestuosi, nei confronti della mia genitrice.
Garantisco che la mia mail che gli ho inviato, era ed è la pura e sacrosanta verità.
Questo scritto si compone di 2 racconti dell’autore e di 3 mail, di cui una mia, che poi ha scaturito il secondo racconto, a seguito del primo e due altre sue mail, appunto dell’autore miciomiaooo.
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Inizio 1^ parte. Titolo originale: L’inaspettato by miciomiaooo

Note:
A 40 anni non me lo sarei mai aspettato.

Ciao, è la prima volta che scrivo per “un pubblico”, quindi commentate senza problemi, ogni critica o approvazione faranno parte del mio bagaglio culturale.

Giornata di mezza estate in una località non ben definita dell’entroterra veneto. La giornata è calda ed afosa, ma sia il caldo che l’afa non riescono a placare il mio desiderio. La casa è deserta, mia moglie è uscita per fare delle compere, il che fa supporre che non la rivedrò che tra alcune ore. Capita che il desiderio di darmi del piacere da solo mi pervada, così ho sempre qualche filmino interessante da vedere. Apro così il lettore DVD ed inserisco il disco, è un film che non ho ancora visto, così mi accomodo sul divano ed inizio a guardarlo.
Mentre ancora ci sono i titoli introduttivi e le scene più “interessanti” scorrono veloci per anticiparmi cosa vedrò, mi denudo completamente, cosa che mi riesce molto veloce in quanto indosso solo dei pantaloncini ed una maglietta che butto svogliatamente a terra.

Se posso scegliere, non mi piace vedere i film che partono immediatamente con scene di sesso esplicito, mi piace che abbiano una leggera trama così, guardando due splendide ragazze che si appartano in un boschetto, inizio a giocare con il mio membro già decisamente eccitato.
Una delle due ragazze si infortuna ad una caviglia e le cure dell’amica risvegliano il desiderio saffico che mi permette di assistere ad una splendida scena di sesso tra loro.

Sono così intento a gustarmi le abilità delle due ragazze, che non mi accorgo che mia madre, dopo aver bussato e non avendo ricevuto risposta, è entrata perché la sera prima aveva dimenticato la borsetta da noi ed era venuta a riprenderla.

La scena che si trova davanti è carica di imbarazzo; a pieno schermo il sesso di una delle due che viene leccato dall’amica e suo figlio quarantenne, completamente nudo, che si sta masturbando.

“MAMMA?!”, è l’unica cosa che mi esce dalla mia bocca.
Vedo lei che si allontana scusandosi e non so cosa fare.

Mi copro con una piccola coperta trovata sul divano, la inseguo e la fermo.
Imbarazzatissimo la chiamo “Fermati mamma, mi spiace che tu mi abbia visto così!”
(mamma) “ho sbagliato io ad entrare, questa è casa tua”
(io) “non è che hai sbagliato, è che non ti aspettavo”
(mamma) “so bene che è una cosa naturale, ma sapendoti sposato, credevo tu non ne avessi bisogno”
(io) “ho una bella intesa con mia moglie, non è che mi manchi fare sesso con lei, è che alle volte mi piace ancora… giocare da solo”
Lei sorridendo “già, è una cosa che ti piaceva fare molto anche quando vivevi con noi”
l’imbarazzo ormai è altissimo, ma devo dire che c’è dell’altro. L’eccitazione non si placa. Lei sapeva che mi masturbavo quando ero più giovane… come lo sapeva? cosa aveva provato scoprendolo? L’imbarazzo era molto, ma anche l’eccitazione di quella strana situazione si faceva sentire.
Mentre ero ancora assorto nei miei pensieri, è lei a spezzare il silenzio che si era creato…
“Marco”, mi dice candidamente, “siccome è una cosa che non ho mai visto, che comunque mi incuriosisce… credi sia possibile vedere un po’ del film che stavi guardando?”

Incredulità, stupore, imbarazzo, eccitazione… le mie emozioni non avevano ormai più controllo… Mia mamma, una signora di 63 anni (a mio vedere ancora ben portati), chiede di vedere un film porno con me?

Rosso in viso le rispondo “perché no?” ed assieme ci dirigiamo verso il salotto. Io, ancora parzialmente coperto dalla coperta che mi ero portato appresso, mi siedo comodamente sul divano, lei si siede in punta alla penisola, con fare incuriosito. Avvio il DVD da dove era stato interrotto e la scena riprende dal primo piano del sesso di una delle due mentre l’altra continua a leccargliela ed a infilarci all’interno da una a più dita.
La scena procede per alcuni minuti, fino a quando mia madre, con fare alquanto sconsolato, mi chiede “ma a te piace questa roba?”

Sono sempre più imbarazzato, le rispondo che a me piace, ma accelero alla scena successiva; un ragazzo di colore sta aiutando una ragazza a cambiare la ruota bucata e dopo alcune scene si vede lei che lo ringrazia a suo modo. L’inquadratura zumma sul pacco di lui e quando la ragazza, abbassandogli i pantaloni, libera un serpente di proporzioni davvero notevoli, sento mia mamma esclamare stupita “ma è vero?”
Mentre la ragazza fa entrare, a fatica, nella sua bocca solo parte del suo membro, noto che mia madre è rimasta davvero stupita dalle sue dimensioni, tanto che, tra la domanda ed un pensiero che fa tra se, poi mi chiede “ma riesce a farsi entrare una cosa così grande?”

L’interesse di mia madre, la situazione ed il film stesso, mi eccitano da matti. Mentre mia madre è incollata e rapita dalla scena in TV, la mia mano, nascosta dalla coperta, inizia a muoversi, trovo troppo eccitante tutta la situazione e mi trovo stupito di essere eccitato più della presenza di mia madre che del DVD. La scena cambia e c’è lei sopra di lui che se lo punta sulla fessura più che bagnata e si lascia cadere piano su quell’obelisco nero di enormi dimensioni. Vedo lo sguardo di mia madre stupito e nello stesso tempo è come se provasse dolore, vedendo scomparire centimetro dopo centimetro dentro quella ragazza, così minuta, tutto quel palo.
La guardo e mi accorgo che la mia mano è sempre più veloce, sto quasi per godere di quel momento così erotico e lo avrei fatto, in silenzio, sotto la coperta, quando vedo mia madre che mi guarda con dolcezza e mi dice “guarda che puoi finire tranquillo… ormai mi sembra che non ci sia più nulla da nascondere”
quelle parole liberano a pieno il mio piacere e come se avessero aperto le chiuse di una diga, mi ritrovo a schizzare, solo dopo pochi colpi, che ho scoperto il mio sesso, fiotti densi e copiosi come mai mi era capitato, tanto da raggiungere in parte le gambe di mia madre.

Il silenzio è così intenso che non so come romperlo ed è ancora mia mamma a sorprendermi dicendo “figlio mio… ne avevi davvero bisogno. Ora vado, ma fammi sapere quando ne guardi un altro, è stato interessante”

Spero vi sia piaciuto, magari ho toccato argomenti che a molti creano tabù, imbarazzo o fastidio, ma spero anche che ad alcuni sia piaciuto…
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Mia mail:
A: miciomiaooo xxxxxx
Soggetto: Storia molto accattivante
Data: Dom. 19 Ott. 2014 19:39:03 +0200
Da: nikbartley
Ciao, miciomiaooo, hai scritto una storia molto accattivante, mi è piaciuta, perché è verosimile, senza, super peni di smisurate lunghezze, da uomo “normale” però con una scrittura scorrevole. L’incesto è l’argomento che più preferisco, da quand’ero più piccolo, ora ho 66 anni e non ho più né zie, né sorelle, né più la mia adorata madre, cui in passato dedicavo, a volte, le mie scorribande vere e proprie, masturbandomi, in ogni locale della mia casa. La colpa era solo sua, perché, molto spesso si faceva lavare i capelli da me, con il busto scoperto e capirai bene, gli occhi come scorrevano sul suo bel busto caldo e nudo, manipolare un po’ di “rapina” i suoi seni appesi, Lei non vi dava peso, pensando che lo facessi ingenuamente, ma non ho mai osato, andare oltre una toccatina, quando dopo le asciugavo i capelli e le frizionavo un po’ i seni per asciugarglieli, tutto finiva lì. Questa mia confessione nei tuoi riguardi, puoi considerarla un’ESCLUSIVA, non l’ho mai detto a nessuno. E’ tutto merito del tuo racconto, “PULITO” che mi ha fatto viaggiare a ritroso nel tempo anni ’60 fino all’anno 1975, anno del mio primo matrimonio e mio trasferimento a Caserta. Potresti utilizzare il mio racconto, per narrare ed ampliare, la mia storia, dandole un finale diverso, come avrei voluto intraprendere un rapporto più stretto con la mia genitrice e consumare un INCESTO di vero amore, perché nel mio piccolo, io l’amavo e forse per questo non andavo aldilà dell’amore puro e figliale, ma mi consumavo di seghe mentali, per fortuna la mie varie fidanzate, mi distoglievano, ogni tanto, loro mi concedevano TUTTO, ma il mio pensiero era sempre là, sui seni della mia cara mamma, che palpavo impunemente e di rapina, come ho già detto. Scusa questa mia lunga dissertazione, a presto ricevere un tuo scritto e magari leggere una tua storia impiantata sul mio racconto. Ciao nikbartley
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Risposta di miciomiaooo alla mia mail:
Ciao, grazie delle belle parole, non mi sarei mai immaginato di riuscire a dare tutte queste emozioni ad una sola persona e ne sono davvero molto felice.
Forse mi reputi troppo un bravo scrittore, per poter narrare la tua giovinezza con tua madre, ma questo mi lusinga e sarà un piacere scriverlo, anche se credo debba farlo tu in quanto scrivi davvero bene.

Se riuscirò a trasferire il tuo passato in racconto, manderò prima a te il testo, così che tu possa approvarmelo.
Se desideri sia il più reale possibile per te, descrivimi tua madre, sia nelle forme che nei comportamenti.
Grazie ancora, sono molto felice che ti sia piaciuto il mio racconto.
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Mail a me inviata dall’autore dopo la pubblicazione:
Ho appena spedito il seguito della storia, spero venga pubblicato presto, c’è una bella sorpresa per te.
Buona serata.
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Inizio 2^ parte
(con all’interno del racconto, la bella sorpresa che mi aveva anticipato, l’autore “miciomiaooo”)

Note:
Continuo a pensarla…

Sono ormai passati 3 giorni, da quando mia madre mi ha sorpreso a guardare il film porno in TV.
Non so pensare ad altro!!
Alla sua reazione inaspettata, all’eccitazione che ho provato masturbandomi davanti a lei.
Facendo l’amore con mia moglie, ho pensato di possedere in realtà mia madre, “è stato bellissimo”, ha detto mia moglie, sembrava ci fosse la passione di quando eravamo giovani”… se sapesse che tutta la foga era data dal pensiero di mia mamma, per quello che avevo fatto solo pochi giorni prima…

Continuo a pensare a lei… Avrò mai il coraggio di andare da lei con un film porno per vederlo assieme?
L’altra volta era capitato tutto all’improvviso, io ero stato scoperto nudo, lei era rimasta vestita… come si comporterebbe se andassi da lei con proprio quell’intento?
Si spoglierebbe con me? mmmm… il solo pensiero mi fa impazzire.

Ormai è notte, non riesco a prendere sonno, sono ossessionato da mia madre. Già, mia mamma… Non avevo mai pensato molto a lei da piccolo, sessualmente parlando, anche se in realtà… Adesso tornano alla memoria quei ricordi che, forse perché li ritenevo sbagliati, avevo quasi dimenticato.

Avevo 18 anni, mia mamma 41.
Non so se sono di parte o meno, ma io l’ho sempre considerata una bella donna. Mai un capello fuori posto, sempre molto curata. Di aspetto minuto ovviamente non aveva un grande seno che compensava comunque con un bellissimo fondo schiena a mandolino. All’epoca portava sempre i capelli lunghi, quasi fino al sedere. Erano altri anni, adesso si fa una o più docce al giorno, quella volta, lei però, che aveva i capelli così lunghi, mi chiese se l’aiutavo a lavarglieli e li mi si aprì un mondo.

Che fosse inverno o estate, si presentava fasciata al busto con un asciugamano che, una volta inginocchiata sulla vasca, lasciava calare dolcemente mettendo a nudo le sue grazie. Ricordo, come fosse ora, che la prima volta che l’ho aiutata a lavarsi i capelli ero un po’ restio, aiutare mamma a 18 anni era l’ultima delle mie priorità, ma quando ho visto il suo seno nudo, wham… una vampata di calore mi aveva stordito mentalmente ed eccitato al basso ventre. Aveva delle tette così bianche che i suoi capezzoli rosei sembravano ancora più grandi di quanto lo fossero in realtà, lavare i capelli a mia madre era diventato il momento più eccitante della settimana.

Lei chinava il capo ed il busto, chiudeva gli occhi, per evitare bruciore a causa dello shampoo, io frizionavo dolcemente i capelli con molta calma così da gustarmi il più a lungo possibile la vista del suo seno. Quando lavavo le punte mi avvicinavo così tanto ai suoi capezzoli che alle volte li toccavo. Cercavo di nascondere la mia eccitazione e non so se ci sono mai riuscito davvero, il suo viso, anche se rivolto verso il basso, era all’altezza del mio sesso.
Il momento che però preferivo in assoluto, era quando la asciugavo. Lei non vi dava peso, pensando che lo facessi ingenuamente, ma quando le asciugavo i capelli le frizionavo un po’ i seni con la scusa di asciugare anche loro. Non ho mai osato andare oltre alla toccatina, già così per me era fin troppo e mi nascondevo in qualunque stanza della casa pur di masturbarmi con ancora addosso il profumo dei suoi capelli.

Chissà come sarà cambiato il suo seno in questi anni… Sinceramente non mi interessava se fosse cadente o ingrandito, volevo rivederlo e già il giorno dopo sarei andato da lei, avrei trovato il coraggio, non so dove, ma lo avrei fatto.

La mattina sono andato al lavoro, ho avvisato che il pomeriggio avrei avuto un impegno e così ho fatto. Nella strada verso casa mi sono fermato in una videoteca dove ovviamente aveva anche film vietati ai minori, sono entrato ed ho cercato il film “giusto”, non il primo che mi sarebbe capitato tra le mani.

Mille titoli, dai più assurdi ai più interessanti, ma nulla che mi sembrava adatto, fino a quando ho trovato il settore “incesto”… cosa poteva essere più perfetto di vedere una madre che faceva sesso con suo figlio?

Ho fatto uscire il DVD dall’erogatore e con il cuore che mi batteva, così forte, come se avessi fatto una maratona, mi sono incamminato verso la casa di mia madre. La sapevo sola in casa, ma questo non mi ha dato lo stesso tutta la sicurezza di cui avevo bisogno, tanto che avrò fatto 5 o 6 volte il gesto di suonare il campanello senza mai riuscirci.
Finalmente ho affondato il dito in quel centimetro che mi ha permesso di suonare il campanello e quasi senza voce, le ho detto chi ero e mi sono fatto aprire…

“Ciao Marco” accogliendomi con un grosso sorriso, “non sei al lavoro oggi?”
“Ciao mamma”, baciandola sulle guance, “no, ho preso ferie il pomeriggio per stare un po’ con te”
Le parole mi sono uscite abbastanza facili, ma l’agitazione che avevo in corpo era forse maggiore a quella dell’altro giorno.

Siamo entrati e ci siamo accomodati in cucina
(mamma) “caffè?”
(io) “volentieri, grazie” nel rispondere ho appoggiato il DVD sulla sedia così che non potesse vederlo. Cercavo il modo di introdurre il vero motivo della mia visita.
(mamma) “potevi passare anche dopo il lavoro, non serviva tu prendessi ferie”
Secondo me stava sondando il motivo della mia visita, forse anche lei non era rimasta indifferente l’ultima volta che ci siamo visti. Questo mi eccitava, ancora di più. Ok, o trovavo la forza di dirglielo adesso, o sarei rimasto come un imbecille a sorseggiare il caffè e me ne sarei tornato a casa…
(io) “Ho voluto prendermi il pomeriggio perché… perché mi andava di vedere un film e siccome l’ultima volta mi hai salutato auto invitandoti se ne avessi visto un altro… bè.. eccomi qui” e finendo la frase, appoggio sul tavolo la custodia di un DVD neutro, con solo le scritte della pubblicità del videonoleggio.

Mia madre è rimasta di spalle mentre faceva il caffè, penso che nessuno ci abbia mai messo così tanto tempo nel preparare una moca. Poi si è girata e l’ho vista rossa in volto, ma anche con un bel sorriso che le illuminava il viso.
(mamma) “scherzavo… non mi sarei mai aspettata che tu venissi da me con un film… di quel tipo”
Visto il suo imbarazzo “è un film normalissimo… cosa credevi?”
Questa volta sì che è diventata rossissima in viso, come se avesse avuto delle aspettative e si fosse tradita.
(io) “dai andiamo di la a metterci comodi”

Mentre mia madre si siede sul divano, io inserisco il DVD ed imbarazzato, quanto lei, mi siedo al suo fianco.
Il film, in questione, inizia davvero come un film normale, quasi una telenovella per le inquadrature. C’è un ragazzo che rientra a casa, dopo essersi visto al parco con degli amici, dove hanno fatto commenti su ogni ragazza che passava, ed apparentemente, non trova nessuno in casa. Mentre passa nel corridoio per andare verso la sua camera, si accorge che la madre è in bagno che si sta lavando ed inizia a spiarla.
(mamma) “non dirmi che anche tu ti saresti fermato a spiarmi se mi avessi vista fare il bagno”
(io) “sinceramente sì, ma francamente io attendevo con trepidazione quando ti facevi lavare i capelli da me, così potevo vederti più da vicino”
Rossa in viso ed imbarazzata “bè… dai… vedevi solo il mio seno”
(io) “un seno che ho sognato a lungo sai?” non so nemmeno io dove trovavo il coraggio di rispondere così, sinceramente a mia madre… lei comunque ha sorriso ed abbiamo continuato a vedere il filmato.

Mentre la donna, in questione, sta’ ancora facendosi la doccia, c’è un primo piano del suo sesso dove lei se la insapona e inizia a depilarsela.
Quasi senza pensare chiedo “anche tu te la depili completamente?” appena ho finito la frase, mi rendo conto cosa le ho chiesto…
(mamma) “curiosone” risponde lei… “tua moglie come la tiene?”
(io) “depilata, sa che lo preferisco, ti dirò, è una vita che non ne vedo una pelosa”
(mamma) “io non me la sono mai depilata”) rispondendomi senza guardarmi, ma interessata a cosa stava accadendo in televisione.

Ritorna il silenzio tra di noi, rotto solo dalla musica di sottofondo del film. Ora si vede il ragazzo che si abbassa i pantaloni ed inizia a masturbarsi guardando la madre nuda. Impacciato nei movimenti, forse per l’eccitazione, si appoggia alla porta e la apre, così che rimane in bella vista della madre, con il suo sesso in mano.
(io) “quasi come è capitato a noi l’altro giorno”
(mamma) “però tu non ti stavi toccando spiandomi”
Avrei voluto dire mille cose, che l’avevo fatto tanto, da farmi venire i calli alle mani, quando vivevo con lei, piuttosto, che lo farei anche adesso se me lo chiedesse… ma ogni parola mi rimane intrappolata in gola e rimango zitto.

Il film continua con il figlio che si scusa, la mamma che, comprensiva, lo rassicura che è tutto normale ed è la madre stessa che si avvicina ed inizia, da prima a masturbare il figlio con le mani, per poi passare a farlo con la bocca.
Il mio membro già duro da un pezzo, richiama le mie attenzioni ed inizio a toccarmelo da sopra i pantaloni.
Mia madre, a cui pare non sfugga mai nulla, come l’altra volta, mi invita a mettermi in libertà “Marco, guarda che se vuoi, puoi metterti più comodo”
Io non aspettavo altro, inizio con togliere le scarpe ed i calzini, ma di colpo mi fermo e la guardo… “mamma, ti farebbe piacere nello spogliarmi tu?”
Ormai non riesco più a capire se il suo rossore è dato dall’eccitazione o dall’imbarazzo, però, con un filo di voce, mi dice “vieni qui davanti a me!”

Mi avvicino scalzo, ma ancora completamente vestito, lei seduta è con il volto all’altezza del mio bacino, da prima prende la mia maglietta e mentre l’aiuto chinandomi, me la sfila lasciandomi a petto nudo. Poi prende l’elastico dei pantaloni della tuta che indosso, indugia un attimo ed inizia ad abbassarli piano. Il movimento comprende sia i pantaloni che i boxer, così che dopo pochi centimetri il mio sesso si trova nudo e libero da ogni costrizione.
Come liberata una molla, la punta viene spinta dall’erezione, proprio davanti a mia madre, che rimane a guardarlo da poca distanza.

In TV il film sta proseguendo, ma nessuno dei due ne fa più caso. Io le accarezzo piano il capo, se fosse per il desiderio che ho in corpo, la porterei a forza a prendermelo in bocca, ma si tratta di mia madre, sono incuriosito delle scelte che farà…
Mentre le accarezzo i capelli, lei rimane ancora ferma, quasi avesse una pistola puntata, così prendo l’iniziativa, mi inginocchio arrivando alla sua stessa altezza, sfilo completamente i pantaloni per avere più libertà, poi inizio a slacciare bottone dopo bottone la camicetta che indossa.

Lo faccio lentamente, voglio avere la certezza che non voglia fermarmi. Slacciato anche l’ultimo bottone, guardo, con avidità, il suo reggiseno nero, leggermente imbottito, che copre completamente il suo seno. L’aiuto a togliersi la camicetta e mentre mi avvicino, per baciarla sul collo, le slaccio il reggipetto, ma vedo che non cade a terra. Tornando davanti a lei, noto che lo ha fermato con le sue mani, ma non l’ha fatto perché non voleva toglierlo, ma perché mi gustassi, a pieno, il momento che lo toglieva.
Sono ancora in ginocchio davanti a lei, l’erezione mi fa tanto male, per quanto è forte, ho mia madre davanti che lentamente abbassa le mani mettendo a nudo il suo seno, non sono ancora sicuro, che sia reale o solo frutto della mia fantasia.

Come quando ero giovane e le lavavo i capelli, posso vedere nuovamente i suoi capezzoli, sono ancora stupendi, rosei e molto sporgenti, molto di più di quanto ricordassi. Il suo seno è forse un po’ cadente, il solco fra le due sue meraviglie non è perfettamente liscio, ma per me sono attimi meravigliosi…
Rimango pietrificato, come lei lo era rimasta alla vista del mio membro.
La guardo incredulo e le chiedo… “posso?”
Non so se sapesse bene cosa volessi fare, ma la sua risposta è stata “sì…”
Mi avvicino al seno sinistro, lo bacio da prima sopra il capezzolo, poi sulla scollatura tra le due mammelle, per poi arrivare al capezzolo, che succhio subito avidamente, come alla ricerca di quel latte che da piccolo mi ha nutrito. Un gemito di piacere esce dalla bocca di mia madre, la mia protuberanza si irrigidisce, maggiormente sentendola. Con la bocca succhio, con la lingua lecco, con le dita della mano destra stuzzico l’altro capezzolo, da prima, solo saggiando la sua consistenza, per poi stringerlo delicatamente tra pollice ed indice. I gemiti di mia madre si fanno più intensi, la mia eccitazione è tale, che temo di venire quasi senza toccarmi.

Mia mamma, che fino ad ora, non aveva preso iniziative, chinandosi appena, riesce a prendere con tre dita il mio glande ormai scoperto, abbassa di poco la presa ed inizia a masturbarmi leggermente. Anch’io inizio ad ansimare.
Dopo alcuni minuti che ci diamo piacere reciproco, mi stacco da lei e prendendo la sua gonna, l’aiuto a liberarsi dell’ultimo indumento che aveva indosso. Sì, adesso vedo la sua peluria che nasconde il suo frutto proibito. Il colore è sale e pepe, la peluria è folta, ma, come fosse rugiada, si nota del luccichio che è, sicuramente, frutto della sua eccitazione.
Liberata completamente dalla gonna, le allargo le ginocchia, indietreggio leggermente, per arrivare più comodo e dopo averle allargato le due grandi labbra, molto sporgenti ed umide, inizio a leccarla dolcemente, quasi per gustare il suo sapore.

La mia lingua passa pienamente su tutto il taglio, che si schiude ad ogni mio passaggio. Il clitoride rosso e duro viene colpito, alla fine di ogni mio passaggio. Le mie mani che stanno accarezzando una l’addome ed una la coscia, si spingono vicino alle mie labbra prendendo l’estremità più estrema delle sue grandi labbra. Noto, con estremo stupore, che è molto più elastica di quella di mia moglie, tanto che, allargando le grandi labbra, posso vedere bene per alcuni centimetri all’interno, dove la mia lingua inizia ad insinuarsi ed a leccare.

Le mani di mia madre mi guidano la testa, spingendola, più a fondo, nei momenti più intensi. Il suo capo è rivolto quasi all’indietro distesa sul divano, un mio dito, mentre succhio il clitoride, entra con estrema facilità all’interno di lei
“ahhhhh” non è più un gemito, è proprio un urlo di piacere il suo… non mi fermo. La lingua adesso stuzzica solo la parte superiore del clitoride, le dita sono diventate due, dentro il suo copro e si muovono, da prima in senso rotatorio, per poi uscire e rientrare subito dopo. Le sue cosce si stringono di colpo, sento che sta per raggiungere l’orgasmo.
Estraggo le due dita estremamente lubrificate e mentre l’indice rientra nel buco, da cui è appena uscito, il medio si sofferma e si appoggia sulla rosetta del secondo canale. Attendo, per alcuni secondi, la reazione di mai madre che in realtà continua solo a muoversi ritmicamente, così faccio più forza ed entro nel suo secondo canale con l’altro dito. Lecco e succhio il suo clitoride e con una sola mano entro ed esco da entrambi i suoi buchi più intimi.
“Marco… Marco…” queste sono le uniche parole che sussurra, mentre inizia a stringere le cosce, alzare il bacino e tra brevi, ma intensi sussulti, raggiunge l’orgasmo.

Le mie dita sono ancora dentro di lei, la mia bocca copiosamente ricoperta dai suoi umori, è a pochi sospiri dal suo sesso, il suo pelo solletica il mio naso. Sfilo le dita, bacio il suo fiore e rimango inginocchiato davanti a lei. Mai un orgasmo altrui mi aveva così appagato.
Lei, ancora distesa, trova la forza di sollevarsi e vedo il suo volto sudato, ma raggiante. Il suo sorriso vale mille sorrisi “sei stato stupendo, sei stato bravo, complimenti”. Il suo silenzio rende il tutto più bello, più intimo, più nostro.
Lei mi guarda, si avvicina e mi bacia, assaporando i suoi stessi umori, un bacio dato tra amanti, non tra madre e figlio. Mentre mi bacia, la sua mano cerca il mio sesso, ancora duro dal glande così rosso che ogni goccia del mio corpo deve essere defluita proprio li. Mi fa alzare, senza dire nulla e mi fa sedere accanto a lei, ora la sua mano è più libera, il suo movimento è più lungo e deciso. Continua a baciarmi, mentre muovo, con una maestria mai immaginata, la sua mano sul mio membro.

Lentamente scivola sul mio fianco, la sua bocca si avvicina alla mia punta, che bacia solo, un bacio di conoscenza, quasi volesse presentarsi. La guardo, non ha più i capelli lunghi di un tempo, adesso le arrivano fino alle spalle, adesso le coprono il viso e fanno da tendina all’ingoio completo dell’asta, che sento, ma non vedo. Credo abbia capito che mi piacerebbe guardare e si sposta i capelli così che possa vederla bene. Vedo la mia asta scomparire nella sua bocca calda, da prima per pochi centimetri, poi molto più a fondo… decisamente molto più a fondo. La sua mano segue il movimento della sua testa, un gorgoglio accompagna ogni suo risucchio “mamma… mamma… se continui così vengo subito”
(mamma) “e tu vieni figlio mio…” le sue parole, accompagnate dal suo sguardo angelico, fanno partire un brivido che inizia dalla fine della schiena ed arriva, come un tuono, alla mia testa, mi irrigidisco, spingo, senza rendermene conto, tutto il mio sesso nella bocca di mia madre, inizio ad eruttare liquido caldo, praticamente già in gola, ho gli occhi chiusi, non so se mamma cerca di allontanarsi o meno, un secondo fiotto di crema calda riempie nuovamente la sua bocca… seguito da un terzo spasmo tardivo…

Solo ora apro gli occhi, mia mamma mi guarda con il mio membro ancora in bocca che deglutisce, sorride con gli occhi, non ha perso nemmeno una goccia di tutto quello che ho eruttato.
WOW, nessuna aveva mai bevuto tutto così velocemente… La guardo e mi scuso “scusami, non sono riuscito ad avvisarti in tempo…!”
(mamma) “non lo avevo mai fatto, ma è stato bello bere direttamente da te. Meglio se andiamo a farci una bella doccia, la prossima volta non serve che porti un film, credo sapremo cavarcela anche da soli”

PS. La mamma è sempre la mamma!

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